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Autore: Elvio017    22/01/2019    1 recensioni
ATTENZIONE LA STORIA CONTIENE SPOILER SUL FINALE DELLA SECONDA STAGIONE
Quali sono le origini dei kwami? Come ha reagito Adrien al bacio di Marinette? Cos'è successo a sua madre? Qual'è il vero desiderio di Papillon? Una storia ambientata subito dopo il finale della seconda stagione, ricca di colpi di scena, chiarimenti, rotture, nuovi amori e rivelazioni sui personaggi.
E' la mia prima opera quindi fatemi sapere come posso migliorare nelle recensioni. Grazie e spero che la mia storia possa intrattenervi. Cercherò di pubblicare una volta a settimana, fantasia e tempo premettendo.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Gabriel Agreste, Maestro Fu, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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CAPITOLO 3
 
Pura Potenza
 
 
*Mainette*
 
 
"Oh mio Dio, ancora non posso guardarlo in faccia!", era questo l'unico  pensiero che ho avuto in testa per tutta la mattinata.
Dopo il bacio che gli ho dato sono ancora imbarazzata in sua presenza... almeno più del solito...
Nonostante mi sia sembrato normale sta mattina all'ingresso, io non riesco affatto a comportami normalmente! Come potrei? Ho mollato un bacio al ragazzo di cui sono innamorata davanti a tutta la classe!
Per tutta la durata delle lezioni riuscivo a percepire gli sguardi e le risatine rivolte a me... magari era tutto nella mia testa e me lo stavo solo immaginando, ma questo era quello che sentivo. Perciò ho evitato in tutti i modi di guardare il mio amato Adrien durante il corso della giornata.
Almeno fino ad ora di pranzo...
 
Durante lo spacco, mentre ci trovavamo in mensa, Alya mi guardò facendo una risatina maliziosa.
Sapevo già dove voleva andare a parare 
-Lo so, non dirlo ancora, ti prego!- le dissi implorandola.
-Mia cara me lo hai già detto. Che amica sarei se non mi comportassi così?- disse ridacchiando- Comunque non stavo pensando a quello.- aggiunse con sguardo ancora più malizioso.
-Ehm... non volevi prendermi ancora in giro per la baccio-torta?- Chiesi con aria confusa. 
-Ma no!- disse ridendo - Ma grazie per avermelo ricordato! ahah - Appena smise di ridere, posò il suo sguardo su Adrien, poi mi riguardò e fece un cenno con la testa indicando il ragazzo.
-Non hai notato niente di strano?- disse senza togliersi la malizia dal viso.
In quel momento guardai Adrien per capire cosa avesse di strano.
Aveva appena preso la vaschetta con il pranzo ed era alla ricerca di un posto in compagnia di Nino.
Dopo averlo esaminato attentamente dissi sbavando
-Si hai ragione, quel pantalone così attillato gli sta da dio...-
Non appena finii di pronunciare quella frase, Adrien si sedette al tavolo sotto la finestra... i suoi bellissimi capelli brillavano sotto quella luce.
E mentre iniziai a sbavare quasi letteralmente il mio sguardo incontrò il suo...
In quel momento entrai nel panico più totale iniziai ad arrossire e a ridere come un idiota...
Poi lui mi sorrise e mi salutò... Ahhh, quel sorriso era così bello...
Riuscii a calmarmi e a ricambiare quasi come una persona normale... credo... 
Poi mi girai verso Alya, che scuoteva la testa rassegnata.
-Acqua. Non hai notato nient'altro?-
Pensai un pò
-No, nient'altro.-
-Cosa!? Dove hai la testa?- Disse visibilmente shockata. - Mi stai dicendo che tu, Marinette Dupain-Cheng che osservi i suoi movimenti a tal punto da avere una mappa in camera tua con i posti che frequenta normalmente, non hai notato niente di diverso?-
A quel punto feci una risatina colpevole.
-Sai... visto quel che è successo sono molto imbarazzata, quindi oggi sto cercando di guardarlo il meno possibile...-
Alya mi guardò con uno sguardo comprensivo
-Sigh, Beh, non possiamo farci niente...- 
Sapevo che sarebbe stata comprensiva...
-Ti sei solo persa uno spettacolo più unico che raro...-
In quel momento diventai seria e iniziai a fiisarre intensamente Alya negli occhi... 
-Spara!- Le ordinai
-AHAHAH!- Scoppiò a ridere - Pensandoci anche se te lo dicessi non mi crederesti.-
-Non fare la difficile!- le dissi fissandola ancora più intensamente.
-Ha passato la metà del tempo a fissarti.-
Quando sentii quelle parole trattenni il fiato e spalancai gli occhi.....
-AHAHAHAHA!- naque da me una risata così naturale e forte da far incuriosire addirittura le persone circostanti, mi scese anche una lacrima.
Quando smisi la asciugai e guardai Alya, in quel momento sembrava mi stesse deridendo...
-Guarda che non scherzo mica.-
-Ma piantala, Alya! Volevi solo tirarmi su di mor-- Non riuscii a finire la frase a causa di una tremenda esplosione proveniente da fuori la scuola.
-Tutti gli studenti sono pregati di andare nello "Shelter anti-akuma" che si trova vicino la scuola!- disse il Preside via radio.
Gli "Shelter anti-akuma", all'inizio non ne volevano fare, l'unico che stavano costruendo come prova era quello che si trova vicino la scuola ed era anche l'unico operativo al momento. Dovevano essere utilizzati dai civili per potersi proteggere in caso d'attacco. A causa dei recenti avvenimenti, con quasi tutta la città akumizzata, hanno iniziato a costruirne praticamente ovunque. 
Appena finì l'avviso mi girai verso Alya. Era già scomparsa, pronta a riprendere Ladybug.
Ne approfittai e corsi dritta nel bagno.
-Tikki, credo sia arrivato il nostro momento.- 
-Lo credo anche io.- 
Mi trasformai e volai diretta verso l'esplosione...
 
 
In città c'era un caldo anomalo, considerato che siamo appena a inizio marzo.
Mi guardai in torno, notai che era tutto sciolto, i cartelloni erano piegati su se stessi, gli alberi andavano a fuoco e le macchine sembravano gelati sciolti. Probabilmente l'esplosione che avevo sentito prima era stata causata da un auto o qualcosa del genere.
Mi guardai ancora in torno, non vedevo traccia di akumizzati e iniziai a cercare per la città.
Mentre giravo sui tetti vidi in lontananza Chat Noir, anche lui in perlustrazione, e mi avvicinai il più in fretta possibile.
-Trovato niente, micetto?-
-Wow, mi hai fatto venire un colpo My Lady?- disse visibilmente spaventato.
-Come ti ho spaventato se ti sono passata praticamente davanti?-
-Ero troppo concentrato sulla pattuglia.- disse facendo una risatina colpevole.
-Ah, si? Trovato niente-
-No, niente...- mentre scrutava l'orizonte sembrava distratto, come se qualcosa lo preoccupasse.
-Sicuro sia tutto ok, Chat?- Gli chiesi preoccupata.
-No, no, tranquilla My Lady. Ora che ci sei tu va tutto bene.- disse sorridendo.
Mentre cercavo di capire se stesse mentendo o meno vidi un enorme fiamma alle spalle di Chat, in direzione della Torre Eiffel.
-Guarda Chat! Laggiù!-
Neanche il tempo di voltarsi e inizio ad avvicinarsi a tutta velocità verso la Torre.
-Dobbiamo muoverci My Lady! Spero non ti dispiaccia se ti precedo.-
Iniziai a muovermi anche io... c'era decisamente qualcosa che non andava, era troppo sovrappensiero e mi aveva anche lasciato in dietro.
Ma vista la situazione decisi di non indagare...
 
 
*Adrien*
 
 
"Ah! Cosa sto facendo?!" pensai mentre andavo verso la Torre.
"Maledetto Plagg! Perchè ha dovuto mettermi in testa quella storia su Marinette?! Ora non riesco a pensare ad altro!
E per giunta non riesco nemmeno a guardare in faccia Ladybug! Sento come un  senso di colpa nei suoi confronti, anche se continuo ad amare solo lei...
...già... io sono innamorato di lei... non di Marinette!"
Mentre pensavo a tutte queste cose arrivai ai piedi della Torre, l'immagine che si mostro davanti ai miei occhi aveva dell'incredibile... la Torre si stava lentamente piegando su se stessa, anche lei si stava scogliendo come un cono gelato.
Ai suoi piedi lo vidi, l'akumizzato. Mi resi conto al solo sguardo che questa volta sarebbe stata estremamente difficile, forse anche peggio degli eventi avvenuti qualche giorno prima.
Era un mostro formato da una sostanza simile a lava, e intorno a lui generava una fiamma che aveva addirittura il colore azzurro! (NOTA: Per chi non lo sapesse il fuoco cambia colore in base alla temperatura che emette, l'azzurro è il colore massimo e genera un calore di circa 1400°C).
In quel momento arrivò Ladybug. Appena si accorse dell'akumizzato fece una faccia sconvolta e preoccupata allo stesso tempo.
-Come possiamo battere qualcosa che non possiamo neanche lontanamente toccare?- le chiesi sperando avesse una delle sue idee.
Lei non rispose, pensò per un pò... poi finalmente
-Ho un idea, ma non so se funzionerà.-
-Bene My Lady, cosa devo fare?-
 
 
*Marinette*
 
 
Non ha funzionato! Non so cosa fare ora!
Il piano consisteva nel farlo solidificare facendolo bagnare con il getto di un idrante rotto, ma, appena l'acqua è arrivata a qualche metro da lui, ha iniziato ad evaporare... Cavolo!
Il piano di riserva è quello di buttarlo nel fiume ma è impossibile in quanto non possiamo avvicinarci.
Oltre questo grande problema della distnza c'è anche il problema dei suoi poteri... spara lava dalle mani! Se mi distraggo anche un solo attimo sono finita!
Io e Chat continuammo a schivare i suoi colpi fino allo sfinimento... ormai sembrava tutto perduto...
-Se non volete fare la fine della Torre Datemi subito i vostri Miraculous!-
La Torre ormai era quasi totalmente sciolta e in me naque una paura estrema... stavo per arrendermi... non c'era modo di batterlo.
Guardai Chat negli occhi. Anche lui sembrava aver perso le speranze...
Ma nonostante ciò, mi guardò intensamente negli occhi.
-My Lady... salvati. Lo tratterrò io!- mi disse con aria sicura.
Non potevo crederci! Anche in una situazione disperata come questa continuava a mettere la mia saluto ad un livello superiore alla sua...
Il mio sguardo tornò serio, mi ricomposi come se mi fossero tornate le forze, guardai in direzione dell'akumizzato e dissi sorridendo:
-Scordatelo! Siamo una coppia di eroi! Nessuno resta in dietro! Combatteremo insieme fino alla fine!-
Chat spalncò gli occhi sorpreso, poi sorrise e si rimise composto anche lui guardando in faccia al pericolo.
-Ah è per questo che ti amo, My Lady.- disse strappandomi una risatina.
-Tsk. Non ti smentisci neanche in situazioni come queste.-
-Non potrei mai, in fondo fa parte del mio fascino.-
Eravamo pronti, pronti a morire. Ma anche se eravamo pronti, non l'avremmo fatto senza combattere fino alla fine.
Allora ricorsi all'unica speranza ormai rimasta. Il potere del mio Miraculous.
-Lucky Ch-- Anche questa volta fui interrotta da un esplosione, ma questa, era diversa.
Era molto più forte della precedente, veniva dal cielo, era come se l'aria si fosse spaccata in due. Poi una luce fortissima.
Non vidi niente per un pò... quando riaprii gli occhi lui era lì... 
Non so cosa fosse, non so se fosse un umano o un mostro, non so se fosse un nemico o un alleato, so solo che comapì lì... Fra noi e l'akumizzato.
-E tu chi sei, un altro aspirante super eroe?!- Esclamo il coso di lava.
La figura non rispose, rimase lì ferma, immobile e impassibile.
-Beh, visto che non ti vuoi spostare ti scoglierò insieme ai tuoi amichetti!- allungando le mani contro di noi lanciò una valanga di lava, probabilmente avrebbe colpito anche me e Chat con quell'unico colpo... ma non accadde...
La figura, senza neanche muovere un dito, deviò tutta quella lava senza toccarla. Ho avuto quasi l'impressione che l'abbia fatto solo con lo sguardo... era imcredibile!
Ci trovammo circondati da un lago di lava, e noi tre, eravamo su un piccolo isolotto di marmo nel mezzo...
La figura alzò lentamente il suo braccio destro rivolgendo la mano a palmo aperto verso l'akumizzato.
D'un tratto un vento dalla forza inimmaginabile circondò tutta l'area. Quel vento, era così forte... aveva la potenza di un uragano forza 5... eppure non arrecava danni.
Era presente ma non c'era. Era caldo, come l'abbraccio di una madre... Non credo sarò mai in grado di spiegare come una cosa tanto forte potesse essere così delicata.
-Cos'è? il tuo potere?!- disse scoppiando a ridere beffeggiando la figura.
A quel punto il vento gli si diresse tutto contro ... era talmente forte che l'uomo di lava inizio a "scogliersi" in quel vento, finchè non rimase solo una pietra vulcanica che aveva nel petto.
Da quella pietra uscì l'akuma.
Allora mi preparai senza indugio a purificarla, ma, senza neanche darmi il tempo di prendere lo yo-yo, il vento spezzo via il manto nero dell'akuma come se fosse una crosta. Rimase solo l'akuma purificata che volò via nel cielo...
Il vento cessò. Sembrava tutto calmo.
La figura si volto verso me e Chat, entrambi ancora sconvolti e perplessi per quello che era successo.
Appena mi fisso avvertii una pressione senza limiti. Una pressione insopportabile. Una pressione che mi schiacciava.
Quella pressione era semplicemente Pura Potenza...
 
 
 
 
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NOTE DELL'AUTORE: Scusate il ritardo ma alla fine ce l'abbiamo fatta, il capitolo 3 è uscito!
Ho apportato qualche modifica al modo di scrivere, spero di aver reso la storia più scorrevole e gradevole da leggere.
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