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Autore: astria_morningstar    25/01/2019    0 recensioni
"Chi è quella biondina in panchina?" chiese Lev a Kuroo. Il ragazzo si voltò e rimase di sasso. In panchina seduta a fasciarsi un polso c’era la sua Zeze. Non era cambiata di una virgola, era sempre bellissima. A loro si erano intanto avvicinati Bokuto e Terushima curiosi di vedere a chi si riferisse Lev
"Quella è Azrael Sawamura, noi la chiamavamo l'indovina" disse Bokuto anche lui senza parole. Lev non fu soddisfatto della risposta cosi continuò a chiedere informazioni. Anche lui intrigava quella piccoletta
" L'indovina? Sembra simile al soprannome dello spilungone rosso della Shiratorizawa, solo che lei non incute terrore come lui". Kuroo e gli altri risero. Bokuto senza staccare gli occhi dalla ragazza rispose all'amico.
"Oh no mio caro Lev, lei è anche peggio del Guess Monster".
Genere: Azione, Romantico, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Tetsurou Kuroo, Tooru Oikawa, Wakatoshi Ushijima
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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La scuola ormai era finita e Aze finalmente aveva l'opportunità di passare un po' di tempo con il fratello. In quella settimana avevano potuto fare tutto ciò che volevano. Erano riusciti ad andare al luna-park, fare lunghe passeggiate insieme, andare a mangiare nel loro ristorante preferito e si erano anche allenati insieme. Daichi aveva subito notato come la sorella fosse migliorata notevolmente e infatti non vedeva l'ora di far vedere a tutti i suoi amici quanto fosse forte, ma soprattutto anche lui fremeva di vedere una delle famose difese a muro di sua sorella. 
Aze era intenta a fare qualche palleggio nel mezzo del giardino di casa. Daichi la osservava attento da lontano seduto sotto un ciliegio. La sorella indossava la maglia della sua ex squadra, la Nekoma, le sue braccia erano completamente scoperte e i muscoli in bella vista. Il  tatuaggio sul tricipite sinistro, secondo Daichi, era molto grazioso. Ritraeva un gatto nero che si arrampicava in un mazzo di fiori. Aze fin da bambina amava i fiori, infatti, appena tornava da scuola aiutava sempre il padre con il giardino.
"Perchè stai sorrindendo?". Aze guardava il fratello dall'alto con la palla sotto il braccio.
"Stavo ricordando quando eravamo bambini. Facevamo tutto insieme". Aze si sedette al suo fianco con un sorriso a 32 denti.
"D'ora in poi sarà cosi Daichi. Non ti lascio più". E cogliendo di sorpresa il fratello lo strinse in un forte abbraccio.
"Ah sorellina"
"Si?"
"Dobbiamo andare. Oggi ti inizi ad allenare con noi". Non fece in tempo a finire la frase che Aze era già corsa dentro casa urlando dalla felicità. Bastava nominare la pallavolo e lei iniziava a correre come una bambina.
Era cosi contenta di tornare ad allenarsi che non riusciva a concentrarsi sulle cose da prendere.
"Aze muoviti! Hai 10 minuti di tempo! Ti aspetto fuori". Velocemente, sentendo le parole del fratello, afferrò il borsone a tracolla nero pieno di toppe colorate, ci lanciò dentro le sue ginocchiere alte, pantaloncini neri, diverse magliette di ricambio, le sue bende, le Asics arancione fluo ormai distrutte, forse ne avrebbe dovuto comprare un nuovo paio, pensò, mentre continuava a prendere altre cose. Chiuse con un gesto secco la zip e lanciò il borsone fuori dalla porta. Si infilò un paio di leggings neri, si mise il reggiseno sportivo, coperto poi da una maglia morbida bianca. Infine per non prendere freddo indossò una felpa da allenamento della Karasuno rubata al fratello, si tolse le pantofole e si mise un paio di Vans nere. Di corsa prese il borsone che giaceva sul pavimento del corridoio e scese le scale due gradini alla volta.
"CIAO PAPA'!". Disse saltando l'ultimo gradino per poi scaraventarsi di fuori.
"E brava sorellina ci hai messo solo 8 minuti". Daichi osservò lo schermo del cellulare per poi fare un ghigno divertito alla sorella.
"Zitto e cammina!". Aze diedi un pugnetto sulla spalla del fratello per poi iniziare a camminare. Ci avrebbero impiegato 15 minuti per arrivare a scuola così, sapendo quanto il fratello amasse camminare in silenzio, estrasse le grandi cuffie nere dalla borsa e le collegò al telefono. Camminava dietro al fratello immersa nelle note di Fuego. Era così assorta nei suoi pensieri che non si accorse che il fratello si era improvvisamente fermato, infatti sbatte' il naso contro la sua schiena e velocemente si tolse le cuffie, facendole scivolare lungo il collo.
"Ma che cavolo Daichi! Non ti puoi fer..". Le parole le morirono in gola quando vide le due figure davanti al fratello. Erano due ragazzi, entrambi altissimi, uno era ben piazzato, faccia seria e sguardo gelido. L'altro era comunque muscoloso ma più slanciato rispetto al compagno, i capelli rossi tirati su con un quintale di gel lo facevano sembrare anche più alto, mentre i suoi occhi passavo da lei al fratello, come se la stesse analizzando. Aze poi si soffermò sulle tute che indossavano i due. Viola e bianco, Shiratorizawa. Lentamente si voltò per osservare il fratello. Daichi guardava i due con un ghigno in volto senza proferir parola. Aze istintivamente si fece scappare una risatina che le fece guadagnare uno sguardo di ghiaccio da parte del moro.
"Ti stai divertendo ragazzina?". Aze alzò lo sguardo e fissò il moro negli occhi. Si avvicinò al ragazzo, il quale sembrò trattenere il fiato, fino a ritrovarsi ad un palmo dal suo naso. Dal canto suo Wakatoshi era rimasto paralizzato davanti al comportamento della ragazza, ma al tempo stesso si era incuriosito. Quella ragazza così diversa dai soliti standard, così sfacciata da ridere in faccia a lui e Satori. Era molto più bassa di lui tanto che  avrebbe potuto tranquillamento adagiare il suo mento sopra la sua testa. Non sapeva il suo nome, ma moriva dalla voglia di scoprirlo. Chi era ? E soprattutto com'era riuscita a stregarlo in una manciata di secondi?
"Stammi bene a sentire, tizio tutti muscoli. Non credo tu abbia tutta questa confidenza da chiamarmi ragazzina". Aze intanto gli avevo puntato l'indice sul petto, proprio come se lo stesse rimproverando "Ma ricorda bene una cosa, questa ragazzina, ti darà del filo da torcere". Detto ciò si sposto', per poi passare in mezzo ai due ragazzi dando una spallata a Wakatoshi, ancora sconvolto da quanto accaduto, seguita dal fratello che aveva un sorriso sornione stampato in faccia. Quando si fu allontanata di un paio di metri si girò e urlò.
"AZRAEL SAWAMURA! RICORDATI QUESTO NOME".Per poi proseguire per la sua strada. Wakatoshi era rimasto immobile. Poi una mano sulla sua spalla lo fece risvegliare.
"Ho come l'impressione che rivedremo quella piccola furia bionda a breve". Disse Satori indicando la schiena della ragazza che si allontanava. Ushijima fissò la scritta sul retro della felpa nera di Aze "Karasuno. Volleyball club".Dicevano i caratteri giapponesi. Scosse vigorosamente la testa, come per scacciare l'immagine della bionda per poi girarsi e continuare ad andare nella sua direzione. Satori rimase invece a fissare la ragazza 'Quella piccoletta l'ho già vista e ho il presentimento che ci porterà veramente qualche problema', pensò mentre affiancava l'amico che aveva ripreso a camminare. Entrambi non riuscivano a levarsi l'immagine di quella ragazza.
Appena lontani da Ushijima e Satori, Daichi si voltò a guardare la sorella con gli occhi carichi di rimprovero.
"Mi spieghi che cavolo ti è saltato in mente?!". Aze guardò perplessa il fratello, non capiva perchè aveva reagito così, dopotutto aveva solo risposto ad una provocazione.
"Hey nessuno mi chiama ragazzina, solo tu e Sugawara potete". Aze incrociò le braccia al petto e fece un'espressione imbronciata, sapeva che il fratello non resisteva davanti a quella faccia. Infatti Daichi cerco di mantenere la sua espressione seria, ma ciò durò solo pochi secondi.
"Certe volte mi chiedo come sia possibile che tu sia mia sorella", e con ciò riprese a camminare fischiettando. Aze allora prese una rincorsa per poi lanciarsi sulle spalle del fratello. Daichi venne colto di sorpresa però afferrò comunque le gambe delle sorella, entrambi scoppiarono a ridere, i passanti o li guardavano come dei pazzi o sorrideva guardando quei due ragazzi ridere e scherzare come due bambini.
Giunti davanti scuola Daichi mostrò ad Aze dove potersi cambiare. Una volta nello spogliatoio iniziò ad estrarre dal borsone tutto l'occorrente. Si spogliò ed indossò una maglia smanicata nera abbastanza morbida, pantaloncini  neri aderenti, si fascio' il polso sinistro e le dita con i diversi bendaggi. Prese una delle due ginocchiere alte e la posizionò sul ginocchio destro, l'unico dei due con qualche problemino, l'altro lo lasciò libero, afferrò le Asics e corse fuori dallo spogliatoio, con borraccia sotto braccio e asciugamano in spalla. Era Marzo e non faceva molto freddo, pensò, mentre percorreva il breve tratto di strada dallo spogliatoio alla palestra. In lontananza si sentivano i palloni rimbalzare contro il pavimento e le urla di quello che sarebbe dovuto essere l'allenatore. Arrivata all'entrata si sfilò le Vans e si infilò le Asics. Entrò e lasciò la borraccia e l'asciugamano a terra vicino alla porta. Nessuno si era accorto del suo arrivo, tutti troppo concentrati a seguire le urla di un tizio biondo platinato, palesemente tinto, che gli dava indicazioni. Mentre si stava legando i corti capelli biondi, lasciando scoperta la rasatura alla base della nuca, vide Kageyama effettuare un palleggio perfetto per una schiacciata diagonale da fuori campo, ma subito notò come nessuno si era preparato a schiacciare.Successe tutto molto velocemente. Aze prese la rincorsa e in batter d'occhio aveva schiacciato una diagonale perfetta a raso rete facendo punto. Tutti, compresi l'allenatore e due ragazze al suo fianco erano rimasti paralizzati a fissare il punto in cui era stata schiacciata la palla. Aze intercettò subito lo sguardo del fratello che la guardava sbalordito, non pensava che sua sorella fosse in grado di fare un'azione simile e con tale potenza.
"Chi diamine sei tu e come hai fatto a fare quell'azione?". Il tizio platinato ora era davanti a lei con un'espressione severa in volto. Aze, con la sua solita faccia tosta, allungò la mano verso di lui.
"Credo che lei sia l'allenatore quindi mi presento, Azrael Sawamura, sono colei che vi darà la possibilità di giocare il torneo misto". 

   
 
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