Epilogo
“Eccoci qua.”
La signora Phillips sorrise a tutti
loro, come una mamma orgogliosa dei suoi bambini. Chissà,
forse era proprio
quello che sentiva, pensò Jasmine.
“Siamo arrivati in fondo
a questa
avventura, eh? Domani ci sarà la consegna dei diplomi e
tutti voi siete stati
bravissimi, quest’anno. Avete superato le vostre
paure”, si voltò verso Lucy,
che sorrise “avete superato i vostri limiti”,
questa volta fu lei a sorridere a
Connor “avete affrontato il vostro passato”,
Jasmine la guardò mentre la
Phillips le rivolgeva un’occhiata colma d’affetto
“e ora avete aspettative per
il futuro”. Gabe fu l’ultimo che guardò
e lui sorrise di quel sorriso che
faceva sciogliere il cuore di Jasmine.
“Come vi è
sembrato questo anno?”
chiese, sedendosi sulla cattedra. Loro quattro erano davanti a lei,
seduti su
quattro sedie in fila. Era l’ultimo incontro obbligatorio con
la psicologa e
l’ultimo giorno di scuola.
Si guardarono in faccia e
sorrisero,
ma tutti erano imbarazzati, nessuno sapeva cosa fosse giusto rispondere.
“Ho conosciuto delle
persone nuove. Mi
sono fidata e mi è piaciuto”. Ruppe il silenzio
Lucy.
“Anch’io sono
contenta di aver conosciuto
persone nuove e realtà diverse dalla mia”. Lucy
sorrise alle parole di Jasmine.
“Mi sono sentita meno sola”. Anche la ragazza le
sorrise.
“Mi sono sentito
accettato” disse
Connor con noncuranza. Jasmine aveva capito che il suo atteggiamento
era provocatorio
e l’unica cosa di cui avesse bisogno quel ragazzo era di
sentirsi parte di
qualcosa.
“Io ho smesso di sentirmi
superiore a
tutti, come se io non c’entrassi niente con.. voi”.
Gabe sussurrò quella frase
come se si vergognasse e Jasmine gli strinse la mano per trasmettergli
un po’
di tranquillità.
“Conosco i vostri
progetti per l’anno
prossimo” disse ancora la Phillips. Li guardò e
tutti annuirono. “Visto come
sono andate le cose e il fatto che alla fine resterete tutti e quattro
in zona,
ho proposto di lasciarvi l’appartamento per un altro anno.
Sarete liberi, l’affitto
sarà agevolato e potrete continuare a lavorare per il signor
Dubb, se volete”.
Lucy fu la prima ad alzarsi.
“Dove
devo firmare?”
La risata che riempì la
stanza fu
naturale, spensierata e, finalmente, piena di speranza.
FINE
-
***Ecco la fine di questa avventura. Un epilogo piccolo piccolo... Grazie a chi mi ha seguito fin qui e grazie mille a alessandroago_94 che ha commentato ogni capitolo tenendomi compagnia. 😊 Spero che la storia vi sia piaciuta. A presto!