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Autore: Gaia_0703    01/02/2019    0 recensioni
Leopardi aveva lo Zibaldone, io ho questa storia. Chiamatela come volete, excursus di pensieri o comunque taccuino poetico. questa storia prima si chiamava "everything that drowns me makes me wanna fly" e il suo motto era "la carta è più paziente dell'uomo". Però io ero una persona diversa allora. Questa raccolta è rivolta a tutti coloro che per un periodo della loro vita si sono sentiti inadeguati e soli, non lo siete. E leggendo capirete perchè.
se possibile vi chiedo di arrivare a leggere almeno fino al secondo capitolo prima di chiudere la storia (dopo si fa più leggera alla lettura) e di recensirla in modo che io possa migliorarla!grazie c:
Genere: Poesia, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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ho unito insieme quelli che prima erano tre capitoli separati, così la storia avrà un prima e un dopo. Sono consapevole del fatto che questo capitolo risulti pesante alla lettura, ma ho dovuto metterlo per rispetto della me che lo ha scritto 4 anni fa; se avete intenzione di chiudere qui la storia, vi chiedo lo sforzo di arrivare al secondo capitolo. grazie c:

05.06.2014 I NEED SOMEONE

perchè? così inizia la mia giornata. con una semplice domanda. Perchè?
perhcè nessuno si accorge mai di quello che mi succede? perchè la gente mi evita? cosa ho di sbagliato?
ho bisogno di qualcuno che mi spieghi perchè io sono il giocattolo rotto in un negozio per bambini. ho bisogno di qualcuno che mi spieghi perchè sono sempre la seconda scelta. non ho intenzione di essere sentimentale ma molte volte mi domando come mai. "quando la gente ti dice che vali zero ricordati che lo zero è il primo di tutti". chissà perchè queste frasi le dicono solo loro. le dicono loro, si. le ragazze con i 150 mi piace su facebook. perchè lo dice quel tipo di ragazza e non quella che se lo sente dire davvero "vali 0"? me lo chiedo sempre. e mai trovo risposta. ho bisogno di qualcuno che mi aiuti a capire. a capire perchè sono il mostro nei sogni di una bambina, il demone nel paradiso del cielo, l'angelo caduto. esiste qualcuno che al posto di quello zero mette un dieci? se esiste io non lo saprò mai. non lo saprò mai perchè a me diranno sempre che valgo zero. e no, non sto piangendo mentre scrivo. ma semplicemente perchè ho imparato ad aspettarmi questo genere di insulto, ho imparato a non dare a vedere quello che provo per davvero. ma sopratutto perchè mi sono stufata di piangere. non ho più volia di piangere per cose come questa. la gente scrive "stop al bullismo". ma perchè lo dicono solo le ragazze ritenute fighe? le persone dicono che sono forte. ma non è così. io ho solo imparato a costruirmi una fortezza intorno e a fregarmene di quello che mi dicono gli altri. perchè sono reputate fighe solo le ragazze con i 150 mi piace su facebook? perchè non sono reputate fighe le ragzze che passano le giornate a leggere sotto l' ombra di un albero con le cuffie? perchè io ho bisogno che qualcuno mi spieghi quello che è giusto e quello che è sbagliato? perchè quelle frasi che dovrebbero essere serie sono sputate in degli stati di facebook a commento di un selfie fatto in un cesso?

07.10.2014 PERCHè LE COSE DEVONO COMPLICARSI?

"-Janet alzati, che razza di albero sei?!
sono un arbusto spezzato, signora"
Ragazze Interrotte

Naturalmente quando qualcosa é facile é destinato a complicarsi. Il motivo? Una semplice questione di comoditá. Sarebbe troppo facile se andasse tutto per il verso giusto e io credo che qualcuno ai piani alti si diverta a farmi degli scherzi per niente piacevoli. Perché è quando va tutto per il verso che poi arriva la delusione piú grande, arriva il dolore. "Il dolore esige di essere vissuto". Mai frase piú vera. Se il dolore non lo proviamo, la volta dopo non sapremo come difenderci dal male. Il male. Ma che cosa é il male? O meglio, chi é il male?
Il male può essere quella persona che ti fa soffrire oppure può essere il dolore fisico. Non so esattamente quale sia quello peggio perché non sono brava a distinguere questo genere di cose. E poi dipende dal dolore. Puoi soffrire una perdita o romperti un braccio. Non sono cose facilmente paragonabili. Sarebbe come paragonare una bicicletta a un caccia militare da guerra. Uno si vede meno mentre l'altro si vede di più, uno é più veloce dell'altro, uno é usato per spostarsi semplicemente mentre l'altro serve ad uccidere. Non sono allo stesso livello. Il dolore fisico di potrebbe uccidere all'istante come no mentre il dolore psicologico ti mangia lentamente dall'interno. Nel mio caso il male è lui. 14 anni, tedesco a metá e fumatore. Occhi color cioccolato, capelli ambrati, fossette favolose è un sorriso che ammazza. In senso buono. Diciamo che è lui che mi ha spinto a pensare al fatto che le cose sono destinate ad andare storte. Perché all'inizio era tutto stupendo. Una mia compagna mi aveva detto che gli piacevo e io saltavo di gioia perché non potevo crederci. Poi mi ha quasi chiesto di uscire ma ha rovinato la frase alla fine dicendo "insieme alla classe". Ancora le cose non andavano malissimo, poi hanno peggiorato. Mi manda un messaggio. È solo per scuola. Okay. Va tutto bene. Noi parliamo solo di scuola. "NO CHE NON VA TUTTO BENE PORCA PULEDRA!". Poi ecco che iniziamo a fare le classifiche dei più belli e così. I maschi vogliono sapere la nostra e noi la loro. Odio le classifiche perché fanno stare male le persone. Casualmente qualcuno manda la sua, Io dove sono? Ultima. "no dai gaia, ti avrá messo in fondo solo perché sennò si potrebbe capire se gli piaci" mi dice un mio amico. Io ci voglio credere, ma so che non é cosí. Mi tartassa i giorni seguenti per sapere la classifica di noi ragazze. Io cedo. Gliela dico e mi faccio dire quella dei maschi "è uguale alla mia" mi risponde. Oh io me la ricordo bene la tua. Due giorni dopo la grande notizia che ti ribalta la giornata è l'umore. Alessia, cara ragazza, gli ha chiesto chi gli piaceva a lui e ad altri due ragazzi. SBAM. a tutta la classe piace la stessa persona tranne a qualcuno. Chi? Se fossi sarcastica vi direi io ma sono soltanto scorbutica, acida e "sempre scontrosa" come mi ha detto lui oggi. No, non sono io. É lei, la prima della classifica, una mia amica che é molto carina e simpatica e non me la prenderei con lei nemmeno costretta. Ma ci sono stata male. É successo ieri sera. Umore a terra, non ho mangiato e sono stata tutta la sera alla televisione a parlare con il mio amico tramite messaggi vocali. Stavo per piangere ma mi sono trattenuta, volevo farlo con Ale perché anche lei stava male. Oggi ero tipo "ho gli occhi di chi sta per piangere ma non lo fa. Il sorriso di chi é felice ma non lo é". Perché per tutte e due le volte che si é girato verso di me per scrivermi sul quaderno o darmi fastidio (é il mio compagno di banco) gli ho tirato una Ciaffata, come si dice da me, una patta dietro la testa oppure gli ho incollato la mano al banco Non facendogliela muovere, ma lui é piú forte di me e me l'ha tirata su. Allora SBAM. Un altra ciaffata. "Che palle peró, sei sempre scontrosa, sempre incazzata". Mi ha detto. E io ci sono rimasta male. A ogni ciaffata che gli ho tirato stavo per piangergli in faccia. "Lo so che sono scorbutica" gli ho detto. A ricreazione ha girato il coltello. Ha chiesto consigli per conquistarla. Ha cambiato il suo stato in un cuore infranto quando ha scoperto che a lei piace il suo migliore amico.  il migliore amico di lui. Brutto eh? Come ci si sente a stare dalla parte di chi perde? Non mi piace far stare male le persone e non lo farei mai apposta. Ma non mi pare giusto che sia sempre io a rimanerci di merda. Il fatto é che tieni a troppe cose e più ci tieni più hai da perdere. E io ci speravo. Io ci speravo ed é per questo che ci sono rimasta. Perché la speranza ci mette due secondi a trasformarsi in delusione. È come una fiamma, ora è accesa ma basta soffiarci per spegnerla. E più sei vicino alla fiamma più quella si spegne velocemente. Io me lo aspettavo in un certo senso, perché é colpa mia che ci speravo, perché è sempre colpa mia. Me lo aspettavo perché era troppo facile. Lui mi ha costretto a passare il mio tempo libero su Tumblr per non stare male. É successo una volta e non deve mai piú accadere.

"Ci chiamano la gioventù bruciata, ma Si sono mai chiesti chi ha acceso la fiamma?"

15.11.2014 HE MAKES MY LAUGH AND MY SMILE

Ma non sono sempre sola. C’è anche qualcun altro con me a volte:
è il mio raggio di sole in un giorno di pioggia, la mia luce di notte, la persona che mi tranquillizza quando ho paura di qualcosa. Magari di perdere qualcuno, magari di perdere lui. La vita mi ha fottuto tante di quelle volte che ho smesso di contarle, ma tutte quelle volte le ho anche superate. Dato che non voglio fare nomi dirò solo che A è sempre stato accanto a me da quando è successa tutto quel casino con J e nonostante i miei smatti e tutto non ha mai smesso di esserci per me. Mi faceva ridere quando stavo per piangere e mi consolava dicendo che lui non ci capisce un cazzo. E ora io sto qui a parlare di lui come fosse un dio. No, lui non è un dio. È un semplicissimo ragazzo pazzo quanto me che ha l’innata capacità di farmi stare bene. Tutto ci diciamo e fino ad adesso non abbiamo mai litigato, ci passo le ore a parlare con lui e anche chi non lo conosce me lo ha sentito nominare almeno due volte. Ogni volta che lo vedo online gli scrivo senza nemmeno pensarci e parliamo  così tanto che mio padre mi urla di staccarmi dal telefono che ne sono dipendente, ma non capisce che io non sono dipendente dal telefono ma, bensì, da chi c’è dietro.  Hai presente quando stai morendo di fame, sei da sola e in casa non c’è niente di buono da mangiare? Beh, lui è il sollievo quando trovo l’ultimo pacchetto di oreo nella dispensa, lui è la sensazione di entusiasmo e infinita potenza quando prendo un otto a latino.  Lui è lì ogni volta che ho bisogno, mi assiste durante gli smatti e mi assiste quando guardo le puntate inquietanti di Criminal Minds. È la prima persona a cui scrivo nella lettera di un tema. Lui è lui. E non potrebbe essere meglio o peggio, lui è lui, e questo mi basta. Lui è la persona a cui mando le registrazioni vocali anche quando sono senza wi – fi, a lui chiedo consigli, a lui che vorrebbe prendere a pugni il coglione del mio compagno di banco, a lui che mi manda le registrazioni vocali di 7 minuti all’una di notte. Io lo prevedo, so sempre cosa sta facendo e dove è perché ormai parliamo da così tanto che conosco le sue abitudini, a volte prevedo anche quello che mi sta per dire, “telepatia” mi risponde lui. Quando sono con lui ogni stranezza viene trasformata in una risata e in un sorriso e come ho scritto nel compito di inglese di oggi “he makes my laugh and smile every day”, perché è vero. È vero, lui fa la mia risata e il mio sorriso perché non avrei altri motivi per sorridere: non faccio altro che prendere manate di merda in faccia e lui è lo scudo di vetro che mi si piazza davanti quando sto per riceverne un'altra. Mi fa vedere gli orrori della mia vita ma ne alleggerisce il peso. Certo, la puzza di merda rimane ma almeno non ti sei sporcata del tutto. L’unica cosa che rimpiango è il fatto che non ho mai avuto un abbraccio da lui. Il problema? 238,86. Che cosa? 238,86 km di distanza ecco cosa.
 
“Non era un amicizia come le altre. Eravamo inseparabili, ma costantemente separati. Ho capito che non importa dove sei o con chi sei. Resterai profondamente, sinceramente, nel mio cuore”
- Scrivimi Ancora.
  
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