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Autore: DeltAmb3r    02/02/2019    0 recensioni
Ambientata qualche mese dopo la quarta stagione.
William e Aelita hanno visioni ricorrenti che riguardano avvenimenti mai accaduti.
Jeremy, per essere certo che Xana sia stato definitivamente distrutto, riaccende il supercomputer.
Solo che questo comporterà avvenimenti impossibili da prevedere.
Genere: Avventura, Malinconico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aelita, Anthea, William, X.A.N.A.
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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"È stato un inizio giornata terribile." sbuffò Xana, asciugandosi una lacrima di stanchezza "Col rischio di far crepare mezza città. Menomale che state tutti bene."
"Puoi dirlo forte." continuò Odd "Se non fosse stato per te, non so proprio come sarebbe andata a finire."
"Che non avresti potuto più fare nulla." commentò la sua amica.
"Lo so, lo so. Era un fattore sottinteso." tirò un sospiro di sollievo "...Però sono contento che tu stia bene."
"Sono felice che quell'orribile sistema artificiale non ti abbia catturato e riportato a Lyoko." confessò Aelita, la quale era visibilmente rattristata "Mi dispiace solo averti lasciato da sola."
"Aelita." Xana si fermò sul posto e si volse verso di lei "Non preoccuparti per questo. Non c'era nulla che potessi fare per me in quelle condizioni, e io avevo l'assoluto dovere di aiutarti, come tutti voi. Non hai nulla di cui scusarti. Va bene?"
L'altra tacque per un secondo. Quando Xana le parlava così avvertiva un frivolo senso di nostalgia. Inquietudine mista a timore, forse perchè a spaventarla ogni tanto erano quegli sguardi ultra-seri che faceva quando parlava di argomenti riguardanti l'organizzazione. Come quello che stava facendo in quel momento.
"Va bene Xana, va bene." si limitò a rispondere.
"Hai avuto paura, tutto a posto?" le domandò la corvina, con sguardo un po' più dolce, accortasi che forse aveva esagerato "Scusami non volevo, mi dispiace." e l'abbracciò "È solo che..."
"Che?" ripetè l'altra.
"Porto così tanto rancore verso quelle persone... Ma credo che portarlo dentro per troppo tempo non mi faccia bene. A volte sembro-"
"La Xana di un tempo, vero?" Questa volta fu Jeremy a interromperla nuovamente, per poi riprendere di nuovo "Ok, va bene, la smetto, scusa. Anche se era quello che stavi per dire." 
Xana rimase in silenzio "Hai ragione." disse "Dai, non pensiamoci più. Non ho al momento la voglia di toccare questo argomento."
"Va bene parlarne con gli altri però. Se tu ne hai voglia ci siamo sempre noi ad ascoltarti." le disse la rosa "Me lo prometti che verrai a dirmelo?"
Xana non potè trattenersi molto davanti a quegli occhioni e abbozzò un sorriso "Promesso." 
Quando finalmente le acque si calmarono, ognuno tornò nelle proprie stanze, mentre Aelita e Xana camminavano in corridoio per raggiungere il bagno delle ragazze.
Xana voleva davvero rilassarsi sotto una calda doccia.
La corvina sembrava sovrappensiero, in silenzio, con la mente da un'altra parte.
"Qualcosa non va?" le chiese la compagna, notando questo cambiamento cupo. Ella sospirò.
"Oh, no, niente di importante." rispose l'altra, che si allontanò a passo svelto e sbadigliando, cambiando subito personalità in modo tale da non farla preoccupare "Fortuna che oggi è domenica? Ah, eh si, oggi è anche domenica, quindi posso stare a letto!" Esultò.
"Aspettami!" la seguì Aelita "Non andare così di fretta!" poi continuò "Non ne hai abbastanza di dormire per oggi?"
Xana la guardò "Scherzi?" rispose "Per colpa di questo attacco improvviso ho perso più ore di sonno di quanto credi. L'unica cosa a cui voglio pensare al momento è il letto. E ora sbrighiamoci ad andare in bagno prima che sia tutto occupato. Voglio fare una bella doccia calda."
"Uh uuuh, guarda chi si incontra ultimamente." le sorprese una voce davanti a loro e le due ragazze non poterono non sobbalzare dalla sorpresa.
Sfortunatamente era Sissi, ancora in un pigiama che sembrava più una veste, con i capelli spettinati avvolti in una fascetta da notte.
Xana non potè trattenere una risata soffocata.
"Che hai da ridere, tu?" Domandò in modo arrogante e infastidito.
"Uh, niente di importante, ma la moda dello scorso secolo non ti dona affatto." Anche Aelita stava ridendo.
Sissi sembrava molto infastidita "Beh, scusami allora se ti supero di gran lunga rispetto a quell'orribile cosa che hai addosso."
Xana ridacchiò "Carissima, dovresti davvero prendere lezioni. Il nero e il rosso stanno bene su tutto." 
"Inoltre stà bene anche con il rosa." interruppe Aelita posando un braccio sulla spalla della corvina, in punta di piedi.
Xana si incamminò verso il bagno con la rosa con il braccio dietro la sua schiena prima di poter sentire una risposta da parte di quell'antipatica.
"Tch. Almeno io non sembro una emo che cerca di attirare l'attenzione."
"Scusa non ti sento, se vuoi dirmi qualcosa, dimmela in faccia." parlò Xana, ridendo.
Sissi la odiava tanto. Era entrata da poco nel suo collegio, nel suo territorio, nella sua vita e si comportava come se qui ci abitasse da sempre. Inoltre pensava di poter essere migliore di lei? Che ipocrita! Ma un giorno di questi avrebbe scoperto il suo segreto, in modo da smascherarla davanti a tutti e renderla uno zimbello da cui stare alla larga.


 

Sulla via del ritorno le due ragazze chiacchieravano tranquillamente, e  videro Jeremy passare per puro e inconvenzionato caso. Sembrava felice, ma mentalmente esausto. Il biondo le notò poco dopo.
"Ehi, eccovi." disse, notando che Xana aveva sciolto la treccia e aveva i capelli sciolti "Stai molto bene così."
"Buongiorno anche a te." gli rispose "e grazie, anche se non mi sento molto a mio agio."
"Non è vero, stai benissimo." rispose Aelita. Ella si rivolte poi al suo amico "È successo qualcosa?"
"Si, ho messo a punto i codici che ha raccolto Xana da quell'intelligenza artificiale e l'ho installato a distanza nel supercomputer. Ora possiamo devirtualizzarvi direttamente nel Cortex, senza bisogno della Skid. Ora è come se questo nuovo settore facesse parte di Lyoko stesso." spiegò in breve il ragazzo.
"Ma è fantastico!" esultò Aelita "Così possiamo interagire più facilmente nel Cortex e recuperare i codici che ci servono."
"Non lo so Jeremy." disse Xana "Io ero disperata, ma questo non porterà delle complicazioni?" 
"Che tipo di complicazioni?" domandò l'informatico.
"Invasioni di ospiti indesiderati su Lyoko. Se quel programma ha attivato una torre nel nostro computer è possibile che lo rifarà. E c'è la probabilità che non esistano solo avatar come mostri di difesa." spiegò.
"Anche questa è una probabilità da prendere in considerazione." rispose "Ma non preoccuparti, cercherò di mettere a punto un programma in grado di isolare il supercomputer." 
"Se hai bisogno di usare un clone polimorfo, fammelo sapere. Hai l'aria di uno che stà per crollare da un momento all'altro. " rispose la corvina.
"Inoltre... avrei un paio di domande da farti. Riguardo al progetto Cartagine." parlò, questa volta in modo serio. Forse, da quando Xana era ritornata sulla terra, ormai da quasi due mesi, non le aveva mai parlato in modo così sinistro.
"...come mai di punto in bianco?" chiese lei.
Aelita sentiva un filo di tensione salire tra i due amici.
"Mi sono sorti diversi dubbi, lavorando tra i diari di Franz Hopper, e ho l'impressione che tu sappia più di quando immagino, ho ragione?"
Xana sospirò, facendo una lunga pausa "Entriamo in mensa, che te lo spiego." e prese a sbadigliare "Non hai idea."
Il resto dei guerrieri Lyoko dalle rispettive camere si spostò in mensa, William venne un po' di tempo dopo, tuttavia si portò in disparte e andò via subito. La corvina sospirò. Era davvero così freddo con lei, ma capiva, forse non era il momento giusto per provare a migliorare il loro rapporto di amicizia... Se poteva essere definito 
Xana intanto si ritrovò una chiamata dal telefono di Aelita da parte di suo padre. L'uomo aveva comprato un vecchio modello usa e getta e l'aveva chiamata per chiederle riguardo l'accaduto.
La povera corvina dovette raccontare per filo e per segno quello che era accaduto, e che era stata direttamente presa di mira da un'intelligenza artificiale poco amichevole "C'è davvero qualcosa che non va con me." commentò la stessa, portandosi una mano in fronte.
Anche Yumi aveva chiamato da casa sua, ma Ulrich le rispose che si trattava di un attacco imprevisto risolto, e che quindi non c'erano problemi.
"È seriamente accaduto questo putiferio mentre noi eravamo a fare la siesta?" domandò Odd, ottimista come sempre, anche perchè aveva dormito più del dovuto.
"Non la definirei esattamente siesta." disse Jeremy "Le persone nel sonno possono morire a causa degli incubi."
"È esattamente quello che quel... qualunque-cosa-sia voleva fare. Annientare delle persone nel sonno solo per arrivare a me." assunse un'aria cupa "Perchè sono così importante per loro se mi hanno lasciato lì a morire...?" sbuffò.
"Non lo so, Xana, ma lo scopriremo molto presto. Dovremmo raccogliere più dati dal Cortex se vogliamo andare avanti." la confortò Jeremy. 
"Esatto, basterà solo andare e tornare, come i vecchi tempi in cui andavamo a fare le nostre scampagnate nel quinto settore."
"A tal proposito." Continuò Xana "Se avete bisogno di tutti i miei dati personali, da oggi in poi potete prelevarli nella mia stanza privata, all'interno della torre di Cartagine." 
"Hai una stanza privata? A Lyoko?" domandò Ulrich. 
"Già." parlò Aelita. "Prima mi era imaccessibile e ogni volta che cercavo di scendervi mi riportava di nuovo su. Invece adesso mi porta in posto stranissimo! Sembra di essere all'interno di un'interfaccia ma più grande e voluminosa! Possiamo immaginare qualsiasi cosa che appare davanti ai nostri occhi, come una bolla per la simulazione!"
Xana sapeva che stava esagerando. Era tutto un luogo buio in cui la corvina poteva creare qualsiasi illusione volesse. L'aveva portata a fare un giro in un'illusione della propria casa in Svizzera. Aelita si era poi resa conto che l'illusione poteva essere connessa col tempo reale; vedeva la propria casa cambiata con il tempo. Adesso vi era una famigliola felice che vi ci abitava tranquilla. Un uomo, una donna, due bambini e un husky. La rosa si era soffermata a guardare i due fratelli giocare nella neve con il cane, sotto gli amorevoli sguardi dei genitori.
"L'unico posto che non posso controllare da lì è il laboratorio annesso al Cortex, e non ho nemmeno la più pallida idea in quale paese del mondo si trovi." disse Xana, riportando la rosa alla realtà "Ho provato molte volte a identificarne il luogo. Ma sono molto protetti. Non mi meraviglierei se si trovasse anche sotto terra."
"Però sei sicura che Anthea si trovi lì?" domandò Jeremy.
"L'ultima volta le ho parlato in quel posto, prima di venire rinchiusa. Sono passati moltissimi anni... Però si. Ne sono sicura." disse, ma non era decisa. Poi sospirò "Vorrei passare la giornata a dormire, sono così stanca." e si poggiò con i gomiti sul tavolo, mettendo la testa tra le mani.
"Si, sarebbe meglio che adesso ti riposi. Del resto ce ne occuperemo tanquillamente." parlò l'informatico "E sono sicura che Franz Hopper sarà più che felice di darci una mano."
"Non ne dubito." disse, sbadigliando. Era molto stanca.
I guerrieri Lyoko, appena finirono la loro colazione, tornarono al dormitorio. Mentre Jeremy  era come sempre al lavoro sul suo computer, Odd e Ulrich tendevano a oziare nella loro camera, o meglio, il castano cercava di studiare gli argomenti per il giorno successivo mentre Odd ascoltava musica a tutto volume con le sue cuffie, isolato dal mondo esterno; Aelita e Xana decisero di concedersi una veloce pausa, per poi poter uscire e tornare all'Hermitage, da Hopper. Magari aveva bisogno di un paio di coperte e di provviste in più, se aveva intenzione di passare la notte in quella casa abbandonata. Per fortuna, l'uomo custodiva un po' di beni in una cassaforte segreta. I soldi, almeno, non erano un problema. Forse un portatile su cui lavorare non sarebbe stato male, ma si faceva bastare il supercomputer.
Le due varcarono il cancelletto della dimora apparentemente abbandonata
"Papà? Ci sei?" domandò la rosa.
"Scheaffrer, vieni fuori con le mani alzate." commentó invece l'altra, in tono scherzoso.
Nessuna risposta. In casa non c'era nessuno.
"Mh, strano. Sarà alla fabbrica, magari." ipotizzò Aelita, dando un'occhiata a Xana, che, invece, si guardava intorno "Xana?"
La corvina era intenta a fissare per terra e sulle pareti "C'è qualcosa che non va." disse.
Aelita avrebbe voluto chiedere ma fu interrotta "Ci sono segni recenti di colluttazione, e con recenti, intendo che sono stati provocati qualche ora fa.
L'altra si irrigidì di colpo. Era già in ansia.
"Che sarà mai successo?" si domandò la corvina "Per qualunque cosa, non dividiamoci per nessun motivo."
Ma non ci fu neanche il momento di pensare a qualcos'altro che un boato assordante colpì la casa circostante. Xana venne colpita da una scarica di onde invisibili e balzò di lato, finendo per terra. Aelita si spostò dall'altro lato e cadde più lontano dall'altra. 
"Ack...Tutto bene Aelita?" chiese la ragazza.
"Cos'è stato?" la rosa si voltò indietro per vedere chi o cosa fosse stato ad averle spinte. Anche Xana si volse a suo modo.
Ma non c'era nessuno.
"Oh, è davvero una bellissima sorpresa trovarvi qui. Mi avete risparmiato la fatica di venire a prenderti per i capelli." 
C'era qualcuno davanti a loro. 
Le due ragazze si voltarono in avanti soltanto per vedere un mero clone con le sembianze di Xana. La corvina trasalì.
"Questo significa che se prendo direttamente te, non ho più bisogno del vecchio rimbambito." 
Aelita urlò: "Cosa hai fatto a mio padre, mostro!?" ma l'unica reazione che ottenne fu quella di una Xana altamente pallida, che la fissava con gli occhi spenti. Lo spettro poliforme, invece, se ne uscì con una forte risata "Se questo è ciò che definisci mostro, non hai ancora visto niente!" 
Era sul punto di tirare un calcio alla rosa, ma Xana ebbe i riflessi pronti. Prima che potesse succedere qualcosa, Xana spinse l'amica indietro, in modo che il piede della falsa colpisse il suo braccio. Aelita, senza farsi notare, afferrò il suo cellulare.
"Sei veloce, devo ammetterlo." confessò l'altra Xana "Ma non puoi più fare questo!" e lanciò la vera corvina contro il muro opposto grazie a una scarica elettrica, lasciandola immobile.
"Xana!" pianse Aelita, il telefono che aveva in mano cadde per terra, strinse gli occhi, riversando poi la sua rabbia contro il programma poliforme "Insomma! Che ci trovi a fare del male in questo modo!? Cosa ci guadagni!?"
Il clone la scrutò, ma questa volta, lo sguardo la lasciò basita "Che ci guadagno?" ripeté. La sua espressione era diversa rispetto alle altre volte. Non mostrava disprezzo, odio o addirittura rabbia. Era come se fosse confusa dalle sue parole. "Mi hai stufato." Afferrò il braccio della ragazza, per poi tramortirla con una scarica elettrica. La rosa si inginocchiò per terra, incapace di muoversi.
"Aelita..! Aeli-" Xana fece per muoversi, ma non ci riusciva.
"Rimaniamo nei piano, si? Questo, cara, è per qualche ora fa." disse lo spettro, caricò la ragazza sulle spalle e uscì dalla porta. L'unica cosa che la corvina riuscì a vedere prima di svenire fu la sagoma informe delle due che spariva nel nulla.


 

William era disteso sul letto, nella sua stanza, fissando il soffitto immerso nei suoi pensieri.
Dannazione, non riusciva a farsene una ragione, sentiva che stava sbagliando approccio, che qualcosa non andava. 
Il ragazzo era già mentalmente stravolto, poi, quando la vide in mensa, per la prima volta con quei lunghi capelli corvini sciolti dalla solita treccia, non fu capace di formulare due parole in croce, e quindi se ne andò alla svelta da quel posto, prima che qualcuno potesse vederlo e giurare che stesse diventando rosso.
Che fare? Era giusto provare qualcosa per Yumi, ma allo stesso tempo provare qualcosa nei confronti di una persona che lo ha tenuto con sè per diversi mesi, mettendolo contro i suoi amici? Non soffriva di sindrome di Stoccolma, vero?
Eppure in petto ardeva quel desiderio incolmabile di, almeno per una volta, infilare di nuovo il palmo della mano tra quelle ciocche al tatto così morbide... anche se, pensandoci su, lui non lo aveva mai fatto... o forse si? E quando? Forse tornando a quei giorni...? Quel pensiero lo stava facendo impazzire.
William sbuffò, rotolando di lato "Che fare, che fare..." si diceva. Certo, era ancora innamorato di Yumi... o almeno per lui così sembrava. Ulrich però gli sembrava piuttosto distante, e non ostile come sempre, o almeno, quando faceva il filo alla sua innamorata.
Forse avrebbe dovuto parlare con lui, ma, pensandoci bene, il castano avrebbe solo potuto ridergli in faccia. Ma sentiva il forte bisogno di confessare questo problema con una persona... ma chi?
Scartò a priori Ulrich, Yumi, non se ne parlava proprio di chiedere a lei. Odd avrebbe potuto spiattellare tutto, non è molto pratico in fatto di cuori. Restavano Jeremy, Aelita e...Xana. Non sembrava per niente il momento di confrontarsi con lei. Quindi rimanevano solo i signori Einstein, bene. Loro sono delle persone a posto, piuttosto Aelita, avrebbe potuto dargli dei consigli o qualcos'altro. 
Il ragazzo schioccò le dita. Doveva parlanre subito con lei, era la più indicata per questo tipo di problema, per non parlare del fatto che era la più vicina alla sua infatuazione. William sospirò, si alzò dal letto e uscì dalla camera, dirigendosi verso la camera della rosa.
Come fu prevedibile, non trovò nessuno. Come non trovò anche gli altri guerrieri Lyoko. 
Dov'erano andati?
...c'era qualcosa che non andava.
Ed era sicuro che c'entrava qualcosa con un particolare mondo digitale.
...
...
"Xana? Ehi, Xana! Svegliati!"
La ragazza aprì gli occhi, sfocando l'immagine del ragazzino che aveva davanti. Anzi, dei tre ragazzi che aveva davanti.
"Jeremy? Ma come...?" fece per dire, ma venne interrotta dal ragazzo.
"Aelita. Mi ha chiamato al telefono e abbiamo sentito poche parole, ma ci sono bastate per capire dove trovarvi. Anzi, trovarti. Cosa è successo?"
Xana metabolizzò gli ultimi due minuti passati prima di svenire.
"Aelita!" sgranò gli occhi e si alzò di scatto "Ha preso Aelita! E Waldo! Ha preso entrambi!" la ragazza si portò in piedi. Tossì un paio di volte per la polvere che aveva inalato "Ma perchè? Vuole me, non loro... Non capisco."
"Non preoccuparti, sono sicuro che stanno bene." disse Ulrich, anche se lui a prescindere non era assolutamente sicuro. 
La conversazione fu interrotta quando a Xana arrivò un messaggio. Firmato anonimo. Xana lesse a mente le parole, poi a voce.
'Ultimatum, consegnati al Cortex in meno di due ore. Senza compagnia. In caso contrario, il vecchio e la tua sorellastra faranno una bruttissima fine.'
La corvina sospirò, esausta.
"E adesso?" domandò Odd.
"Adesso." ripetè la ragazza "Adesso andiamo alla fabbrica, disattivo quella torre e troviamo Aelita." disse decisa "Col cavolo che mi faccio di nuovo rinchiudere in quella struttura."
"Non puoi andare da sola." rispose Jeremy "Sono sicuro che il nostro nemico si sia preparato abbastanza questa volta."
"Ma hai letto il messaggio. Vuole che vada da sola. Entro, disattivo la torre e-" 
"E verresti di nuovo catturata. La torre è nel punto più vicino al nucleo del Cortex." continuò l'informatico "Facciamo così: tu e Odd andrete a Lyoko, Ulrich e Yumi cercheranno Aelita e Franz Hopper." 
"Si, ma dove può averli portati?" si chiese il biondino.
"Penso di sapere dove." rispose la corvina "Dove portai te e Yumi per il mio ultimatum. Quella cella frigorifera che si trova poco distante da qui."
"Chiamo Yumi, vado subito, so la strada." il ragazzo si avviò fuori, scomparendo.
"Bene, allora noi andiamo a Lyoko." esultò Odd "Non preoccuparti, Xana, salveremo presto la nostra principessa!"


 

"Siete veramente una noia."
Il programma digitale che aveva ancora l'aspetto di Xana era contro il muro, di fronte ai suoi due prigionieri.
"Rispetto a quando Xana rapì Odd e Yumi, devo dire che sei piuttosto loquace." rispose Aelita, seccata, per farla innervosire.
"Io non sono come Xana." rispose lo spettro, alquanto infastidito "Io sono migliore di Xana. Io non mi dedico al fallimento." 
Era veramente arrogante, per essere solo un'intelligenza artificiale. Sicuramente troppo. Xana si era sempre mostrata tranquilla, per certi versi. Almeno lei dava l'impressione di una macchina, cosa che alla fine non si era rivelato vero.
"Eppure quegli attacchi che hai lanciato di recente..." la ragazzina ghignò "...mi sembra che non abbiano portato a un successo."
"Aelita..." la riprese il padre, cercando di farla calmare, ma il loro rapitore fu più rapido con la lingua.
"Non indispettirmi, mocciosa! So fare molte più cose di quanto pensi!" lo spettro si avvicinò minacciosamente verso la rosa, indispettita "È solo questione di tempo. Ma non preoccupatevi, farò i conti anche con voi due."
Franz Hopper passò da uno sguardo rassegnato a uno preoccupato, non per sé stesso, ma per sua figlia "Non è stato un caso, il nostro rapimento, vero?"
"Bingo" il programma sorrise beffardamente "Certo che no, non è stato un caso. Siete eliminabili, ma finchè potete posso sfruttarvi ancora un po' come esca." ancora quell'espressione arrogante che infastidiva tanto Aelita "Per Xana, certo."
"Insomma, perché ce l'hai tanto con lei!?" Aelita non potè più trattenersi dall'urlare. Ma, questa volta, se ne pentì subito. 
Lo sguardo pieno di rabbia dello spettro la travolse subito "Io la odio, Xana. Io ho passato questa vita cercando di essere migliore di lei, ed alla fine, è stato così. Non venirmi a dire queste stupidaggini sentimentali, mocciosa!"
Aelita non capiva a cosa volesse arrivare "Ma di cosa stai...?" poi, fece due più due "...tu-"
"Cerca di usare la testa, altrimenti perchè non chiedi direttamente al tuo papino dietro di te?"
La ragazza fissò suo padre, in confusione. L'uomo stava nascondendo qualcosa di grave. 
"Ma non ha importanza adesso. Il bersaglio starà arrivando molto presto al Cortex per tornare a casa." Sorrise. Aelita sospirò. Non sapeva cosa fare. "Stà andando a Lyoko proprio adesso." nel mentre, la stava osservando. Osservava la corvina dirigersi verso la fabbrica con i due ragazzi biondi. 
"Intanto è già passata un'ora."
Xana, nel frattempo, ebbe la giusta sensazione che lo spettro giocasse sporco, e che non so sarebbe attenuato ai patti dell'ultimatum. Perciò non doveva darsi pace, per l'incolumità di Aelita. Che sciocchezza, preoccuparsi di qualcuno.
"Lavori per qualcuno?" il silenzio venne rotto dalla rosa, la quale provò ad instaurare un contatto, questa volta in modo calmo e razionale.
"Non è nella mia direttiva rispondere." rispose freddamente l'interlocutore "E non dovrebbe interessarti. Lo faccio solo per mia soddi personale. Quindi non impicciarti."
Fu così che Aelita ammutolì. Non aveva voglia di parlare con suo padre al momento, voleva solo tornare a casa, indietro nel tempo, quando viveva ancora in Svizzera con sua madre, Xana... se avesse potuto ricordare i suoi momenti felici con lei. Ma tornare al Cortex, ormai, stava diventando tutto troppo pericoloso.
La ragazza rabbrividì, ma non per la paura. 
Sentiva una sensazione familiare, quel legame con la terra di proprietà ormai sua. Sentiva che Xana aveva messo piede a Lyoko. 
Sembrava così; la ragazza era giunta a destinazione, ed era tornata di nuovo nel Cortex, per disattivare la nuova torre. Odd atterrò al suo fianco, a quattro zampe.
"Niente male l'uniforme." disse rialzandosi, scrutandola dai diversi angoli possibili. La bianca sorrise e ricambiò i complimenti. 
"Sbrighiamoci, dobbiamo disattivare la torreil prima
Franz Hopper si avvicinò alla figlia, essendo consapevole di ciò che lo spettro aveva intenzione di fare. Avrebbe fatto qualunque cosa pur di proteggere sua figlia. Anche morire, questa volta per davvero.
"Ugh!" esclamò il programma, leggermente irritato "Non ha rispettato i patti, doveva venire da sola!" scaraventò la porta della cella con rabbia verso l'esterno. Grazie a questo piccolo impulso emotivo, gli altri ospiti della struttura poterono, fortunatamente, individuare la sua presenza "L'Ultimatum è stato violato." lo spettro gignò "Beh, che dire. Alla fine Xana non è poi così tanto perfetta come sembra. Che pena, immagino che non sia cambiata dopo tutto. Peccato."
"Ti sbagli." rispose Aelita. Suo padre e il sosia si fermarono a guardarli. La ragazza non aveva paura, era molto più decisa di quanto non lo fosse prima, scrutando con odio quella che era la figura davanti a lei. L'uomo le tese una mano sulla spalla, che però non bastò a calmarla.
"Huh? Che intendi?" domandò lo spettro "Davvero credi alle parole di quell'assurda imperfezione che prima di me era il vostro peggior nemico?" 
"Xana è cambiata, e lo dimostra il fatto che ora si fida degli altri." continuò la rosa "È libera di fare ciò che vuole, e questo dimostra che è anche migliore di te."
A quel punto poteva succedere l'inevitabile.
Lo spettro scattò verso la ragazza, col viso colmo di rabbia e risentimento, volta ad afferrare il collo di lei con le mani "Non osare mai più. MAI PIÙ. A dire che quella insolente maledetta è migliore di me! È una cosa che personalmente dà molto fastidio. E ora, voi due stolti, ne pagherete le conseguenze!"
Aelita non riusciva a respirare. Era troppo spaventata per farlo.
"Prima." la fermò una voce "dovrai vedertela con me."
"Ulrich!" la chiamò la rosa.
"Lascia andare la nostra amica, chiaro?" esclamò Yumi minacciosamente. Il castano la guardò per un attimo.
Lo spettro cominciò a ridere "È uno scherzo, vero? È il meglio che Xana è riuscita a fare per salvarsi la pelle? Ma non fatemi ridere!" il fantasma sghignazzò istericamente  "Ma si! Sarà un vero piacere occuparmi di voi!" Con i suoi poteri elettrocinetici, attirò a sé una spranga di ferro "Fatevi sotto, ragazzini!"
Cominciò una rissa furiosa tra i tre individui, sotto gli sguardi atterriti dell'amica, confortata dal padre.


 

Nel mentre, a Lyoko non stava andando bene. Odd aveva serie difficoltà a combattere i mostri umanoidi a guardia della torre, dato che non disponeva di una qualche arma bianca ad eccezione del suo scudo, perciò la ragazza permise a due krab di accompagnarlo e difenderlo dai loro nemici. Il ragazzo si era abituato molto in fretta alla situazione. Xana proteggeva attraverso la sua falce, e senza sosta si diresse verso la torre. Era quasi vicina. Mancava poco.
"Xana! attenzione, alle tue spalle!"
La ragazza non si accorse di due Avatar che le tesero un'imboscata ai lati della torre. La ragazza sparì nella sua ombra e si allontanò a pochi metri dal suo obbiettivo. 
"Dannazione, grazie Jeremy." gli disse, poi urlò rivolta ai suoi avversari "Insomma! Non avete niente di meglio da fare!? Fatevi avanti!" 
La bianca vide immediatamente i due nemici dividersi in tre, poi in quattro, cinque, sei e sette altri mostri uguali in tutto e per tutto.
"Oh no. Ho esagerato." commentò Xana "Inoltre, è a dir poco antisportivo." La ragazza metabolizzò in fretta. Era ancora stanca perchè era la seconda volta in un giorno che andava a Lyoko. Non aveva abbastanza energie per utilizzare al meglio i suoi poteri, ma forse poteva farlo parzialmente "...Non avete ancora visto niente!" dalla sua ombra si proiettarono fuori esattamente sette ombre della sua grandezza e misura, che la circondarono, con il solo obbiettivo di proteggerla. Gli avversari apparvero molto confusi.
"All'attacco!" urlò la bianca e i suoi cloni d'ombra caricarono verso i mostri, che pronti a difendersi sfoderarono la loro spada. Nel momento dell'impatto, però, le figure svanirono in una nuvola di fumo, che permise alla vera Xana di sgattaiolare via, verso la torre.
"Fantastico, davvero sorprendente!" esultò Odd, distraendosi. In pochi secondi non si accorse che il suo nemico lo tranciò do netto a metà, devirtualizzandolo.
"No, Odd!" la corsa di Xana rallentò, permettendo ai combattenti vicini al suo amico di lanciarsi verso di lei con una velocità estrema e di colpirla alle spalle! La ragazza guaì e rotolò in avanti per terra. A pochi passi dalla torre.
"No! Hai perso troppi punti vita!" esclamò il ragazzo biondo.
"Stò...stò bene." si inginocchiò per terra, massaggiando la spalla danneggiata.
"Non stai affatto bene!" rispose l'altro.
Si vide completamente circondata da mostri. E adesso? Non aveva più energie per creare mostri, non era abbastanza in forze per usare i suoi poteri, non aveva alleati. L'avrebbero riportata indietro e avrebbero fatto del male ad Aelita, a Waldo, e sicuramente anche a tutti gli altri. Non poteva, non voleva rassegnarsi, ma in che modo sarebbe potuta sfuggire?
Non era come prima, non aveva vie di scampo.
Era la fine.
Udì un tonfo secco dietro di lei.
I nemici assunsero un carattere più aggressivo verso il loro bersaglio.
"Ma cosa...?" la ragazza si voltò di spalle per notare la presenza del corvino che, con la sua grande spada, tagliò di netto e distrusse due dei mostri in un solo colpo "William?"
"Ti sembra il momento di stare lì seduta? Hai una torre da disattivare!" rispose l'altro "Io li terrò a bada finché posso, tu vai!"
"Ma-"
"Vai! O devo spingerti io? Non è il momento di deprimersi, credevo fossi più forte di così!"
Il ragazzo ebbe un'illuminazione, come un senso di deja vù. Xana restò immobile con espressione  alquanto sorpresa. Era un qualcosa che si erano detti a quei tempi? Si alzò dal terreno e si portò al sicuro "Grazie." gli sorrise e si avviò verso la torre, entrandoci. Per un attimo, si ebbe l'impressione di un'aria piuttosto malinconica. William rimase a combattere i mostri con inaudita ferocia finché la ragazza non inserì in codice Lyoko e disattivò la torre.
Lo spettro si rese conto di ciò che era successo. Si rivolse a quel che restava dei due ragazzi malconci e a i due ostaggi. 
"Non è finita qui. Non finirà per niente qui." e sparì in un ammasso di pixel che si dissolsero in aria. Ulrich si alzò a fatica e aiutò la sua amica a sollevarsi.
"State bene? Tutto a posto?" le chiese Aelita.
"Veramente no." rispose Ulrich.
Quanto bastava per lanciare un ritorno al passato, per ripetere la giornata ancora una volta.


 

Si ritornò in mensa.
La ragazza rosa tendeva ogni tanto a girare un'occhiata verso la compagna di stanza, che, dopo mangiato, si limitò ad allontanare il piatto e a poggiare la testa sul tavolo per la stanchezza. 
"Non bisogna mai andare su Lyoko prima di 12 ore per viaggio..." raccomandò la corvina "Altrimenti nel mondo reale ti sentirai peggio di uno straccio."
"Lo terrò bene a mente." le rispose.
Andarono al supercomputer questa volta, non all'Hermitage come da programma. Questa volta, accompagnate dal gruppo intero. Ad aspettarle c'era un Franz Hopper molto preoccupato. 
"Mi dispiace molto per ciò che è successo, non ho saputo difendermi in tempo." disse, abbracciando le due ragazze.
Xana sbadigliò "Non fa niente, non fa niente. Anche io non sono riuscita a proteggere Aelita, anche io ho delle colpe."
"Sai che non sono una bambina, posso cavarmela da sola, lo sai." disse Aelita.
"Lo so, da tre anni." commentò la corvina.
"Arriviamo al dunque." si rivolse ai guerrieri Lyoko "Non dovrei farvi correre altri rischi, ma avete più volte dimostrato il vostro coraggio e la capacità di uscirne da ogni situazione, e questo è un fattore importante."
Odd si compiacque "Grazie, grazie, lo so che sono un grande."
Ulrich lo riprese simpaticamente con un paio di pacche sulla spalla "Si, certo." scherzò.
Jeremy rimase in silenzio, aveva tante domande da fare ma aveva bisogno di sapere ciò che l'informatico  doveva dire.
L'uomo si fece serio e si rivolse alla ragazza "Allora Xana. Vorrei sapere le tue impressioni su questo nuovo programma." le disse. 
Xana ribatté in fretta "Sai cosa ne penso, Waldo. Dovresti conoscermi."
La conversazione non stava portandosi da nessuna parte, dunque anche la rosa rispose: "C'era qualcosa di davvero strano, in quel programma."
"Non ne dubito." sbottò Ulrich. 
"No, non intendevo questo." Aelita trasse le prime impressioni sullo spettro "Da come parlava, non sembrava un programma multi agente. Nemmeno un adulto. Solo un' adolescente sgarbato, o addirittura un bambino." 
Waldo riprese: "Sai che significa." 
Xana sospirò, accennando con la testa "...si. Si, lo so. Stanno ancora lavorando a quel tipo di progetto comprendente cavie umane."
Tutti rabbrividirono. 
"Aspetta- Hai davvero detto cavie umane?" ripeté William, abbastanza inquietato da un'affermazione del genere.
"Purtroppo si. Ed io ero una di quelle cavie."
Aelita trasalì. Il padre poggiò una mano sulla spalla della corvina.
"Oh, mio... Mi dispiace." fu tutto quello che riuscì a dire Yumi. 
"Non devi." le rispose, in tono secco e abbastanza stanco.
A quel punto Jeremy rimase senza voce, e non aveva idea di cosa dire, e con voce tremante parlò: 
"Ehm...e- e in che consisterebbe questo progetto?"
Avrebbe non voluto dirlo.
L'uomo cortesemente lo informò: "Nello studio e nello sfruttamento  delle menti di giovani prodigi." disse "Il progetto Cartagine non si occupava solo di sviluppare software militari.  Si occupava anche di... Questo." indicando il supercomputer.
"Si dedica alla creazione di ambienti virtuali come basi di allenamento con il solo scopo di rovinare la vita di giovani ragazzi e bambini... Con il solo scopo governativo di creare soldati perfetti." continuò Xana, stringendosi le spalle. "La società per cui lavorava Waldo ha tutt'ora uno scopo davvero terrificante. I ragazzi vengono prelevati dalle loro famiglie o da elenchi pubblici degli orfanatrofi per abituarli ad esperimenti fisici e, in teoria, anche virtuali." la ragazza fece una breve pausa "Con virtuali, si, intendo che questi dovrebbero essere virtualizzati in uno spazio digitale costituito da laboratori connessi a camere di test per dimostrare e mettere in pratica le loro capacità fisiche, logiche e strategiche in campo reale."
"È davvero terribile." disse Odd, forse era la prima volta che lo si vedeva così inorridito.
"Fino a questo punto, pensavo avessero interrotto questo passo, ma mi rendo conto che non è così. Hanno continuato a farlo." Xana si voltò verso i suoi amici "Io ero il primo e l'unico soggetto sperimentale a sviluppare questo tipo di allenamento." sospirò "Era davvero tremendo: il peggio arriva quando fallisci un test. Ti fanno... esplodere e ri-digitalizzare nella cella, per poi punirti con brevi scariche elettriche e ricominciare tutto da capo finché non superi il test... Uno al giorno, prima una volta ogni settimana, poi ogni tre giorni, dopodiché tutti i giorni. Per un totale di fin'ora 128 test."
Questa era davvero bella.
Per la prima volta, i guerrieri Lyoko capirono di ritrovarsi in un qualcosa ben più grande di loro. Immensamente grande.
Ormai non erano più contro un singolo, ma con un'intera compagnia organizzativa dedicata ad atti criminali.
Eppure, non potevano lasciare che ciò continuasse ad accadere, giusto?
...
Giusto.




Ehi Salve!
Nel mentre continuo i miei studi, faccio di tutto per continuare a portare questo pezzo di storia ogni tanto. Anche se non  se la legge nessuno....
Nel prossimo capitolo, però, diciamo che Aelita si darà un po' da fare, salvando la situazione!
Non posso dire altro, perchè vado molto di fretta!
Alla prossima!

   
 
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