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Autore: DANYDHALIA    03/02/2019    3 recensioni
Una ventata di cambiamento si comincia a respirare nuovamente per le vie della Metropoli popolata unicamente da animali.
l'ex-sindaco Lionheart dovrà affrontare un processo. Judy e Nick in questa nuova avventura faranno la conoscenza d'un avvocatessa felina..molto particolare, che porterà una ventata di nuovi imprevisti e novità nelle loro neo vite da agenti.
Vecchie e nuove conoscenze, rivelazioni e segreti, un piano da svelare, amici e ideali da salvare coloreranno la trama che farà da sfondo per un nuovo capitolo ambientato nella città che almeno una volta nella vita vorremmo visitare.
Detto questo a tutti voi un caloroso Miao: Ciao^^Ma un nuovo caso è alle porte per i nostri agenti preferiti, adesso che le neo elezioni sono alle porte.
Genere: Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Una volta lanciato l’allarme alle altre squadre della ZPD, i poliziotti si precipitarono immediatamente all’Hard Rock Zoo Cafè del Distretto di Down Town.
Judy e Nick si premunirono di tenere aggiornati i colleghi una volta venutigli incontro a metà strada, il detective Oteas fece altrettanto, dopodiché proseguirono in autonomia.
Alice nel frattempo attendeva Russell in disparte, nella speranza che anche le sue foto potessero aggiungere un’ulteriore prova da usare per l’ arringa.
Anche se non sembrava, la gattina era stanca di temporeggiare (dopotutto la sua dose di adrenalina l’aveva ricevuta ), poiché riprendere la linea di difesa nei confronti di Lionheart avrebbe significato chiudere il caso e di conseguenza, più tempo da dedicare ai suoi cari e ai nuovi amici, il tutto condito dalla consapevolezza di aver liberato un’animale più o meno innocente; non esattamente immacolato ma sempre meglio della clientela vista in passato alla Lynce & CO.
Intanto i due poliziotti conversavano col detective, mentre al contempo la volpe teneva la coniglietta al corrente delle vicissitudini che lo avevano coinvolto assieme ad Alice ed ai paparazzi Higghins e Lance quel pomeriggio, ma attento a non menzionare gli scatti che li ritraevano in villa Big dinnanzi al collega più anziano, che tra una frase e l’altra rideva di sincero gusto delle loro rocambolesche avventure. Pareva un tipo decisamente più “alla zampa” del capitano Bogo. In quell’istante, al semaforo verde tra una marea di passanti, una voce familiare alle orecchie della micia fece capolino: Russell era giunto.

-Russy!-  esclamò Alice precipitandosi verso di lui per abbracciarlo.

-Felice di rivederti anch' io Alice. Ma a dopo i convenevoli, ora pensiamo al resto- disse lo scoiattolo con finto distacco ironico, dopodiché il piccolo reporter fece due passi in direzione dell’agente Wilde, e di nuovo proferì..

- Lieto d’incontrala di persona finalmente, spero che la mia amica non vi abbia scombussolato  e..complimenti per i vestiti agente Wilde, sa che se non fosse per il gilet sarebbero di poco simili ai miei?- aggiungendo infine.

- G..grazie signor Nob..ch-  provò Nick cercando di ricordare.

-Nobckins- puntualizzò Russell.

- Certo, Nobkins, ma sorvolando sul mio abbigliamento cosa, esattamente, l’ha spinta a venire qui? Il lavoro o è stata la sua amicizia con Alice? Ha avuto una soffiata? Perché se è così certo saprà che non possiamo, ancora, far trapelare nulla d’effettivo a riguardo, e lei potrebbe intralciarci- espose Nick categorico.

-Intralciarvi!? Non è mia intenzione, anzi, credo di potervi solo agevolare invece- rispose con un sibillino sorriso il giornalista.
La volpe allora guardò in direzione di Alice ed esclamò..
-Guardi di agevolazioni, per oggi, ne abbiamo avute fin troppe!Non ci occorre pure un’ giornalista d’assalto dell’ ultim'ora – spiegò Nick facendo intendere di essere stanco d’ulteriori novità per quel giorno.

- Okay, come vuole. Vorrà dire che aspetterò qui che Alice mi tenga al corrente di quello che non so e poi manderò tutto per iscritto alla centrale in un bel verbale solo per voi. Sono sicuro che apprezzeranno anche “le mie” prove- disse lo scoiattolo sicuro.

-Ecco bravo, faccia così! Ora mi scusi ma devo tornare dai miei colleghi- fece per girarsi Nick sbrigativo.

-Ah, agente Wilde, non si scordi questo..- e Russell diede alla volpe il foglietto piegato con dentro “l’adesivo distintivo” che egli aveva raccolto quel fatidico giorno, sotto il sommo stupore di Nick quando lo aprì capendo  di cosa si trattasse.

-Dietro c’è anche il mio numero se le interessa: il “settore informazioni” rimane un fattore agevolante per il futuro “agente”, sempre che lei sia d’accordo, ed in tal caso..a più tardi- e così dicendo lo scoiattolino si allontanò spavaldo in direzione della gattina, mentre Nick continuava  a guardare il foglietto senza parole e senza vederlo realmente.
Quasi meccanicamente si voltò in direzione dell’autopattuglia dove Judy si era rimessa al posto di guida.
                                                          -Rieccoti  fra noi Nick! Il detective Oteas è davvero simpatico sai. Chi era  quel tipo là?Un amico di Alice? – chiese curiosa la coniglietta.

-Ehm.. si, così pare, è un  giornalista per giunta. Guarda un po’ che mi ha dato..- disse Nick porgendo il foglietto a Judy sempre con gli occhi fissi sul parabrezza.

-Ma..questo è..- provò a parlare Judy senza riuscire a finire la frase, poiché colta dallo stupore anche lei.

-Proprio quello, e dietro sai cosa c’è? Il suo numero di cellulare. Se ciò che penso è corretto, ossia se anche quel tizio è come lei, non credo di riuscire a sopportarne un’ altro. Credo proprio ci convenga, Judy, prendere in considerazione di tenere un mandato d’arresto pronto per davvero, rivolto ad entrambi..per sicurezza..a questo punto – propose Nick dopo aver confermato le reciproche supposizioni continuando a non guardarsi in faccia.

-Normalmente Nick..ti direi che stai esagerando..ma dopo aver visto fin dove Alice può spingersi..ed ora questo..tizio..inizio a pensare che sarebbe un’idea più che sensata e..ragionevole- disse Judy tenendo anch'ella lo sguardo fisso.

-Voi due! Volete muovervi, non verrei che questi qua durante il tragitto ne mollassero una!- urlò la ragazza leonina da dietro.

-Non siamo spaventati* anche se siamo in arresto! Sappiamo trattenerci sai!- dissero Higghins e Lance urlando a tono all'arrogante signorina.

-Se non la piantate vi metto nella stessa cella una volta a destinazione!- minacciò Judy voltandosi dopo aver ritrovato la sua solita “zampa ferma”, e quelli naturalmente si acquietarono.
 
 
Una volta in Centrale, con sufficiente materiale effettivo su cui lavorare, vi era un gran fermento.
Benjamin, dalla solita postazione alla reception, fu spostato alla zona investigativa per lavorare sull'analisi dei dati contenuti nel router sotto la supervisione di Judy e Nick, mentre Alice in un’altra stanza deponeva le proprie deposizioni a degli altri agenti, in compagnia di Oteas, preparatele apposta per il suo lavoro per quando avrebbero concluso.
Invece Russell in attesa del suo turno, senza fretta, osservava la scena seduto alle panchine interne vicino all’ ingresso, scrivendo tutto ciò che sarebbe potuto tornagli utile per i propri articoli (nonché le proprie deposizioni da  consegnare) con a fianco i due paparazzi moffetta e l’indiziata felina, sorvegliati dall'agente Fangmayer. Quando poi se la sentì, il giovane scoiattolo decise di rompere il ghiaccio.

-Ciao, chi si rivede eh?! Forse  vi ricordate di me.  Se prima del vostro licenziamento avete prestato un po’ d’attenzione. So bene quali fossero i vostri propositi  perciò..ecco cosa ho da proporvi: scriverete un’ articolo sull'esaltante giornata di oggi, dimenticatevi dei ricatti (da come siete messi vi danneggerebbero soltanto) e proponete il tutto ad un buon redattore capo! Altrimenti..che ne direste di diventare soci? Noi tre? Vi garantisco che è molto meglio che correre in continuazione dietro a VIP di certo o dubbio talento coi capelli sparati o mentre si grattano il sedere uscendo dall'ultima tresca. Ci state? – chiese Russell conciliante porgendo loro la zampa.

-Oh! E..ehm..e quanto ne ricaveremmo?- chiese Lance cercando di capire se fosse il caso di accettare.

-Di solito? Bhe dipende, dalla buona qualità degli articoli, dalle informazioni raccolte, dalle foto- rispose Russell, -Voi a quanto vendete i vostri?- chiese lo scoiattolo di nuovo.

-Mai fisso, era il nostro capo di solito a trattare; come un giorno ti ritrovavi con 1000 $ il giorno seguente potevi averne 400$. Sembrava più una giocata alla lotteria che l’incasso di un regolare stipendio-  spiegò Higghins.

-Va bene, cominciamo con quello che abbiamo a disposizione..-disse Russell guardandosi attorno, poi si rivolse alla leonessa accanto.

 – Lei signorina, che effetto le fa essere stata arrestata, forse per la prima volta, dalle prime reclute di piccolo taglio della città e per giunta con l’aiuto di un legale delle medesime dimensioni?- domandò lo scoiattolo indicando con lo sguardo la felina e poi Lance ed Higghins come segno suggeritore per delle successive domande da porgere alla ragazza.

-Odio le interviste, lasciatemi in pace!- rispose fredda, se li avesse guardati li avrebbe stilettati tutti e tre. Già dal tono Russell capì che era meglio non insistere, ma Lance se ne uscì con uno stupido commento che avrebbe fatto meglio a risparmiarsi, per il suo bene.

-Credo sia meglio partire su di un’ altra linea “Schiaccianoci” e, a parte questo, perché vorresti aiutarci?- domandò sospettoso Lance, e Russell rispose..

-Sinceramente? Per controllarvi meglio, ma “a parte questo” credo veramente che un pò di aiuto non vi faccia male, perciò voglio essere magnanimo e.. sapete che non ci siamo mai presentati direttamente?- fece notare Russell.

-Lance, lui è Higghins, e tu- chiese Lance sbrigativo perché non voleva perdersi in convenevoli, ma tanto..non ne avrebbe avuti.

- Russell, piacere. Ad ogni modo, Higghins e..Lance, vieni più vicino- disse Russell dopo essersi presentato e quando si fu avvicinato Lance venne preso a forza dallo scoiattolo che lo teneva con entrambe le zampe per il bavero della camicia. Poi quando ebbe la puzzola faccia a faccia..

-La ragione più profonda è state lontani da Nicholas Piberius Wilde e tutti coloro a cui tiene! : non mancherò mai di ricordarvelo, donde evitare ricadute dettate da una bella mazzetta facile. Spero però lo abbiate capito grazie alla mia amica: parlo di Alice Mewny sapete? So che vi ha detto due parole..ebbene io vene dirò quattro ogni volta che occorra, se non collaborate.
Ah e.. Lance, NON-CHIAMARMI-PIU’-SCHIACCIA-NOCI, o sarai tu a non arrivare a fine mese “con le tue” per le schiacciate che ti darò io là sotto! INTESI?! - disse Russell più minaccioso sul finale mentre costringeva Lance a guardarlo muso contro muso negli occhi.

-Umf..Deficienti- pensò la leonessa sbuffando con sarcasmo, anche se dentro di sé si sentiva agitata, per il timore che durante l’interrogatorio qualcosa avrebbe potuto sfuggirle: era solo questione di tempo prima che la polizia scoprisse chi fosse, ma finché non avrebbero saputo niente..lei avrebbe sempre negato. C’era una percentuale bassissima che ciò l’avrebbe protetta o indotto gli agenti a rilasciarla, era troppo coinvolta, ma se non altro poteva temporeggiare dando modo ai suoi compagni di organizzare il tutto, doveva solo resistere ed aspettare.
In quello stesso istante l’agente Fangmayer si fermò dinnanzi a lei e disse

-Signorina, dovrà seguirmi in un’altra stanza per essere interrogata, veda di non opporre resistenza stavolta- sciorinò lapidario il leone.

-Certo, come no, dopo una lussata del genere alla spalla sono io a non dover opporre resistenza! Il casino maggiore l’ha provocato quella schizzata d’una gatta.  Sarò anche una sospettata ma qui, la vera parte lesa, sono io!- disse lei concedendosi almeno un momento per sfogarsi prima della parte più dura.

- Con tutto il dovuto rispetto  la sua spalla è stata cautamente medicata e fasciata, un pò di giorni e starà bene, e se ha delle lamentele meglio per lei che le inserisca solo durante la sua deposizione, al di fuori di essa potrebbero venire interpretate come minacce, le consiglio di non peggiorare la sua situazione – espresse il poliziotto con sincero riguardo, non era mai piacevole quando si aveva a che fare con indiziati così giovani.

-D’accordo, “collega”, la seguo- fece lei sempre sarcastica.
Dal canto suo, invece, anche in una situazione del genere Russell, come avrebbe fatto la sua amica, non riuscì a trattenersi dal fare una battuta.

-Mi raccomando agente, non per disturbare, ma voglio darle il consiglio di non sottoporle le domande come fosse un’intervista: lei non lo sopporta, quindi il risultato sarebbe solo renderla più reticente- finì lo scoiattolo sorridendo.

-Molte grazie, giovanotto, lo terrò a mente- e Fangmayer proseguì.

-Non credo che dopo torneranno e..addio alla nostra prima fonte d’informazioni- constatò Lance anch'egli sarcastico.

-Dubito anch'io che la rivedremo- rincarò Higghins.

-Sempre che qualcuno non la reclami. Io sono ottimista e dico invece sì che la rivedremo, la rivedremo eccome- proferì sicuro Russell.

-Ah si?! E cosa te lo fa pensare?- domandò Lance curioso ma sempre dubbioso.

-Non ve ne siete proprio accorti? Non lo avete ancora capito?! Quella è Abigail Lucy Lionheart, ovvero la figlia del nostro ex-ex sindaco, barra divorziato, Lionheart – rivelò Russell sorridente.

-Cosa?!- fecero in coro i due paparazzi bianconeri esterrefatti, ora che la osservarono meglio dopo averci fatto caso, l’avevano riconosciuta anche loro.

- E credo proprio che se si ostinerà a fare scena muta con gli agenti..dovrà comunque spiegarne altrettante di cose, o a suo padre o a noi, e quando dico “noi” non mi riferisco solo a noi tre, se capite cosa voglio dire- finì il suo pensiero Russell sorridente rivolto ai due accanto mentre guardava un’istantanea ritraente una cabina telefonica poco distante dal municipio di Zootropolis, e  dentro alla cabina vi era un’ individuo in jeans, felpa con cappuccio sulla testa e delle grandi zampe color biondo sabbia: il tipico colore del pelo dei leoni, ben illuminato dalla luce a led dell’abitacolo telefonico.
 
 
Intanto in un'altra stanza, quella investigativa anche conosciuta come “area della revisione dati della ZPD”, Benjamin Clawhauser analizzava il router scandagliando un file dietro l’altro, sotto il vigile ed impressionato sguardo di Judy e Nick, nell'attesa che il ghepardo terminasse così di passare al confronto dei nomi forniti in precedenza nel locale all'agente Hopps da parte del formichiere Quentin.
Il contenuto sembrava non terminare mai: composto in prevalenza da chat, sms, e-mail, fakenews (e vere notizie ma montate in modo da sembrare cruente), fan-fiction a luci rosse con protagonisti personaggi pubblici e notizie su eventi pubblici. Singolarmente davano l’aria di essere dati innocui, ma se osservati attentamente ognuno di essi era un messaggio con commenti ed opinioni poco lusinghiere nei confronti di membri del governo, dell’ordine pubblico, dello spettacolo e perfino di comuni cittadini il cui unico tratto distintivo era aver interessi inter speciali o coni problemi comportamentali (i comuni cittadini non gli altri).                                            
Ogni twitt sembrava la tessera di un puzzle e quando Judy fornì al collega la lista degli account ormai decriptata tutto parve più chiaro: erano progetti per una sommossa di massa da divulgare prima via web in segreto,  come fosse un reclutamento on-line, poi come fosse una rivelazione pubblica tramite rete nazionale.
Ma perché? A che scopo?!
Un’ altro dato fece capolino ad alimentare lo stupore misto a sconcerto negli animi dei tre agenti, forse l’indizio decisivo che avrebbe chiarito il caso; un allegato con la lista dei nomi dei predatori sequestrati presso il CLIFFSIDE con relativo commento inerente ad essi:

E’ bastato minacciarlo un po’ e con le parole giuste ha ceduto, d'altronde non poteva fare altrimenti . Come sospettavo non si trattava di soggetti B.W. altrimenti non sarebbero divenuti selvaggi, il siero non avrebbe sortito alcun effetto. Tuttavia incontrandoli se li terremo al corrente dell’esistenza di individui che possano proteggerli ci torneranno utili, sarà facile convincerli a stare dalla nostra con questo pretesto. Se poi dovessero opporre resistenza pagateli! Saranno anche tornati al “mondo civile” ma simili ferite non si dimenticano, dubito fortemente che tutti continueranno a considerarli gli animali che hanno conosciuto dopo i graffi e i morsi che gli avranno gentilmente regalato: non importa come, questi animali faranno di tutto per ripartire da zero!

-Alquanto sospetto ed anche sinistro- pensò Ben.

-Ma che vuol dire B.W.?- chiese Nick a voce alta.

-Non ne ho la più pallida idea- rispose retoricamente Judy.

-Di centro non è un acronimo informatico,anche se dal contenuto del messaggio potrebbe trattarsi di qualcosa che ha a che fare con la medicina o biologia, può essere?- osservò di nuovo Clawhauser domandando ai colleghi.

I tre agenti rimasero pensierosi per un po’, finché Benjamin ebbe un illuminazione, prese il pc dell’ex-sindaco ponendolo a fianco al suo e poi smanettò con le dita delle zampe velocemente su entrambi.                                      
 Atteggiamento che attirò l’attenzione dei due colleghi più piccoli.

-E adesso?- chiese Nick di nuovo

-Provo a rintracciare l’esatta ubicazione di questa conversazione, così da sapere l’ora e la data in cui è partita ed anche a “chi” era rivolta, o quanto meno il soggetto della conversazione- spiegò il ghepardo

-Penso proprio di sapere chi sia il soggetto anonimo, se l’hai intuito anche tu Ben e stai usando anche il computer di chi sappiamo noi: tutto, dal contenuto ai particolari elencati, fa supporre che stiano parlando di Lionheart -  disse Judy dopo qualche secondo di riflessione.

-Infatti, e se questo messaggio è stato digitato poco dopo la telefonata minacciosa o lo stesso giorno in cui la ricevette abbiamo un elemento in più da confutare- disse Ben ragionevolmente soddisfatto di sé.

-Giusto..l’estorsore misterioso che chiamò nel cuore della notte e che in cambio chiese i nomi dei pazienti al posto del contante-  disse anche Nick per non esser da meno quando l’illuminazione balenò anche a lui.

-Wow,  come sono eccitato. Ehi! A questo punto dobbiamo dirlo ad Alice, questo avvalorerà la sua difesa!- propose Clawhauser solidale.

-Lo faremo Ben, ma non subito, anche se è una coincidenza più che lampante è solo una supposizione. Dobbiamo esserne sicuri al 100/100 se vogliamo dirlo ad Alice: in tribunale le prove incomplete non sono ben viste quanto quelle false o fittizie, volendola aiutare rischieremo solo di danneggiarle la reputazione- spiegò Judy.

-Perciò..immagino che quello che proporrai, Carotina, sarebbe tornare da Lionheart o confrontare meglio la cronologia della sua posta o segreteria telefonica, rianalizzarne i contenuti assieme ai dati raccolti e se faremo 2+2 lo diremo ad Alice e lei, con noi, sarà di nuovo “a cavallo”- azzardò sorridente Nick sicuro della sua intuizione e con la sua sana dose d’ironia alludendo all'episodio del cavallo di poche ore fa.

- Perfetto ragazzi, vi aspetto qui, voi procedete col confronto diretto, io con quello informatico- disse Ben sempre più entusiasta della svolta che la sua giornata stava prendendo.

-A dopo Ben- dissero in coro i due amici ora diretti alla cella del cliente imputato.
 
 
Anche dentro all'ufficio del capitano Bogo si discuteva delle novità che quello strano caso stava prendendo tra i membri senior della centrale, ma con toni un pò meno gioviali dei membri junior presenti nelle altre stanze.
Il capitano Hector Martin Bogo era stato informato via dossier, via ZNN ed ora via orale anche dal suo collega investigativo Oteas della modalità alquanto “particolare” che aveva preso quello strano arresto, e faceva il possibile per controllarsi.

-Un’ inseguimento davvero notevole per inaugurare il tuo ritorno dalle ferie Oteas, davvero, ma una scorribanda spericolata non è esattamente il corrispettivo di una procedura affidabile. Almeno tu dovresti arrivarci – disse Bogo in tono franco. Per niente intimorito Oteas replicò calmo finendo di girare lo zucchero nelle due tazze di caffè che porse a entrambi prima di parlare.

-Questo è vero, ma dal momento che non ci sono stati né feriti, né incidenti, né danni da ricostruire di nessun tipo..almeno per una volta potresti rilassarti un pò e prenderla con più filosofia. La tua milza, il tuo fegato ma soprattutto la tua faccia ne gioverebbero Hector. (Pausa sorso di caffè e poi riprende) Sono certo che ciò non ti distrarrebbe dall'essere un capo attento e vigile come temi, solo un pò meno teso ecco tutto- disse Oteas.

-Mhf, ha parlato quello che era così frustrato da non poter resistere alla tentazione di una corsa rigenerante a quattro zampe sotto gli occhi di tutti. Sul serio, solo tu potevi essere tanto avventato da accettare che qualcuno potesse cavalcarti. Fosse stato per migliorare l’inseguimento va bene, ma da ciò che mi hai riferito e che ho visto dai notiziari, non sapevi chi o perché ti avesse spinto a farlo: una tizia è salita su di te, ti ha detto di partire e lo hai fatto! Solo dopo hai saputo che era un legale che lavorava con noi- disse Bogo un po’ meno brusco ma sempre un poco torvo.

-Che tu ci creda o no non è stato solo l’istinto o l’adrenalina a farmi partire, ma anche la statistica- disse Oteas sempre sorridendo piano.

-Statistica? Spiegati meglio- chiese Bogo che non capiva.

-Penso e ragiono velocemente lo sai, ed in quel momento ho pensato; “quanti sono ,statisticamente, gli animali di taglia piccola che ti saltano addosso e chiedono di inseguirne un’ altro allarmati?”, te lo dico io “nessuno” e “perché un’onorevole cittadino dovrebbe prendersi la briga di catapultarsi così in un indagine rischiando tanto?”, semplice “vuole aiutare”, ed è lo stesso motivo che mi ha spinto ad aderire alla prima ragione prima ancora di sapere la seconda- rispose Oteas serafico, poi proseguì.

-Il nostro lavoro si basa sull’ “aiuto”, forniamo “aiuto”, diamo “aiuto” ma quasi mai all'infuori della squadra “riceviamo aiuto”: quella gatta aveva un motivo più che valido per intervenire così, se poi si fosse rivelata una scocciatrice qualunque l’avrei arrestata per ostruzione all'indagine o disturbo/insulto a pubblico ufficiale. Ma poi vedendo quello che ha fatto non me la sono sentita. Se hanno ripreso bene quelli della ZNN ammetterai anche tu che è stata spettacolare, ma più di tutto provvidenziale-   terminò Oteas con un altro sorso di caffè.

-Provvidenziale..certo, ma non richiesta si, quello che ha fatto quella gatta sono certo avrebbe potuto farlo un membro qualunque della mia squadra al momento della messa in servizio. Non lo dico per denigrarla ma per il suo bene, se capitasse qualcosa di grave a un civile saremmo noi a doverne rispondere, anche se è un civile stranamente ben preparato per essere un semplice gatto- osservò Bogo pensieroso.

-Lieto di sentire che la tua stima nei confronti delle nuove reclute si sia alzata: da quanto ho letto nei dossier sulle vicissitudini iniziali dei casi dei “mammiferi scomparsi”e “degli ululatori notturni”..ho visto che hai accolto il nostro primo membro leporide allontanandolo dal primo caso sopracitato e mettendolo a “dirigere il traffico” e poi quando il giorno seguente ti ha presentato la refurtiva contenete i boccioli dei pericolosi fiori.. tu non li hai riconosciuti, forse analizzandoli si sarebbe risolto il caso più in fretta, lo stesso se le avessi assegnato “il caso della lontra scomparsa dal giorno prima” e senza una..ingiusta minaccia di licenziamento dopo neanche un giorno dall'essere in servizio presso di noi, per “insubordinazione”, solo perché non resistette dal promettere il suo aiuto a una moglie disperata in cerca di suo marito- disse ora Oteas con un tono un po’ più secco sta volta.

-Me ne rendo conto, ma se hai letto bene i dossier come dici, saprai che il giorno dopo per inseguire una donnola ha fatto più danni che buoni risultati nel quinto distretto. Avrei dovuto agire come se niente fosse e farla procedere come se le sue azioni non avessero avuto alcun peso?- disse Bogo.
 
-Fossi stato più comprensivo, fiducioso e meno specista con lei son certo che non l’avresti spinta a tanto. Tu per primo ti sei mostrato come un nemico o un’ ostacolo da superare. L’agente Hopps ha agito di conseguenza quella volta, e guarda un po’: li ha superati- controbatte calmo Oteas versandosi un altro po’ di caffè.

-Credi non lo sappia, adesso me ne rendo conto, ci insegnano dai fondamentali del metodo investigativo ad intuire le mosse di chi abbiamo davanti, ma non posso prevedere tutto. Ci sono troppi elementi che entrano in gioco nel quadro generale in cui sto. Lo capisci questo? Credi che se non avessi un sensore o più di uno, su questa scrivania, che oscilla ogni volta che sbaglio o che sto prendendo una decisione giusta, non seguirei quel consiglio?- chiese Bogo sinceramente provato dagli eventi passati.

Fernández Oteas allora si avvicinò al capo, collega ed amico, gli posò uno zoccolo sulla spalla e disse.

-Hector, non ti servono quei sensori, tu hai già noi. E’ naturale non riuscire ad accettare o vagliare tutte le ipotesi da una postazione o posizione delicata, ma su di noi e tutta la squadra puoi contare. Ognuno dei nostri membri possiede dei punti di forza ed è tuo dovere in quanto capitano non scordarlo mai e sfruttarli al meglio, solo così si raggiunge un’ obiettivo condiviso. Me ne dai atto?- disse il cavallo comprensivo rivolto al bue mischiato.

-Si..ne prendo atto- rispose Bogo ora più calmo.

-Poi..non preoccuparti per la signorina Mewny, se credi sia troppo “espansiva” per i tuoi gusti la sorveglio io, anche se sono fiducioso del fatto che gli agenti Clawhauser, Hopps e Wilde bastino allo scopo, se poi ti fa stare più tranquillo puoi staccare dal tuo ufficio e unirti a noi per vedere come la gattina proceda, una pausa da qua dentro non potrà che farti bene- disse Oteas allegro.

-Onestamente non credo che stare dietro ad una così si possa definire una pausa- disse Bogo in pò più ilare anche lui adesso.

-Immagino, ma sono certo che se ti fai promettere da lei di non fare sciocchezze ella ti obbedirà senza discussioni. L’ho osservata da poco ma ho già capito che è sinceramente fedele al nostro nome. Aveva capito chi ero prima ancora di venirmi su e farmi correre e sai come ha risposto ai tuoi? “Sono una otaku della ZPD, ho detto tutto!” ci credi?- chiese Oteas.

-Se sapessi cosa vuol dire “otaku” ci crederei meglio- rispose Bogo.

-Nulla, solo un simpatico termine giapponese che indica un’ ammiratore fedele di qualcosa o qualcuno, nel caso della signorina Mewny noi, nel tuo caso ad esempio..per Gazelle – spiegò Oteas prendendo un po’ in giro sul finale Bogo.

-Grazie, ora si che ho capito, ci penserò sù ad ogni modo- disse il capitano che non voleva stizzirsi per quella volta e decise di sorvolare.
Era bello non sentire urla provenire da quell'ufficio una volta tanto.
 
 
 Intanto nella “stanza delle revisioni”, il dormitorio vuoto della ZPD arrangiato a studio dove Alice si era messa a lavorare quella volta, la gattina oberata ricevette una chiamata improvvisa.

-Pronto? Russell, perché mi hai chiamato? Siamo praticamente nello stesso posto- disse l’ abissina.

-Si ma nella stanza di prima non c’eri e ho chiamato per trovarti e darti qualcosa d’importante, dove sei ora?- spiegò Russell prima di chiedere. All’inizio la micina esitò poi rispose..

-Nel dormitorio della ZPD, a revisionare la mia arringa- disse Alice alla fine.

-Davvero? E perché proprio lì?- chiese Russell divertito dalla trovata dell’amica.

-Quando mi ricapiterà l’occasione di visitare la ZPD e le sue stanze in futuro? Finché sono qui devo cogliere ogni frutto finché è maturo- spiegò Alice.

-E non pensi che farlo senza chiedere possa essere un’effrazione interna o qualcosa del genere ed i tuoi/barra nostri amici potrebbero offendersi?- constatò Russell ragionevole ma sempre divertito.

-Sei qui per darmi una zampa o criticarmi? Inoltre questa è comunque una struttura pubblica al servizio dei cittadini, sto lavorando e non sto facendo nulla di male, senza contare che sono seduta proprio sul letto dove abitualmente Judy e..Nick dormono quando fanno gli straordinari. Non vorresti salirci anche tu e sederti dalla parte di “lui” sai..il suo odore è piacevolmente “penetrante”- disse Alice maliziosa alla fine.
*Russell avvampò per un attimo e poi disse

– Sono subito da te- nel tono più controllato che riuscì a proferire.

-Voi aspettatemi qui, prendete un caffè se volete, ma non date fastidio a nessuno, intesi?!- ordinò a Lance ed Higghins categorico.

-Certo che non lo faremo, ci credi idioti?- chiede Higghins contrariato.

-Um, no affatto- disse Russell dopo una pausa, poi si diresse da Alice.

-Ha esitato, lo pensa eccome- disse Lance.

-Ormai..- finì Higghins, come a dire “ormai siamo in ballo, balliamo”.
 
Una volta bussato alla porta del dormitorio Russell fu accolto da Alice.            
-Allora, cosa hai per me?-

-Ecco a te, indovina cos’ è?- disse Russell mostrando ad Alice la foto istantanea della chiamata misteriosa.

-Un..indizio o prova per confutare maggiormente la mia difesa?- azzardò a indovinare speranzosa.

-Proprio così- confermò lo scoiattolo.

-Russell..fatti abbracciare- e così fece.

Poi dopo un lungo abbraccio l’amico propose all’amica..

-Ora che abbiamo fatto un salto in avanti..che ne dici se ne facciamo qualcuno sul “loro letto” per un pò prima che ci chiamino?So cosa ho detto prima ma..neanche io so quando mai tornerò qui perciò..approfittiamo di tutto ciò di cui di può usufruire finché possiamo- propose Russell gioioso.

-Assolutamente! Potrebbero non invitarci mai a casa loro, quindi il letto su cui dormono entrambi è già tanto. Sposto i miei documenti e lo facciamo!- e dopo aver sistemato ed al 3 della micia e dello scoiattolo e così fecero(ossia saltare come due ragazzini come se il letto fosse un tappeto elastico).
 
FINE PRIMA PARTE.

NOTE AUTRICE:CIAO RAGAZZI, FINALMENTE HO POTUTO PUBBLICARE DI NUOVO. * PERCHE' LE PUZZOLE EMETTONO IL FAMOSO FETORE COME ARMA DI DIFESA,QUIDI SOLO QUANDO HANNO PAURA. *QUI RUSSELL AVVAMPA PERCHE' STA PENSANDO ALL'INEBRIANTE PROFUMO DI NICK. IL NOME PER IL DETECTIVE OTEAS L’HO INVENTATO IO, PENSAVO LO RENDESSE MENO RIDUTTIVO AI FINI DELLA TRAMA, MENTRE QUELLI DEL CAPITANO BOGO LI HO MESSI PERCHE’ TROVATI IN ALTRE FICTION. SPERO VI SIA PIACIUTO E FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE. ALLA PROSSIMA CARI ZOOTROFILI, DD VI SALUTA.
 
 
 
  
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