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Autore: amy_hime    04/02/2019    1 recensioni
Jeff sta per incontrare una persona che potrebbe cambiare la sua vita in modo radicale... una ragazza strana, che passa il suo tempo disegnando senza mai uscire di casa. Cosa potrebbe accadere?
Ambientata dopo Jeff vs Slendy
Primo capitolo pubblicato il 02/06/18 auguri Jeffrey, buon compleanno! (mi auguro che la data sia corretta ahahah)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jeff the Killer, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Non può essere...- sussurrò Jeff, premendosi le dita sulla ferita. Il ragazzo sorrise:- E invece è così, Jeffrey, sono qui.

Evelyn guardò preoccupata il nuovo arrivato. Era un giovane uomo, all'apparenza sui vent'anni, dai capelli castani e degli occhi color smeraldo. Tuttavia, ciò che più saltava all'occhio erano le cicatrici sul volto: il giovane ne aveva due, una sul naso e una sul mento.

Più un sorriso inciso uguale a quello di Jeff.

- Chi sei?

Il ragazzo aprì la bocca per rispondere, ma Jeff lo anticipò:- Eve, lui è... Mio fratello maggiore Liu.

Dopodiché, il killer si accasciò a terra svenuto.

 

Liu preferì rimandare le spiegazioni al risveglio del fratello, tuttavia raccontò a Evelyn una parte della storia, fino ad arrivare al momento della sua aggressione da parte di Jeff:- ... Nonostante tutto questo, queste cicatrici, il fatto che abbia tentato di uccidermi, e che abbia ucciso i nostri genitori... io non sono arrabbiato con lui. Non più, almeno.- si fermò, sorrise - Dopotutto, è mio fratello...

- Liu... Mi dispiace tantissimo... Tu non hai fatto nulla di male... È colpa mia.- la voce di Jeff, proveniente dal divano, era stanca.

Il fratello si accoccolò sul pavimento, accanto a lui:- Ormai sono passati cinque anni... Possiamo considerare chiusa la questione.

Jeff assentì, poi lo colse un dubbio:- Liu, perché al cimitero c'era la tua tomba?

Il castano sorrise:- Perché è meglio che la gente pensi che ci sia solo un Woods impazzito, non due.

-Anche tu mandi a dormire la gente? Liu the Killer? Ma non mi dire.

Lui scosse il capo:- No, mi chiamano Homicidal. Homicidal Liu. Si farebbe troppa confusione.

 

Eve rifletté. Un assassino psicopatico in casa forse poteva accettarlo, ma due non ne era affatto sicura.

Anche se il nuovo arrivato è davvero figo? Prima di cacciarlo di casa devi assolutamente fargli un ritratto, Eve. Senza storie.

La ragazza si schiarì la voce, decisa a guadagnare un po' di tempo:-  Sono molto felice per la riunione di famiglia, ma... Nessuno ha legato Toby, alla fine.

Liu si alzò di scatto, imbarazzato. Senza dire nulla, si caricò il ragazzo sulle spalle e uscì di casa. Jeff provò a sedersi, passando una mano sulle bende che coprivano la ferita. Si voltò verso la ragazza:- Eve, prometto che ti aggiusterò la porta del bagno, però lascia che Liu stia qui, per favore...

Evelyn sorrise annuendo. Non era male come compromesso.

Jeff tornò a stendersi, poi si tirò il cappuccio sugli occhi.

Liu... Sono felice sia tornato.

All'improvviso, Jeff liberò un occhio dal cappuccio e si voltò verso Evelyn:- Ehi, Eve... Ammettilo, mio fratello ti piace.

Lei si bloccò, sperando di non arrossire:- Ma che dici, Jeff... Lo conosco da un quarto d'ora al massimo!

Ebbe l'impressione che il sorriso del killer si allargasse:- Però vuoi fargli un ritratto, questo è poco ma sicuro.

La ragazza andò nel panico. Scosse il capo, poi sospirò:- Non posso farci niente... Ho un debole per gli albini e i ragazzi con gli occhi verdi.

Jeff si osservò la mano:- Quindi hai un mezzo debole per me, visto che sono un mezzo albino.

-...

 

Liu si sedette nel parco, coprendosi le cicatrici con la sciarpa. Non sapeva cosa fare. Da un lato era felice di aver ritrovato Jeff, dall'altro temeva di poter fargli del male. Non poteva essere un caso il fatto che fosse arrivato nella stessa città in cui si trovava Jeff.

Sullie... Che cosa hai fatto?!?

Rifletté. Scappare sarebbe stato inutile, non avrebbe fatto altro che ferire il fratello. Oltre al fatto che non aveva il pieno controllo del suo corpo... D'altro canto, voleva passare del tempo con Jeff. Voleva capire quanto il ragazzo fosse cambiato in quei cinque anni.

 

-Ho lasciato Toby davanti alla centrale di polizia... Se ha un po' di cervello, se ne andrà senza causare problemi o farsi arrestare.

- Ma quello non ce l'ha, un cervello. È questo il punto.

Liu osservò il fratello:- Non ti ricordavo così sarcastico, Jeff.

- Non sono sarcastico, è la verità.

Il diciottenne si stiracchiò, osservando la ferita:- Gli antidolorifici hanno fatto effetto... Benissimo. Vado a riparare la porta.

 

Evelyn e Liu rimasero soli. Il ventiduenne studiò la ragazza, che non pareva minimamente turbata dal fatto di avere in casa due serial killer ricercati. Del resto, aveva steso uno dei due suddetti killer ricercati con una padella, o almeno così affermava Jeff. Liu sospettava che il fratello fosse in astinenza da Disney, ma aveva preferito tacere.

 

-... E adesso? Che facciamo?

Evelyn continuò a disegnare, ma si degnò di rispondere:- Tu puoi fermarti, se ti va. Sappi che non ho camere per gli ospiti o letti extra... Ma il mio vicino sta cercando di affittare la casa.

- Io non posso uscire, lo sai...

- Neanche io.

Liu la fissò. Il pensiero che Evelyn fosse in realtà Rapunzel fuggita dal regno di Corona ormai era impresso nella sua mente, mancavano solo il camaleonte e il cavallo bianco.

Si costrinse a mandare avanti la conversazione:-... Perché no?

Lei inclinò il capo osservando il disegno:- Agorafobia... O ptsd, non sono sicura su quale sia il termine esatto. Non esco.

-... Ho un sacco a pelo.

   
 
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