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Autore: G RAFFA uwetta    06/02/2019    3 recensioni
L’anima di Agata è uno specchio infranto e tagliente. I ricordi sono solchi che incidono la carne, che deturpano la mente. Le stagioni della Vita scandiscono i suoi passi fatti di sangue lungo il sentiero già tracciato dalla Morte.
Questa raccolta partecipa al contest D come Drabble indetto da Iamamorgenstern sul forum.
Il titolo è una citazione in latino di Lucio Anneo Seneca 'Viviamo tra cose destinate a morire'.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Un bagliore bianco

Perché la primavera non è ancora arrivata e quel raggio di sole l’ha ingannata – Dacia Maraini



Della tua adolescenza ricordi che i compagni di scuola ti rotolavano intorno come topi in gabbia, schiumanti livore verso tutto e niente.

Uno in particolare ti incuriosì. Era basso, magro, i capelli come spaghetti e le dita lunghe e bianche. Lo incrociavi sempre davanti al negozio di scarpe, la testa schiacciata sul collo e la maglietta fuori dai pantaloni.

Ti sorrideva appena, un cenno del capo e gli occhi suini che indugiavano un attimo sul seno acerbo.

«Me le fai toccare?» ti chiese affamato un giorno.

Lo trovarono morto nella campagna appena fiorita, tra cumuli di rifiuti, le dita mozzate.



Note dell’autrice: l’adolescenza fa più paura dell’ignoto ma se si è in tanti ci si fa coraggio e la si affronta con spavalderia. Agata non si è sottratta, ha solo dato ‘valore’ a chi non lo meritava.

Secondo il contacaratteri in uso sono 100 parole esatte.

   
 
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