Film > Il gobbo di Notre Dame
Ricorda la storia  |       
Autore: lmpaoli94    06/02/2019    0 recensioni
Un giovane forestiero giunge a Notre - Dame durante una notte di metà settembre.
Il primo ad accoglierlo, nel buio della notte, non fu altro che Quasimodo.
IL campanaro, preso dal senso di bontà, decise di aiutare l'uomo ferito misteriosamente.
Ma si potrà davvero fidare di lui?
Perchè è giunto fin lì percorrendo centinaia di chilometri?
Quale sarà il suo scopo?
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Quasimodo stava per mettersi a dormire.
Un altro giorno come campanaro nella cattedrale più bella del mondo si era concluso.
Ogni tanto, prima di mettersi a dormire, il campanaro fissava l'orizzonte sospirando.
"Se solo potessi essere libero... Se solo la gente mi potesse accettare per quello che sono... Ma purtroppo non è così.
La gente è disgustata dal mio corpo.
Dal mio sguardo.
Perchè non gli piaccio?
È solo perchè sono così storpio?"
Decine di domande senza una risposta.
Per quanto tempo Quasimodo poteva vivere in questo modo?
«Che cos'è che ti affligge tanto?» gli domandò Victor.
«La questione di rimanere tutta la mia vita rinchiuso qua dentro.»
«Tesoro, non devi affliggerti in questo modo» la consolò Laverne.
«Già. Ci siamo qui noi a tenerti compagnia» ribatté Hugo.
«Vi ringrazio ragazzi, ma sapete meglio di me che non è la stessa cosa.»
«Ti manca il contatto con la popolazione?»
«Ogni tanto ci penso... Penso a come potrei vivere all'infuori di qui... Chi potevo essere diventato... Ma poi sembra tutto un sogno che non si realizzerà mai.»
«Non essere così duro con te stesso... Vedrai che un giorno di questi...»
«No, Victor. Questo giorno non arriverà mai... È inutile illudersi. Nessuno mi porterà via da qui... Nessuno.»
«Forse è meglio se ci dormi sopra, tesoro. Ti aiuterà a calmare i nervi.»
«Sì. E Domani farò finta che questa conversazione non sia mai successa...»
I tre gargoyle erano molto frustati per non poter aiutare il loro ragazzo.
Vederlo affranto in quel modo li rattristavano sempre di più.
E come se non bastasse, una pioggia scrosciante e un forte temporale si stava abbattendo sulla città.
«Bene. Piove sul bagnato... È meglio che me ne vada a letto. Domattina devo svegliarmi molto presto. Come al solito...»
«Buonanotte, Quasi. Fai sogni d'oro.»
«I sogni sono solo momenti che riempiono una visione di vita che non si realizzerà mai. Buonanotte.»
Nel sentire quelle ultime parole piene di tristezza, i tre gargoyle si ritrasformarono in statue di pietra, lasciando definitivamente il loro ragazzo solo e con i suoi pensieri.
 
 
Era notte fonda e la città di Parigi stava riposando sotto il cielo scuro e piovoso.
Tutti gli abitanti stavano riposando sommessamente.
Le strade della capitale erano completamente deserte.
Se non fosse per un individuo misterioso che stava cavalcando indisturbato per le vie della città.
Ad un certo punto, prima di ritrovarsi dinanzi la cattedrale, fu fermato da una guardia che stava controllando l'intera area.
«Chi siete?» gli domandò.
Ma l'individuo non rispose, limitandosi a rigirarsi con il cavallo.
«Vi ho fatto una domanda. Siete pregato di rispondermi.»
«Sono un umile forestiero che è giunto in questa città in cerca di un aiuto.»
«Che tipo di aiuto?»
«Sto cercando il padrone di questa immensa cattedrale. Sapete dirmi chi sia?»
Ma la guardia ci mise alcuni secondi prima di rispondere.
«Perchè lo volete sapere?»
«È solo una mia curiosità personale.»
«Un forestiero misterioso che non mi piace per niente cavalca nel cuore della notte in cerca del capo della cattedrale... Non credete che mi dobbiate altre informazioni?»
«La curiosità non è sempre una via da intraprendere alla leggera, sapete?»
«Che cosa vorreste dire?E’ una minaccia?»
«Sarebbe a dire che se vi fate gli affari vostri, è meglio per voi. Ora, se volete scusarmi...»
«No! Voi non andate da nessuna parte!»
La guardia reale non avrebbe mai permesso che un individuo misterioso potesse cavalcare indisturbato come se niente fosse.
«Non osate minacciarmi con la vostra spada.»
«Allora vorrà dire che combatteremo fino alla morte.»
Preso da un senso di rabbia, l'individuo misterioso scese da cavallo tirando fuori il suo arco e le sue frecce.
«Abbassate immediatamente la vostra spada!» lo intimidì il forestiero.
«Non siete nella posizione di darmi degli ordini.»
«Sappiate che non mi fate paura. Avanti! Fate come vi ordino!»
«Mai! Preferisco morire che ubbidire ad una richiesta simile.»
«Molto bene... Allora non mi lasciate altra scelta...»
Senza pensarci ulteriormente, il forestiero scoccò la sua freccia andando a colpire alla spalla la guardia.
«Maledetto!»
«Vi avevo avvertito... Se non volete aiutarmi, riuscirò ad entrare nella cattedrale con le mie sole forze.»
Senza avere la forza necessaria per fermarlo, la guardia reale rimase stramazzato a terra dal dolore, mentre il forestiero si diresse verso il portone della cattedrale.
Mentre la guardia cercava di rialzarsi in tutti i modi, il suo capitano, sentendo le sue grida, accorse verso di lui.
«Che cos'è successo, Olivier?»
«Un forestiero... mi ha attaccato senza pietà... Mi ha detto che stava cercando il custode di Notre - Dame.»
«E perchè ti avrebbe attaccato?»
«Perchè ero divenuto troppo sospettoso... Capitano, non pensate a me. Fermatelo immediatamente.»
«Mi dispiace Olivier, ma la vita dei miei uomini viene prima di qualsiasi altra cosa. Devo portarti immediatamente a curare.»
«Ma capitano...»
«Non insistere. Vieni con me.»
 
 
Dopo essere entrato indisturbato nella cattedrale più bella del mondo, il forestiero si godé tutta la grandezza e architettura che Notre - Dame poteva vantare.
Una volta accomodatosi nella prima fila della cattedrale, il forestiero pregò il buon Dio cercando il perdono della sua anima.
«Mio Dio, ho peccato per le mie opere e omissioni. Cerco un perdono che sembra impossibile ottenere... Un perdono che non riesco a conquistare... Mio buon Dio, abbi pietà della tua anima. Amen.»
Dopo una breve preghiera e dopo aversi fatto il segno della croce, il forestiero si mise alla ricerca del custode di Notre - Dame.
Ad un certo punto, il forestiero vide una scala nascosta che conduceva al piano di sopra della cattedrale.
Una volta arrivato in cima, il suo cure cominciò a martellare all'impazzata.
Da quella posizione, il forestiero poteva godersi la città di Parigi completamente oscurata dalla notte e dalla pioggia che stava piano piano cessando.
Hai piedi della cattedrale, vide una miriade di soldati che si stavano avvicinando verso il portone.
«Cercate il forestiero in tutti i posti della cattedrale!» ordinò il capitano delle guardie «Non può essere andato lontano.»
Spaventato dalla sorte, il forestiero cercò di nascondersi tra le grandi campane della cattedrale.
Ma senza accorgersene, fu aggredito da Quasimodo.
«Ma che diavolo...»
«Che cosa state facendo nel mio campanile?» domandò Quasimodo rimasto al buio della torre.
«IO... Stavo cercando il custode di Notre - Dame...»
«Prima dovrete spiegarmi una cosa: perchè vedo quelle guardie aggirarsi per la cattedrale?»
Ma il forestiero non rispose, non riuscendo a trovare le parole.
«Rispondete!»
«Ho aggredito una guardia reale indisponente... Ma non sono un assassino.»
Nel mentre il forestiero stava conversando con un uomo che non riusciva a vedere in faccia, le guardie reali irruppero fino alle scale della torre campanaria.
«Vi prego. Mi dovete proteggere.»
In quel momento, Quasimodo non poteva riflettere più del dovuto.
«Venite qua dietro.»
Prima che sia troppo tardi, il campanaro riuscì a nascondere il forestiero dalla furia delle guardie reali.
«Campanaro!»
«Che cosa sta succedendo?» domandò adirato Quasimodo tenendo in mano una torcia.
«UN forestiero ha aggredito uno delle guardie reali. L'hai per caso visto?»
«No. Stavo dormendo e mi sono svegliato di soprassalto sentendo la vostra irruzione.»
«Mi dispiace Quasimodo, ma non avevamo scelta» si difese Febo, il capitano delle guardie.
«Non ti preoccupare, Febo... Credi alle mie parole. Qui ci siamo solo noi. Nessun altro.»
«D'accordo. Crederò alle tue parole... Se per caso lo vedi, non esitare a contattarmi.»
«Senz'altro.»
«Andiamocene da qui. Lo cercheremo domani mattina quando spunterà il sole.»
«Ma capitano, e se ormai fosse fuggito?»
«Lo troveremo. Stai tranquillo...»
Con sguardo contrariato, la guardia ferita scortò i suoi compagni fuori dalla cattedrale, mentre il capitano rimase alcuni minuti con Quasimodo.
«Quasi, che ne dici di venire con me ed Esmeralda a fare una passeggiata per la città?»
«Ti ringrazio, ma ho dei doveri verso questo posto. Non posso lasciarlo quando mi pare e piace.»
«Potresti parlare con l'arcivescovo. Lui ti saprà capire.»
«Non ce ne sarà bisogno...»
«Va bene, come vuoi tu. Se cambierai idea, sai dove trovarci. Buonanotte.»
«Buonanotte, Febo» disse infine il campanaro con tono truce senza dimenticare la donna che il capitano, nonché suo amico, gli aveva sottratto.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Il gobbo di Notre Dame / Vai alla pagina dell'autore: lmpaoli94