Anime & Manga > Yuri on Ice
Segui la storia  |       
Autore: sorelle2    06/02/2019    0 recensioni
Siamo in Russia, Yuuri fa una sorpesa a Yuri per il suo compleanno. Senza dare nell'occhio. Chissà cosa pensa la tigre di questo strano e divertente Yuuri?
(Ho visto l'anime e accetto consigli e suggerimenti CON GENTILEZZA )
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Yuri Plisetsky, Yuuri Katsuki
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sono le dieci di sera, Mosca è quasi caduta nel sonno. Tranne che le due figure che si aggirano felici, per le strade deserte, ricoperte di neve. Yuuri ha promesso a Yuri di portarlo in un posto davvero carino. Tale posto è una strada semi buia, dove il retro di alcuni locali è contornato di scatole vuote. "Yuuri che ci facciamo qua? Che razza di posto è questo?" "Adesso vedrai la tua sorpresa. Coraggio chiudi gli occhi" lo invita con il gesto delle mani. Il biondo non è molto rassicurato dalla zona, sono vicini alla stazione, un posto che a quell'ora è tutto purché tranquillo e sicuro. Ma sta al gioco e chiude gli occhi, coprendole con le mani, che stanno leggermente tremando. Yuuri comincia a fare dei fischi particolari, quasi fossero richiami , ma nessun verso di rimando. Allora Yuri prova a sbirciare senza farsi notare dal compagno. "Ti avverto che se mi tiri un brutto scherzo, e la volta buona che faccio della tua carne l'ingrediente per il katsdoun". Yuri ha i sensi in allerta, i brividi che corrono sulla schiena, e gocce di sudore che scivolano sulla fronte. "Perfetto, apri gli occhi" esclama il giapponese avvicinandosi a lui. Il biondo esegue il comando, e poco gli manca dallo svenire per terra. Una decina di gatti si sono riuniti intorno a loro in cerca di affetto. Yuri vorrebbe piangere di gioia, ma non lo farebbe mai davanti alla spinacina. "Sono tanti, ma come fai a conoscergli?" Chiede prendendo in braccio uno. "Ora ti spiego" dice Yuuri, facendosi strada tra i felini. "Quando Victor mi accompagna a San Pietroburgo, veniamo qua a prendere il treno. Se tu noti al secondo piano di questo palazzo c'è una finestra aperta." Dice alzando il braccio al cielo. Yuri lo segue con lo sguardo e nota una finestra di colore verde aperta leggermente. "Li abita la proprietaria di tutti queste palle di pelo, e ogni tanto io vengo a trovarli, per fare compagnia insomma" Infatti Yuri nota come i gatti si strusciano sulle gambe di Yuuri, chiedendo attenzioni. "Sai fin da piccolo volevo un gatto, ma purtroppo la mia mamma è allergica è così dovetti cedere " disse Yuuri coccolando un gatto grigio, leggermente in sovrappeso. "Poi riuscì a convicerla per avere almeno il cane, ma ci vollero due pagelle impeccabili e qualche aiuto di incoraggiamento da parte di papà" sorride ripensando ad allora, fu davvero dura. Yuri lo guardava con occhi velati, non si era mai preso la briga di avere una conversazione con lui, lo odiava, gli piaceva umiliarlo con parole offensive. Eppure in quel singolo istante, voleva riempirlo di parole dolci, dare vita a una conversazione sincera. Ma faceva fatica, troppa fatica. "Io amo i felini" dice con un filo di voce, la cosa era scontata ma Yuuri annuì come a dimostrare il fatto. "Volevo portati qui per farti vedere quanto anche la tigre più selvaggia, può avere un momento di calma." Ed era vero, cavolo se lo era. Yuri però non voleva cedere ancora la sua maschera da tigre ribelle, per dare spazio al piccolo adolescente qual era. Yuuri tira fuori il telefono, si sposta sopra una sedia li abbandonata. E comincia a fare delle foto a Yuri che era tutto preso nel coccolare quelle bestiole miagolanti. "Molto carine, sembri mamma gatto" dice ridendo, e Yuri lo incenerisce "ma sta zitto! E dammi una mano questi mi stanno saltando addosso in massa" . Yuuri mette giù il cellulare, e battendo le mani un paio di volte fa scappare tutti i gatti, che si rifugiano sotto le scatole. Non passano pochi secondi che un suono a loro familiare li attira verso l'alto. Yuri osserva come i gatti si precipitano dentro la finestra, evidentemente sono affamati, e per questo sorride. Si gira verso Yuuri che lo sta guardando in silenzio. "Grazie per questa sorpresa" dice arrossendo vistosamente, e l'altro capendo l'imbarazzo si limita a guardare il cellulare. "OH! PORCA MISERIA COME È TARDI" Comincia a saltare sul posto, come punto da un ape, Yuri non si domanda neanche cosa avesse preso per avere un tale sbalzo di umore. In Effetti era tardi, bisognava tornare indietro, così Yuri si gira di spalle si comincia a incamminare ma Yuuri lo blocca. "Guarda che dobbiamo andare dall'altra parte" precisa, "ma di là c'è la stazione" . Yuri non capisce, perché devono andare in stazione, cos'altro c'è sotto. La risposta arriva di colpo, Yuuri se lo lega al braccio e cominciano a correre. "Piano, piano ma dove andiamo?" Le sue urla fanno eco per la strada. "Tra poco passa il treno, e noi dobbiamo prenderlo ........San Pietroburgo stiamo arrivando" .Yuuri urla come se dovesse scappare da una bomba. "CHE COSAAAAAAA, MA CHE C...O ANDIAMO A FARE " Yuri non può credere a ciò che a sentito. Yuuri vuole andare a San Pietroburgo a quest ora della notte, ma è matto. "Li c'è qualcosa che ci aspetta, o meglio che ti aspetta" è detto questo Yuuri sventola in foglio scritto in giapponese. È solo in quel momento che Yuri capisce che la serata non è ancora finita. "Oh diamine! Ma come fa Victor a sopportarti? " si chiede guardando il lontananza le luci della pensilina della stazione. ************************************************************************************ (Eccoci qua, Sono o siamo tornate. Il secondo capitolo dedicato a un compleanno che non si festeggia con torte e candeline. Spero vi piaccia , ci vediamo nella prossima situazione. È preparatevi sarà dura per tutti.)
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Yuri on Ice / Vai alla pagina dell'autore: sorelle2