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Autore: sheslola92    07/02/2019    0 recensioni
Lola e Luke sono sorella e fratello e sono stati abbandonati dal padre quando avevano solo 13 e 18 anni. Luke ha fatto da padre a Lola, cercando sempre di proteggerla da ogni altro tipo di sofferenza, soprattutto in amore. Ma dieci anni dopo quando Lola incontra Robert, un amico di Luke, la relazione tra Lola e Luke verrà messa a dura prova. Cosa sceglierà Lola? Amore o famiglia? E riuscirà Luke a mettere da parte il ruolo di padre di cui si è fatto carico e lasciare che Lola sia felice?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno dopo si alzò presto e andò in ospedale a trovare la madre. I dottori avevano detto che era importante parlarle, che l'avrebbe sentita e così Lola cominciò a raccontare della serata passate, di come Luke si stesse sforzando ad essere meno invadente, di come avesse fatto pace con Dave e di come si era comportato Robbie. Per un breve istante le parve che la mano della madre si muovesse ma non era sicura che fosse davvero successo, forse la mente le stava facendo brutti scherzi.  “Mamma?”. Non si mosse nulla. Sbuffò e strinse la mano della madre.  “Non fa niente, prenditi il tuo tempo ok? Noi staremo qui ad aspettarti.” Poi continuò  “Avrei tanto bisogno di un tuo consiglio. Credo che mi sto innamorando, come mai mi è successo prima. Mi fa sentire così al sicuro, così forte e quando sono con lui mi sento come se potessi fare di tutto. Solo che non credo lui provi lo stesso per me. Forse il nostro bacio è stato soltanto un errore, o forse era un modo per distrarmi e tirarmi su di morale. L'ho sentito parlare con Luke e ha detto che tra di noi non c'è niente. Forse mi sono immaginata tutto. Non so cosa fare.” Abbassò lo sguardo sulle loro mani unite e le lacrime cominciarono a scendere. Quanto avrebbe voluto poterla risvegliare in qualche modo. Dopo aver salutato la madre con un bacio in fronte, si alzò e lasciò la stanza diretta a casa.

 

Quando rientrò a casa, Luke e Robbie stavano preparando il pranzo.  “Dove sei stata?” chiese Luke spuntando dalla cucina.  “In ospedale.” -  “Novità?” Il tono di Luke era speranzoso e fu ancora più difficile rispondergli  “No, ancora nulla.” Luke abbassò lo sguardo e le andò incontro.  “Non dobbiamo smettere di avere fiducia, capito?” La guardò e la strinse forte.  “Bhe che stavate facendo?” -  “Prepariamo il pranzo. Carbonara, va bene?” chiese Robbie entrando in salotto.  “Si grandioso.” Così si unì a loro ed in silenzio cominciò a preparare la tavola mentre i due ragazzi terminavano di cucinare. Si sedettero tutti e tre a tavola. Quel posto vuoto faceva sempre più male. Fu Luke a rompere il silenzio “Questa sera credo che io e Robbie usciamo con degli amici. Mi hanno obbligato ad uscire, dicono che mi farebbe bene.” -  “Si lo credo anche io. Vai e svagati un po'.” concluse con un sorriso rassicurante Lola.  “Ma non voglio lasciarti a casa da sola. Mi preoccuperei tutta sera.” Lola pensò un attimo.  “Tranquillo, chiamerò Charlotte e Steph. Tanto le avrei dovute vedere prima o poi. Mi assillano da giorni di uscire con loro ma continuavo a rifiutare. Vorrà dire che oggi finalmente dirò di sì.” 

 

“Allora sei sicura che va bene se noi usciamo?” chiese per la milionesima volta Luke sulla porta di casa.  “Sicurissima. Ora andate pure tranquilli. Tra poco arrivano le mie amiche e non sarò più sola. Via, andate.” ordinò spingendo Luke fuori dalla porta. Prima di chiudere però fermò Robbie per un braccio.  “Controllalo per favore.” gli chiese implorante.  “Farò del mio meglio.”  rispose con un leggero sorriso Robbie. Dopo pochi minuti, arrivarono Charlotte e Steph.  Appena entrate in casa le corsero incontro e la abbracciarono forte. “Ci sei mancata tanto.” annunciò Steph.  “Anche voi mi siete mancate.” ammise Lola.  “Bene ora mettiamoci comode che abbiamo alcune cose da raccontarti.” la informò Charlotte. Lola scrollò la testa divertita e si misero comode sul divano.  “Bene, vai spara.”  la invitò Lola. E così Charlotte iniziò un racconto dettagliato di come si fosse vendicata del suo ex facendolo ingelosire con uno dei loro amici.  “Sei sempre la solita.” commentò Lola ridendo. La serata passò velocemente, tra racconti, risate, film d'amore e pettegolezzi. Riuscirono a farle dimenticare un po' i suoi problemi e gliene fu davvero grata. Quando se ne andarono, Lola si mise subito a letto e crollò come un sasso. 

 

 

 “La vita fa schifo!” un urlò la svegliò in piena notte. Era la voce di Luke che fu subito seguita da quella di Robbie.  “Cazzo, stai zitto Luke!” Lola si alzò subito al letto, allarmata. Scese in salotto e trovò Luke sdraiato sul divano con un panno in testa e Robbie in piedi a controllare l'amico.  “Che è successo?” domandò, il suo tono allarmato. Robbie si girò verso di lei sorpreso, forse non l'aveva sentita scendere.  “Ho detto: Che è successo?” chiese alzando la voce Lola.  “Ha bevuto troppo, era fuori controllo. È caduto ed ha sbattuto la testa.” Lola corse dal fratello e tolse il panno dalla testa per controllare. C'era una garza a coprire la ferita sulla testa.  “Cos'è questo?” -   “L'ho portato in pronto soccorso per essere sicuro che non fosse nulla. Lo hanno bendato e hanno detto di stare a riposo e tenere del ghiaccio in testa. Niente di che.” spiegò tranquillo Robbie. Luke sembrava essersi calmato o forse si era addormentato. Lola si alzò e andò incontro a Robbie e gli diede una spinta. “Una cosa soltanto ti avevo chiesto di fare.” Altra spinta.  “Dovevi tenerlo d'occhio.” Altra spinta.  “Dovevi assicurarti che non gli succedesse nulla.”  Spinta di nuovo. “Non sei stato in grado di fare nemmeno quello.” Fece per spingerlo nuovamente ma questa volta Robbie bloccò le mani con le sue. Lola lo guardò negli occhi cercando di fargli capire tutta la sua rabbia.  “Calmati.” disse soltanto Robbie.  “Non mi calmo per niente.” sentenziò Lola.  “Non sono il suo badante ok? L'ho mollato per un secondo ed è caduto. Un cazzo di secondo.” Urlò Robbie.  “Non me ne frega niente, dovevi stargli appiccicato. È l'unica famiglia che mi rimane.” Gridò Lola liberandosi le mani da quelle di Robbie e cominciando a battere i pugni sul petto del ragazzo. Robbie indietreggiò fino in cucina poi bloccò nuovamente i suoi pugni e la spinse contro il tavolo.  “Guardami.” Lola bloccata contro il tavolo, le mani tra quelle di Robbie, abbassò lo sguardo.  “Guardami, per favore.” Implorò.  Lola alzò la testa e fissò il ragazzo. Gli occhi verdi di lui erano così penetranti che si sentì quasi nuda. “So cosa vuol dire ok? Lo so bene. Mi spiace, ho sbagliato. Hai ragione.” ammise Robbie.  “No non ti devi scusare. Ho esagerato. Luke doveva stare attento, è grande e vaccinato. Scusami.” Chiuse gli occhi ed appoggiò la testa sul petto di Robbie. Lui parve essere preso alla sprovvista perché indietreggiò leggermente ma poi la strinse a sé e le accarezzò la testa.  “Non ti capisco. Prima mi baci, poi mi allontani e poi mi stringi in questo modo.” Nel momento stesso in cui pronunciò quelle parole, Lola si pentì. Le stava pensando nella sua testa ma le aveva dette ad alta voce e si maledì. Robbie si staccò e la guardò sorpreso.  “No aspetta. Io ti avrei allontanato? Sei tu quella che ha detto che non aveva significato nulla, non io.” Robbie era confuso.  “Guarda che puoi smettere di recitare. Ho sentito quello che hai detto a mio fratello la sera dopo il nostro bacio.” confessò Lola.  “Che avrei detto scusa?” chiese dubbioso Robbie.  “E non c'è nessuna recita qui. Non so di cosa tu stia parlando.” continuò.  “Mio fratello ti ha chiesto cosa fosse la storia con me e tu hai detto che non era niente.” Lola abbassò lo sguardo. Ormai era troppo tardi per tornare indietro, tanto valeva chiudere la questione. Robbie scosse la testa.  “Quando siamo tornati dalla nostra fuga in spiaggia, Luke mi ha subito chiesto perché mi fossi allontanato con te. Era piuttosto agitato e minaccioso e non volevo farlo incazzare ancora di più ed ho detto che non era nulla. Ma mi sono pentito subito di averlo detto e prima di dormire gli ho detto del nostro bacio. Chiaramente non gli ha fatto piacere e mi ha detto che mi avrebbe tenuto d'occhio. Quando ho spiegato quello che provo per te però si è calmato e mi ha detto che se davvero ci tenevo avevo il via libera ma che comunque mi avrebbe controllato.” ammise sorridendo Robbie.  Tutto quel tempo sprecato per una frase che non significava nulla. Se solo avesse chiesto spiegazioni prima magari ora sarebbero stati una coppia. “Cosa provi per me?” chiese Lola arrossendo.  “Non so se lo vuoi sapere. D'altronde non significava nulla il bacio no?” proseguì Robbie con il suo sorriso sghembo. Lola lo fulminò con lo sguardo e il suo lato orgoglioso entrò in gioco.  “Ok fa niente, se non lo vuoi dire non mi interessa.” E così face per uscire dalla cucina ma non appena passò al fianco di Robbie, questo le prese il braccio e la portò davanti a sé così che i loro volti quasi si sfioravano.  “Gli ho detto che mi sto innamorando perdutamente di te.” confessò Robbie. Lola sorrise e si morse il labbro. Qualcosa di buono finalmente stava capitando.  “Anche io mi sto innamorando di te.” dichiarò Lola. Non appena Lola finì di pronunciare quelle parole, Robbie la sollevò e la fece sedere sul tavolo della cucina, le prese il volto tra le mani e la baciò con una passione mai vista prima. Lola ancora una volta strinse le sue gambe attorno alla vita di Robbie e con le mani prese il colletto della camicia del ragazzo tirandolo a sé. Il suo cuore batteva così forte che era sicura si potesse sentire ad un miglio di distanza. Le loro bocche continuavano ad esplorarsi ed a scoprirsi ed i loro corpi erano in preda a fremiti. Quando si staccarono, Robbie appoggiò la testa sulla sua e sorrise e Lola si unì a lui. “Sono felice.” -  “Anche io, tanto.”

   
 
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