Storie originali > Introspettivo
Segui la storia  |      
Autore: Xvallier    08/02/2019    1 recensioni
Ci sono molte persone che vorrebbero una vita infinita, quanto la cosa più bella che chiunque possa volere sia, effettivamente una vita "finita", perché "c'è chi vive di più in 20' anni che in 100".
Ma nessuno ha mai vissuto tanto a lungo da poter dire quanto sia vera la precedente affermazione, eccetto quel ragazzo, colui che sfidò il tempo stesso per prendersi ogni istante della sua esistenza;
decise d'esistere fino a che l'universo non avrebbe reclamato ciò che lui rubò.
Nessuno può dire se vivere in eterno sia una scelta da codardi o da eroi, ma la sua fu una scelta che nessun altro avrebbe potuto prendere: Vivere vedendo ogni persona, e momento importante della sua vita, svanire, dietro la sua lunga vita, perfino l'unica persona mai amata.
Decidere di vivere così tanto, soltanto per arrivare, dare una mano e propagare speranza nei cuori di chi non crede più nell'impossibile, alle volte con le buone e alle volte con le cattive;
Ma nessuno che abbia assistito alla sua rabbia, ne parlerebbe mai;
Coraggio o codardia?
Questa è la scelta, la sofferenza ed il cammino, del ragazzo che sfidò il tempo.
Ma il tempo non perdona.
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Tutto si spense, davanti agli occhi del ragazzo che ormai vagava nell'universo da così tanto tempo, che perfino le stelle si chiedevano quanti anni esso avesse;

"Ma cosa sta succedendo?

stavo guardando il mare, non ricordavo che la notte fosse così buia e beh...veloce nell'arrivare"...disse lui osservandosi intorno con il suo solito sguardo analizzatore, dal profondo dei suoi occhi color ambra, che esprimevano tutta la pesantezza degli anni attraverso la quale era passato, cosa che il suo aspetto non riusciva a rendere, visto che esso era fermo alla giovane età;

Da lontano una voce profonda interruppe il suo flusso di pensieri: "Tu che vaghi in questo mondo da tempo immemore, il tuo tempo ora viene richiesto".

Allora il ragazzo a voce alta chiese: "Se è il mio tempo che vuoi, bastava soltanto chiedere, e non trasportarmi qui e parlarmi senza un volto, chiunque tu sia, sappi che sei molto...ehm, maleducato, chiunque tu sia...chi sei?" come al solito aggiungendo quell'ironia di fondo e il ghigno sprezzante che l'aveva sempre caratterizzato.

E la voce rispose con tono serioso e quasi infastidito: "Non vedi il mio volto, perché io un volto non lo posseggo, io risiedo nelle stellenei pianeti, nei fiori e persino negli insetti, sono nei chicchi di sabbia e negli atomi delle nuvole, e perfino nel vuoto cosmico".

"Sei piuttosto poetico, ma ancora non mi hai detto il tuo nome", disse il ragazzo.

"Da te mi aspettavo d'essere riconosciuto, hai sempre urlato a tutti quanto mi amassi" disse la voce quasi triste nell'esporsi

"Amarti?

Non so di cosa parli, ho amato solo una persona all'interno della mia vita, e non permetto a nessuno di prendere da me quel sentimento, se non, ormai al solo ricordo che ho di lei"...il ragazzo era quasi irritato nel comporre con la sua voce questa frase a cui la voce rispose dicendo:

"Chiamare la tua... "vita", sarebbe prenderci in giro, non credi?

Tu hai preso in giro il tempo, e l'hai fatto tuo, perfino le leggi imposte dall'universo sono entrate nella tua mente, uscendone poco dopo, e a te non è importato nulla, hai reso tutto ciò che ricade nella parola di impossibile, possibile.

Mi complimento con te, ma non definire così la tua esistenza, definiscila piuttosto come martirio, sai bene a cosa mi riferisco, parlarmi così non ti esime da tutti i peccati che in nome dell'amore che tanto proclami, hai commesso;

Perfino sfidare me, non sei uno sciocco, oh tu sei tutt'altro, e avrai di certo capito con chi stai parlando o sbaglio?" esordì la voce con tono pacato.

"All'inizio non avevo capito, ma ora me ne hai dato certezza, solo tu puoi capire il significato di lungo martirio, solo tu potevi sapere delle leggi che ho infranto e di ciò che ho fatto "al tempo", e per chi l'ho fatto, solo tu puoi vantare di aver conquistato il mio amore prima di chiunque, e solo tu puoi ricordare il momento in cui ti ho sfidato, Universo".

Non era visibile niente se non il buio, ma al ragazzo parve di sentire un ghigno da qualche parte in quell'immensità, per subito dopo sentire la voce: "Esatto, e c'è un motivo per cui ogni stella esclama il tuo nome all'unisono in questo momento, e se la mia voce ti sta arrivando, c'è un motivo se il tuo cuore in questo momento è più irrequieto della foresta".

Ma il ragazzo non esitò e con voce un po' tremante disse: "Sai, dovresti sapere più di chiunque altro che, ormai, ho smesso di farmi domande da un po'"

"Ma so più di chiunque che tu menti" esclamò la voce.

Con un accenno di risata, il ragazzo dagli occhi ambrati rispose: "Ahia però, questo è un colpo basso, io non mento, uso solo valide metafore che non spesso rasentano la vera realtà, per sostenere la giustizia in ogni cosa che dico, e a favore della verità".

"Questo è ammettere di essere un bugiardo, solo con tante parole in più"

"Oh andiamo, me ne lascerai mai passare una?" disse il ragazzo grattandosi la testa in modo goffo

"Non posso, ed è per questo che oggi sei qui, perché perfino lo spazio ed il tempo credono che tu sia sbagliato, vivi da molto più tempo delle stelle più anziane, ma non puoi più girare indisturbato, c'è bisogno di una prova, di un motivo per lasciare che tu continui a correre come hai sempre fatto" disse quasi dispiaciuta, la voce.

"Oh delle prove?

Amo i test, eccetto quelli di economia, non ho mai amato economia"

"NON E' UN GIOCO" ...urlo furiosamente la voce.

Il ragazzo di tutta risposta disse: "Sei tu che hai proposto la partita, quindi se è in gioco la MIA d'esistenza, perché non posso giocarci su?

Tutto sommato quella che tu chiami "vita" , per te che sei l'eternità, non è lo stesso, un gioco?" con un ghigno finale di sfida.

"No, è diverso, la vita non è un gioco, è la cosa più importante di cui si possa parlare!"

"E quindi oggi sono qui a giocarmi la mia esistenza perché essa non è importante quanto il resto?" disse il ragazzo strizzato gli occhi quasi a creare un'espressione buffa.

"La tua d'esistenza, è un errore, un qualcosa che doveva cessare già da tempo, ma hai fatto un buon uso di questo tempo che tu stesso ti sei liberamente preso, ma ora il tempo stesso richiede ciò indietro;

La tua stessa esistenza è più importante di tutte le persone che mai abbiano solcato la terra su cui tu hai amato ma..."

E allora il ragazzo interruppe dicendo:

"Risposta sbagliata"

"Cosa vuoi dire, ragazzo?"

"La mia esistenza non vale più di quella di una bambina che gioca in un parco, ed è felice perché è viva, e non sono più importante di un uomo che fa un lavoro che non lo gratifica, solamente per sfamare la sua famiglia, o di un ricco miliardario che sfrutta le persone per fare soldi e vivere nel lusso.

Ma forse, ironicamente, gli anni che passano hanno influito più sul tuo, che sul mio, di giudizio."

"Sei sempre così irriverente, ma eroico nel parlare, ma la tua prova sta per cominciare, ma se la fallirai, questa volta non potrai più fare il buffo cavaliere e far sorridere quella bimba nel parco, lo sai vero?"... disse con tono imponente, la voce.

"Oh beh, suppongo che quella bambina, saprà cavarsela benissimo da sola, e crescerà lo stesso benissimo senza il mio aiuto"

"Lo sai benissimo che chiunque ha, e avrà sempre bisogno del tuo più minimo aiuto, e sappiamo entrambi quanto non riuscire ad aiutare qualcuno, chiunque esso sia, ti distrugga, quanto è difficile vivere una vita così lunga, ma soffrire così tanto?"

"Oh sai, dopo un po' ti abitui, le persone ti deludono, e alle volte tu deludi loro, va così, un po' come l'amore, le persone lo cercando costantemente, se non è la persone con cui sto adesso, quella perfetta, la prossima potrebbe essere quella che amerò per sempre, e così via" ...rispose sicuro di sé il ragazzo.

"Ipocrita da parte tua, non trovi?"

"Sentirmi dare questo aggettivo dalla voce dell'universo, un po' mi onora e un po' mi fa domandare, come mai pensi ciò?"

"Hai parlato della ruota della vita e dell'amore, ma la prima non ti tange, e la seconda, probabilmente sei l'unica persona in tutto il vasto cosmo a non seguirla, o sbaglio?"

"Troppi complimenti, ma non è che decida io di chi innamorarmi"

"Non mentire a me che son padre di ogni tuo momento, sappiamo entrambi che per te l'amore è qualcosa di superiore rispetto alla concezione che tutti hanno, ed è la prova più difficile, non trovi?" disse la voce con giudizio nel tono..

"Te lo dirò qui e ora, non mi importa a quali prove o torture vorrai sottopormi, ma non provare neanche lontanamente a pensare di far entrare lei in una cosa simil..."

Una voce, da dietro la schiena interruppe la frase del ragazzo senza tempo, femminile, dolce e quasi malinconica: "Ehi ma cos'è questo posto, e tu, ehi, mi sembra di conoscerti"

Allora il gelo calò negli occhi, e sul volto del ragazzo, che pian piano, girandosi video un viso prendere forma arrivando nell'unico punto di luce nell'oscurità...

Era LEI, non c'erano dubbi, davanti a lui, c'era la ragazza, l'unica, che egli avesse mai amato all'interno di tutta la sua vita, la persone per la quale aveva più sofferto, e per la quale aveva deciso di "vivere", era lì, davanti a lui, ormai impietrito, e lei esclamò: "Sono sicura di averti già visto da qualche parte, puoi dirmi dove siamo?"

E il ragazzo, mordendosi il labbro, e con una voce quasi dolorante, mista ad un ghigno, esclamò: "Il senso dell'orientamento è ancora quello, ma la vista deve esse peggiorata, o devo essere invecchiato io...beh, infondo è passato un po' di tempo ma...ti prego, dimmi che non sono invecchiato io, pensavo che quell'unico capello bianco mi donasse".

*infine, senza esprimersi, ma nella sua testa, prima di proferir parola il ragazzo pensò:* "Ho salvato migliaia di vite, affrontato tempeste in mari di lava, mostri indicibili, ma sto tremando davanti ad una ragazza;

Se uscirò sano e salvo da qui, dovrò rivedere le mie priorità del pericolo".

 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Xvallier