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Autore: ayamehana    09/02/2019    4 recensioni
[Questa raccolta partecipa alla "Challenge delle Parole Quasi Intraducibili" organizzata da Soly Dea sul forum di EFP]
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#1. «Sei un angelo?» le aveva domandato, quand’era ancora bambino, la prima volta che l’aveva vista su Tatooine. Mai quelle parole gli erano sembrate tanto vere. Padmé, il suo angelo, la donna che amava più di qualsiasi altra cosa al mondo, se n’era andata, distrutta da un destino che lui stesso aveva cercato di evitarle. [Darth Vader/Padmé]
#2. Ed era difficile dover accettare che la sua amata duchessa non ci fosse più, quando il suo profumo era praticamente ovunque. [Obi-Wan/Satine]
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Piccola premessa dell'autrice: Era da un po' di tempo che volevo affacciarmi in questo fandom che personalmente amo molto, ma non ne avevo avuto ancora il coraggio, perché avevo paura delle critiche negative. Alla fine, l'universo espanso è davvero grande, e io ne ho visto solo una piccola parte finora. Ho scritto questa flashfic di getto dopo aver visto questa immagine su Pinterest; mi piace l'idea di Vader che va a far visita al capezzale di sua moglie per dirle addio, anche se capisco che come scena può essere abbastanza surreale... dunque, consideratelo un what if, giusto per rifletterci un po' su.
 
 
Ya’aburnee
 
La speranza che la persona che ami
viva più a lungo di te.
 
 
  Giaceva immobile nel suo letto di morte, i capelli sciolti sulle spalle a formare una corona bruna tutt’intorno alla testa. Pareva addormentata, ma lui sapeva perfettamente che non era così. Gliel’aveva detto Darth Sidious, poco dopo che l’armatura l’aveva trasformato in quell’essere immondo a metà tra l’uomo e la macchina. Sembra che nella tua ira, tu l’abbia uccisa.
  All’inizio Vader aveva stentato a crederci. Non poteva essere vero, lei era viva, se lo sentiva, eppure… la prova schiacciante dei suoi timori era esattamente di fronte ai suoi occhi. 
  Il petto di Padmé non si sollevava più, il battito cardiaco si era fermato per sempre. Le labbra, serrate ancora in un cipiglio triste, erano livide tanto quanto la pelle del viso, bellissimo anche nel sonno eterno.
  Un ricordo gli affiorò alla mente, con la stessa caducità di una foglia, che ormai avvizzita, si stacca da un albero. Sei un angelo? le aveva domandato, quand’era ancora bambino, la prima volta che l’aveva vista su Tatooine. Mai quelle parole gli erano sembrate tanto vere. Padmé, il suo angelo, la donna che amava più di qualsiasi altra cosa al mondo, se n’era andata, distrutta da un destino che lui stesso aveva cercato di evitarle… e tutto per colpa di quell’incapace di Skywalker. Se solo non fosse stato così debole…
  Vader si appoggiò al bordo del giaciglio su cui era stesa sua moglie, e lo strinse tra le dita, mentre un’ondata di rabbia mista a dolore lo travolgeva come una marea. Paura, ira, odio, sofferenza… un cavaliere Jedi non avrebbe dovuto provare certe emozioni, ma lui… non era più uno di loro. Lui era più forte. Il Lato Oscuro aveva temprato il suo potere… e probabilmente, avrebbe continuato ad accrescerlo. Meglio così, comunque.
  Il suono del respiratore era l’unico che contrastava la marea di pensieri che gli passavano per la testa. Avrei voluto che vivessi più a lungo. Vader allungò una mano guantata e sfiorò la guancia di Padmé in una carezza che non aveva più nulla a che fare con l’uomo che era diventato. Avremmo potuto governare la galassia insieme... a fianco a nostro figlio...
  … ma anche lui era morto, ancor prima di venire alla luce. Il ventre rigonfio dell’ex senatrice di Naboo svettava sinistramente sotto la sgargiante veste funebre tipica del suo pianeta. Vader rimase in silenzio per qualche minuto, lasciando che l’odio lo avvolgesse in un pesante sudario, dopodiché girò sui tacchi e si allontanò dall’ultima persona che lo teneva ancorato al suo passato.
  «Addio», sussurrò, più a se stesso che ad altri, e quella parola venne inghiottita dal silenzio della notte. Mai più avrebbe permesso che l’inettitudine di Skywalker ostacolasse i suoi piani.
  Mai più…
  
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