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Autore: Journey    09/02/2019    1 recensioni
La prima volta che i miei occhi incontrarono i suoi rimasi sbalordito dalla profondità di quel blu. E quando le sue braccia mi accolsero per la prima volta per confortarmi, credo di aver percepito il tempo scandire i secondi allo stesso ritmo con cui batteva il mio cuore. Mai, prima di quel momento, avevo sentito il mio cuore battere così forte. E così, finalmente ho capito: non avrei mai potuto amare nessuno come amavo lei. Mi ero quasi dato per vinto. Avrei vissuto il resto della mia vita uscendo con ragazze interessanti delle quali non mi sarei mai innamorato e piano piano avrei visto lei invecchiare tra le braccia di un altro.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altro Personaggio, Jennifer JJ Jareau, Spencer Reid, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Capitolo 12

La guardai inclinare la testa e cominciare a baciarmi il collo. Avrei dovuto fermare quel contatto. Ma non ci riuscii. L’eccitazione stava crescendo. Le afferrai i fianchi, intenzionato a non fermarmi lì. Sentii le sue labbra ancora più avide sul mio collo. Stavo per perdere l’ultimo briciolo di autocontrollo che avevo. Poi passò alle mie labbra. Cominciammo a baciarci. Ci cercavamo famelici. Le sue mani sul mio viso. La mia mano dietro la sua nuca. Continuavo a tenerla incollata a me. Avevo sognato questo momento per anni. La mia parte razionale mi diceva di staccarmi immediatamente. Ma il mio cuore, voleva restare lì. Voleva godersi quel momento il più possibile.

JJ aveva ragione. Probabilmente il mio sentimento per lei non era mai svanito. Sicuramente il mio sentimento per lei non era mai svanito. Quell’unico bacio aveva cancellato in un istante tutte le mie certezze. Improvvisamente l’amore che provavo per Sarah mi sembrò così superficiale.

La verità è che a Sarah ci pensavo sempre meno. JJ, invece, era la protagonista indiscussa dei miei pensieri. Da quando ci eravamo baciati, la sera prima, non facevo altro che chiedermi dove fosse, se mi stesse pensando. Continuavo a pensare a quel bacio e a quanto avrei voluto baciarla ancora.

Quando quel mattino ricevetti il messaggio di Penelope che mi chiedeva di raggiungerla nel suo ufficio per parlare di ieri sera, ero intenzionato a raccontarle tutto. Le avrei detto anche dei miei pensieri poco casti su JJ. E quando mi accorsi che non c’era e che al suo posto c’era JJ, il mio cuore saltò un battito e cercai di svignarmela al più presto. Sapevo di non poter restare lucido in sua presenza. Sapevo che avrei finito per cedere ancora all’istinto. E avevo ragione. Pochi minuti dopo eravamo incollati, come due adolescenti innamorati.

Saremmo rimasti lì per sempre se il nostro telefono non avesse squillato contemporaneamente. Era Penelope. Rispondemmo.

“Dove siete? Vi stiamo aspettando in sala riunioni, sbrigatevi, abbiamo un caso”

Alla conclusione della telefonata ci guardammo confusi. C’era qualcosa che non mi tornava. Perché Penelope avrebbe dovuto invitarmi nella sua tana per poi non essere lì e perché al suo posto c’era JJ? Poteva aver organizzato tutto?

“Che ci fai qui?” domandai a JJ mentre, sempre tenendola per i fianchi, l’aiutavo a rialzarsi.

“Aspettavo che Penelope tornasse dal bagno. Tu perché sei qui?” mi domandò.

“Penelope mi ha scritto di vederci qui. Le volevo parlare di ieri sera” risposi.

“Pensi a quello che sto pensando io?” chiese.

“Se quello che pensi è che abbia organizzato questo nostro incontro, la risposta è sì”

JJ annuì e ci dirigemmo confusi in sala riunioni. Erano tutti già seduti. Sarah mi sorrise e mi invitò a sedermi accanto a lei. Lo feci, ma non riuscì a non cercare gli occhi di JJ che guardavano, tristi il fascicolo che aveva davanti.

Per tutto il tempo della presentazione del caso riuscii a non pensare alla mia situazione sentimentale. Ma quando Emily annunciò che era tempo di fare i bagagli, la verità arrivò a prendermi a schiaffi violentemente. Stavo per partire con JJ e Sarah per un caso. Saremmo stati nello stesso posto tutti e tre contemporaneamente. Avrei dovuto continuare a mentire alla mia ragazza e avrei dovuto convivere con il pensiero di far soffrire la donna che davvero amavo, JJ. Per un attimo ebbi voglia di chiedere di restare alla base assieme a Penelope. Ma poi pensai a tutta la gente che avrei potuto aiutare e a quanto fosse sbagliato agire da codardo. Così presi feci un respiro profondo e andai a prendere la mia borsa.

La scrivania di JJ è proprio dietro la mia. Stava raccogliendo le ultime cose quando Sarah si avvicinò e mi baciò. Mi sentii terribilmente in colpa, ma non nei confronti della mia fidanzata per averla tradita, bensì nei confronti di JJ, perché vedere quella scena sicuramente l’avrebbe fatta soffrire.

“Dov’eri ieri sera? Ti ho chiamato almeno dieci volte senza avere risposta, mi hai fatto preoccupare”

“Ma no, tranquilla, sono solo uscito a camminare e ho lasciato il telefono a casa”

“È successo qualcosa, Spencer? Sai che puoi dirmi tutto”

“No, perché?”

“Ti vedo strano”

“Non ho nulla, davvero” sorrisi credendo di tranquillizzarla. Ma Sarah non era stupida e sapeva bene che c’era qualcosa che non andava.

“Va bene, ti aspetto sul jet, ti amo” mi disse.

“Ti amo anche io” risposi sbrigativo.

La guardai andare via e quando le porte dell’ascensore si chiusero, aspettai in silenzio che JJ si girasse. Quando lo fece, potei vedere i suoi occhi lucidi. Non mi disse nulla, semplicemente mi sorrise malinconica e si avviò all’ascensore anche lei. Afferrai la mia borsa e la seguii. Entrai con lei nell’abitacolo.

“JJ” dissi.

“Spence, non c’è bisogno che tu dica nulla”

“Mi dispiace”

“E per cosa? Per aver detto alla tua ragazza che l’ami. Non devi scusarti. Sono io quella che dovrebbe scusarsi. Mi dispiace che ti abbia costretto a mentire. So che non ti piace, ti prometto che non ti salterò più addosso”

“Mi sembra che il primo a saltarti addosso sia stato io” lei mi guardò confusa. E non riuscii a fare altro che chinarmi verso il suo viso, alzandoglielo con una mano e baciarla. La baciai dolcemente questa volta e il mio stomaco si chiuse in una morsa stretta, dolorosa per certi versi. Eppure, così piacevole.

“Spence” mi disse piano.

“Non voglio smettere di baciarti”

“Ma ami un’altra donna”

“Ora mi è chiaro. Io amo solo te”

Mi fu tutto chiaro. Avrei dovuto rompere con Sarah. Non c’era altro da fare. E non mi dispiaceva. Volevo rompere con lei se quello avesse significato poter cominciare la mia vita con la donna dei miei sogni, JJ. Ma come?

   
 
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