“Amore, tempo, morte.

Queste tre astrazioni collegano

ogni singolo essere umano sulla terra,

ogni cosa che vogliamo,

ogni cosa che abbiamo paura di non avere,

ogni cosa che alla fine decidiamo di comprare

è perché in realtà,

a conti fatti noi desideriamo l'amore,

vorremmo avere più tempo

e temiamo la morte.”

-Collateral Beauty

“Okay principessa, incamminiamoci verso la macchina, lasciamo un attimo la mamma sola con il papà.” disse Jackson prendendo la mano di Sofia, la quale poggiò i fiori sulla tomba del padre.

Avevo chiesto a Jackson di accompagnarci al cimitero per dare l'ultimo saluto a Mark prima della partenza per New York. D'altronde lui era la persona più vicina al padre di mia figlia, e avevo bisogno di qualcuno che tenesse Sofia per permettermi di parlare qualche minuto da sola con Mark.

Mi concentrai sulla fotografia. Il suo sorriso ammiccante, i suoi lineamenti perfetti, i suoi occhi pieni di vita.

“Eccomi qua Mark...ho deciso di portarti Sofia per salutarti prima di trasferirci. Non si ricorda di te, come immaginerai. Ma le racconto spesso di te. Di come andavi in giro a testa alta con lei in braccio, fiero. Di come la facevi giocare, eri più bravo di me e Callie...probabilmente perché ti divertivi di più, sei sempre stato un po' immaturo. Di come eri insicuro quando restavi solo con lei. Di come la vestivi, era tutta scompigliata! Di come l'amavi. Di come amavi me e Calliope. Soprattutto Calliope, ovviamente. Ci è voluto un po', ma alla fine hai voluto bene anche a me. E io ho voluto bene a te. Avevamo una figlia insieme...ABBIAMO una figlia insieme. Eri un bravo papà. Un buon amico per mia moglie.”.

Un'immagine si insinuò nella mia mente: Mark che accompagnava la mia ex moglie all'altare; lui aveva un sguardo fiero, pieno di affetto. Aveva sempre tifato per noi.

“A proposito di lei; tra due giorni la rivedrò. Mi sto trasferendo solo per Sofia, sai. Lei è tutta la mia vita, e farei tutto per lei. Tu faresti lo stesso. Il pensiero di rivedere Callie però...ah, non immagini quanto mi faccia sentire bene. Ci stiamo scambiando messaggi per l'organizzazione,e questa cosa mi sta facendo uscire di testa. Mi sto accorgendo che è ancora capace di farmi sorridere. E di farmi venire le farfalle allo stomaco. Bella catastrofe, eh? Non la vedo da molto tempo, ma sono sicura che quando la rivedrò sembrerà che il tempo non sia passato. Mi chiedo se lei mi abbia dimenticata. Da alcuni messaggi, sembrerebbe di no. Io certamente non l'ho dimenticata. Non potrei mai.”.

“Avresti odiato me e Callie negli ultimi anni... Dio... mi avresti uccisa con le tue mani. Per quello che ho fatto. Ed io ti avrei lasciato fare. Te l'ho già detto tante volte venendo qua, ma io non ho mai fatto nulla per farle del male. Voglio che questo sia chiaro. Sono stata debole, egoista, ma l'ho sempre amata. Poi, avresti odiato lei per aver cercato di portarmi via Sofia. Anche lei è stata egoista. Insomma, ce ne avresti dette di tutti i colori. Però magari se ci fossi stato tu, il nostro collante, nulla di tutto questo sarebbe successo.”.

“Non so perché ti sto parlando di tutto questo, è come se cercassi delle risposte, ma tu non puoi più darmele. Immagino che tu vorresti che sistemassi le cose con Callie. Mi diresti: “Va a riprenderti tua moglie, Robbins!”. Mi diresti che abbiamo sprecato abbastanza tempo, e che siamo due cretine. Mi diresti di sbrigarmi, anzi proprio di muovere il culo. Mi faresti un discorso sull'amore e sul tempo e sulla morte. Perché per l'amore non è mai troppo tardi, è vero, ma il tempo ama prendersi gioco di noi. Ed è meglio non giocare con il fuoco quando si tratta del tempo. Mi diresti di provarci mentre ho ancora tempo per farlo. Perché il futuro non è una garanzia. Tu purtroppo lo sai bene. E non vorresti che anche io e Callie sprecassimo l'amore che abbiamo come avete fatto tu e Lexie.”.

Riflettei un attimo sulle mie parole.

“E credo che ascolterei il tuo consiglio. Anzi... lo ascolterò. Ci devo provare, anche se ho paura. Lei è l'amore della mia vita, dopotutto.”.

Sorrisi.

“Vedi, in pratica, mi hai risposto. Anche se teoricamente non puoi rispondere...mi hai risposto! Probabilmente ora te la stai tirando lassù, e stai dicendo a tutti che il merito se mi sono svegliata è tuo!”.

Continuavo a sorridere tra le lacrime.

Accarezzai per l'ultima volta la foto, prima di sussurrare: “Magari una volta a New York avrò ancora bisogno di te, quindi vedi di proteggermi da lassù, e di pregare perché anche Callie sia disposta a riprovarci. Sei ancora il collante della famiglia, Sloan.”.

Uscii dal cimitero con un coraggio e una grinta che nemmeno mi ricordavo di possedere.
Grazie, Mark Sloan.