Scritto
con il prompt de I prompt del lunedì:
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Sangue caldo come il fuoco/nelle vene scorrerà/come
lava da un vulcano/la nostra ira esploderà.
“Questa
storia partecipa a “Garden in love (attività
miste)” indetta dal gruppo facebook Il Giardino di Efp.
Prompt
di S.L.C.:
“Una
dichiarazione d’amore piuttosto atipica di B per
A e A non sa se prenderla seriamente o riderci su”.
La
dichiarazione del cyborg
Le
scintille prodotte dalla pietra che scivolava sulla
lama della spalla sprizzavano tutt’intorno, illuminando i
parchi mobili da
accampamento militare nella stanza.
Snake
si accese una sigaretta e se la portò alle
labbra, il chiarore del fuoco illuminava il suo viso.
“Non
credo, hai veramente messo in pratica il mio consiglio”
disse. Dalla stanza accanto provenivano i versi delle galline, che si
confondevano con i rumori dei macchinari all’interno della
stanza, e con il
suono a cui dava vita la pietra sul metallo.
Raiden
alzò il capo e rispose: “Tu segui i miei
consigli come ninja e poi ti ho sempre seguito. Sei stato un
po’ il mio mentore”.
Snake
si massaggiò il mento e sospirò.
“Non
so come fai a sopportarmi. Persino il mio puzzo
deve ricordarti Solidus, io e lui abbiamo i cazzo di geni di Big
Boss” ringhiò.
Chiuse gli occhi ed espirò una nuvola di fumo.
Raiden
guardò il proprio riflesso da cyborg nella
lama.
“Ciò
che ero è morto e con lui anche tutto ciò che mi
spaventava come semplice ragazzino. Ora in me scorre il fuoco, la
stessa
materia vulcanica che esplode in te” rispose.
Snake
incise con i denti la sigaretta.
“Il
fuoco lascialo alle teste vuote che si fanno
prendere dall’ira. Io sono un soldato stealth e tu un
ninja” ribatté.
Raiden
ridacchiò roco.
“Noi
siamo energia. Ti libererò e così saremo liberi
insieme… Non saremo più un’ombra di
qualcun altro e uno scarto cresciuto solo
per combattere” disse.
<
Parla tanto del fatto che quello che era è morto,
io direi di più che è rinato lo squartatore ed
è morto quel ragazzino che
pensava di farsi una vita con Rosemary > pensò David.
“Lo
sai che non sono la tua famiglia, vero?” domandò,
staccandosi dalla parete e camminandogli incontro.
David
piegò di lato il capo, facendo ondeggiare i
lunghi capelli biondi.
“No,
sei il mio amante. Però riuscirò a convincerti a
riconoscermi ufficialmente, poi a quel punto adotteremo la piccola
Sunny ed
Otacon farà lo zio premuroso” rispose Raiden.
Solid
batté un paio di volte le palpebre.
“Cos…”
biascicò.
Raiden
rimise la spada nella fodera e lo guardò in
viso, il suo aveva delle parti da cyborg.
“Andiamo
a letto insieme, no? Penso io abbia il
diritto di dichiararmi” disse.
Snake
pestò la sigaretta sotto lo stivale e gli
camminò intorno, fissandolo, la bandana sulla sua testa
ondeggiava ad ogni suo
movimento.
“Devo
prendere sul serio questa dichiarazione? Perché
è stata strana, forte, tanto da riderci su, anche per me che
credo nell’amore
improvviso che scoppia nel campo di battaglia…
Inoltre
ti ricordo che entro qualche mese sarò nella
tomba, e prima avrò distrutto l’intera
civiltà. Ti rinfresco la memoria: sono
una bomba ad orologeria pronta a seminare un virus mortale, non mi ci
vedo ad
avere un futuro” gli ricordò.
Raiden
lanciò il sasso e lo riprese al volo.
“Fermeremo
Liquid e troveremo una soluzione. Poi sta a
te prendere sul serio o no la mia dichiarazione” disse.
“Frequentare
con gente come Vamp non ha fatto bene
alla tua credibilità, anzi non ti ha fatto bene per niente,
ma… Diamine, ho
visto cose più strane. Dichiarazione accettata e ti prometto
che se riuscirò a
sopravvivere ti accontenterò anche”
brontolò Snake.