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Autore: anaiv    11/02/2019    4 recensioni
Sana Kurata ha ventisei anni ed è un'attrice di fama mondiale. Dopo le scuole superiori e un anno di convivenza con il suo fidanzato Akito Hayama, ha deciso di trasferirsi a Londra lasciandosi alle spalle un amore finito male. Ci sarà riuscita?
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Rei Sagami/Robby, Sana Kurata/Rossana Smith | Coppie: Sana/Akito
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Akito
 
Non dovrei starmene qui, così. Questa casa non è più mia; qui c’è il mio passato, c’è mio padre, c’è Natsumi che mi urla contro, c’è mia madre. Questa casa mi ricorda tutto quello che di sbagliato c’è stato nel mio passato. Sana Kurata, l’amore della mia vita, ha perso nostro figlio e si è sentita in colpa, qui, in questa maledetta casa. Dio, che stronzata!
- Hayama, sei sveglio? -
- Sì, Tsu. Avevo bisogno di chiudere gli occhi. -
- Devo dirti una cosa…-
- Si tratta di lei? -
- Sì. Si è svegliata e sta bene. È uscita dal coma -
- Bene. Sono contento -. In realtà sono molto più che sollevato, poteva morire. Sono rimasto con lei fino alla fine dell’intervento, le ho tenuto la mano, ma appena è finito, ho preso un congedo, ho gettato il cellulare e ho preso il primo aereo per Tokyo. Avevo bisogno di staccare. Cazzo. Era incinta. Sono passate due settimane e ancora non riesco a farmene una ragione. Era incinta, me lo ha nascosto per non ferirmi e io l’ho quasi uccisa. Merda.
- Stai bene? -
- No, Tsu. Non ho voglia di parlarne. Grazie per la compagnia, ora puoi tornare da Aya e i bambini-. Tsu si è precipitato qui, ha visto le finestre aperte e, impiccione com’è, è corso in mio aiuto.
- Non insisto. Chiamami, amico. -  Probabilmente non lo farò. Sono io, Akito Hayama, e sono uno stronzo, un maledetto idiota che ha messo a repentaglio la vita della persona più in gamba dell’universo. Vorrei che il dolore sparisse, che tutta questa merda tornasse da dove è venuta; vorrei rivedere mio padre, vorrei parlargli e chiedergli scusa. Era un brav’uomo e se ne è andato troppo presto.
Vorrei solo non essere più Akito Hayama.
 
 
 
 
 
Sei mesi dopo…
 
 
- Rei, guarda! Posso correre! – In realtà non dovrei. Se Bill, il mio medico, lo scoprisse, mi farebbe una ramanzina delle sue. Ho voglia di correre, a breve diventerò zia, la bambina di Rei e Natsumi arriverà in questo mondo in men che non si dica. Sono felice: ho ripreso a recitare, amo Londra e sono viva. Un miracolo.
- Sana! Vieni qui e smettila di correre in giro come i bambini! - Luke sorride e mi sgrida, proprio come si fa con gli infanti! Pff! Luke è meraviglioso, l’ho conosciuto in ospedale: è un volontario, sta spesso con i bambini nel reparto di oncologia e mi ha subito colpito. È un bel ragazzo, moro, occhi azzurri, ma soprattutto ha un gran cuore e sa abbracciarmi. Non ama che io sia un’attrice di fama mondiale, ma cerca di farselo andare bene. Forse mi ama davvero…
- Sana! Andiamo? -
- Oh Rei, Luke, tesoro, scusate. Mi manca correre! – Sorrido e mi getto tra le braccia di Luke. È quello giusto.
 
- Sana… -
- Che c’è? -
- Luke… -
- Fuka, smettila! Formula una frase di senso compiuto! -
- Ok, brutta racchia, te la sei cercata! Luke non sa di Akito e non sa nulla del tuo passato. Oh, dimenticavo… Akito! Devi parlargli! Non può finire così, lui sa la verità e… -
- E niente! Smettila! Sa la verità ed è scappato! Mi ha lasciata mezza morta in un letto e si è guardato bene di non premurarsi di sapere nemmeno se fossi viva! Smettila, dannazione! Akito Hayama non esiste più! -
- Ok, scusa. Ti chiamo più tardi. Ti voglio bene, Sana. Ricordalo -. Una lacrima silenziosa mi solca il viso e si cristallizza al confine con le labbra. È salata. È dolorosa. Akito era l’uomo della mia vita, prima dell’incidente abbiamo fatto l’amore. Stavo per morire e lui è fuggito via come un ladro. Non potrei perdonarlo in nessun caso. Sono felice con Luke, è un bravo ragazzo e merito la felicità. Ho una seconda occasione e non penso di volerla gettare via così.
 
 
 
Akito
 
- Sagami -
- Hayama -
- Come sta? -
- Sai, è viva-
- Questo lo so. Sta bene? -
- Ha incontrato un uomo. Si chiama Luke Sullivan, è un volontario dell’ospedale. Sembra molto felice con lui -.
- Sta tranquillo, non ho intenzione di mettermi in mezzo. Voglio solo sapere se sta bene -
- Lei sì, ma tu? -
- Ascolta, Sagami. Sei il padre di mia nipote, non la mia migliore amica, io e te non ci facciamo le trecce a vicenda. Scopo e questo mi basta -.
- Ok. Certo. Prima o poi Sana verrà a sapere che sei tornato -.
Scopo e questo mi basta. Il mio passato non esiste più. Sana Kurata non esiste più.



Ciao a tutti! Sono tornata! Sono passati più o meno tre anni, sono cambiate tante cose, ma io sono sempre la stessa e sono sempre felice di condividere con voi le mie piccole storie. Un bacio a tutti, spero che continui a piacervi!
  
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