Storie originali > Generale
Segui la storia  |       
Autore: Akiko Uzumaki    11/02/2019    1 recensioni
Jackie , una adolescente californiana, decide di cambiare scuola, affinché le cose nella sua vita migliorino dopo essere stata piantata dalla sua migliore amica e umiliata dal suo ex ragazzo. Affiancata dai suoi amici di sempre, Frank, Moe e Mark, decide così di stravolgere completamente la sua vita, incontrando Scream, la sua pazza compagna di stanza nel nuovo convitto, Steve, che diventerà il suo migliore amico, e Dean, quel ragazzo tanto timido quanto dolce e premuroso.
Eppure c'è una cosa che deve ancora capire: il vero cambiamento non deve avvenire nel contorno, ma dentro di sé.
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

                                                                 CAPITOLO 2


Canzone consigliata: Mad Hatter- Melanie Martinez

Questa notte non ho chiuso occhio, sono stata tutto il tempo a pensare a come potrebbe andare la giornata di oggi e poi... Scream russa, molto e fastidiosamente. Io non riesco nemmeno a tollerare questo rumore. Credo anche che abbia il sonno pesante, perché non sentiva i miei sbuffi e i miei "uffa" a tratti anche urlati. Mi alzo dal letto a fatica e mi guardo allo specchio: i miei occhi azzurri sono contornati da occhiaie così profonde che mi spavento solo a guardarmi di sfuggita, ho i capelli arruffati che hanno bisogno di una bella sistemata. Mi appisolo, senza accorgermene, con la testa vicino allo specchio, quasi addormentandomi, ma una pacca sul culo mi sveglia di soprassalto: maledetto sonno leggero.

-Svegliati pelandrona.- scherza Scream, passandomi affianco per andare in bagno. È già vestita e ha i capelli legati in due codini, ma è ancora struccata e quasi stentavo a riconoscerla. Non che sia brutta, semplicemente l'ho vista iper truccata e mi ha fatto una certa impressione vederla così. Ho bisogno di mangiare, ho una fame che mangerei tutto ciò che mi capita a tiro, ieri sera non ho nemmeno toccato un po' di cibo. Quindi, per scendere presto in mensa e fare colazione, mi preparo in dieci minuti, indossando una maglia grigia e un pantaloncino non troppo corto, parigine e Vans, e truccandomi con correttore e mascara per poi scendere e raggiungere gli altri. Cerco di rintracciare Moe, e finalmente la vedo: ha la nostra maglia dell'amicizia, quella con la scritta "Fries before guys" che è diventata una specie di legge non scritta tra me e lei, un jeans nero e le solite Vans nere sgualcite. Le vado vicino e, dopo esserci abbracciate, andiamo in mensa, dove già sono seduti Frank e Mark che spettegolano guardandosi intorno.

-Vi ho fatto vedere troppo Gossip Girl per caso?- ironizzo, beccandomi due linguacce e una risatina da parte di Moe.

-Sempre simpatica, come un dito nel deretano.- risponde Frank. -Comunque, bando alle ciance, come sono le vostre compagne di stanza?- chiede, addentando un muffin al cioccolato che la sola vista mi ha aperto lo stomaco ancora di più, come se non lo fosse già abbastanza. Per tutta risposta bevo un sorso di succo all'ananas e porto una forchettata di pancake alla bocca, mentre Moe sorride.

-A me è molto simpatica e disponibile, abbiamo parlato quasi tutto il giorno.- dice la mia amica, la solita fortunata. Mark si gira verso di me e mi sorride, con quel sorriso così dolce che mi fa quasi arrossire, per poi chiedermi "e tu?"

-Oh bene. È un po' svitata, sembra fatta perennemente e stamattina mi ha dato anche una pacca sul culo.- spiego, fingendo indifferenza ma in realtà sono un po' incazzata. In effetti non ci ho ancora speso tempo a pensarci, ma... cazzo, è una pacca sul culo! Per di più data da una sconosciuta! Mi tocco la chiappa offesa, cercando di togliere il sentore di una mano sconosciuta, e poi eccola lì, la mia coinquilina: è truccata tantissimo, e indossa un vestito tutto rosa, da capo a piedi. È davvero molto stravagante. Troppo fissata a guardarla parlare con una ragazza alta dai capelli corti e una rossa dagli occhi verdi, non mi accorgo che i miei amici stanno ridendo come tre cretini.

Hanno ragione, la situazione è esilarante.

-Già fai colpo, ragazza.- ride Mark, facendomi innervosire. Sa che su queste cose non mi piace scherzare, è snervante essere presa in giro per una persona che in realtà non mi piace. Inoltre Scream mi da quasi un senso di sporco e di erba, meglio di no, meglio non essere associata a quella.

-Mark, ti odio.- sentenzio, finendo il pancake. Ho finito e dovrei andare in classe, ma poi mi ricordo che oggi è il giorno in cui le lezioni iniziano un'ora dopo perché dobbiamo prendere l'orario e quindi trovare le classi, quindi mi alzo con calma e con calma, insieme a Moe, mi dirigo nel dormitorio per lavarmi i denti. Ci siamo dati l'appuntamento con i ragazzi alle otto e un quarto davanti all'edificio principale, abbiamo solo cinque minuti di tempo. Moe è nella stanza 42, due piani sopra di me, quindi devo anche aspettarla perché sicuramente ci metterà più tempo (com'è ovvio). Dunque, alle otto e venti siamo in fila per l'orario e, dieci minuti dopo, abbiamo tutti il nostro. Moe, a differenza mia e dei ragazzi, è soltanto al terzo anno, quindi ciò implica che potremmo avere solo un corso facoltativo da fare insieme. Noto che con Mark condivido il corso di inglese e quello di latino, accessorio, assieme a Frank ho biologia e storia mentre con Moe soltanto recitazione di pomeriggio. Come lingua straniera, assieme al francese obbligatorio, ho scelto giapponese, il mio sogno da quando frequentavo il liceo normale. Guardandomi intorno, noto le facce nuove che popolano questo edificio: qui ci sono ragazzi e ragazze che vengono da città ad un'ora di distanza da qui (come me) e che non vogliono guidare troppo oppure che provengono addirittura da altri Stati. Questo un po' mi rilassa, significa che nessuno mi potrà riconoscere e forse la vecchia nomea non esisterà nemmeno più. Prendo una ciocca di capelli tra le dita e inizio ad attorcigliarla, mentre controllo la materia della seconda ora del martedì: francese, adesso sono da sola. I ragazzi hanno matematica e Moe inglese. Non importa, almeno li vedrò dopo. Mi sento circondare il bacino da un braccio bianco: Scream.

-Ma lo sai che abbiamo tutte le ore in comune?- mi sussurra, facendomi spostare subito dopo per il contatto troppo intimo.

-Ma cosa... Io... Okay, va bene, allora sapresti dirmi dov'è la classe?- chiedo, cercando di mantenere le sembianze di una persona normale e non spaventata dal contatto di una bestia, cioè, di un essere umano. Per tutta risposta, Scream afferra la mia mano e mi guida in un'aula al primo piano, dove prendiamo posto l'una accanto all'altra. Poco dopo, entrano le due ragazze che c'erano prima a parlare con lei, la rossa e la mora dai capelli corti. La mia compagna di banco le saluta e le fa accomodare una vicino a me, l'altra a lei. Mi sorridono entrambe, e mi sembra una scena abbastanza inquietante.

-Jackie, loro sono le mie due migliori amiche, Candy e Liu.- mi dice, mentre la rossa seduta accanto a lei- e che dovrebbe chiamarsi Candy- mi stringe la mano, e l'altra- Liu, seduta proprio vicino a me- mi dà una pacca sulla spalla. Dovrei darmi una calmata, seriamente. Sono entrambe molto belle, e sembrano molto meno strane di Scream, che ha un soprannome che è un programma. La ragazza inforca gli occhiali da vista enormi appena la professoressa Byron, quella di francese, entra nella nostra classe.

-Buongiorno ragazzi, non perdo tempo a spiegarvi chi sono e cosa insegno, dato che già lo sapete, più che altro vorrei presentarvi Jackie Winslet.- dice, e io mi alzo per andare alla cattedra.- Bene, io sono la professoressa Byron e questa sarà la tua classe di francese per tutto l'anno.- continua, sembra quasi lo abbia imparato a memoria questo discorso. Non appena vado a posto mi viene da ridere e mi giro a guardare Scream: anche lei vorrebbe scoppiare, e allora lo facciamo insieme, non facendoci notare dalla prof. Forse la sto giudicando troppo in fretta.

                 ************************
È l'ora di pranzo, e ho un leggero languorino che mi sta sconvolgendo lo stomaco. Cerco di individuare i capelli castani di Moe, il giubbotto di pelle di Frank oppure i ricci color miele di Mark, ma nulla, non riesco a vedere nessuno. Poi noto un gruppetto di ragazze è una Moe felice e sorridente, così decido di lasciarla in pace a godersi le sue nuove amiche. Non c'è traccia degli altri due, quindi decido di sedermi ad un tavolo vuoto.

Perché hanno iniziato a fissarmi tutti?

Ovunque mi giri, c'è gente che ha gli occhi spalancati puntati su di me come se avessi commesso un omicidio. Che sarà mai, sono nuova e posso sedermi da sola. Mi viene quasi da urlare "che cazzo state guardando?", ma la risposta arriva da sola.

Ci sono quattro ragazze, due more e due bionde, vestite completamente di rosa e bianco,  come la divisa delle cheerleader impone. Pensavo che il cliché delle cheerleader che bullizzano le nuove arrivate fosse solo, appunto, un cliché, anche perché andavo molto d'accordo con quelle del liceo e mi avevano addirittura proposto, più di una volta, di entrare in squadra con loro. Purtroppo non sono mai stata abbastanza elastica per fare acrobazie e quindi ho sempre rifiutato. E invece qui ci sono quattro maschere di carnevale che mi fissano con disappunto, come se avessi fatto qualcosa che non va. Una delle bionde, quella con gli occhi scuri, era a lezione di biologia con me, le altre le avevo viste girare nei corridoi.

-Si vede che sei nuova qui.- commenta la mora bassina, la più carina tra tutte. Guardo prima il mio corpo: sono vestita in modo consono, i pantaloncini mi arrivano a metà coscia e mi coprono il culo. No, decisamente non ho nulla che non va. Le guardo stralunata, mangiando un boccone delle lasagne prese alla mensa.

-Senti cosa, se non hai capito te ne devi andare di qua.- mi scuote la mora alta, mentre io la spingo via. Ma chi cazzo sono queste qui per mettermi le mani addosso? E soprattutto quali problemi mentali affliggono le loro menti? Prendo la bottiglia d'acqua dal tavolo e faccio per buttarla addosso ad una di loro, ma una mano femminile e forte mi mantiene il braccio: e questa ora chi è?

-Smettila di importunarla, Jackie è nuova e non lo sa che questo è il vostro tavolo.- rimprovera una voce, che riconosco come quella di Scream. La mano è quella di Liu, che fulmina le quattro ragazze con uno sguardo gelido, che ha fatto accapponare la pelle anche a me.

-Che cazzo me ne fotte basta che se ne va da qui che ho fame!- sbraita la bionda dagli occhi scuri, posando il vassoio sul tavolo e sbattendo un piede a terra. Infantile e stupida come la merda, che accoppiata.

-Ce ne andiamo subito, l'importante è che ci lasci in pace.- sbotta Liu, lasciandomi finalmente il braccio e guidandomi verso il loro tavolo. Ora Scream non mi sembra nemmeno tutto questo mostro che avevo costruito nella mia mente: poteva benissimo farsi i fatti suoi e lasciare che le stronze mi bullizzassero. E invece è venuta da me e mi ha salvato da una situazione che poteva finire male. Sarà anche una pazza, sempre fatta, fuma come una ciminiera (da quando la conosco ha fumato più di quanto io abbia fatto in tutta la mia vita), ma forse non è nemmeno così tanto male come ho creduto all'inizio. 




AKIKO'S SPACE 
Ehilà ragazzi, come va? Eccomi tornata con il secondo capitolo di questa storia, dove iniziamo a conoscere meglio Scream, la stramba compagna di stanza di Jackie, e ho introdotto due personaggi secondari che personalmente amo, Liu e Candy. 
E niente, spero vi stia almeno intrigando in quanto è una storia in cui ci ho messo tutta me stessa, spero dunque che un po' vi possa arrivare!
Detto ciò, Liu e Candy sono, rispettivamente, Ruby Rose ed Emma Stone. 
Al prossimo capitolo! 
-Akiko.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: Akiko Uzumaki