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Autore: SuperCorpKL    11/02/2019    4 recensioni
"Giuro solennemente di svolgere fedelmente il ruolo di Presidente degli Stati Uniti d’America. Giuro che nel massimo delle mie capacità, io tutelerò, proteggerò e difenderò la Costituzione della Nazione."
Con il peso del mondo libero sulle spalle,Lena Luthor dovrà adattarsi alla sua nuova vita alla Casa Bianca, dove conoscerà il suo staff. In particolare una bionda dagli occhi magnetici, Kara Danvers, sin dall'inizio l'attrazione tra le due donne è palpabile. Tanti segreti ruotano attorno alle due donne, segreti in grado di...
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Alex Danvers, Kara Danvers, Lena Luthor, Maggie Sawyer
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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-"Io, Lena Luthor."
 
"Io, Lena Luthor." Ripetè la donna in piedi di fronte al Giudice della Corte Suprema, la mano sulla Bibbia, mentre un migliaio di persone si trovava in piedi intorno a loro e i flash delle macchine fotografiche non smettevano di scintillare.
 
" Giuro solennemente di svolgere fedelmente il ruolo di Presidente degli  Stati Uniti d’America" Continuò il giudice. "Giuro che nel massimo delle mie capacità, io tutelerò, proteggerò e difenderò la Costituzione della Nazione."
 
"Giuro solennemente di svolgere fedelmente il ruolo di Presidente degli  Stati Uniti d’America. Giuro che nel massimo delle mie capacità, io tutelerò, proteggerò e difenderò la Costituzione della Nazione."
 
 
Un applauso fragoroso risuonò quando il nuovo Presidente  terminò  il suo giuramento inaugurale. Lei sorrise al Giudice della Corte Suprema che le tese la mano destra che lei strinse con gioia.
 
-"Abbiamo appena assistito alla proclamazione del 47 ° Presidente della nostra Nazione in diretta dal Campidoglio!" Esclamò il giornalista che era appena tornato in onda." E noi non possiamo che essere impazienti nel vedere ciò che ci riserverà il mandato del  leader donna del mondo libero che è stato in grado di fare una campagna impressionante."
 
J'onn J'onzz spense la Tv prima di raddrizzarsi, quando sentì qualcuno bussare alla sua porta. Buttò un “avanti” e vide, senza stupirsi, l’agente che attendeva di entrare nella stanza.
 
"Danvers!" Esclamò. ­
 
" Volevi vedermi ?" domandò la giovane donna avanzando nervosamente nella sala. ­
 
"Siediti" J onn, facendo un segno in direzione di una delle due sedie davanti al suo ufficio.
 
La ragazza non si fece pregare e si accomodò  
"Ho un nuovo incarico per te." la interruppe.
 
Smise di parlare lasciando cadere le mani sulle ginocchia prima di mandargli un grande sorriso e tornare
 
"Davvero? ­"
 "Si, per te e tua sorella." disse, aspettando la reazione della ragazza.
"Mia sorella? Cosa c'entra lei? Lei non lavora per il governo, lei ha un lavoro suo e non voglio assolutamente immischiarla, l'abbiamo coinvolta già una volta e la stavano per uccidere. J'onn ti ho parlato di lei e dei suoi poteri in maniera confidenziale." Disse velocemente e irritandosi Alex.
"Alex, tua sorella ha dei poteri che nessuno ha in questo mondo e l'incarico è davvero pericoloso, ci serve il suo aiuto e poi quella volta abbiamo combattuto contro alieni che possedevano kryptonite."
"Appunto, è pericoloso. Io non metto in pericolo mia sorella un'altra volta, mia madre ha già perso tanto e sapere che già io sono in pericolo non la rende di certo felice, lasciamo Kara fuori da questo."
"Con tua sorella diventerebbe tutto meno pericoloso, Alex non puoi nasconderla per sempre, lei è venuta qui per proteggere le persone e non le stai lasciando fare quello per cui è nata, hai visto la felicità nei suoi occhi l'ultima volta."
"Non dovevo parlartene, non dovevo dirti dei suoi poteri e non dovevamo metterla in mezzo." Alex stava per alzarsi ma J'onn la trattenne per un braccio.
"Alex, pensaci. Kara è felice?"
Alex stava per rispondere ma si bloccò ripensando alla sorella, la sera prima le aveva confessato di sentirsi inutile. 
"Parlami dell'incarico." Sospirò. "Se sarà una cosa troppo pericolosa andrò senza di lei e poi non è detto che lei accetti." Ma sapevano bene entrambi che Kara era pronta ad accettare qualsiasi cosa per fare del bene.

"Come probabilmente sai, un nuovo Presidente è stato eletto ..."
 
-­"Sì." rispose Alex. "Kara mi ha praticamente obbligata a votare lei, io non ero molto convinta visti i trascorsi familiari ma come ben sai Kara è capace di farti cambiare idea su chiunque." 
Si zittii immediatamente quando lo vide silenzioso.
"Proprio per questi trascorsi entriamo in gioco noi." 
"Cosa c'entriamo noi?"
 Sospirò esasperato prima di riprendere il discorso: ­
 
"Il presidente ha espressamente richiesto la nostra presenza, non ha accettato nessun altra forma governativa. Ha detto che siamo gli unici di cui si può fidare visti i nostri precendenti trascorsi con lo scorso presidente. Dobbiamo proteggerla."
"Da quando facciamo servizio di sicurezza per i presedenti?"
"Da adesso. Se un Presidente comanda, noi obbediamo. Capito, agente Danvers?"
"Si, signore." Sbuffò lievemente Alex.
"Ho preparato una squadra da trasferire alla Casa Bianca e tu sei a capo."
"Tu non vieni?" Chiese sgranando gli occhi.
"Qui chi resta? Mi fido di te e della mia squadra e anche di tua sorella. Sarete monitorati e se dovesse esserci bisogno interverremo."
"Va bene" asserì Alex, annuendo solennemente. "Quando dovremmo partire?"
"Domani."
Alex balzò in piedi sapeva che era inutile lamentarsi quello era un ordine e andava rispettato, doveva avvertire sua sorella immediatamente.
 

"Domani?" Chiese Kara sgranando i suoi occhioni blu. " Non abbiamo neanche il tempo di prepararci. Il...il presidente, Alex! Non sono pronta." 
Kara era davvero elettrizzata per l'incarico ma di certo inizialmente non aveva pensato minimamente che si trattasse del presidente e non aveva idea che l'incarico sarebbe iniziato il giorno dopo.
Alex la guardò senza parole prima di scoppiare a ridere.
 
"Molto divertente! Hai la forza di cento e più uomini, Kara. Sei l'unica ad essere pronta."
"Ma non posso usarli, capirebbero che sono un'aliena e..."
"Kara li userai con astuzia, ci sono io al tuo fianco quindi non temere. Non si può rifiutare, ti prego dimmi che sei con me."
 "Mi hai detto la scorsa sera che sarebbe una follia mostrare i miei poteri" sottolineò Kara. "E ora tu vuoi che io mi occupi personalmente della sicurezza del Presidente degli Stati Uniti?"
Alex annuì poco convinta e Kara capì che non era di certo stata lei a proporla, questo la infastidì molto.
"Ti prego, saremo io e te al comando..."
Quando vide la supplica negli occhi di sua sorella, sospirò e annuì poco convinta. ­
"Va bene, Alex. Ma devo prepararmi davvero psicologicamente, io al comando non so se mi spiego." Disse con occhi ancor più sgranati.
"Ne sei capace, ne sono sicura. Per sdebitarmi ti comprerò tutta la pizza che vuoi."
A Kara le brillarono gli occhi e annuì, bastava poco per convincere la sorella e nonostante fosse spaventata era anche elettrizzata.
 
Alex dovette utilizzare tutta la sua forza di volontà per non ridere davanti alla reazione della sorella davanti lo scatolo di pizza ma allo stesso tempo portava tanta preoccupazione dentro. Kara aveva il cuore puro ma allo stesso tempo era ingenua e anche difficile da gestire. Era molto forte, molto coraggiosa e aveva un grande istinto. Il che significava che, nonostante tutti i guai in cui si era cacciata, riusciva sempre ad uscirne.
"So che spesso ti ho detto di non usare i tuoi poteri per restare al sicuro" ammise. "Ma questo non significa che io non abbia fiducia in te e so che insieme faremo un ottimo lavoro."
 Un senso di orgoglio invase Kara che non poté trattenere un sorriso compiaciuto. Alex si era appena aperta con lei, cosa che non era mai successa,­ e in più le aveva offerto un lavoro al fianco del Presidente che lei stimava davvero tanto. Le avevano affidato il compito di controllare, proteggere la persona più importante del paese e lei sapeva,­ sentiva nel profondo, che questa nuova assegnazione avrebbe cambiato la sua vita per sempre. ­
 "Io non vi deluderò" affermò con acquiescenza Kara. ­
 " Ne sono certa." rispose Alex con un mezzo sorriso. 
 "Adesso andiamo a riposare." Disse sbarazzandosi dello scatolone.
"Sono soltanto le nove, Kara." Le fece notare Alex.
"Io voglio essere ben pronta."
"Ma non hai bisogno di dormire così tanto tu."
"Invece si e dovresti farlo anche tu. Io vado, buonanotte." disse prima di sparire.
Alex scosse la testa.  

Comprendendo che era giunto il momento per lei di andare a letto visto che l'orologio segnava l'una, Alex si alzò in piedi e raggiunse Kara, si sistemò al suo fianco e chiuse gli occhi. 
"Alex." Kara la chiamò.
"Kara? Non dovevi dormire?" disse ad occhi chiusi.
"Sono troppo agitata per dormire." 
 "Kara, andrà tutto bene." disse con voce stanca.
"Sicura?"
"Si, adesso dormi."
Sospirò e si zittì, non avrebbe dormito ma non poteva di certo disturbare tutta la notte la sorella quindi chiuse gli occhi e si mise ad ascoltare il battito tranquillo del cuore di Alex. 
***
 
" Non ci posso credere che io in questo momento mi trovo nello Studio Ovale!"  esclamò Lena mostrando un pizzico di eccitazione." E ancora meno riesco a credere che questo sia il mio ufficio! Quello della Luthor Corp era grande ma questo qui...questo è immenso"
 Fece un giro  guardando la stanza con in viso un'espressione affascinata. C’era riuscita: la realizzazione dei suoi sogni. Lei finalmente aveva il potere di cambiare le cose e rendere il mondo migliore, come aveva sempre desiderato e soprattutto era riuscita ad allontanarsi dalle grinfie della madre.
 Le era stato detto che si illudeva, che una giovane donna, single e con un cognome del genere non poteva arrivare se non in Senato. Ma lei aveva rapidamente fatto più di questo, diventando senatrice, poi governatrice, e ora la nazione le aveva dato la sua fiducia eleggendola Presidente. Lei era il Presidente degli Stati Uniti d'America!
 "Sembri davvero felice." sorrise Maggie guardandola andare in giro per la stanza. ­
 " Certo che lo sono."  disse Lena riprendendo la compostezza che le apparteneva.­
 "Adesso possiamo tranquillizzarci, la campagna elettorale è finita."
 Ciò fece sorridere Lena che si sedette su uno dei divani posizionati davanti il maestoso ufficio. 
" Sono contenta che abbiamo finito con tutte le pratiche burocratiche" ammise Lena. "Possiamo cominciare con le cose serie." affermò cambiando tono. ­
 
"Si."  continuò Maggie. " Comunque, sei pronta per incontrare il nuovo Capo dei Servizi Segreti?"
 
"Non dovrebbe essere Jonzz? Anche se avrei preferito avere te al mio fianco, sei brava con le arti marziali." Sorrise alla sua amica. Maggie e Lena erano diventate amiche anni prima, dopo che la prima la salvò dalle moine di un'idiota.
" No, ha mandato la sua squadra. Mi hai dato un altro incarico Lena e poi sai che non basta una sola persona per proteggerti." 
"Giusto. Sono qualificati?"
"Certo." Disse Maggie indicandole il tablet, segno che aveva fatto ricerche.
Lena ridacchiò prima di afferrare, il tablet con tutte le informazioni. 
"Si tratta dell'agente speciale Alexandra Danvers" lesse ad alta voce. "Deve essere preparata."­
"Che nome carino." Commentò Maggie.
"Adesso ti innamori anche dei nomi?" La prese in giro Lena.
"Smettila, non prendermi in giro. Comunque ha un curriculum fuori dal comune, fantastico! Sia quando lavorava per l'FBI che adesso per il DEO. sembra che non abbia lasciato indifferente nessuno."
Lena notò quanto fosse impressionata il suo consigliere. Rare erano le volte che Maggie si era sentita presa da una persona che non aveva mai incontrato e questa cosa fece infiammare la curiosità del Presidente.
 " Quando dovremmo incontrarla?" Le chiese.
"Incontrarle, si presenterà con la sorella."
"Due capi?" Chiese stupita Lena. "Sono così tanto in pericolo?"
 Stava per rispondere alla sua domanda quando sentirono bussare. ­

" Ora." Maggie rispose mentre camminava verso la porta.
 "Ma non so nulla su...l'altra."
La porta si aprì e il tempo sembrò bloccarsi Lena quando vide apparire le due ragazze, il suo sguardò si concentrò sulla bionda. Si sentì la gola seccarsi e le sue mani diventarono sudate quando lei guardò Maggie stringere la mano prima ad una e poi all'altra e presentarsi prima di invitarle ad avanzare nella sua direzione.
 
Kara ringraziò Maggie, poi immediatamente perse il suo sorriso quando i suoi occhi incrociarono gli occhi più belli che avesse mai incontrato. Aveva visto Lena Luthor molte volte in televisione, ma averla di fronte, in quel preciso momento, le confermò che le telecamere non le rendevano abbastanza giustizia. Lei trasudava di una presenza ed un fascino quasi soprannaturali ed i suoi occhi davano l'impressione di essere composti da una moltitudine di colori che partivano dal verde e arrivavano al celeste, che li rendeva attraenti.
 "Lena." disse Maggie ritornando verso l’interpellata " Ecco, loro sono le agenti Danvers."
 Lena allungò la mano verso Alex e successivamente verso la donna al suo fianco e alla quale non riusciva a staccare gli occhi di dosso. Era come se quegli occhi azzurri l’avessero catturata, come gli ipnotizzatori che ammaliano le loro cavie rendendole completamente idiote.
 E questo era esattamente ciò che stava accadendo. ­
 " Sono Lena Luthor." le informò stupidamente.
 Kara non poté non sorridere prima di stringere la mano del presidente.
 "Lo so...lo sappiamo. Io sono Kara Danvers" disse Kara timidamente girando lo sguardo verso la sorella. 
"Credo anche che l'intero paese sappia chi è lei, signora Presidente." Le fece notare Alex.
 Fu naturale che quella osservazione fece ridere i presenti. Ma lì, lei sentì di aver perso tutta la materia grigia che faceva funzionare il suo cervello nei momenti normali. Il sorriso smagliante di Kara, combinato con quella voce timida e la sensazione della sua mano nella sua, aveva il dono di elettrizzarla.
 Doveva allontanarsi così interruppe immediatamente il contatto fisico. Ma il suo corpo non sembrava obbedire quindi si ritrovò a continuare a fissare intensamente quegli occhi azzurri che non la lasciavano più. ­
 
"Bene. " se ne uscì Maggie schiarendosi la voce, interrompendo lo scambio di sguardi tra le due donne.
 
Kara sobbalzò e ritirò la mano, maledicendosi interiormente per la sua totale mancanza di professionalità. ­
 
"Potrebbe essere che faremo un punto della situazione riguardo l'organizzazione del sistema di sicurezza prima del debutto ufficiale di questo pomeriggio." spiegò Alex. ­
 
"Sì." rispose Lena dirigendosi verso il tavolo.
 
Kara distolse lo sguardo, ma era incapace di astenersi dall’ammirarla da capo a piedi. Bene, si disse, la parte posteriore è appetitosa come quella anteriore.
 Si diede uno schiaffo mentale poi seguì i passi della donna prima di sedersi a sua volta al tavolo.
 Quel mandato rischiava di essere davv
ero molto interessante ...

Buonasera a tutti, questa è la mia prima storia e sono davvero emozionata di condividerla con voi. I contesti saranno diversi e ci saranno diverse modifiche spero vi piaccia ugualmente. Fatemi sapere cosa ne pensate :) 
Visti i "Mai una gioia" della serie mi sembra giusto unire queste due stupende creature. Buona lettura e W le Supercorp.
   
 
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