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Autore: Shizue Asahi    11/02/2019    2 recensioni
La storia partecipa alla prima settimana del COW-T9 | modern|AU | BakuDeku
Un giorno si è presentato senza divisa, con una felpa verde e una maglietta decisamente discutibile con una stampa sbiadita di All Might, l’eroe di un fumetto piuttosto in voga qualche anno prima, quando entrambi erano ancora dei ragazzini.
Bakugou ha alzato un sopracciglio significativamente.
- Non ho fatto in tempo a cambiarmi – si è sentito in dovere di dire Midoriya, spingendo il cartone della pizza contro il petto Katsuki.
- Nerd -
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Di pizze, salsicce calde e scarpe discutibili
 
 


Rossa con un doppio strato di mozzarella, bianca con salame piccante, fritta, nella versione XXL. Bakugou si è scoperto amarla in tutte le sue forme, la pizza, ed è diventata un incontro settimanale, per non dire giornaliero. La pizzeria all’angolo sotto casa è la sua preferita ed è dotata di un efficientissimo sistema di consegne a domicilio, veloce, cordiale, puntuale.
Bakugou abita al terzo piano di uno stabile industriale del secolo scorso, privo di ascensore e dalle ripide scale a chiocciola e ha imparato a riconoscere il fattorino della pizza dal modo in cui bussa. Uno squillo secco è quello sbagliato, tre squilli di seguito, l’ultimo più breve degli altri, è quello giusto e avverte immediatamente le budella  attorcigliarsi nella replica più fastidiosa e imbarazzante di un pugno nello stomaco.
Il fine settimana non è un buon momento per ordinarla, troppo caos, troppe consegne, troppa fretta di lasciare la soglia della sua porta per correre a servire il prossimo clienti. Il lunedì sì che è un giorno buono: il fattorino si trattiene sempre più del solito, più del dovuto, e si scambiano una serie di battute molto più adeguate a due vecchi amici che a un cliente affamato e un fattorino in servizio. Qualche volta Katsuki si è più allegro del solito ed è quasi su di giri e lascia una mancia un po’ troppo generosa.
- Amico, sono venti dollari! –
-Risparmiali per comprarti delle cazzo di scarpe normale! –sputa senza filtri e poi gli chiude la porta in faccia.
Midoriya rimane fermo sul pianerottolo per qualche istante piuttosto interdetto e offeso. Le sue sono delle cazzo di scarpe normali – sono solo rosso fluo e con le ali.
 
*
 
Un giorno si è presentato senza divisa, con una felpa verde e una maglietta decisamente discutibile con una stampa sbiadita di All Might, l’eroe di un fumetto piuttosto in voga qualche anno prima, quando entrambi erano ancora dei ragazzini.
Bakugou ha alzato un sopracciglio significativamente.
- Non ho fatto in tempo a cambiarmi – si è sentito in dovere di dire Midoriya, spingendo il cartone della pizza contro il petto Katsuki.
- Nerd -
*
 
-Amico, è la terza volta queste settimana, dovresti mangiare del cibo vero ogni tanto – c’è una nota quasi preoccupata dietro il tono scherzoso, Katsuki la percepisce appena e la registra con fastidio, un po’ come quando era un marmocchio e sua madre lo riprendeva perché non finiva mai le verdure.
Il biondo gli regala una delle sue occhiate peggiori –il che è tutto dire, conoscendolo – e Izuku si rende improvvisamente conto che forse ha esagerato, che forse ha infranto quella bolla di confidenza e interesse che si sono costruiti tra una consegna e l’altra – che Katsuki gli ha concesso. È un attimo e l’altro individua senza difficoltà il panico di Midoriya.
- La prossima volta potamene una con le verdure, allora. – gli concede, il viso improvvisamente disteso e la voce di chi cerca di procedere a tentoni in un sentiero minato.
 
*
 
Quando sente il campanello suonare, già sa che c’è qualcosa che non va, poi si ritrova quel tizio dal sorriso strano e i capelli di merda sull’uscio della porta e quella parvenza di buon umore che ha cercato di tener su per tutta la giornata va a puttane. Sbagliato.
- Chi cazzo sei e dov’è Deku? –
Il fattorino rimane lì, il sorriso ancora sulle labbra, gli orridi capelli rossi all’insù a sfidare ogni legge della fisica e del buon senso, il cartone della pizza tra le mani. – Deku?- gli chiede solamente, perplesso. È  grosso, di poco più alto di lui, ma decisamente più piazzato, con le spalle larghe, e le braccia di chi non si limita a sollevare pizza. Sarebbe decisamente spiacevole se gli desse il pugno in faccia che meritava, constata Katsuki.
- L’altro ragazzo. Deku, nerd, puntuale. -
- Midoriya? Midoiya oggi fa un altro giro. Senti, la vuoi o no? – gli sventola il cartone delle pizze sotto il naso e Katsuki reprime il desiderio di prenderlo a calci in culo.
Lo paga e gli dà una mancia piuttosto generosa e poi gli chiude la porta in faccia senza troppe cerimonie. La pizza finisce dimenticata su uno dei ripiani gialli della sua cucina. Gli è passata improvvisamente la fame.
 
*
 
Midoriya non si presenta nei giorni successivi e Bakugou si impone di smettere di ordinare d’asporto, il che funziona piuttosto bene per le prime settimane, poi un giorno apre il frigo e lo trova vuoto. Devo per forza chiamare, solo per questa volta, si dice.
Non ha bisogno di andare a controllare sulle pagine gialle il numero di telefono del locale, lo ha composto così tante volte che talvolta, quando è sovrappensiero, sbaglia e invece di chiamare sua madre si ritrova a parlare con uno dei dipendenti del Luigi’s.
 
Il campanello suona, tre squilli, l’ultimo più breve degli altri. Giusto.
Quando apre la porta, Izuku è sulla soglia, il cartone delle pizza proteso davanti a sé, un sorriso imbarazzato e il fiatone di chi si è fatto tre rampe di scale a piedi e di corsa.
Bakugou, nonostante tutto, si aspettava che quello coi capelli di merda effettuasse la consegna e gli fa un po’ strano ritrovarsi Midoriya davanti. È piuttosto imbarazzante e sa che non dovrebbe comportarsi come se lo avesse sedotto e abbandonato – perché così non è – ma è più forte di lui.
- È da un po’ che non chiamavi più, amico. Ho iniziato a temere che ci avessi tradito per del cibo sano! –
- Non venivi più. – gli risponde Katsuki, troppo irruento, troppo sincero. Se ne pente nel momento esatto in cui apre bocca, ma la sua lingua ha già preso il via e non può più fermarla.
Izuku rimane perplesso, lo fissa incredulo per quello che ha sentito e un po’ arrossisce.
- Mi hanno cambiato il giro, sai, ci mettevo sempre un po’ troppo a tornare da qui. – si giustifica. Si passa una mano tra i capelli, arruffandoli ancora di più, e ride per dissimulare l’imbarazzo.
 
Alla fine Katsuki non si sente più tradito e, nella scala delle sue emozioni, si potrebbe quasi considerare allegro. Gli lascia di nuovo venti dollari di mancia e di nuovo Izuku prova a protestare.
- Hai ancora quelle scarpe di merda ai piedi, mi pare. -
 
*
 
 
La faccenda sta iniziando a diventare piuttosto imbarazzante – e dispendiosa, considera osservando con apprensione il proprio portafoglio. Avere una cotta è già di per sé una faccenda imbarazzante, se poi si aggiunge il fatto che si comporti come se fosse un sedicenne e abbia iniziato a spendere una cospicua parte del proprio stipendio in pizze – senza per di più aver cavato un ragno dal buco – la faccenda diventa decisamente scabrosa.
Quando alla fine si ritrova al Salsicce Calde, il bar più trash e frocio della città, sa di aver ormai toccato il fondo e di poter solo iniziare a raschiarlo.
Kaminari e Mina ammiccano significativamente nella sua direzione e gli allungano drink sul tavolo. Li vede anche parlargli, muovere le labbra in modo forsennato e troppo concitato, ma la musica – per fortuna – è troppo alta e allora annuisce, si acciglia come al solito, e finge di aver capito cosa gli hanno detto.
Karsuki è consapevole che i propri amici non siano proprio delle cime e che non può prendersela con loro più di tanto – anche se lo farà ugualmente! – ma sa anche che è lui la testa di cazzo che ha parlato loro dei propri disagi amorosi e che quella è la punizione che si merita.  
 
Il Salsicce Calde,il cui nome non lascia particolari dubbi, è il tipico bar da rimorchio. Musica trash, drink economici. Gente sola e arrapata ci capita un po’ per caso un po’ meno e Katsuki lo ha frequentato assiduamente quando era ancora un ragazzino solo e arrapato.
Non sa esattamente perché si sia lasciato convincersi ad andarci, forse perché aveva bisogno di uscire un po’ di casa, forse perché gli mancavano i suoi amici, forse perché qualche mese prima sulla mano di Deku c’era sbiadito, ma ancora inconfondibile, il marchio del locale – una salsiccia in fiamme.
Alla fine la serata non si rivela del tutto un fiasco, si diverte e i suoi amici si rivelano un po’ meno molesti di quanto temesse. Mina rimorchia anche una tipa nei bagni e gli sventola sotto al naso il numero che le ha lasciato.
- Non potete neanche immaginare che lingua!- dopodiché Katsuki si dichiara sconfitto e beve per dimenticare.
 
*
 
Passa ancora un altro mese e la situazione non migliora, Bakugou continua a ordinare regolarmente pizza e Izuku continua a rifiutarsi di comprare delle scarpe meno del cazzo.
L’ultima volta che si presenta per una consegna, Bakugou è seriamente tentato di dargli un pugno in faccia.
- Carine, eh? Le mance sono servite! – gli dice genuino, mostrandogli un paio di scarpe che, oltre ogni possibile aspettativa, sono più orride delle precedenti. Sneakers verdi, con dettagli tigrati e una piccola coda di tigre sul lato posteriore.
- Sei una cazzo di testa di cazzo con delle scarpe del cazzo! – si limita invece a osservare Bakugou, riconoscendo che quella è una battaglia persa ormai.
 
Quando richiude la porta, è ancora piuttosto traumatizzato dall’orrore appena visto e ci impiega qualche minuto a individuare il numero di cellulare scarabocchiato sul contenitore della pizza e la nota che lo affianca. Scrivimi.
 
21.17 | Numero Sconosciuto:
Hai delle scarpe del cazzo.
 
Quando si rivedono Katsuki si sente in dovere di specificare che, a lui, la pizza neanche piace più di tanto.
 
 
 
·         La storia partecipa alla prima settimana del COW-T9;
·         Il prompt utilizzato è salsicce calde;
·         1609 parole;
·         È la prima volta che provo a scrivere di loro due, commenti e suggerimenti sono ben accetti!
 
   
 
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