Fame

 


Azula è la principessa della Nazione del Fuoco, è un’eccellente Dominatrice e una guerriera spietata e letale. È stata cresciuta per essere una macchina da guerra e, ancora prima che sua madre l’abbandonasse e suo padre scegliesse per lei il destino che più gli era comodo, ha riconosciuto in sé una debolezza da schiacciare, soffocare ed estirpare.
Ogni volta che desiderava una carezza e se la vedeva negata, lo stomaco si contraeva e raggiungeva una nuova soglia del dolore da infrangere e poi riversare sugli altri. Ogni tocco mancato, ogni abbraccio mai ricevuto, ogni contatto rifiutato alimentavano il suo Dominio e laddove prima c’era debolezza e fragilità, lentamente Azula ha costruito una fortezza inespugnabile e violenta.
Legare a sé le persone con la paura e la minaccia è diventato man mano più semplice che cercar di farsele amiche ed è così che ha carpito Mai, Ty Lee e Zuko.
La Fame, quella non è riuscita a farla tacere. Non c’è il contatto di pelle su pelle che la Fame reclama, ma Azula è la principessa della Nazione del Fuoco e non può permettersi una debolezza tanto imperdonabile come il desiderio dell’afferro di un altro essere umano.
 
 
Quando poi la guerra finisce e Zuko diventa il nuovo Signore del Fuoco, chiusa nella propria cella il tempo sembra non passare mai, dilatarsi, e i giorni sono solo un susseguirsi infinito di momenti tutti uguali. Azula non può tenersi occupata, la sua mente frulla di pensieri folli e articolati piani di fuga, ma non c’è più modo di sfuggire alla Fame: torna ogni volta, puntuale, implacabile.
Azula sa che è una battaglia che ha rimandato per troppo tempo e che è destinata a una sconfitta inevitabile.
 
Raggomitolata nell’angolo più buio della propria cella, desidera che sua madre sia lì con lei e la stringa come, da bambini, faceva con Zuko.
 
 


·         La storia partecipa alla prima settimana del COW-T9;
·         Il prompt è Skin Hunger – 307 parole