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Autore: Shizue Asahi    11/02/2019    1 recensioni
La storia partecipa alla prima settimana del COW-T9 | Reglene | Regulus/Marlene
Marlene ride e gli arruffa i capelli, Regulus le morde i capezzoli e rimangono lì, fermi, congelati in una felicità che sanno non gli apparterà altrove.
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Marlene McKinnon, Regulus Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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·         La storia partecipa alla prima settimana della COW-T9;
·         Il prompt utilizzato è equilibrio;
 
 
 
Equilibrio
 
 
 
 
Regulus trova quegli aggeggi Babbani piuttosto ridicoli, non sa mai come tenere la cornetta e il filo gli si attorciglia irrimediabilmente ovunque; spesso sbaglia a comporre il numero – un po’ per l’urgenza, un po’ per principio.
La voce di Marlene lo raggiunge come una fitta, è un brivido piacevole e familiare. Le chiamate sono spesso brevi e concitate, un momento rubato.
Marlene finge di opporre resistenza, con la vergogna che le colora la voce e le guance; Regulus finge di non trovarlo divertente.
È un muoversi di dita, di mani e di biancheria che viene spostata. Marlene geme, Regulus ansima. Finisce in fretta.
Mi manchi chiude sempre ogni chiamata.
 
 
 
Marlene è un porto sicuro, con i suoi capelli biondi e arruffati e il naso troppo lungo, con la casa perennemente in disordine e il sangue sporco. Regulus lo sa che non va bene, che è sbagliato e osceno, che i suoi genitori non approverebbero, che Lui non lo perdonerebbe. Regulus sa di essere debole e meschino quando si abbandona inerme tra le braccia di Marlene, quando le permette di tentarlo con le sue carezze, i suoi baci, i suoi ansiti.
Regulus si sente spezzato, rotto in due parti ed è un continuo opporsi e ritornare sui propri passi, combatterla e lasciarla vincere. Le si insinua sotto i vestiti, le stringe frenetico i seni piccoli, si fa spazio tra le sue cosce. La possiede e Marlene geme, si agita, gli dice cose irripetibili. Lo graffia disperata e poi gli sussurra le più dolci delle parole. Lei fa la sua magia e si Smaterializza ogni cosa e ristabilisce il giusto equilibrio; Regulus si lascia cullare nell’illusione di un momento perfetto.
 
 
 
La Stanza delle Necessità è magica, può essere scoperta solo da chi ne ha davvero bisogno e fornisce al proprio ospite ciò di cui necessita. Regulus ne aveva sentito parlare qualche volta da bambino, durante le riunioni di famiglia, trovandola sempre una storia piuttosto ridicola, uno scherzo elaborato e fin troppo fiabesco per i suoi familiari; Marlene, Nata Babbana, non ne aveva mai sospettata l’esistenza.
La scovano per la prima volta insieme senza saperlo; si infilano per caso nella prima porta disponibile per nascondersi da un gruppo di studentesse fin troppo ficcanaso e la stanza si presenta come un anonimo sgabuzzino polveroso e dimenticato.
Ci tornano ancora e la stanza muta e a ogni visita si aggiunge un piccolo oggetto, un dettaglio nuovo e familiare.  Col tempo la Stanza delle Necessità assume un aspetto conosciuto, caldo, sicuro. Regulus riconosce il letto a baldacchino identico a quello che ha a casa sua, il baule, l’orrido vaso di famiglia; Marlene la pila di libri Babbani, il groviglio di vestiti perennemente in disordine, il tappeto peloso e imbarazzante della sua stanza.
Quando Regulus le sbottona la camicia della divisa e lei gli scioglie il nodo alla cravatta, si aggiunge un nuovo dettaglio, un ricordo. Ogni bacio rende un po’ di più la Stanza delle Necessità il loro rifugio, il loro porto sicuro.
Marlene ride e gli arruffa i capelli, Regulus le morde i capezzoli e rimangono lì, fermi, congelati in una felicità che sanno non gli apparterà altrove.
 
 
Regulus e Marlene vivono in un equilibrio tutto loro, fatto di piccoli momenti rubati, in perenne mutamento; ogni passo, ogni incantesimo, ogni incontro può decretare la fine di quell’equilibrio perfetto e fragilissimo che si sono costruiti durante gli anni della scuola e che hanno poi disperatamente tentato di replicare nella vita da adulti.
Quando poi, alla fine, l’equilibrio si spezza e non ci sono più chiamate di nascosto e incontri segreti, quello dei due che rimane, che sopravvive, si spezza con esso.




 
   
 
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