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Autore: Mian22    11/02/2019    0 recensioni
Forse siamo due facce della stessa medaglia. Forse era il nostro destino.
Per fortuna io non ci credo nel destino.
Tutto ciò che è successo finora è stato il frutto delle Mie scelte.
Chissà che decisione prenderò domani.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stavo facendo una delle mie solite riflessioni da psicologa e mi è sembrava una buona idea iniziare a scrivere, per non dimenticare queste sensazioni.

Il fatto è che nella vita tutti cambiamo, cresciamo e in qualche modo ci modifichiamo positivamente o negativamente. È successo a tutti.

Personalmente ho la sensazione di essere stata una persona per una parte della mia vita e poi improvvisamente sono diventata una sconosciuta.

Non ho semplicemente modificato il mio carattere, sono proprio un'altra.

 

Questa è la spiegazione che mi sono data, potrebbe essere vera o meno, non lo so.

 

Per la prima parte della mia breve vita ero questa ragazzina estremamente solare, ironica, sincera, timida ma in fin dei conti felice. Non avevo una preoccuppazione che non fossero i compiti, la scuola, i miei cantanti preferiti.

Avevo le mie idee, i miei “principi”, i miei difetti ma sapevo riconoscere anche i miei pregi.

Sentivo però che per come ero fatta, la Società non mi avrebbe vista di buon occhio.

Ero diversa ai suoi occhi, ma uguale a tanti altri.

Non mi sentivo sbagliata però, mi piaceva essere “diversa”.

Non è che fossi speciale o cosa, semplicemente non ero come tutte le ragazzine della mia età, forse solo più bambina, con meno voglia di crescere.

La cosa non mi dava fastidio.

 

Ovviamente avevo delle opzioni: cambiare me stessa e adeguarmi allo standard per poter fare il mio debutto in una Società che non approvavo oppure potevo rimanere così come ero, buttarmi nella mischia consapevole delle cose positive e negative che ne sarebbero deroivate e che avrebbero potuto annientarmi.

Ora ho capito che non ho fatto nessuna di questa due cose, e probabilmente L'ho solo fatta innervosire di più.

Non avevo alcun interesse a cambiare, ma non volevo essere schiacciata quindi mi sono ritirata nel mio ambiente ideale.

Ero serena. Non ero sola, qualcuno come me l'ho trovato e condividere non è stato male.

Per un po' è andata bene.

 

A un certo punto un ingranaggio si è inceppato.

Non so quale sia stata la causa scatenante, forse se lo sapessi avrei le risposte a tutti i problemi che ne sono derivati.

Mi sono lasciata trasportare.

Non ho fatto nulla.

Mi immagino come un corpo sballottato dalle onde, non provo a nuotare, mi lascio annegare. Quando poi il mare si calma e riemergo non sono più come prima. Ho bevuto un sacco di acqua, sono frastornata e disorientata.

Non mi sentivo più la persona che ero prima. Dovevo prendere una decisione.

Ho fatto quello che all'inizio mi ero rifiutata di fare.

Mi sono affidata a Lei che inizialmente mi ha accolto a braccia aperte.

Ero inebriata da queste sensazioni positive.

Mi sentivo bene, mi faceva stare bene.

Mi sembrava di controllare tutto quando in realtà non era così.

Per un po' mi sono sentita a casa ma è vero che Lei non fa niente per niente.

Si diverte a darti un posto dove stare e poi quando meno te lo aspetti ti toglie la terra da sotto i piedi.

Una volta che sei dentro non ne esci più. Almeno non tutta intera.

Sembra tragico ma a posteriori mi rendo conto che è andata così.

Dopo esserti reso conto del circolo vizioso, come per tutte le cose, è troppo tardi.

Il momento in cui lo realizzi è brutale.

Ma la cosa più tragica è che una parte di te continua a sperare che Lei possa cambiare, che possa farti sentire a casa per sempre.

Illusi. Non succede mai. Anche quando sembra così, in realtà vuole solo fregarti.

E quindi niente.

Ci sei dentro, ci sei cascata.

Mi sono resa conto nel tempo che la differenza tra chi decide subito di affidarsi a Lei e chi ci incappa in seguito è abissale.

È quasi come se per i primi Lei provasse una sorta di affetto, perchè comunque loro si sono abbandonati subito alle sue cure, non hanno tentennanto. Un po' li protegge.

Gli altri invece stuzzicano il suo lato peggiore, li prende come una sfida e si diverte e tormentarli.

Il momento che preferisce è quando questi sirendono conto dell'errore che hanno fatto.

È soddisfatta, vivrebbe per questo.

 

Alcuni provano ad imitarla. Si mostrano per come non sono e poi ti fanno a pezzi.

Son il suo più grande vanto.

 

Non disperiamoci troppo però.

Qualcuno riesce ad allontanarsi da Lei.

Feriti. Con delle cicatrici invisibili ma che fanno ancora male.

Certo, ci vuole una forza di volontà e un coraggio che io ancora non sono riuscita a trovare.

Non so nemmeno se ho voglio di farlo in realtà.

Lei crea dipendenza e ti infonde un senso di paura tremendo. È come se avessi sempre il timore di restare indietro, solo.

Prima di conoscerla la solitudine non mi faceva paura.

“Meglio soli che male accompagnati”. Ci credevo.

Ora non è più così. Sono terrorizzata dall'essere sola e allo stesso tempo ho paura che nel momento in cui Lei deciderà di distruggere il mio terreno, così tante persone assisteranno al mio crollo che sarà l'umiliazione a distruggermi e non la caduta.

È strano, è contorto e difficile da spiegare.

Forse non ci sono riuscita o forse mi sono spiegata anche troppo bene.

 

Potrei stare qui a parlarne per ore, analizzare tutti gli aspetti della situazione, perdermi tra i pensieri ma non voglio farlo.

Non voglio darLe la soddisfazione di vedermi affranta all'idea di come potevano andare le cose se avessi scelto diversamente.

Almeno questa piccola vittoria me la voglio prendere.

Sono come un drogato di eroina, so che fa male e un giorno mi distruggerà, ma non ho la forza per farne a meno.

Non mi posso allontanare da Lei. Mi tiene legata a sè a doppio filo.

Si è intestardita con me, anzi che lasciarmi andare farebbe di tutto lo so.

Forse siamo due facce della stessa medaglia. Forse era il nostro destino.

Per fortuna io non ci credo nel destino.

Tutto ciò che è successo finora è stato il frutto delle Mie scelte.

Chissà che decisione prenderò domani.

 

   
 
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