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Autore: GattyP    13/02/2019    2 recensioni
Nuove avventure di Niamh, simpatica Irlandesina un po’ troppo impulsiva, alle prese, nel sesto anno ad Hogwarts, con nuove esperienze e nuove avventure. Rating arancione e presenza di un leggero FemSlash (non riguarda però la protagonista)
Genere: Avventura, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Nuovo personaggio, Teddy Lupin, Victorie Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le avventure di Niamh O'Neill'
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La presente ff è ambientata  nell’a.s. 2014/2015, due anni dopo la conclusione della precedente (Niamh O’Neil: invito al villaggio dei centauri) e troviamo la nostra irlandesina ormai maggiorenne (nel mio HD si raggiunge la maggiore età in Irlanda a sedici anni, mentre nel Regno Unito, come da Canon, a diciassette). Compariranno naturalmente, nel corso dell’anno, Ted Lupin, Victoire Weasley e, naturalmente, un po’ tutti i personaggi del Canon (da Harry a Luna, da Percy a Kingsley, oltre  ad una sempre odiosa Rita Skeeter). Maya MacNair è un OC di AdhoMu (che ha avuto anche l'idea del corvus glacialis): la ringrazio naturalmente per l'autorizzazione ad utilizzarli nelle mie storie.

Per comodità presento una lista di personaggi e di legami affettivi che li uniscono (situazione di inizio ff; ci sono alcuni studenti nuovi, due dei quali italiani):

 

STUDENTI

Tassorosso:

sesto anno: Niamh O’Neil (protagonista), Gilly Phrix; Ted Lupin; Antonia Morganti

 

Grifondoro:

quarto anno: Victoire Weasley, Seanna O’Neil (sorella di Niamh)

 

Corvonero:

quarto anno: Jack O’Donevan

sesto anno: Corinna McGallow

 

Serpeverde:

secondo anno: Maya Macnair

terzo anno: Annah Montague (sorella di Charles)

quarto  anno: Ryann O’Neil (fratello di Niamh), Lorna Campbell

sesto  anno: Charles Montague (fidanzato di Niamh), Kyle Nott, Ruperta Gandals, Lorenzo Cancellieri

 

Coppie (situazione ad inizio ff):

Charles Montague - Niamh O’Neil

Kyle Nott - Ruperta Gandals

Jack O’Donevan - Victoire Weasley

Ryann O’Neil - Lorna Campbell

Teddy Lupin - Corinna McGallow

Lorenzo Cancellieri - Antonia Morganti

 

 

Ultimo avviso: pubblico il mercoledì.

Grazie per essere passati e… buona lettura! S.

 


 

Capitolo 1.

 

Qualche giorno a Venezia

 

 

Ecco, finalmente era arrivato! Era entrato come un fulmine dalla finestra (che avevo lasciato aperta, immaginando che sarebbe giunto con il solito messaggio dei miei) e mi si era posato sulla spalla, cominciando a “darmi i bacini”, cioè a becchettarmi dolcemente sulla guancia, appoggiandovi il suo capino.

- Amore mio… mi sei mancato tantissimo… Hai avuto difficoltà a volare? - gli  dissi. Sì, chiamare “amore mio” un corvus glacialis cornix, un uccello magico che, secondo molti, è legato alla Magia Oscura (che cattiveria! Blacky è dolcissimo!) è un po’ strano… ma era  il mio piccolo amico da quando ero piccina…

- Guarda, che comincio ad essere gelosa! A me non mi chiami mai così… e con questo tono… - disse Charles, prendendomi bonariamente in giro.

- Certo! Tu non mi dai tanti bacini sulla guancia! - gli disse, con un’aria di sfida.

- Beh, posso cominciare… E ho intenzione di darteli anche…

- Maniaco! - ho aggiunto io, prevenendolo - Ora devo vedere quello che mi scrivono i miei! Tu prepara intanto il becchime per il mio amore, che ha volato tanto ed è tanto stanco…

Blacky mi guardava tutto attento e felice e fece sì con il capino… Io ho sempre sostenuto che i corvus sono intelligentissimi… secondo me più di tante persone… per esempio più del mio folle insegnante di Difesa, Adrian Whyte, che cordialmente detesto…

Mentre Charles portava Blacky sul trespolo, nella stanzetta vicina, cominciai a leggere la lettera dei miei:

Cara Niamh!

Tutto bene a Venezia? E’ difficile il corso speciale di magierbologia officinale?  

Interruppi un attimo la lettura pensando che non era stato affatto difficile… anche perché non lo stavo frequentando! Passavo le giornate insieme a Charles, e non solo quelle…

Qui in Irlanda va tutto bene: ieri siamo tornati da McDonald Castle, dove abbiamo passato gli ultimi giorni.  Ci manca la tua simpatica presenza qui a casa e così, su due piedi, dato che un collega di tuo padre si è ammalato e lui ha dovuto sostituirlo e che deve venire proprio a Venezia per un incontro, abbiamo pensato di raggiungerti… Sai quanto amiamo quella città! Quindi su due piedi abbiamo prenotato la passaporta internazionale e presto saremo li da te, così ci racconterai di persona cosa hai fatto in questi ultimi giorni… sei stata particolarmente evasiva nelle lettere! Vi è piaciuta Venezia? Siamo comunque tutti contenti che tu e Gilly abbiate voluto frequentare il corso sulla magierbologia officinale mediterranea, di cui Neville ha parlato tanto bene, quest’anno, e immagino che questo avrà occupato molto del vostro tempo. Ma un po’ di svago e di sano turismo è d’obbligo… Comunque ci vedremo prestissimo! Non vediamo l’ora! Che ne dici, davanti all’Università Magica Marciana, alle cinque? Noi ti aspetteremo nel localino proprio davanti all’entrata, quello vicino alla struttura per le passaporte internazionali. Poi, domani pomeriggio, torneremo tutti insieme in Irlanda! A più tardi!

                                                                 Mamma

 

- NOOOOOOO! - ho urlato.

Si è affacciata dall’altra stanza Charles Montague, il mio ragazzo, tutto spaventato: - Cos’è successo, Niamh? Qualche brutta notizia.

Non riuscivo neanche a parlare. - I m- mie- ei…..

- Sì? Tutto bene? - mi domandava un agitatissimo Charles, sempre più spaventato, dato che ero completamente sbiancata e mi ero gettata su una poltrona…

- S-stan-no ven-n-nen-do qui! - sono riuscita a dire.

- Come?

Adesso anche la sua faccia era stravolta… non solo la mia!

- Saranno qui alle cinque… fra neanche mezz’ora! - sono riuscita a dire.

- Secondo me, questa volta i tuoi mi eliminano - ha detto Charles, rabbrividendo.

Oddio. Aveva forse ragione? No… io non penso che lo avrebbero eliminato… Del resto io ero maggiorenne (ma solo in Irlanda, dove si raggiunge la maturità a sedici anni, mentre nel Regno Unito bisogna aspettare i diciassette…) e, anche se era vero che non avevo detto proprio la verità ai miei (li avevo assicurati che avrei frequentati quello strano corso di Erbologia insieme alla mia amica Gilly), sapevano da un pezzo che passavo gran parte del mio tempo libero insieme a Charles, che conoscevano bene e stimavano… Oddio, forse non fino al punto di pensare che aveva passato gli ultimi dieci giorni a letto con la propria figlia, con cui aveva… beh, meglio non specificare…

Serviva calma e sangue freddo. Mandai subito un patronus a Gilly, che, immaginavo, stava rintanata da qualche parte con Alan: Emergenza! Vieni subito al bar del Poggio. Senza perdere un attimo. Da sola!!!

Contemporaneamente mi sono vestita velocemente, mentre Charles faceva allestire da Kerys, uno dei suoi elfi “veneziani”, una comoda imbarcazione per portarmi quanto più velocemente possibile all’Università.

Io intanto vaneggiavo: - I miei mi uccideranno! Ho detto loro che avrei studiato in quell’inutile corso… Gilly mi ha tenuto il sacco…

- Dai, che è stata una bella vacanza… Non dirmi che non ti è piaciuta Venezia… - disse Charles, che aveva ripreso un po’ del suo colorito. Perfido! Perché non doveva affrontare mio padre… e mia madre!!!! Quella mi avrebbe fatto a pezzi! E pensare che alla mia età era anche incinta e, di lì a poco, sarei nata io!

- Venezia sicuramente - gli ho detto, mentre cercavo i miei vestiti (ma dove l’avevo lasciati?) - ma certa gente che la frequenta e che distoglie dai doveri scolastici le povere ragazze indifese un po’ meno…

Naturalmente lui era colpevole quanto me, diciamolo. Io e Charles avevamo deciso di organizzare insieme la vacanza e, dato che i miei non avrebbero mai accettato (perché i genitori devono sempre rompere le scatole?!!), avevamo preso al balzo la scusa del corso per fare qualche giorno di vacanza insieme… Sì,  ero andata al corso un paio di volte (parlavano di strane piante, tipo lo “smarino” o la “silvia” (?) e avevamo, per il resto, passato le giornate vagabondando per Venezia che, specialmente al tramonto, è bellissima. E anche le notti erano state bellissime… e molto intense (ma quanto eravamo stanchi al mattino!).

- Io non vedo nessuna povera ragazza indifesa… - continuava Charles.

Spiritoso. Si divertiva a prendermi in giro, mentre la mia vita era appesa ad un filo… e anche la sua?

- Maniaco! - gli sibilai, rivestendomi velocemente (per fortuna era molto caldo in Italia e si faceva prestissimo a vestirsi… e a svestirsi!) e poi scendendo velocemente le scale! Che bello avere un moroso ricchissimo, pensai, di sfuggita: eravamo da dieci giorni ospiti nel palazzo veneziano di famiglia, in mezzo a tanti oggetti di lusso, raffinatissimi… E tutto all’insaputa dei suoi genitori (che, per essere sinceri, sapevano che Charles era in Italia, ma non sapevano che c’ero anch’io!) e dei miei (che mi immaginavano affaccendata a studiare strane piante mediterranee)…

- Vuoi che venga con te? - mi chiese, diventato serio, il mio ragazzo - Dico seriamente…

Apprezzai l’atto coraggioso di Charles. Non è da tutti i Serpeverde rischiare la pelle quando i genitori della ragazza si accorgono che li hai presi bellamente per il naso e ti sei portato la figlia a letto per dieci giorni di seguito…

 - Ma sei matto? - gli dissi - Così i miei scoprono tutto… Loro pensano che dormo all’Ostello dell’Università con Gilly…

Gli diedi un veloce bacio sulle labbra e mi gettai sull’imbarcazione, che era già pronta al fondaco del palazzo. Per fortuna era stata programmata dalla magia a portarmi, attraverso la parte riservata a noi maghi della città, all’Università Magica Marciana. Attraversai, non vista, la parte “babbana” di Venezia e sbucai vicinissima all’entrata della Marciana. Qua e là maghi di tutti i paesi del mondo in vacanza che si aggiravano facendo foto o semplicemente ammirando gli splendidi palazzi veneziani. Ero vicinissima al  bar.

- Ehi, Niamh - sentii chiamare.

Mi girai: erano Gilly e Alan.

- Ragazzi! Sono contento di vedervi. Alan… devi andare via, subito!!!! Avevo detto “Da sola”! Poi ti spiego, Alan!

Afferrai per un braccio Gilly e mi catapultai dentro il bar e davanti all’esterrefatto cameriere (carino!), mi gettai sul primo tavolino libero, ordinai un bel cappuccino (buono!) e sibilai alla mia amica: - Arriveranno i miei a momenti! Presto!!!! Tira fuori i libri. Fingiamo di studiare!

- Tranquilla, Niamh - di diceva una serafica Gilly - Tu sei maggiorenne, in Irlanda e i tuoi sono persone razionali… non si arrabbieranno sicuramente, qualunque cosa scoprissero…

Com’era ottimista! Immaginavo la scenata di mia madre, che mi urlava che l’avevo delusa e che sarei dovuta andare nella Casa delle perfide serpi (Casa che tra l’altro ultimamente gradivo tantissimo!) piuttosto che in quella della magnifica Tosca!

Avevamo appena ricevuto i bei cappuccini fumanti, quando entrarono nel bar tutti i miei! Erano proprio tutti: mio padre e mia madre facevano ancora la loro bella figura (avevano poco più di trent’anni e mia madre era molto carina!), ma anche Seanna era proprio una bella ragazza e mi assomigliava tantissimo. Subito il cameriere volse lo sguardo verso di lei o verso mia madre mostrando un palese interesse… Pervertito! C’erano anche Ryann e Conan, dietro, che litigavano non so per quale motivo! Sorrisi contenta… sì, lo so, sono strana, ma paradossalmente ero contenta  di vederli, anche se li avevo bellamente ingannati… ma era stato a fin di bene! (il mio… del resto nessuno mi aveva costretta!)

- Oh, che bello vedervi tutti qui… Ciao, Conan! Ti piace Venezia?… - dissi abbracciandoli

- Ciao, Niamh - disse mia madre, stringendomi forte - Abbiamo approfittato del viaggio di tuo padre,  che deve andare, domani mattina, al  convegno sugli scambi commerciali intermagici tra Irlanda e Europa meridionale per fare un giro a Venezia. Io voglio visitare la Biblioteca Marciana… Lo sai che erano anni che volevo venire.

- Sì - ha detto mio padre ponendo una mano sulla mia spalla - E abbiamo pensato che tu e Charles avreste voluto far vedere Venezia ai tuoi fratelli…

Subito il cuore mi è balzato in petto. - Charles? - ho detto, facendo finta di non aver capito…

- Pensavi che ci avresti ingannata, Niamh? - ha aggiunto mia madre, alzando un sopracciglio, e con un’espressione enigmatica (Oddio! Mi aveva scoperto!!!) - Pensavi che avremmo bevuto la storiella del corso di approfondimento in Erbologia? Conoscendoti? E poi non è stato troppo difficile contattare i Montague, che ci hanno confermato che anche Charles era a Venezia… Va bene che sei maggiorenne, da qualche mese, ma avresti potuto anche giocare pulito…

Io ero diventata tutta rossa. Gilly allora intervenne: - Oh, che bello! Lo sapevate? E Niamh pensava che vi sareste arrabbiati tantissimo!

- Beh, avremmo preferito che ci avesse detto la verità… - aggiunse mio padre -  … A Venezia con il moroso… Tu sarai anche maggiorenne… che maturità, poi!... ma lui, tecnicamente, è ancora minorenne, come lo sei anche tu, Gilly… Devo fare un discorsino a Charles! Anche da parte dei suoi genitori… E i tuoi, Gilly…sanno che…

Gilly era impallidita e anch’io boccheggiavo, immaginando la scenata, lì, davanti a tutti, in quel bar.

- Ehm… Avete ragione… non volevamo dirvi una bugia… ma non sapevo come l’avreste presa… Avreste convinto i genitori di Charles a lasciarsi partire insieme? - ho provato.

- Ma neanche per idea! - ha subito detto mio padre - Mi sarei opposto in tutti i modi possibili!

- Solo se ci avessi costretto con la maledizione Imperius… - ha aggiunto mia madre. Ma ho visto che il suo volto era meno duro e una parvenza di sorriso le stava sorgendo.

- Ho capito di aver sbagliato… e sono pentita! - ho detto. Ho fatto anche la faccia triste… Ci riesco anche bene (prendo ispirazione da Lorna, la morosa di mio fratello, che è una diabolica serpentella gattamorta).

Forse avrei dovuto dire a Charles di stare prudentemente lontano dai miei (e anche dai suoi!) per qualche settimana (o mese?). Per fortuna cominciava la scuola, di lì a un mesetto, e per Natale ci avrebbero perdonati…

- Va là! - Ha detto mia madre, dandomi uno scappellotto sulla nuca - Immagino quanto lo  sia. E, per dimostrarti che ti puoi far perdonare, permettiamo a te e Charles di portare in  giro tutti i tuoi fratelli  in questi due giorni a  Venezia! E, se Charles non ha niente in contrario (ma penso proprio di no, considerando le circostanze e che, tutto sommato, se la cava a buon mercato), potrebbe anche insistere per ospitarli nel suo Palazzo a Venezia… Non penso che gli manchi il posto… Così anche loro potranno apprezzare la città e la vita veneziana… Anche se, spero, non nel modo in cui l’avete apprezzata voi…

- Secondo me, Charles sarà felicissimo di ospitarvi tutti. Anche voi due, naturalmente! - dissi, tra mortificata e sollevata. Sarebbe potuto andare peggio!

- Non preoccuparti per noi due, abbiamo altri progetti - disse mio padre. E mia madre lo guardò e fece un sorriso malizioso…

- Evviva! Non vedo l’ora di giocare con Charles! Dai, Niamh, catturiamo quegli  uccelli, intanto… Possiamo usare la magia? - disse il mio vulcanico e pericoloso fratellino puntando i piccioni… Ok… Della  serie: come rovinare  gli ultimi due giorni di vacanza con il moroso a Venezia…

- Io allora vado via! - aggiunse Gilly, velocemente e ci salutò, fuggendo prima che i miei potessero dire qualcosa - Sono molto contenta di avervi visto, signori O’Neil…

- Ci vediamo qui domani sera, alle sette, allora, e porta anche Charles… Devo dirgli qualcosa, anche da parte dei suoi genitori… Non preoccuparti, non ti affatturo il moroso!... E poi andiamo a mangiare tutti insieme, prima di prendere la passaporta per il ritorno… - disse mio padre, dandomi una specie di carezza.

Lo abbracciai. Ok, me l’ero cavata a buon mercato… e speravo che se la sarebbe cavata anche Charles… Del resto i suoi non mi sembravano troppo malvagi e mi avevano accettato senza particolari problemi…

- Dai, facciamo colazione insieme, così ci racconti quello che hai fatto qui a Venezia… Almeno quello che si può raccontare, naturalmente! - mi disse.

Poi, una mezzoretta dopo, ci salutammo. Mia madre prese la mano di mio padre e, salutatici tutti, se ne andarono (per fortuna mio padre provvide a saldare il conte… io sono negata con la valuta babbana!) , lasciandomi con i miei fratelli.

- Ho sempre desiderato vedere Venezia - disse Ryann. - E’ bello il Palazzo di Charles?

- Sì, ci sono un sacco di oggetti antichi, degli elfi simpatici e c’è una vista mozzafiato sul Canal Grande. Vi ci porto subito - dissi a mio fratello - Ho qui vicino la sua imbarcazione.

Mia sorella, intanto, sorrideva al cameriere, che le si era avvicinato e le chiedeva qualcosa… si sorridevano un po’ troppo… ed erano molto vicini… Ma… ma… ma… dovevo intervenire subito!

- Presto Seanna, andiamo! Vi porto a Palazzo Montague! Charles sarà contentissimo di vedervi…

Intanto Conan continuava a saltellarmi a destra e manca, parlando come una macchinetta.

- Dai, Niamh! Si possono fare gare con quelle barchette nere? Possiamo usare la magia in Italia? Mi compri un gelato? Posso dormire con te, stanotte? Mi fai  conoscere gli elfi di Charles? Posso giocare a sparaschiocco con Charles?... - blaterava in continuazione

Ok, io e Charles ci eravamo meritati quella punizione! Era l’ultima volta, me lo ripromisi, che ingannavo i miei…

   
 
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