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Autore: Nao Yoshikawa    13/02/2019    4 recensioni
David ha un'indole più romantica e vuole festeggiare San Valentino. Regina non è molto convinta, ma non può di certo dire no all'uomo che ama. Magari ci sarà un risvolto piacevole?
«Cosa sono quelli?» domandò abbassando lo sguardo sui regali poggiati sul tavolo.
Precisamente si trattava di una scatola a forma di cuore, contenente una ventina di cioccolatini. E poi un mazzo di fiori, gigli bianchi. Un bellissimo mazzo di fiori, doveva ammetterlo.
«Beh, sono dei fiori. E dei cioccolatini, fondenti per la precisione. So che li preferi-»
«Sì, David. Grazie, me ne sono accorta. La vera domanda è… perché? Dico, c’era veramente motivo? Lo sai, ti avevo detto che non era necessario.»

Storia partecipante a "Garden in love(attività miste)" indetta dal gruppo Facebook Il Giardino di EFP
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro, Regina Mills
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tra gigli e poca fantasia

Regina Mills chinò la testa di lato e a braccia conserte osservò David.
Quest’ultimo le aveva appena rivolto il sorriso più dolce e convincente possibile.
Ma in verità sapeva, oh sapeva, che non era di certo facile addolcire quella donna.
«Cosa sono quelli?» domandò abbassando lo sguardo sui regali poggiati sul tavolo.
Precisamente si trattava di una scatola a forma di cuore, contenente una ventina di cioccolatini. E poi un mazzo di fiori, gigli bianchi. Un bellissimo mazzo di fiori, doveva ammetterlo.
«Beh, sono dei fiori. E dei cioccolatini, fondenti per la precisione. So che li preferi-»
«Sì, David. Grazie, me ne sono accorta. La vera domanda è… perché? Dico, c’era veramente motivo? Lo sai, ti avevo detto che non era necessario.»
Sensualmente Regina si poggiò al bancone della cucina. In verità non aveva intenti malevoli, certi atteggiamenti le venivano naturali.
A David venne da sorridere. Era innegabile che fra i due fosse quello dall’indole più romantica.  Non che lei non lo fosse, era semplicemente più restia a dimostrarlo, alle volte.
«Andiamo. Non c’è niente di male a festeggiare San Valentino.»
La donna si ritrovò ad arrossire. Non aveva mai compreso certe usanze. Insomma, era davvero necessario dedicare un intero giorno all’amore?
Aveva sempre creduto che fosse più che altro una festa per ragazzini, di certo non per due adulti fatti e finiti.
«Non ho mai detto che ci fosse nulla di male. Ma per me è la prima volta, non so neanche come prenderla.»
«Non pensarci. Intanto ho prenotato un tavolo da Granny questa sera.»
«Ah, adesso sì che la serata è perfetta.»
Roteò gli occhi. Nonostante non fosse particolarmente convinta, le sarebbe dispiaciuto non accontentare David. Sembrava così entusiasta!
Senza contare che era stato così carino a portarle quei doni.
I gigli avevano davvero un ottimo profumo.
David sorrise mellifluo e lentamente si avvicinò, cingendo i fianchi della mora.
«Prometto che sarà piacevole. Soprattutto il dopocena…»
Regina non poté non scaldarsi. Lo osservò con interesse, per poi poggiargli le mani sul petto e allontanarsi.
«Siamo focosi, vedo. D’accordo, allora immagino che si possa fare.»
Alla fine aveva ceduto. Ma andava bene così, lei e David erano completamente opposti, motivo per cui dei compromessi erano necessari.
Decise che per quella sera non voleva essere troppo elegante, motivo per cui optò per un semplice tubino nero e un decolté scamosciato del medesimo colore. Una sistemata al trucco, un po’ di profumo e il gioco era fatto. Sebbene lei e David stessero insieme ormai da tre anni, nonostante convivessero, ci teneva ad essere sempre impeccabile in sua presenza.
Non fece attendere molto il suo compagno, che aveva appena sistemato i gigli in un vado in modo che non appassissero.
Fuori era ovviamente il gelo. Nevicava, ma Regina non avvertì freddo, sia per il pesante cappotto che portava addosso, sia grazie a David, che aveva stretto un braccio intorno alle sue spalle.
Fu per lei un grande sollievo scoprire che da Granny sarebbero stati solo loro due. 
«Cioè, tu hai prenotato l’intero locale sono per noi?» chiese infatti stupita.
«Certo! Perché, ti dispiace?» ribatté lui.
In effetti aveva avuto una buona idea. Lì dentro c’era una bella atmosfera, complici anche le luci soffuse. A quanto pare li attendeva una cena a lume di candela e, sorpresa delle sorprese, anche del buon vino rosso.
Più tranquilla, Regina si sedette, dopo che il suo cavaliere l’ebbe spostato la sedia, si versò un po’ di liquido bordeaux nel bicchiere e ne bevve subito un sorso, scaldandosi.
«Devo ammetterlo, mi hai stupito», ammise Regina strofinandosi le mani, ancora fredde.
«Avevi qualche dubbio? Potrei offendermi» scherzò lui.
«Non avevo dubbi. Solo che non capivo il senso di festeggiare.»
«È soltanto un modo carino per dimostrare affetto alle persone che si ama.»
Regina si versò altro vino, un po’ rossa in viso.
«Perché ho bisogno di un solo giorno per dimostrarti che ti amo? Dovrebbe succedere tutto l’anno.»
Affermò ciò senza neanche guardarlo negli occhi. E David ne fu sorpreso, dopotutto quel ragionamento non faceva una piega.
«Non hai tutti i torti. Adesso però mangiamo, ho una fame.»
La cena trascorse tranquillamente tra una parola ed un’altra. In fondo scenari del genere erano normali, vivevano insieme. Però uscire ogni tanto, per un’occasione speciale, aveva il suo fascino, Regina dovette ammetterlo.
«Allora dimmi, come mai hai scelto di regalarmi proprio dei gigli?» domandò ad un tratto, pulendosi la bocca con il tovagliolo.
«Mi hanno fatto pensare subito a te. Inoltre ho sentito dire che quando un uomo regala un mazzo di gigli ad una donna, è come se volesse dirle: “Sei la mia regina”.*»
«Oh, cielo. Sei un tesoro, ma non hai decisamente fantasia.»
David rise. Era rosso in viso, forse a causa del vino?
«Effettivamente non ho fantasia, lo puoi ben dire. Sai, sto pensando a quello che mi hai detto poco fa. Io sono d’accordo, tutti i giorni dovremmo dimostrare alla nostra persona quanto l’amiamo.»
Regina si irrigidì, stava iniziando ad avvertire qualcosa di strano.
«Bene… sì… ebbene?» domandò nervosa.
Lui allora si alzò, soltanto per poi inginocchiarsi. Dalla tasca aveva tirato fuori una piccola scatola in velluto blu scuro.
«Non ho fantasia se ho pensato di fare una cosa del genere, proprio questo giorno. Il fatto è, Regina, che io voglio dimostrarti ogni giorno quanto ti amo. E per il resto della vita, come mia complice, compagna, amica e… moglie. Vuoi sposare un uomo assolutamente banale e che cercherà di dimostrarti ogni giorno il suo amore? Sia a San Valentino che gli altri trecentosessanta quattro giorni.»
Regina era rimasta semplicemente senza parole. Un anello in oro bianco brillava nella scatolina e David le aveva appena chiesto di sposarla.
Le labbra tremarono appena. Era riuscito a commuoverla!
«Tu sei un folle! Cosa ti aspetti che ti dica? Ovvio che voglio sposarti, sciocco», sussurrò dolcemente, per poi chinarsi, prendere il suo viso tra le mani e baciarlo.
Di certo da quel giorno Regina avrebbe ricordato con grande affetto quella festa.

Prompt: 
Perché ho bisogno di un solo giorno per dimostrarti che ti amo? Dovrebbe succedere tutto l’anno.

Nota dell'autrice
* Ho trovato questo significato su internet. Mi pareva azzeccato, per cui. Ringrazio la personcina del giardino per avermi dato uno spunto con questo prompt. Questa mini shot senza pretese nasce dal fatto che volevo assolutamente scrivere qualcosa per S.Valentino. Il problema è che sono stata giorni a pensare, ma l'ispirazione mi è venuta solo adesso. Effettivamente era tanto che non scrivevo su OUAT, quindi perché non tornare con una Evil Charming?
Interpretate la storia come volete, sia come un'AU che un momento what if della serie, è tutto molto vago.
Spero di avervi addolciti :D
   
 
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