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Autore: Scaramouch_e    14/02/2019    3 recensioni
[HP crossover, Maylor, Freddie x John e altre eventuali; altre note: probabile OOC, e Movieverse.]
Raccolta disomogenea, ma nemmeno tanto, in cui i queen sono dei maghi adolescenti a Hogwarts.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Brian May, Freddie Mercury, John Deacon, Roger Taylor
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Come sempre vi aguro, una buona lettura. (:

03)



Roger Taylor e Brian May avevano passato insieme le vacanze di Natale del loro secondo anno.
I due ragazzi erano diventati piuttosto amici e poiché Brian non poteva tornare a casa quell'anno, ripudiato dai suoi genitori per via dello smistamento in Corvonero, Roger aveva chiesto alla sua famiglia se potevano ospitarlo, per quell'anno almeno.
I signori Taylor avevano acconsentito, si erano fatti più stretti in casa e avevano lasciato una stanza all'aristocratico Brian, che li aveva ringraziati un sacco, promettendo che avrebbe fatto qualsiasi cosa per loro.

Non ci devi ringraziare. Sei un amico di Roger e di conseguenza fai parte di questa famiglia. Per di più, non capisco proprio che senso ha espellere un ragazzo dalla propria famiglia. Anzi, ora scrivo ai tuoi.”
“Lo faccia pure, Mr. Taylor, ma non credo che si degneranno di rispondere, in particolare sapendo con chi è lei. Per me non ha importanza,” aveva precisato Brian, “ma per i miei sì. Sono la peggior famiglia purosangue mai esistita.”
Roger aveva tentanto di portare nuovamente il buon umore con una battuta e, per fortuna, era intervenuto pure il gufetto della famiglia Taylor, che era piombato in cucina con una lettera stretta tra le zampine, facendo spaventare la mamma.
Roger aveva preso la lettera e l'aveva scorsa con gli occhi, poi aveva guardato Brian. “È Freddie. Mi invita a incontrarmi con lui stasera, in riva al fiume. Dice che mi deve parlare.”
Freddie e Roger erano vicini di casa, e quindi ogni tanto si vedevano.
“Vengo anch'io” aveva proposto Brian e Roger aveva sorriso, rispondendo subito a Freddie.

Il dodicenne Freddie Mercury, stava aspettando davanti ad un fiumiciattolo. La strada era male illuminata, quindi i due ragazzini si erano aiutati l'un l'altro per non cadere malamente.
Ciao Rog! Oh, ci sei pure tu, tesoro” aveva detto Freddie indugiando con lo sguardo su Brian, che aveva annuito. “Meglio così, almeno non dovrò riferirti di nuovo le mie intenzioni. Voglio cantare. A Hogwarts, l'anno prossimo” aveva aggiunto parlando in fretta.
Brian e Roger lo avevano guardato come se gli fossero spuntate due corna sulla testa.
E come facciamo?”
Semplice, fondiamo una band. Io canto. Tu, Brian suoni la chitarra, no?”.
Il ragazzo dai capelli ricciuti aveva annuito: suonava la chitarra classica, e ne stava costruendo una più particolare all'insaputa del padre e per di più suonava ancche il pianoforte, prendendo lezioni da un maestro.

E so che tu suoni la batteria, Roger. Nessuno me la può fare, tesori miei” aveva aggiunto Freddie, e Roger aveva annuito.
Però sono strumenti babbani, Freddie. Come faremo a farli entrare a Hogwarts?” aveva domandato il pragmatico Brian.
“C'è questa ragazza, Mary, di due anni più grande di noi. Lei ce li può incantare in modo da poter suonare all'interno di Hogwarts. Per favore, tesori, non dite di no, siate buoni.”
Il labbro inferiore di Freddie aveva tremato e sia Roger che Brian avevano sospirato, sapendo di essere fottuti.

Va bene, Freddie, suoneremo insieme” era stata la risposta di Brian, e il ragazzino moro si era lanciato fra le sue braccia, sorridendo, poi gli aveva baciato le gote.
Sei un grande, Brian May, non ve ne pentirete.”
“Come ci chiameremo?” aveva domandato Roger lasciando che Freddie si staccasse dall'amico, che lo fissava un po' confuso.

Il ragazzo li aveva guardati entrambi con gli occhi neri che brillavano.Queen.”
Ma...”
È un nome da ragazza, lo so, Roger, ma è anche brillante e regale, e noi dobbiamo essere tutte e due le cose. Voglio spaccare l'anno prossimo a Hogwarts, voglio che ci siano fan, voglio fare musica e essere il numero uno!”. Aveva urlato quella parola, e Roger e Brian avevano sorriso vedendo la felicità dell'amico. “Ci vorrà un altro elemento, però. Un basso.” aveva aggiunto Freddie vedendo le facce stranite degli altri due.
“Io conosco un ragazzo del nostro anno che lo suona. Si chiama Paul Asher. È della mia casata, ed è un ragazzo alto e rosso di capelli. Si fa notare perché è simpatico.”

Non hai modo di contattarlo, Roger? Mi farebbe piacere iniziare a suonare non appena possibile.”
Ci posso provare, ma non so dove vive. È solo un conoscente, non è mio amico come te e Brian” aveva precisato il biondino, e Freddie aveva annuito.
Era stupendo in quel momento. Aveva un'aura meravigliosa, rilassata, e forse anche sensuale mentre fissava i due amici con sguardo pacifico.


* * *

I Queen sono alla ricerca di un bassista.
Lo stronzo

Ehi, Freddie non scrivere così, non si cancella più” sbottò Brian, fissando l'amico che stava scrivendo l'annuncio. Scusa tesoro, ma sono troppo arrabbiato! Come si fa a preferire il quidditch alla musica? Io proprio non lo so!”

Paul Asher se ne è andato, preferendo unirsi alla squadra di quidditch piuttosto che rimanere con noi, preferendo i muscoli al cervello, e lo sport alla tradizione millenaria che è...

Okay, la smetto” ridacchiò Freddie all'ennesima occhiataccia dell'amico.

Insomma, se siete interessati a unirvi, seriamente, al leggendario, rockettaro, bellissimo gruppo dei Queen come bassisti siete i benvenuti nell'aula abbandonata nei sotterranei lunedì sera alle 20.00.
Per sempre vostri Freddie, Roger e Brian.

Il quattordicenne John Deacon fissava incantato già da un po' il foglio apparso, in un sabato qualsiasi, nella bacheca di fianco alla sala Grande dove, in genere, c'erano notizie di cose smarrite, e di ricerca di gruppi di studio, ma mai a sua memoria di persone che cercavano componenti per una band.
E che band.
John conosceva bene solo Freddie Mercury in realtà, il Grifondoro che aveva formato i Queen. 
Si era innamorato di quel ragazzo quando aveva cantato per la prima volta, l'anno prima, finendo a letto con lui. Una storia che si era dimostrata tragica perché i Serpeverde, che seguivano John da un po' di tempo, l'avevano fotografato durante il loro incontro e ora lo ricattavano. 
Quindi si doveva mostrare duro con Freddie, per non farlo cadere nel tranello degli altri ragazzi che lo detestavano perché era originale e, a detta di John, stupendo. Ma gli altri non lo capivano, e allora preferivano insultarlo. 
John rimaneva male per il comportamento degli altri ragazzi, ma lui voleva solamente vivere una vita normale; anzi, innamorarsi di un ragazzo non era proprio nelle sue intenzioni.
Sospirò fissando ancora il foglio, e poi, sentendosi stupido, decise che ci avrebbe provato. Avrebbe tentato le audizioni per il basso, strumento che suonava per hobby più che altro.

Il Lunedì, non appena arrivò davanti alla porta, vide un ragazzo uscire dall'aula dove i Queen provavano, e sospirò guardandolo: non aveva l'aria molto contenta.
Il prossimo” disse la voce di Freddie, e John entrò nell'aula sentendosi morire.
Roger Taylor, il batterista, era impegnato a fumare sigarette babbane, Brian sfogliava gli spartiti, e Freddie stava a capo chino, steso sul pianoforte, sbuffando: “Giuro che questo è l'ultimo per stasera, tesori, se non va bene riproviamo lunedì prossimo, ok?”
Brian fu il primo ad alzare gli occhi e a guardarsi intorno, e notò John, con il basso in mano ed il volto impaurito.
Subito un sibilo uscì dalle labbra del quindicenne ricciuto, che puntò un dito contro Deacon. “Che ci fai tu qui?” domandò fissando male il Serpeverde.
Nel sentire il suo tono sia Roger che Freddie guardarono attentamente il ragazzo. Freddie sembrò valutarlo, senza staccargli gli occhi da dosso.

Voglio solamente suonare, voglio dare una possibilità alla mia musica” mentì il ragazzo castano.
Roger, che pure non sapeva cosa fosse preso a Freddie e Brian, capì che c'era qualcosa che non andava con il quattordicenne che indossava la divisa dei Serpeverde e lo fissò malamente.

Freddie si leccò il labbro inferiore, in un gesto che per John fu assai sensuale. Arrossì sentendosi un deficiente.
Se sei venuto qui per avere qualche altra cosa da me, sai che mi troverai fuori, nevvero tesoro?” domandò il ragazzo moro, fissandolo con calmi occhi neri.
John deglutì. 
“Limpido” fu la sua risposta.

Facci vedere ciò che sai fare, allora” aggiunse Freddie sedendosi compostamente sullo sgabello del pianoforte mentre Brian e Roger prendevano posizione.
John prese posto un po' lontano dal gruppo, e iniziarono a suonare tutti insieme, seguendo la splendida voce di Freddie che, un po' tremolante, attaccò una canzone nota a tutti e quattro.


   
 
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