Questa storia partecipa a “Garden in love (attività miste)

Violate era all'ultimo anno di studi al Mit di Boston, l'avventura lontana dalla natia Russia era ormai agli sgoccioli, le mancava solo un esame e la tesi e spesso si trovava in sala studio con le amiche a preparare prima lo scritto, che passò con il massimo dei voti poi per l'orale.

Era allora che la giovane cominciava a scrutare in quella stanza, girandosi spesso verso l'area in cui si ritrovavano gli assistenti del docente con cui avrebbe scritto la tesi, e dato l'ultimo esame.

<< Sei sempre a fissare Aiacos, cosa ci trovi interessante in quel nepalese lo sai solo tu... >> disse con cattiveria una ragazza << .. tu pensa al tuo quaterback... >> ribattè la russa, mentre guardava sognante il ventiduenne che lavorava.

Passarono altre giornate, arrivò l'orale . Le amiche si raccomandarono << mi raccomando Violy... non far cavolate... oggi pensa solo all'esame >> << si... >> disse lei, mentre tutte entravano nell'aula.

Lui era lì, in piedi dietro alla cattedra, accanto a suo padre, il docente titolare. A vederli li tutti gli studenti tremavano, temendo che i due li bocciassero

Violate era concentrata sull'esame, ma contemporaneamente fissava il bell'assistente. Passarono le ore, alcuni ragazzi vennero effettivamente bocciati poi Aiacos chiamò << Violate Bemothova >>

Il suo turno era arrivato, l'ultimo orale della sua carriera accademica stava cominciando.

Andò alla cattedra, le tremavano le gambe e le batteva forte il cuore, un misto tra ansia ed amore.

Aiacos le fece tre domande, a cui rispose perfettamente, il padre gliene fece ancora una << Bemothova, complimenti: oggi ha preso 30 e lode. Ci vediamo agli incontri perl a tesi. >> annunciò il professore.

Passarono le settimane a ogni incontro Violate avrebbe voluto dichiararsi, ma le amiche per proteggerla la frenavano, arrivò il giorno della tesi, che la giovane avrebbe discusso il pomeriggio.

Squillò inprovvisamente il telefono, Igor Bemothov – il padre – chiamò la giovane. La conversazione durò ore, fino a pranzo quando le amiche notaronio che lei non aveva toccato cibo << Hey laureanda... sembri il fantasma di te stessa >> le disse la migliore amica << Pandora... ecco... stamattina era mio padre.... dopodomani devo tornare a Mosca. >> disse.

<< cosa??? tutto d'un tratto? >> chiesero tutti << si , se Igor Bemothov dice una cosa è quella >> spiegò << mi terrò in contatto con tutte voi, vi voglio bene... ed ora pensiamo alla tesi >> concluse, omettendo qualsiasi cosa su Aiacos.

Nel primo pomeriggio le amiche discuterono le loro tesi, laureandosi tutte col massimo dei voti.

Violate alla proclamazione passò accanto ad Aiacos << Я люблю тебя, ты не знаешь сколько ... >> * sussurrò nella sua lingua madre.

Il giovane apparentemente non reagì, e Violate se ne andò al dormitorio a preparare le valigie per l'indomani.

Il giovane assistente che in realtà aveva capito quella frase era rimasto stupito dal comportamento di lei, e chiese a Pandora, che gli raccontò della telefonata.

La mattina dopo i due ragazzi uscirono a ore simili, Violate carica di bagagli, con un biglietto last minute in mano andò in aeroporto, si fermò dal pannello dei voli << gate 3 >> indicava per il suo.

<< Violate Bamothova è attesa al desk del gate 3 >> recitò una voce dagli altoparlanti.

Lei corse a perdifiato, ed arrivato davanti all'area d'imbarco vide lui << Я тоже тебя люблю >> ** disse alll'improvviso Aiacos, poi avvicinandosi a lei proseguì in inglese << perchè non mi hai dato il tempo di risponderti ieri? La tua amica Pandora mi ha detto tutto. Non partire! Parlerò io con tuo padre >> le disse prima di baciarla.

<< Aiacos... finiresti inseguito dall'Organizacija ***, o peggio... ucciso... mio padre è un boss.. mi vuole tirare dentro. >> disse lei in lacrime, tentando di allontanarsi << ho un paio di amici nell'FBI, li ho conosciuti perchè faccio qualche consulenza. Ci aiuteranno, e ti proteggeremo. Questa è una promessa >> disse il ragazzo, stringendola a se.

<< Il volo XXA456 per Mosca in partenza tra cinque minuti >> annunciarono dall'altoparlante dell'aeroporto << devo andare.. >> sinhiozzò lei

Aiacos la baciò davanti a tutti, poi la prese per mano e corse via << vieni con me >> esclamò.
La ragazza lo seguì, lasciandosi alle spalle l'aereo.

*"ti amo, non sai quanto...", in russo, san Google traduttore
**"ti amo anch'io ", in russo, san Google traduttore
*** la mafia russa, si trova il nome semplicemente googlando "mafia russa"