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Autore: Son of Jericho    14/02/2019    0 recensioni
Traduzione della storia "The Right Thing" di dawnsona.
Joey ha sacrificato l'amore, e dopo tanti anni vive ancora con il rimorso. J/R
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Joey Tribbiani, Nuovo personaggio, Rachel Green, Ross Geller
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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N.d.A. - 14/02/2019
In occasione del giorno di San Valentino, il mio regalo alla comunità di EFP sarà una nuova traduzione, anch'essa di una storia appartenente al fandom di Friends.
L'opera originale affonda le proprie radici tra il 2002 e il 2003, scritta dall'autrice dawnsona, alla quale riconosco ogni diritto creativo. Colgo inoltre l'occasione per ringraziarla e congratularmi pubblicamente con lei, perché se una storia rimane impressa nella mente di qualcuno per più di 15 anni, significa che è stato fatto un eccellente lavoro.
Detto questo, se vi piacerà almeno la metà di quanto è piaciuta a me, sarà già un ottimo risultato raggiunto.
A voi la parola, buona lettura a tutti!
Disclaimer: ogni diritto relativo a contenuti, personaggi e ambientazioni, appartengono ai rispettivi proprietari e sviluppatori.




Cap.1

 

Era così serena, sembrava un angelo mentre dormiva. Lui sorrise. Non avrebbe mai incontrato un’altra donna come lei. Era meravigliosa, e lo amava, lo amava davvero. Prima di lei, credeva impossibile che qualcuno potesse amarlo così tanto. Lei era la cosa migliore che gli fosse mai capitata.

Andava bene così. Aveva fatto la cosa giusta. Eppure… soffriva. Dopo tutti questi anni, soffriva ancora. Non importava quanto avesse provato a dimenticarlo, quel dolore tornava sempre. Lo perseguitava, lo tormentava. Non era riuscito a sfuggirgli.

Lanciò un’occhiata alla sveglia sul comodino. Le tre e mezzo. Era stata una giornata veramente pesante. Cercò di sopprimere uno sbadiglio per non fare rumore. Si fermò ad osservare la moglie, bellissima, che riposava accanto a lui.

Amanda. Meritava molto più di quello che lui poteva darle, pensò, prima di scivolare sotto le coperte e riuscire finalmente a prendere sonno.

 

***

 

- Joey! Svegliati! – Joey avvertì una mano sulla spalla. Aprì lentamente gli occhi.

Amanda lo stava fissando con quel suo adorabile sorriso. – Dormito bene, tesoro? – gli domandò.

- Benissimo. – le rispose assonnato.

Amanda uscì dalla camera, annunciando che la colazione sarebbe stata pronta in cinque minuti.

Dieci minuti dopo, Joey era in cucina.

Raggiunse i fornelli e sbirciò da sopra la spalla della moglie. Stava friggendo del bacon. In tavola c’erano uova, toast e una scatola di cereali di Cap’n Crunch. Si lasciò pervadere completamente da quell’irresistibile profumo di colazione. Qualsiasi cosa potesse essere andata storta nella sua vita, non c’era motivo di sacrificare il cibo. Si sedette al tavolo e iniziò a prepararsi un toast.

Il telefono prese a squillare. Era Phoebe.

- Hey Joey! Volevo solo sapere a che ora pensavi di arrivare alla festa di compleanno di Emma, domani. -

Joey aggrottò la fronte. – Non sono stato invitato. –

Phoebe si lanciò in un lamento. – Oh, andiamo! Ancora con questa storia? L’unico modo per mettere fine a questa cavolo di questione è che tu venga con me. Sarò a casa tua domani pomeriggio alle 7 in punto. –

- Ma… -

- Monica preparerà la torta di compleanno. La sua ricetta segreta. –

Joey sentì l’acquolina in bocca. Adorava quella torta. Sarebbe dovuto… se non lo avesse fatto, si sarebbe perso la torta. E dopotutto, forse era davvero arrivato il momento di sistemare le cose. Aveva preso una decisione. – Ok, ci vediamo domani. –

Amanda gli lanciò un’occhiata interrogativa.

Lui le si avvicinò e la baciò sulla guancia. – Spero non sia un problema per te, ma domani dobbiamo andare alla festa di compleanno di Emma. –

Lei ne sembrava estremamente felice. – Ho sentito parlare così tanto di lei, e finalmente potrò conoscerla. –

Perfetto, almeno Ross non avrebbe provato a ucciderlo, con Amanda al suo fianco.

 

***

 

Rachel aggiunse una manciata di pomodori alle altre verdure che già erano nella padella, sul fornello. Si levò un leggero sfrigolio, appena i pomodori iniziarono a cuocere. Negli anni le sue abilità in cucina erano migliorate. E benché non fosse ancora al livello di Monica, le piaceva pensare di non essere così male.

Emma entrò in cucina correndo, seguita da Ross. Rachel sorrise dolcemente. Emma era una bambina stupenda. D’accordo, a volte sapeva essere così pestifera che nemmeno Rachel riusciva a gestirla, ma… era la sua bambina e la amava più di qualunque altra cosa. Era sua, e di Ross.

Si trovò a osservare suo marito. Finalmente l’avevano fatto… per la seconda volta. Si erano sposati sei anni prima, quando Emma aveva appena sei mesi. La cerimonia era stata perfetta… beh, quasi. Non aveva mai visto Ross così arrabbiato. Sembrava pronto ad ammazzare Joey. Joey, invece, se n’era andato in silenzio. Lei non lo aveva più visto da allora. Sentiva ancora la sua mancanza.

Si erano trasferiti in California, dove a Ross era stata offerta una prestigiosa cattedra per continuare a insegnare. Anche Rachel aveva trovato un buon lavoro. Erano tornati a visitare New York in alcune occasioni, ma ogni volta, Ross si era assicurato che Joey non fosse nella lista di persone da incontrare. Dopo anni trascorsi a mentire a loro stessi, alla fine avevano ammesso di sentire la mancanza degli amici e delle famiglie. Si erano quindi trasferiti di nuovo, in una cittadina appena fuori New York. Abitavano lì da due mesi, ormai.

Ross la baciò sulla guancia, strappandola ai suoi ricordi. Rachel si voltò verso di lui. – Allora, come procedono le decorazioni? –

Ross sorrise imbarazzato. – Emma ha voluto dare una mano. E penso che se la stia cavando meglio di me. –

 

***

 

Joey era nel suo camerino, quando Chandler arrivò sul set. – Hey, amico. Di che parla questo film? –

Joey sorrise malizioso. – Ecco, è una commedia romantica. –

Chandler fece roteare gli occhi. Sapeva che Monica lo avrebbe assillato fino allo sfinimento, pur di andare a vedere quel film.

Joey era finalmente diventato famoso… o perlomeno, veniva considerato come la nuova grande promessa. “I giorni della nostra vita” gli aveva aperto diverse strade davanti a sé. Aveva preso parte ad alcuni film apprezzati dal pubblico e dalla critica. E il suo ultimo film, dell’anno prima, si era rivelato un sorprendente blockbuster.

- Allora, a che ora ci vediamo, domani al party? –

Le sopracciglia di Chandler balzarono in alto. – Sei stato invitato? –

- Conosci qualcuno che sappia resistere al fascino di Joey? – fronteggiò lo sguardo scettico di Chandler. - Ok… Secondo Phoebe è arrivato il momento di mettere fine a questo altler… atlerc… a questo litigio, insomma. –

Chandler scosse il capo. Stavano per arrivare i guai.

 

***

 

- Emma, i tuoi amici saranno qui a momenti. Smettila di giocare e mettiti quel vestito. –

Rachel si stava trattenendo solo per sua figlia. Ross e Emma erano andati a fare shopping, cercando un nuovo vestito per la festa. Ed erano tornati con un… costume da vampiro. Emma non voleva saperne di cambiarlo. E Phoebe non l’aveva certo aiutata, dicendo che si trattava del vestito più bello che avesse mai visto. Perciò adesso c’era questa ragazzina, piccola e dolce, vestita come una creatura mostruosa uscita da un brutto film horror. Rachel sospirò in silenzio. La sua bambina stava crescendo.

Si lasciò sfuggire una smorfia. Ross era di nuovo lì. Ultimamente, era diventato troppo appiccicoso, e la cosa la irritava. Lui si stava comportando così da un po’, ormai, eppure sembrava che lo facesse apposta, che fosse tutto una farsa. Come se dovesse ripulirsi la coscienza da un senso di colpa.

Il campanello squillò. Rachel si stampò in faccia il sorriso più finto. Era tempo di dare il via allo spettacolo.

 

***

 

- Dov’è Phoebe? – Erano le 8 e 10. Rachel iniziava a preoccuparsi. Emma non avrebbe tagliato la torta senza Phoebe. In quel momento, il campanello trillò. Emma corse alla porta per aprire. Phoebe fece il suo ingresso, seguita da… JOEY!

Rachel lasciò cadere la tazza che aveva in mano. Ross la fissò per un lunghissimo istante, prima di scattare verso Joey. Rachel sapeva che avrebbe dovuto muoversi e impedire a Ross di fare qualcosa di stupido, ma era pietrificata. Fu Monica allora a correre incontro a Ross.

- Ross, non fare una sceneggiata. Rovinerai il party a Emma. –

Con la coda dell’occhio, notò che Emma lo stava fissando. Sembrava confusa. Monica aveva ragione. Non avrebbe mai voluto rovinare la festa di compleanno di sua figlia. Si sforzò di rilassare i nervi, e allungò la mano.

Joey lesse chiaramente le emozioni sul volto di Ross. Dopo tutti quegli anni, Ross lo odiava ancora. Sentì un dolore allo stomaco. Aveva perso uno dei suoi migliori amici.

Strinse la mano a Ross. – E’ passato parecchio, Ross. –

Ross ricambiò lo sguardo, senza neanche preoccuparsi di celare l’odio che stava provando.

 

 
   
 
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