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Autore: DonutGladiator    14/02/2019    1 recensioni
BakeryAU! Shallura
Allura è una pasticcera e cerca di trovare il dolce perfetto per partecipare a una competizione culinaria. Shirogane è il suo assaggiatore personale e ha una grandissima cotta per lei.
★★ San Valentine’s Secret Lover 2019!
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Allura, Takashi Shirogane
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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★★ San Valentine’s Secret Lover 2019!
COWT9 "Alla fragola"

 
Il dolce perfetto




Addentò uno dei pasticcini che aveva nel vassoietto e iniziò a masticare con gusto, assaporando ogni parte del dolce con soddisfazione.
Riusciva a pensare solo a una cosa; quel posto era una garanzia.
Lo aveva scoperto appena tre mesi prima quasi per caso e non si era più schiodato da lì. Le ragioni principali erano due: i buonissimi dolci e la loro pasticcera, l’essere angelico che l’aveva in primo luogo spinto ad entrare.
I candidi capelli ondulati della ragazza e il suo volto sorridente apparvero come se l’avesse invocata, mostrando una dolcezza infinitamente superiore a quella delle sue creazioni.
- Allora? Dici che questa versione può essere la definitiva?- domandò la ragazza con un profondo accento londinese.
Shirogane tossì appena, colto alla sprovvista, per poi inghiottire il boccone che stava ancora masticando, sorridendole di rimando, leggermente imbarazzato dal farsi sempre vedere dalla ragazza con la bocca piena.
- Buonissimi.- borbottò, mandando giù l’ultimo pezzo di dolce: -Adoro il sapore degli agrumi un po’ aspro che contrasta con la dolcezza del cioccolato bianco.
La giovane si illuminò e si sedette accanto a lui, prendendo uno dei dolci per portarselo alle labbra e assaggiarlo.
- Non è ancora perfetto. Non mi piace tutta quest’asprezza.- sostenne, dopo qualche minuto di riflessione: - La frutta non permette di assaporare per bene la dolcezza della pasta e del cioccolato, devo capire come renderlo più equilibrato.-
Il concorso di pasticceria che ci sarebbe stato da lì a tre giorni era qualcosa cui la ragazza teneva particolarmente e da ormai un mese si stava esercitando per portare alla giuria qualcosa di completamente originale.
Shirogane era diventato il principale assaggiatore delle sue creazioni quando, tre settimane prima, lei gli aveva chiesto di provare una sua nuova ricetta e questo aveva permesso ai due di avvicinarsi in brevissimo tempo; cosa che a lui non era affatto dispiaciuta.
Poteva non sapere nulla di cucina ma il suo palato era uno dei più raffinati in circolazione, o almeno così Allura gli aveva detto.
Un’altra delle cose positive era che poteva assaggiare ottimo cibo gratis o con solo il costo dell’abituale tè caldo che si accompagnava alla degustazione ed era riuscito a trovare un posto silenzioso e carino in cui poter scrivere i suoi articoli per il giornale, senza doversi rintanare nella biblioteca dell’ufficio.
- Forse dovresti scegliere un frutto più dolce tra i vari che utilizzi e limitare gli agrumi a una piccola percentuale… magari solo come decorazione in cima.- suggerì il ragazzo, prendendo un altro pasticcino.
Nonostante lei non fosse soddisfatta, lui li trovava deliziosi e se solo non avesse dovuto fare sessioni extra in palestra per smaltire tutti quegli zuccheri, avrebbe continuato a mangiarli per poi finire anche gli ultimi due rimasti nel vassoio.
Cosa che però non si poteva permettere di fare.
Lei assunse un’espressione pensierosa per poi alzarsi all'improvviso dalla sedia come se avesse avuto una rivelazione e sorrise di nuovo all’altro, che involontariamente le aveva dato la soluzione perfetta per i suoi guai.
- Sei un genio Shiro.- esclamò, avvicinandosi a lui per lasciargli un veloce bacio sulla guancia come ringraziamento: -Credo proprio di aver trovato il dolce perfetto! O quasi!- concluse, scappandosene in cucina.
Fu una fortuna che fosse presa dal concorso, perché altrimenti sarebbe stato facile notare che il volto del ragazzo si fosse acceso di rosso.
Cosa che invece a Lance, uno dei camerieri che lavorava nella pasticceria e si occupava della vendita, non sfuggì.
- Oh oh. Non sembrava che avessimo il riscaldamento così alto. Fa per caso troppo caldo, Shiro?- domandò non appena la ragazza scomparve in cucina, sogghignando sornione.
Non gradiva particolarmente che qualcuno storpiasse il suo cognome e sapeva che l’intenzione di Lance era mettere puntini su delle “i” che si sarebbero riconosciute anche senza il loro aiuto.
Soprattutto in un momento del genere, Shirogane sarebbe volontariamente esploso per evitare la conversazione che sapeva Lance avrebbe incominciato.
- Tutto a posto, grazie.- rispose, sperando l’altro capisse che non era il caso di proseguire oltre e di lasciarlo in pace.
Lance fece un mormorio dubbioso e poi, dopo aver controllato che nessuno arrivasse per comprare qualcosa, uscì dal bancone e si sistemò al tavolino, guardandolo negli occhi con l’espressione di chi sapesse ogni segreto dell’universo.
Gli occhi di Shirogane cercavano in tutti i modi di non incontrare quei puntini azzurri che lo fissavano, perché sapeva che se li avessi visti sarebbe caduto nella trappola del più giovane, finendo per raccontare tutto quello che gli passava per la testa.
- Dovresti invitarla a uscire.- rapido e lapidario Lance aveva centrato il punto dell’intera faccenda, senza bisogno di ulteriori giri di parole.
Il tè quasi non gli andò di traverso.
- Non posso invitarla a uscire.- rispose, dopo aver tossito per due o tre volte e aver quasi rischiato un infarto.
- Sono sicuro che a lei farebbe piacere.- borbottò Lance prendendo uno dei dolcetti e mangiandolo tutto intero, senza perdere troppo tempo in assaggi vari.
Shirogane rimase in silenzio, non sapendo come interpretare quelle parole, così fu Lance a parlare di nuovo, dopo aver inghiottito il boccone: - Questi cosini non sono affatto male, ma l’ho vista prepararne di migliori.- il ragazzo più giovane aveva optato per il cambio di discorso, cosa che all’altro non dispiaceva per nulla.
- Credo sia quasi arrivata alla creazione definitiva.
L’altro annuì e poi fece spallucce, rialzandosi per tornare al suo posto.
- Dopo il concorso le parlerò.- si lasciò sfuggire Shirogane.
- Fammi sapere come andrà.-
 
I giorni che li separavano dal concorso di pasticceria furono intensi sia per la pasticcera sia per Shirogane,.
Il giovane lavorava in un piccolo giornale locale e a causa del taglio di personale avvenuto da poco, lui e altri tre colleghi si occupavano di tutto quello che il calderone della città aveva da offrire.
Alcuni giorni si trovava a dover scrivere più di cinque articoli al giorno, mentre in altri aveva tonnellate di tempo libero per dedicarsi ad altro.
Quei due giorni furono del primo tipo e il giovane si presentò solo una volta nella piccola pasticceria, portando però con sé la bella notizia che aveva ricevuto l’ok dal suo editore per occuparsi del concorso di pasticceria e che era pronto per documentare la futura vittoria di Allura. Cosa di cui lui era più che sicuro.
- Sono contenta sarai presente. Non so come mai, ma la tua presenza è rilassante e avrò bisogno di svuotare la mente durante la competizione.- le aveva detto la ragazza, facendogli poi uno dei suoi sorrisi più luminosi.
Lui non aveva saputo cosa commentare a quelle parole, ma il solo fatto di averle ricevute erano per lui fonte di gioia.
- Farò il tifo per te.- rispose, mangiandosi poco dopo le mani per quella risposta così banale che le era uscita fuori.
Le era sembrata nervosa e avrebbe voluto dire qualcosa di più per tirarla su di morale e farle coraggio, quindi si sentì quasi obbligato ad allungare una mano sulla sua spalla e stringerla appena, dimostrandole con quel gesto e il suo sorriso che credeva veramente che la ragazza potesse vincere la sfida.
Non seppe dire se lo sguardo di Allura cambiò per un attimo d’intensità, ma il sorriso si sciolse appena, forse diventando più genuino rispetto al solito e dalle labbra le scappò un ringraziamento.
 
Non si incontrarono che non la mattina stessa della competizione.
Lui indossava il completo più dignitoso che avesse nell’armadio, una camicia bianca e una giacca con pantaloni grigio ghiaccio abbinati che facevano risaltare il fisico muscoloso, lei, capelli raccolti e grembiule rosa svolazzante.
- Devo darti del lei?- domandò come prima cosa vedendolo avanzare verso di sé in quella nuova veste.
Shirogane rise: - Shiro andrà bene come al solito.
Allura sorrise ancora, mostrando il sorriso genuino della scorsa volta.
- Sono un fascio di nervi Shiro. Non sono sicura….-
- Andrà benissimo. Dai il meglio di te e battili tutti.- la interruppe lui, prima che lei potesse finire la sua frase.
 Un sospiro e poi la pasticcera si portò le mani sulle guance, tirandosi due schiaffi che non sembravano affatto leggeri.
- Ci sono! Sbaraglierò la concorrenza e i miei “shirerry” vinceranno il premio di miglior dolce che sia mai stato creato!- esclamò come ritrovando l’energia perduta.
Shirogane storse per un attimo il naso, aveva sentito bene o la ragazza aveva detto “shirerry”? No, doveva aver capito male.
Che parola era mai quella?
Si diede da solo dello stupido, poi le sorrise e alzò il pugno verso di lei, aspettando che la ragazza facesse lo stesso.
- Buona fortuna Allura.-
La pasticcera ricambiò il gesto e intraprese la sua missione con il sorriso sulle labbra e l’augurio che permeava sempre più in profondità dentro di lei. Fu con uno slancio impetuoso e al 100% improvviso che si spinse contro il giovane dai capelli corvini, per stampargli un leggero bacio sulle labbra.
- Grazie- sussurrò, separandosi in una maniera sensuale e dolce, come una delle creazioni che gli aveva fatto provare, lasciando Shiro in stato confusionale.
 
Non seppe mai come tornò a posto e prese appunti per la competizione, perché l’unico pensiero che Shiro ebbe per tutta la durata della gara furono le labbra di Allura sulle proprie e l’ultimo sussurro della ragazza a un soffio da lui.
E la dolcezza di labello alla fragola che non pensava avrebbe mai provato su di sé.
Il vincitore fu decretato quello stesso giorno alle 18, nemmeno un’ora dopo la fine della gara. Tra lo stupore generale vinse uno sconosciuto con una ricetta improbabile, ma Allura si aggiudicò il premio per la migliore composizione visiva e nonostante non fosse riuscita a raggiungere il podio, la ragazza poté ritenersi quasi soddisfatta.
Shiro non se la ritrovò davanti che un’ora dopo, quando tutte le foto furono fatte e la burocrazia sistemata.
Nonostante quanto fosse successo non si sentiva più a disagio, perché il gesto della ragazza lo aveva in qualche modo rasserenato.
- Premio della critica per i tuoi “shirerry”, direi che non è male…- sussurrò, grattandosi appena il collo, nervoso. Gli era piaciuto che avesse voluto dare una parte del suo nome al suo dolce, creato con cioccolato bianco e fragole e per questo chiamato con “shiro”, che significava bianco nella sua lingua d’origine e “strawberry” che stava appunto per le fragole contenute nel dolcetto candido che le avvolgeva.
- Posso migliorare e puntare alla vittoria il prossimo anno. Vedrai, sarà un dolce cento volte migliore di questo!- il tono era tranquillo ma si percepiva che il verdetto non le fosse andato a genio.
Shirogane fece una finta tosse e poi si inumidì le labbra.
- Senti…
- Per prima…
Entrambi scoppiarono in una risata, per poi commentare con il classico “inizia tu” e ridere un’altra volta.
- Mi dispiace per prima, mi sono fatta prendere dall’adrenalina e ho pensato che o la va o la spacca, sai no? Forse non era proprio il momento, ma ho voluto.- Allura aveva iniziato a tormentare l’anello che portava all’indice e cercava in tutti i modi di non incrociare gli occhi grigi di Shirogane.
- Non devi scusarti, io…- fece una pausa: - Avrei dovuto farlo io mesi fa.- aggiunse, avvicinandosi a lei: - Mi piaci Allura. E mi piaci molto.- rivelò, abbassando lo sguardo e prendendole la mano destra.
Lei era arrossita ma aveva accolto con piacere il gesto e soprattutto quelle parole, dato che era convinta che il suo rimanere in silenzio fosse una risposta negativa al suo gesto avventato.
- Siamo due tipi particolari…- sussurrò, guardandolo in viso e accennando appena a un sorriso.
- Almeno ci troviamo concordi su più cose.- rispose di rimando l’altro, imbarazzato ma al settimo cielo: - Ti andrebbe, se sei libera, di andare a mangiare qualcosa insieme per cena? Mi piacerebbe portarti in un posto che sono sicura ti piacerebbe.-
Allura si illuminò in un nuovo sorriso.
- Molto.- sussurrò, avvicinandosi di più a lui e stringendo la mano che avvolgeva la propria.
- Bene.- aggiunse Shiro, per poi prendere il coraggio a due mani e abbassarsi verso il suo viso, per congiungere le loro labbra una seconda volta.
 
   
 
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