Prompt:
Andrea Bocelli: "Dell'amore
non si sa";
https://www.youtube.com/watch?v=ZeCE-Dptsog&feature=youtu.be&fbclid=IwAR1cna3V3JH6egR1SMG_AP2qTmPkDDLc5_tdPJzTsGuiQ1oIjLfyJH_XFxY.
Songfic
sul testo:
https://www.angolotesti.it/A/testi_canzoni_andrea_bocelli_2925/testo_canzone_dellamore_non_si_sa_123255.html.
Stelle
gemelle di Vegeta-sei
L’aria
gelida della notte gli sferzava
il viso, facendogli ondeggiare i capelli mori a fiamma dalle ciocche
larghe tre
dita.
Vegeta
teneva una mano appoggiata sulla
capsula color crema su cui era sdraiato, con la schiena sollevata.
Nelle sue
iridi color ossidiana si riflettevano due stelle che brillavano nel
cielo blu
scuro quasi nero.
<
Voi ‘soli’ della mia terra perduta
che mi avete visto nascere ‘parlatemi’. Conoscete
quest’universo molto meglio
di me > pregò. Si deterse le labbra con la lingua,
sentendo un piccolo
taglietto all’altezza di quello inferiore.
<
Sapete cosa agita il mio cuore, quali
dolori m’impediscono di trovare riposo la notte >.
Assottigliò gli occhi ed
espirò rumorosamente dalle narici.
<
In questa notte d’agosto i
terrestri pensano di poter svelare i loro desideri a delle fugaci
stelle
cadenti, ma io mi rivolgo a voi, immutabili come gli dei
polpi…
Quello
che provo verso la Donna è quel
sentimento chiamato amore? > s’interrogò.
Si massaggiò le tempie e scosse il
capo, sbuffando.
“Lei
è insopportabile e caparbia, non
facciamo altro che litigare. Sembra che niente possa piegarla e non so
mai se
tornerà a cercarmi o deciderà di tornarsene per
sempre tra le braccia di quel
mollusco che si diverte a tradirla. In fondo lui è un tipo
normale, sportivo,
amante del lusso come lei e soprattutto obbediente. Si mette tutti gli
orridi
vestiti, dagli assurdi abbinamenti di giallo e rosa, che lei gli rifila.
Tsk,
quella Donna farebbe impazzire un
santo” si lamentò con tono astioso.
<
Eppure penso di amarla. Resterà o
sarà fugace nella mia vita?
Non
so niente dell’amore, tranne forse
che è una cosa incerta che non si sa quando viene e quando
se ne va. Mia madre
ha sofferto per amore dall’alto di quella torre.
Sono
come mio padre e non me lo merito?
Ditemelo stelle gemelle, sorelle del mio destino e dei miei sogni. Voi
che
siete un dio magnanimo, così diverso dalla dea luna, ditemi
se quell’angelo
azzurro realmente esiste e mi contraccambia, se non è solo
un’illusione di un
cuore solo > supplicò. I suoi occhi divennero
liquidi, mentre respirava
pesantemente, il suo fiato si condensava davanti al suo volto.
“Non
so mai quando fa la civetta o
quando le cose le pensa realmente. Abusa della sua avvenenza e si mette
sempre nei
guai, s’impiccia e mi distrae quando dovrei solo pensare a
diventare
supersaiyan.
Non
sconfiggerò mai Kakaroth se continua
così” si lamentò con tono burbero.
<
Sono stato un mercenario per così
tanto tempo, mi dicevo che era stata colpa mia. Ho le mani
così sporche di
sangue che è difficile poter sperare.
Sento,
però, che questo è amore e brilla
nella notte quanto voi stelle.
Mi
chiedo… Se posso rivivere grazie a
lei, avere una nuova esistenza cambiando completamente >
s’interrogò.
“Ehi,
scimmione, scendi da quel letto,
fa freddo” lo chiamò Bulma, stretta nella sua
vestaglia, in piedi nel terrazzo.
“Perché
dovrei?” le domandò Vegeta, con
tono cupo.
“C’è
spazio nel mio letto, dove fa più
caldo” lo invitò Briefs. Chiuse gli occhi e
ridacchiò, Vegeta levitò da lei con
un ghigno sul volto.
<
Lo prendo per una risposta ‘stelle
dei miei antenati’ > pensò.