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Autore: Kim WinterNight    15/02/2019    5 recensioni
Due lettere per raccontare una storia, per confessare una verità, per essere finalmente sinceri.
Un'amicizia particolare, nata per caso e sviluppata tramite una corrispondenza epistolare, in grado di superare la distanza e l'abisso tra due stili di vita completamente diversi.
Potrà una rivelazione mettere a rischio un rapporto tanto stretto?
- PRIMA CLASSIFICATA al contest "Caro amico ti scrivo" organizzato da Gella su facebook.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ReggaeFamily

Las Vegas, 14 gennaio 2019




Irene,


sono rimasto piuttosto sorpreso dalla tua rivelazione, devo ammetterlo; non avevo capito che le cose fossero andate così, non avevo mai sospettato che tu non facessi parte dello staff.

Avrei dovuto immaginarlo, ma ciò non è successo.

Non sono arrabbiato, Irene, soltanto deluso. Avresti dovuto dirmelo, avrei potuto essere sincera fin dall'inizio, e probabilmente la nostra amicizia sarebbe stata diversa, o forse non sarebbe mai nata.

Visto che ti sei messa in gioco e sei stata sincera, è ora che anche io lo sia con te.

Sì, Irene, anche io ho qualcosa da rivelarti; come vedi, tutti noi abbiamo degli scheletri nell'armadio.

Sai, quando ho ricevuto la tua prima lettera ero piuttosto inquietato, ma poi mi sono detto che avrei potuto rispondere, che non sarebbe successo nulla di male.

Solo che poi mi sono lasciato prendere la mano e ho proseguito con questa storia, fino a oggi. Oggi ho deciso che le cose devono concludersi, devono finire qui, e c'è un solo motivo per cui lo dico.

Irene, io non sono John Dolmayan.

Sì, lo so, ora penserai che io sia pazzo, ma la verità è questa.

Mi chiamo Trent Boland e sono colui che si occupa della corrispondenza all'interno di Torpedo Comics, la fumetteria del signor Dolmayan. Sono stato assunto dalla sua manager e a dire il vero non lo conosco di persona.

Il capo non viene mai in negozio, puoi immaginare bene il perché. Ogni giorno qualche fan dei System prova a cercarlo qua dentro, fingendo di essere interessato a dei fumetti o a qualche gadget.

In questo posto ci sono diversi dipendenti, tra cui io, che devo trattare con fornitori che cercano di procacciarsi lavoro via posta o via mail, e con una quantità infinita di fan pazzi ed esaltati come te.

Mia cara, tu non hai idea di quante lettere simili alle tue arrivano qui ogni santo giorno; mi diverto a leggerle, ho il permesso del signor Dolmayan di aprire la posta, e di gettare via le cose inutili.

Ma qualcuna mi colpisce, ogni tanto, proprio com'è successo con la prima che tu hai spedito. C'era qualcosa di più tra quelle righe, così mi sono detto che avrei potuto divertirmi un po', rispondere e spacciarmi per il tuo idolo indiscusso.

C'era qualcosa di più perché hai detto che tu e John vi siete conosciuti, e io volevo far leva su questa faccenda per capire un po' di più la tua psicologia contorta. Ho studiato psicologia due anni all'università, ma poi avevo bisogno di soldi e ho lasciato tutto per dedicarmi completamente al lavoro.

Sai, non so dirti se potrai mai rivedere il signor Dolmayan, non so se il destino di cui parli esista o se sia dalla vostra parte, ma io non sono la persona che tu credevi che fossi.

Il mio nome è Trent, come ti ho già detto, ho ventinove anni e volevo soltanto prendermi una piccola rivincita su tutti quei fan che regolarmente approdano in negozio in cerca di John, disturbando noi poveri e onesti lavoratori.

Adesso giochiamo a carte scoperte, sta a te decidere cosa fare. Puoi scegliere di conoscere Trent Boland e smettere di sognare come una stupida adolescente, oppure puoi fare un po' come ti pare.

Se verrai davvero a Las Vegas, be', mi trovi in negozio. Allora potremo confrontarci, allora potremo capire cosa ci ha portato a fare di queste scelte.

E, Irene, voglio farti un piccolo favore per scusarmi, per farti capire che non sono uno stronzo, ma che sono esattamente come te: prenderò le tue lettere e le tue poesie e consegnerò tutto al signor Dolmayan. È giusto che lui le abbia, ho scherzato fin troppo su questa faccenda.

Allora non ti assicuro che mi troverai in negozio, perciò ti scrivo dal mio indirizzo di casa, se mai volessi contattarmi ancora.

Mi dispiace di aver esagerato e di essermi spacciato per John, ma so che puoi capirmi, perché anche tu hai finto di essere qualcuno che non eri.

Non siamo poi così diversi, Irene. E devo ammettere che mi stai simpatica e che ho imparato a volerti bene, nonostante tutto.

Spero vorrai rispondermi e che il signor Dolmayan in persona risponda finalmente alle tue lettere.


Ti mando un caro saluto,


Trent





☼ ☼ ☼


Eccomi!

Be', che ve ne pare? Vi aspettavate dei risvolti simili?

Eheheheh, stavolta sono stata un po' cattivella con i miei personaggi ^^

Spero non mi odiate troppo, però volevo lasciare un po' di suspense e di mistero... :D

Ringrazio Ale, Selene e Soul per il sostegno costante e le recensioni dolci che mi lasciano *-*

E grazie a Lea per avermi accolto nel suo bellissimo contest!

Alla prossima settimana con “The Hypnotics”

  
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