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Autore: Irony_Rocks    16/02/2019    0 recensioni
Lui è un esperto agente doppio 0 con una passione per le Aston Martin blu intenso e i cacciavite high-tech. Lei è un’ex ladra di gioielli imprigionata per un omicidio che dice di non aver commesso. Quando lei fugge di prigione per aiutarlo a rintracciare i Gioielli della Corona rubati, scopriranno di avere in comune molto più di quanto avessero immaginato.
Genere: Angst, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amy Pond, Doctor - 1, Doctor - 11, River Song, Rory Williams
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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IV.

 

 

L’atmosfera era cambiata radicalmente.

 

Era già pomeriggio inoltrato quando ebbero terminato gli ultimi ritocchi al piano del furto. River ed Amy stavano sedute al tavolo della cucina con una serie di planimetrie srotolate difronte a loro, in mano delle tazze di tè che si raffreddavano. Rory e Jack stavano usando i computer per trovare il modo migliore di hackerare la sorveglianza della Mycroft Tower. Ed il Dottore avrebbe dovuto prepararsi per la propria parte del lavoro, avrebbe dovuto, ma non lo stava facendo.

 

Non riusciva ad impedirsi di studiare River mentre le ultime decisioni venivano prese ed era come guardare un animale selvatico del tutto diverso. La donna imperturbabile con la quale aveva flirtato fino a quel momento era svanita, perché v’era una tensione ulteriore dietro i suoi gesti, adesso. Quando sollevò lo sguardo su di lui, la sua aura seducente era incrinata da un qualche segreto che la stava evidentemente consumando. La mera menzione di questo John aveva colpito un nervo scoperto e il Dottore aveva raccolto abbastanza informazioni da ciò che aveva sentito dire, da poter affermare che John fosse morto, molto probabilmente ucciso dal Silenzio. Ovviamente, era stato qualcuno d’importante per lei - un amante, probabilmente. 

 

Provò una sensazione alla bocca dello stomaco in quel momento. Non riusciva a definire cosa fosse, ma non era affatto piacevole.

 

Odiava non sapere.

 

Rory e Jack sollevarono entrambi lo sguardo quando il Dottore si avvicinò a loro. “Come vanno le cose?”

 

“Dovremmo essere pronti per andare tra cinque minuti,” rispose Rory.

 

Jack aggiunse, “Io prendo la maschera in latex della faccia di Weinheimer, finita e dipinta con tonalità color carne durante il viaggio in macchina.” S’interruppe, leggermente indeciso mentre guadava Rory con ammirazione per il suo lavoro. “Il Dr. Weinheimer è cresciuto in Germania per i primi vent’anni della sua vita, e Rory mi ha assicurato di saper imitare quell’accento senza problemi.”

 

Il Dottore diede una pacca sulla spalla a Rory, facendo inciampare leggermente l’uomo più giovane. “Rory è il nostro uomo. Riesce ad imitare chiunque, non è così, Rory? Dì a Jack, qui, della prima volta che incontrasti Amy, impersonavi un italiano. Il Sig. Caliente.” 

 

“Per favore non chiamarmi mai più in quel modo,” lo implorò Rory.

 

“È Amy che ha iniziato.”

 

“Non è vero,” sostenne Rory. “E anche se l’avesse fatto, lei ne ha tutto il diritto, dato che è mia moglie.”

 

“Accidenti, Rory. Non è neanche passata la fase della luna di miele e già sei pieno di te.”

 

Rory roteò gli occhi, proprio mentre sentiva Amy ridere dall’altra parte della stanza; tutti e tre gli uomini si voltarono a guardare mentre River le rispondeva qualcosa ed entrambe le donne si lasciavano andare alle risate. Gli uomini lanciarono loro uno sguardo, un po’ timorosamente. Amy e River avevano legato velocemente, a quanto pareva, e questo - beh, questo era proprio qualcosa di pericoloso, pensò il Dottore.  

 

Fece un passo verso di loro, quando Jack lo fermò, “Dottore, non adesso. Lasciala stare.”

 

A quale delle due si riferisse, era evidente.

 

Sapeva che avrebbe dovuto lasciarla sola, consapevole del fatto che gli ultimi minuti prima di un’operazione non erano proprio l’ideale per iniziare un litigio. River era riuscita ad eludere tutte le sue domande con la stessa facilità con cui aveva accantonato le preoccupazioni del Dottore, come se fossero mere frivolezze. Era stato uno sforzo inutile, il Dottore sapeva che se voleva delle vere risposte, non le avrebbe certo ottenute chiedendole gentilmente.

 

Inoltre, le due donne sembravano totalmente assorbite dal loro lavoro - o almeno si supponeva che lo fossero - anche se il Dottore non aveva mai capito fino a che punto fosse necessaria la meticolosità dei dettagli per pianificare qualcosa. Aveva sempre preferito usare la propria astuzia e spontaneità per portare a termine qualsiasi lavoro. Il piacere di rimanere appesi a testa in giù da un edificio di cento piani, del pianificare un tragitto per eludere la sorveglianza notturna o fare una qualsiasi dell'altro centinaio di cose che richiedono l’abilità di un ladro astuto - beh, gli era sempre sembrato un lavoro più appropriato ad altri agenti del suo settore. (Aveva dei problemi con l’altezza e i furti - nel senso che odiava la prima ed era particolarmente contrario ai secondi. Goffo, così dicevano i suoi precedenti partner, quando talvolta lo prendevano in giro.) Gli avessero dato un piano e nove possibilità su dieci, sarebbe riuscito a mandare tutto a monte in un modo o nell’altro. Certo, aveva anche l’abitudine di uscirsene con nuovi piani da un momento all’altro.

 

Quindi per gli ultimi due anni, in qualunque momento ci fosse stato un lavoro che richiedeva questo tipo di pianificazione, aveva lasciato ad Amy le parti relative ai furti. Stava acquisendo velocemente delle capacità che un giorno probabilmente avrebbero potuto elevare la sua reputazione persino al livello di quella di River, ma era ancora giovane e si vedeva, anche; appena Amy ebbe scoperto l’identità di River, fu come se avesse incontrato una rockstar.

 

“Oh, che figata,” esalò Amy, a voce abbastanza alta perché il Dottore potesse sentirla. “Anche il furto al Museum of London nel 2006 è stata opera tua? Dimmi una cosa, come sei riuscita ad eludere la sorveglianza vicino all’entrata principale senza che nessuno lo notasse? Ci furono dei pettegolezzi su un rossetto allucinogeno che avresti usato, o qualcosa di altrettanto scandaloso.”   

 

“Non è niente di scandaloso, tesoro. È piuttosto efficace e funziona anche sugli uomini migliori, chiedilo al Dottore.”

 

A quel punto, il diretto interessato si voltò improvvisamente, afferrò un palmare dal piano del lavoro là vicino, e cercò di sembrare profondamente immerso nel proprio lavoro; gli altri due uomini seguirono il suo esempio, Rory che indicava qualcosa a caso sul suo computer e Jack che annuiva di seguito come se fosse la cosa più affascinante del mondo. River lo aveva fregato, in effetti, con un bacio allucinogeno a soli cinque minuti dal loro primo incontro, ma il Dottore avrebbe potuto comunque sopravvivere alle prese in giro di Amy con un po’ della sua dignità intatta, se River non avesse scelto quel preciso istante per sottolineare che stava reggendo il palmare al contrario.   

 

Amy, ovviamente, sembrava star trattenendo le risate a scapito del Dottore.

 

Quest’ultimo si agitò del tutto e decise di riprendere il controllo della situazione. “Bene, il tempo di pianificare è finito, a quanto sembra. Facciamo i bagagli e andiamo.”

 

“Sì, ma, c’è un cambio di piani,” disse River. “Amy si occuperà dell’attacco hacker. Può eliminare il Dott. Weinheimer e poi Rory può introdursi nella struttura, impersonarlo e scaricare il file Raven’s Nest.”

 

“Pensavo fossimo d’accordo sul fatto che tu ti saresti occupata dell’attacco informatico,” replicò il Dottore.

 

“Cambio di piani,” rispose River, sorridendo. “Amy sembra più che capace, e non mi capita tutti i giorni di vedere un’altro topo d’appartamento al lavoro. Può perfino usare il mio rossetto allucinogeno.”

 

“No, aspetta, frena-“ cominciò Rory.

 

“Oh, sta zitto,” s’intromise Amy, prima che lui potesse continuare, “Non mi capita tutti i giorni di ricevere suggerimenti da River Song, per la miseria. Lascia che me lo goda!”

 

River rise, guardando la donna più giovane con simpatia, ed era un po’ sconcertante la velocità con cui avevano legato. E, secondo il Dottore, anche un po’ sospetto.

 

“Oh, non guardarmi in quel modo,” disse River con esasperazione, leggendo la sua espressione. “Davvero, vedresti cattive intenzioni in me anche se mi stessi legando una scarpa! Sto solo offrendo una lezione d’apprendimento. Resterò in ascolto per tutto il tempo, e se qualcosa dovesse andare storto, arriverei in suo soccorso in due secondi esatti.”

 

“Oh, possiamo?” domandò Amy al Dottore, impazientemente, come un bambino che la notte prima di Natale chiede di aprire i regali in anticipo. “Per favore, Dottore, possiamo?”

 

“È la tua operazione,” aggiunse River con voce confortante, scuotendo le spalle. “Faremo quello che deciderai.”

 

Sollevò lo sguardo su River, poi lo spostò su Amy, poi di nuovo su River, e sospirò.

 

 

 

Dall’auricolare, River sentì Amy annunciare di aver già attraversato la porta principale della Tower, proprio come da copione. Il piano prevedeva che intercettasse il Dott. Weinheimer nella caffetteria, solo dopo Rory sarebbe entrato in azione. La giovane coppia sposata aveva un’estrema fiducia in se stessa; River aveva già fatto i suoi compiti per quanto riguardava i colleghi noti del Dottore, e sapeva esattamente di cosa fossero capaci i membri della sua squadra. Erano, difatti, alcuni dei migliori. E all’esterno, stretto in un furgone nero, Jack offriva supporto tecnico - avevano attaccato il sistema di video sorveglianza e ne avevano preso il controllo, avevano disattivato i sensori di movimento, disarmato la rete laser e il Dottore aveva già duplicato le scansioni della retina e delle impronte digitali di Weinheimer usando il suo piccolo cacciavite sonico; Amy e Rory sarebbero stati capaci di recuperare il file Raven’s Nest senza problemi, si sperava.

 

Adesso, per quanto riguardava la vera ragione per cui River aveva voluto intrufolarsi nella Mycroft Tower.

 

Si calò dal proprio cavo, rimanendo sospesa a mezz’aria a testa in giù nella tromba dell’ascensore e lanciò uno sguardo indagatore verso lo spazio circostante. Estrasse un piccolo congegno palmare dalla propria tuta nera ed indirizzò il fascio di luce verso i sensori, disattivando il sistema di sorveglianza con un click. Un attimo dopo, si dondolò sulla sua imbracatura e forzò la porta di un ascensore ad aprirsi sul piano 7B. Una volta che fu di nuovo a terra, si mosse velocemente con grazia.

 

Il file Raven’s Nest era importante, ma non era la sua priorità in quell’operazione. Si sentiva un po’ colpevole per aver mentito sulle sue vere intenzioni, ma non doveva alcuna spiegazione né al Dottore né a Jack su quello che stava facendo, e poi Amy e Rory sarebbero riusciti ad andarsene senza problemi in appena una manciata di minuti. Alla fine, la sua piccola omissione non avrebbe ferito nessuno. Il pericolo, se proprio  si fosse presentato, si sarebbe limitato a coinvolgere una persona soltanto: se stessa. E River Song non aveva certo alcun problema a gestire il pericolo.

 

Nelle profondità segrete della Tower, nel sottosuolo, l’edificio era più di un semplice centro di ricerca. Il seminterrato ospitava un garage, ma il complesso in realtà si estendeva per altri sette piani al disotto di esso, e ad ogni livello l’accesso era più riservato di quello precedente. Ogni piano ospitava un numero maggiore di segreti e prove compromettenti; quel giorno, però, a River Song non importava niente di tutto ciò. Il livello 7B celava qualcosa di molto più prezioso.

 

Si aggirò nel corridoio, guardando da sinistra a destra, assicurandosi di avere campo libero—

 

“Cos’è che stai cercando?”

 

River si bloccò, presa di sorpresa - e a lei non capitava mai. Era un fatto d’orgoglio professionale. Con un sospiro, si ricompose, si voltò e trovò il Dottore in piedi all’estremità del corridoio che aveva appena percorso. Diversamente da lei, lui non cercava affatto di agire in maniera furtiva - nessun’imbracatura lungo la tromba dell’ascensore, nessuna tuta nera, non aveva compiuto assolutamente nessuno sforzo per intrufolarsi clandestinamente nel livello ad alta sicurezza della Tower. Se ne stava al centro esatto del corridoio, vestito di un immacolato completo Armani, che era completamente fuori luogo con gli scienziati e i soldati che lavoravano su quel piano. Mani in tasca e sorriso sul volto, sarebbe sembrato intento in una dannata passeggiatina nel parco.

 

“River Song,” le andò incontro il Dottore. “Sei stata una ragazza molto, molto cattiva.”

 

Lei lo trascinò velocemente nella penombra, con un po’ d’irritazione, sentendosi insultata e nonostante tutto, impressionata. Come diavolo era riuscito ad arrivare fin laggiù? Lei aveva attraversato l’unico punto d’accesso al livello 7B che non richiedesse l’autorizzazione, e ovviamente, lui non era entrato attraverso la porta principale.

 

“Come sei arrivato fin qui?”

 

“Credo che le domande le farò io, adesso. Anche se difficilmente ottengo molto in questo modo, giusto? Ti limiti a menare il can per l’aia, come un’atleta professionista addestrata a mentire; l’oro per la disonestà nelle Olimpiadi invernali di quest’anno va a River Song. Se è veramente questo  il tuo nome.”

 

Ad un osservatore superficiale, il Dottore sarebbe potuto sembrare scocciato o esasperato, ma River riusciva a percepire la tempesta imminente.

 

“Disse l’uomo che si faceva chiamare il Dottore,” sottolineò lei, lanciando uno sguardo allo spazio circostante. Tutto era ancora silenzioso. “Sì, il mio nome è River Song e scendi dal piedistallo. Sei una spia. Fa parte del tuo lavoro mentire alle persone.”

 

“Non mi ci sono ancora messo su un piedistallo, ma credo proprio di avere il diritto di sentirmi un po’ insultato, visto che mi hai mentito per tutto il tempo.”

 

Lei si mise sulla difensiva, arrabbiata per il fatto di star ricevendo una lezione sull’onestà proprio da un’agente dell’MI6, tra tutti. L’MI6 addestrava i propri agenti a mentire ad ogni respiro. Era la loro regola numero uno, ed erano dei bugiardi pericolosi, perché lo facevano per la Regina e per la Corona, e pensavano che questo giustificasse qualsiasi mezzo da loro utilizzato. Poteva anche esser stata follemente innamorata di 0010, ma era consapevole dei suoi sbagli tanto quanto ammirava le sue qualità.

 

Era stupido tenere quella conversazione nel corridoio, durante un’operazione così pericolosa, ma non riuscì ad impedirselo - e a quanto pareva, nemmeno il Dottore.

 

“Ti sei mai scusato con le persone che hai usato fino a questo punto? Il Dottore. Ho fatto delle ricerche su di te, ricordi? La lista dei tuoi successi è lunga quasi quanto quella dei tuoi fallimenti.”

 

Quello le fece ottenere una reazione immediata da parte del Dottore, perché subito dopo lui l’aveva spinta contro la parete e lei si era ritrovata intrappolata dal suo corpo. “Sono stufo di questi giochetti, River. I miei sono in questo edificio per causa tua e, giuro, se dovesse capitargli qualcosa—“

 

“Amy e Rory staranno bene se si atterranno al copione,” lo interruppe River.

 

Aveva fatto quello che doveva per giungere fin lì - lo aveva trascinato con sé mentendogli, sì, e lo avrebbe fatto di nuovo, ma non aveva mai giocato con la vita di nessun estraneo a quella faccenda. Non era così che lei conduceva il gioco; mai.

 

“E cosa mi dovrebbe fermare dal mandare a monte la tua operazione proprio in questo momento?” la minacciò il Dottore. “Qualsiasi cosa tu stia cercando, mi posso assicurare che tu non la ottenga mai, semplicemente attivando l’allarme, lasciandoti qui alla—“

 

Lei si districò dalla sua presa afferrandogli i polsi e torcendoli. Lui  si riprese piegando il gomito di lei, che fece un passo di lato e si accovacciò, usando la sua agilità per liberarsi. River gli fece uno sgambetto con il piede, facendolo inciampare. Lui rispose con una spinta a mano aperta contro il suo petto, che la fece tornare di nuovo schiena al muro.

 

“Che cosa stai cercando?” domandò il Dottore.

 

Lei irrigidì la mascella, lo sguardo fisso davanti a sé, mentre entrambi giravano l’uno attorno all’altra come squali; lei non era spaventata dalla recriminazione dipinta sul volto del Dottore in linee dure. Inizialmente pensò di mentire di nuovo, ma si rese conto velocemente che non le sarebbe servito a niente. Lui era là; presto se ne sarebbe reso conto comunque. Non aveva fatto parte del suo piano, coinvolgerlo fino a quel punto, ma non aveva più scelta. Le sarebbe potuto venire in mente qualcosa - tessere menzogne era ciò che veniva naturale a River Song tanto quanto respirare, ma non aveva tempo di mettere in piedi un’altra storia; soprattutto non quando la verità avrebbe potuto mettere a tacere i suoi sospetti molto più velocemente di qualsiasi scusa avesse potuto inventare.

 

Aveva senso dire la verità, ma aveva portato con sé questo segreto per così tanto, che la faceva quasi soffrire separarsene.

 

“Non che cosa,” lo corresse lei, e odiò il modo in cui la sua voce si ammorbidì, ma non poté controllarsi. “Ma chi. Da qualche parte su questo piano c’è una ragazzina spaventata di sei anni di nome Melody. Sono qui per farla uscire.”

 

Lo sconcerto più totale che seguì il suo aver menzionato un bambino si insinuò nella fredda maschera che era calata sui lineamenti del Dottore. “Una ragazzina? Che cosa vogliono le Industrie Mycroft da una ragazzina?”

 

“Non le industrie Mycroft,” lo corresse River. “Il Silenzio.”

 

“E,” chiese lui confuso, sospettoso, “Chi è questa ragazzina?”

 

Lei dissolse lo sguardo, prendendo un secondo per prepararsi. “Senti, Dottore, se ti aspetti che mi scusi per le bugie che ti ho raccontato, non ci contare troppo. Non stai parlando con una ladra, o una bugiarda, o persino un’assassina. Oh, no. Quando parli con me, stai parlando con qualcuno di molto più pericoloso.”

 

Lui la studiò per qualche secondo, il suo sguardo che si ammorbidiva, mentre nella sua testa componeva vari collegamenti. Alla fine cedette, facendo un passo indietro. “Una madre,” disse con lenta realizzazione. “E’ tua figlia, non è così?”

 

River riuscì appena ad annuire. “Sì, lo è.”

 

E poi, improvvisamente, un rumore di spari prese il sopravvento.




 

   
 
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