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Autore: Alucard97    16/02/2019    3 recensioni
Accelerator e Mugino Shizuri. Due Esper terribili, ma da un passato tragico in un giorno di San Valentino... che succederà?
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Accelerator, Last Order, Mugino Shizuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una fresca mattinata di San Valentino e la città era coperta dagli addobbi festivi che penzolavano leggiadri in mezzo agli imponenti edifici di quella metropoli futuristica. Un singolare ragazzo camminava per le strade con le mani nelle tasche, a prima vista pareva che si mimetizzasse perfettamente con l'ambiente circostante: capelli bianchi, vestito con un giubbetto del medesimo colore dei capelli, pantaloni e scarpe abbinati. Ciò che lo distingueva erano gli occhi color del sangue.
Costui era Accelerator, il più forte esper di Gakuen Toshi, colui che era considerato un mostro tra i mostri a causa del numero delle sue vittime e della ferocia dimostrata in combattimento. Difatti, mentre camminava, gli sguardi della gente si posavano su di lui e bisbigliavano parole incomprensibili al loro orecchio. 
All'esper tutto questo non importava, anzi, nemmeno apprezzava San Valentino, la considerava una festa commerciale atta unicamente a sperperare i propri fondi finanziari.
Accanto a lui vi era anche la piccola Last Order, una bambina di all'incirca dieci anni clone della Esper Misaka Mikoto.
Tempo fa venne attuato un esperimento volto a rendere più forte Accelerator, e per realizzare ciò, vennero creati dei cloni di Mikoto. Il ragazzo ne uccise diecimila, e quando l'esperimento fu interrotto, decise di prendersi cura di quella piccola.
 
La piccola clone lo aveva convinto ad accompagnarla in un negozio col preciso scopo di comprare una bambola che aveva visto in una pubblicità alla televisione. Ovviamente aveva insistito, per non dire obbligato, il suo tutore ad accompagnarla. Erano ormai davanti al negozio e lei lo prese per mano, tirandolo dentro con un sorriso sornione stampato sul viso.
 
****
 
Da qualche altra parte, una ragazza si aggirava per le stesse strade. Castana, vestita alla moda con jeans, stivali invernali e una giacca in pelle. La sua peculiarità era la sua bellezza: fisico formoso e gambe slanciate, il suo sensuale movimento di anche quando camminava e il viso così delicato e soave che, tuttavia, nascondeva un'indole da guerriera. Lei era una dei famigerati Level 5, la Meltdowner Shizuri Mugino.
Camminava di fianco a una piccola bimba la cui età non superava gli undici anni, bionda, con grandi e dolci occhi azzurri. Ella era Fremea Seivelun, la sorellina minore di Frenda Seivleun, la defunta amica di Mugino. La morte della ragazza era accaduta per colpa della Level 5, di conseguenza aveva deciso di prendersi cura della bambina per espiare le sue colpe.
 
Le due entrarono nel negozio, ovviamente Fremea non perse tempo e corse avanti a lei per accaparrarsi per prima il giocattolo, finché... un forte rumore non fece voltare tutti i presenti. Dei rapinatori avevano appena fatto irruzione e avevano minacciato il commesso di consegnare loro i soldi, il tutto mentre alcuni tenevano sotto il tiro delle pistole i civili presenti.
 
La Meltdowner storse le labbra in un ghigno sadico e ciò che venne dopo non sarebbe stato scordato facilmente da tutti i presenti. I banditi avrebbero per sempre ricordato quel momento, soprattutto perché anche il Numero Uno della Città Accademia, Accelerator, era presente. 
 
Mugino osservò impassibile i corpi dei malviventi, prendendosi qualche secondo per ammirare la propria opera. Aveva dosato la potenza dei raggi per non ucciderli, certo, ma questo non significava che non ne sarebbero usciti molto mal ridotti. Forse avrebbe dovuto chiamare un ambulanza...ma in fondo, questa feccia se l'era cercata. Non era più un problema suo.
Si guardò in basso.
<< Tsk...della polvere mi è finita sul vestito. Ora dovrò lavarlo >>
 
Il più forte della città li aveva massacrati tutti col sorriso sulle labbra. Non li aveva uccisi, non poteva farlo, avrebbe rischiato di coinvolgere dei civili e per di più c'era il rischio che Last Order potesse vederlo.
Fu in quel momento che si accorse della quarta Level 5:
 
<< Uh? Ma guarda chi si rivede, la Numero Quattro... credevo che fossi sparita dopo il problema Dark Matter. Che cazzo ci fai qui? >>
 
La giovane donna alzò lo sguardo, e, non appena i suoi occhi color nocciola entrarono in contato con quelli di Accelerator, sembrarono illuminarsi di luce propria. 
Arricciò il volto in un sorriso divertito.
<< È così che ti rivolgi a tutte le ragazze, Numero uno? Non devi avere molti appuntamenti >> disse con tono canzonatorio.
 
<< Perchè, tu invece? Da come mi parli sembri una che da un sacco di tempo non se la scopa nessuno >>
 
<< Senti, stronzo, chi, come e quando scopo io non sono affari tuoi, chiaro?! >>
 
<< Non risponde alla domanda di prima, che cazzo ci fai qui, troia. Mi stai stalkerando? >> chiese l'albino con un cipiglio strafottente impresso sul volto.
 
Mugino si limitò ad incrociare le braccia davanti al petto, volgendo all'albino un sorriso sprezzante.
<< Non sono affari tuoi, Numero Uno. Ma se proprio vuoi saperlo, questa mocciosa mi ha trascinato qui per compare una stupida bambola, o qualche merda simile >> lo informò con voce disinvolta, agitando la mano destra per dare enfasi.
 
<< Ah... stessa cosa anche io. Comunque hai combinato proprio un bel casino di merda. Potevo cavarmela anche da solo >>
 
La mora agitò i capelli con fare sprezzante.
<< Come se ti avessi lasciato la possibilità di dare una lezione a questi pezzi di merda. Nessuno minaccia la marmocchia, eccetto me >> ringhiò attraverso i denti.
E poi, tirò un rapido calcio al corpo svenuto del criminale più vicino, il quale rilasciò un sonoro gemito.
 
L'albino si portò le mani nelle tasche e le lanciò un ghigno strafottente, lievemente malizioso: << Avevi paura che, da solo, avrei svolto il lavoro meglio di te? Ecco perché non bisogna mai mandare una donna a fare il lavoro di un uomo >>
 
In tutta risposta, Mugino si limitò sbuffare.
<< Invalido e pure sessista, strano che tu sia ancora scapolo >> disse con tono sarcastico, lanciandogli un ulteriore ghigno canzonatorio. 
Poi, indicò la bottega dei pantaloni. 
<< Che c'è, numero uno, cerchi di compensare qualche mancanza spacciandoti per un duro?>>
 
Il Level 5 storse le labbra in un piccolo ringhio. << Tch... ma senti chi parla, quella perennemente mestruata. Tu invece? Compensi la tua inettitudine provocandomi? Certo che non hai proprio niente di meglio da fare nella vita >>
 
<< Sei tu che hai lanciato il primo servizio, tesoro, io ho solo preso la palla al balzo >> rispose l'altra, con un sorriso divertito.
<< Ma se sono troppo per te da gestire...bhe, puoi sempre ammettere la sconfitta >>
 
A quel punto il sorriso dell'esper divenne grande: << Gestirti? Scusa ho capito bene? Hai detto che dovrei gestirti come se fossimo una coppia? >> chiese facendo lievemente arrossire la mora. L'aveva beccata.
 
****
 
Al contempo, Lasto Order e Fremea stavano osservando la scena con vivo interesse:
 
<< Anche voi qui? Quei due hanno fatto un enorme baccano. Dice Misaka come Misaka osservando lo spettacolo qui intorno. Tu sai di cosa stanno parlando? Chiede Misaka come Misaka facendo l'ingenua >>
 
<< Fondamentalmente, penso che Mugino e il Salvatore stiano flirtando l'uno con l'altra >> rispose la bionda, con una voce carica di saggezza.
 
 
<< Fremea... che significa "flirtare"? Chiede Misaka come Misaka non capendo la questione. Si stanno insultando >>
 
 
La bionda alzò un indice, come se stesse per rivelare a Last Order una verità scioccante.
<< Fondamentalmente, mia sorella mi disse che tutte le coppie, prima che dichiarino il loro eterno amore, sono solite insultarsi a vicenda. Lo trovano... qual'era la parola...ah, sì, sexy! Anche se non so bene cosa vuol dire...>>
 
 
La piccola osservò un attimo la coppia che discuteva. Si portò il dito indice al mento e rifletté. Poi disse: << In effetti... tua sorella aveva ragione. Quei due... sono adorabili. Dice Misaka come Misaka commentando lo spettacolo. Yomikawa e Yoshikawa mi hanno detto che quando un uomo e una donna fanno così, escono insieme e fanno cose "da adulti"... poi Yomikawa è caduta in depressione perchè non ha un uomo... dice Misaka come Misaka rimembrando la discussione >>
 
 
<< Oh, pure io ho sentito parlare di queste " cose da adulti " >> commentò la bambina francese, portandosi una mano al mento in profonda contemplazione. << Ma ancora mi chiedo che cosa significhino. Forse è un come la colazione, il pranzo e la cena...ma solo per i grandi! >>
 
<< Anche secondo me. Dice Misaka come Misaka concordando con te. Misaka ha un'idea! Facciamo fare un "appuntamento" a quei due! Guardali, sono così adorabili! Dice Misaka come Misaka colta da un'epifania >>
 
 
<< Fondamentalmente, penso che sia una grande idea! >> esclamò Fremea, visibilmente eccitata.
 
 
<< Misaka ha un'idea. Andiamo da loro e chiediamo loro di fare un giro insieme, noi quattro. Li portiamo in un parco e poi, con una scusa, li lasciamo da soli. Ti piace il piano? Chiede Misaka come Misaka con un sorriso complice >>
 
 
<< Sono con te >> le rispose l’amica, apprestandosi a seguirla.
 
 
Nel mentre, prima che Mugino potesse rispondere alla precedente provocazione dell'albino, le due bambine corsero loro incontro e li abbracciarono. 
 
<< Siete stati fantastici! Esclama Misaka come Misaka commentando lo spettacolo. Io e Fremea pensavamo di andare a fare un giro al parco tutti insieme. Possiamo? Chiede Misaka come Misaka facendo gli occhioni da cerbiatto >>
 
Mugino passò lo sguardo dalla piccola clone a Fremea, fissando la biondina con un cipiglio irritato: << Ohi, marmocchia, di che cazzo sta parlando?>>
 
<< Fondamentalmente, mi piacerebbe passare più tempo con la mia amica >> le rispose la bambina, fissandola con occhioni da cucciolo.
Mugino inarcò un sopracciglio e lanciò uno sguardo in direzione di Accelerator.
 
<< Bhe, se sua maestà qui non ha problemi con la cosa...>>
 
<< Tch... ha parlato la prima donna. Il tuo ego è così smisurato da riempire questo cesso di posto. E va bene! Tanto non me ne frega niente >>
 
Davanti all'assenso dell'albino, le due bambine risero di gioia e fecero strada alla coppietta. Mentre camminavano, i due, sembravano stare in religioso silenzio. Dalle loro espressioni non era chiaro se fosse per imbarazzo o altro. 
Una volta giunti al parco, i due si sedettero su una panchina mentre le bambine si allontanarono per giocare. Anche se, in verità, si portarono solamente in una posizione strategica per osservare la coppietta.
Rimasero in silenzio per un po', finchè Accelerator non prese parola:
 
<< Tch... San Valentino... che festa di merda. Neanche è una vera festa >> disse lui osservando diverse decorazioni a forma di cuore che erano state disseminate per il parco.
 
<< Non posso darti torto >> commentò Mugino, osservando il parco con disgusto a mala pena celato. 
<< A volte mi chiedo come siano riusciti a tirar fuori una cosa del genere dalla decapitazione di un vescovo. Voglio dire...è una cosa folle! L'umanità è davvero fottuta >> mormorò con un sonoro sbuffo.
 
<< La marmocchia e le due donne dicono che è una cosa romantica. Ma secondo me non ha senso. Dato che San Valentino è un vescovo che fu flagellato e decapitato, non sarebbe più opportuno portare la propria innamorata ad assistere ad un brutale omicidio? E ogni volta che lo dico, la marmocchia si arrabbia, Yoshikawa mi rimprovera e Yomikawa si deprime perchè le ricorda di non avere un uomo >>
 
La Level 5, suo malgrado, si ritrovò a ridacchiare.
<< Hai una famiglia piuttosto...interessante, dico bene?>>
 
<< Famiglia? Tch... ti prego, non farmi ridere. Sono solo due persone che mi ospitano, mica delle madri. E la mocciosa, semplicemente, non mi si vuole scollare di dosso e perciò mi tocca. Hai mai visto un cattivo avere una famiglia? Io no... e questo perchè sono un fottutissimo cattivo >> Rispose osservando un punto indefinito davanti a sé, aggrottando le sopracciglia
 
Mugino, nel mentre, ascoltò il tutto con uno sguardo impassibile, prima di roteare gli occhi.
<< Non sei molto onesto con te stesso>> disse con un sorriso impertinente. << Ma in fondo, da te non mi aspetterei niente di meno. Il tipo forte e silenzioso, che gioca a fare il lupo solitario...sei proprio adorabile >>
 
A quel punto si innervosì e le lanciò un'occhiataccia che prometteva guai. << E tu invece?! Non fai altro che prendermi per il culo. Come se tu non giocassi a fare la solitaria, eh? Pensi di essere migliore di me, troia? Fai così per sentirti superiore agli altri, bamboccia ricca e viziata? Scommetto che tu, invece, sei tanto onesta con te stessa. Talmente tanto da aver rivelato alla mocciosa che fine ha fatto sua sorella! >>
In quel momento, l'albino, si accorse di aver detto una parola di troppo e tacque immediatamente. Si era fatto trasportare dall'emozione, ma non volle dimostrarsi debole. Perciò rimase zitto e si voltò a guardare da un'altra parte
 
Mugino, tuttavia, si limitò a lanciargli un'occhiata impassibile.
<< In realtà l'ho fatto >> disse la ragazza, stringendosi nelle spalle.
 
Accelerator si bloccò per un attimo e si voltò lentamente per osservarla in viso. Non le disse niente. A volte, uno sguardo, valeva più di mille parole.
 
La level 5 si accasciò sulla sedia.
<< ...Niente di niente. Non reagì in nessuno modo. Ha detto che lo sapeva già ed è tornata a giocare con le sue bambole>>
E, detto questo, rilasciò una piccola risata.
<< Per essere una marmocchia è davvero matura >> sussurrò quasi a se stessa, mentre la vedeva giocare con Last Order.
 
<< In effetti... sono entrambe molto mature. A volte... credo che la mocciosa sia più matura di me. Tu... tu come ti vedi per lei? >>
 
Mugino rimase in silenzio.
Poi, prese un respiro profondo.
<< Se le circostanze fossero state diverse...direi come un sorella maggiore. Ma sarebbe una dichiarazione di cattivo gusto. Penso che mi ritroverei meglio nel ruolo di madre >>
 
L'albino annuì lievemente il capo. La capiva, e fin troppo bene. I suoi sentimenti, il suo peccato, il suo desiderio di riscattarsi.
 
<< In effetti... lo stesso cosa potrei dirla anche io. Forse potrei essere come un padre per lei... >> poi si esibì in una risata distorta e si portò una mano sugli occhi: << Ma che cosa sto dicendo! Io... un genitore. Non so proteggere nessuno e voglio fare il padre. Buffo, mi sono aperto in questo modo a te, ammettendo di voler bene a quella bambina. Ora mi prenderai per il culo, vero? Il Numero Uno, il killer, che vuole fare il papà >> si accasciò lungo la panchina e sospirò << Avanti allora. Cosa aspetti? Dillo >>
 
<< Io non volevo dire niente >> ribattè l'altra, con un sorriso divertito. << Stai facendo un ottimo lavoro senza di me >>
 
<< Tch... sono forse un gioco per te? Per questo mi gironzoli intorno? Beh... contento che tu ti diverta. Soddisfatta? Sei meglio di me! Vuoi che ti faccia un'applauso? >> Alzò lo sguardo per mirare il cielo << Ho passato tutta la mia vita a uccidere. E' chiaro che tu sia meglio di me. Spero che tu ti senta realizzata... hai ottenuto quello che volevi, giusto? >>
 
<< Geeze, non sapevo che potessi essere così sensibile >> ridacchiò la mora, colpendolo scherzosamente sulla spalla. << Non cercare di fare il sentimentale con me, sai che pure io ho la mia buona dose di uccisioni e vite rovinate sotto la cintura. Almeno non hai mai fatto fuori la tua migliore amica >> mormorò, riferendosi a Frenda...Il suo primo e più grande rimpianto
 
<< No...però ho ucciso delle persone innocenti, troppe. Fin da quando ero rinchiuso in quella discarica, a farmi lottare contro altri bambini della mia età. E poi? Loro... le Sister... ti è mai capitato di vederle nei tuoi sogni? Quelle anime che si avvicinano a te, piangono e ti chiedono perchè? >>
 
<< ...Non fino a quando non ho ucciso Frenda >> sussurrò la Level 5. << E io...io lo odio>>
Volse la propria attenzione nei confronti dell'albino.
<< Sono stanca, Accelerator. Stanca di tutto il dolore che sento costantemente...ce n'è troppo per me. È come avere pezzi di vetro conficcati in testa sempre continuamente. Lo capisci questo? >> domandò con un sussurro a mala pena udibile.
 
Lui annuì. Volle metterle una mano sulla spalla, ma si fermò a metà e la ritrasse. 
 
<< Una volta la bambina mi chiese se avessi ucciso delle persone che non lo meritavano, io le risposi di sì, per testare la sua reazione. Non si mosse, non sembrava spaventata, niente nel suo comportamento cambiò. Mi chiese semplicemente se tutte le cose dovessero finire sempre così: figli che uccidono genitori. Amici che uccidono altri amici. Le risposi di no. Perchè dico questo? Perchè forse non potremo mai espiare il nostro peccato... ma possiamo fare in modo di essere persone migliori per loro. E Last Order... lei... dovrà essere MIGLIORE di me. Non so se può aiutarti, ma... hai capito? >>
 
Mugino lo fisso sorpresa, lasciando che la propria immagine si specchiasse nelle pupille color sangue dell'albino.
In qualche modo...quelle parole le erano di conforto.
Sorrise placida, prima di tornare a guardare la coppia di bambine che giocavano.
<< Sì...credo di aver capito >> mormorò, accasciandosi ancora una volta sullo schienale della panchina, come se si sentisse improvvisamente in pace.
 
Arrossì lievemente davanti a quel contatto visivo, non si vedeva più di tanto. Alchè l'albino si alzò e si stiracchiò un attimo. Guardò un chiosco lì vicino e le porse la mano: 
 
<< Ti andrebbe di bere qualcosa con me? >> Poi si accorse del gesto inusuale e ritrasse la mano con leggero imbarazzo e rapidità.
 
L'azione, tuttavia, non fu persa dalla mora, che volse al ragazzo un ghigno canzonatorio.
<< Sembra che tu, in fondo in fondo, sia davvero un gentiluomo, Accelerator >>
 
Lui, invece, ringhiò per l'imbarazzo: << Tch... ma vaffanculo. Vuoi venire con me sì o no? >>
 
La ragazza roteò gli occhi e si strinse nelle spalle.
<< Sì, perchè no? Basta che paghi tu >>
 
<< Tch... e va bene pago io... e dire che sei tu quella ricca >>
 
<< L'adulazione non ti porterà da nessuna parte >> ribattè l'altra, attaccandosi al suo braccio libero. 
 
Questa inusuale coppia attirò l'attenzione della maggior parte dei presenti. Il Numero Uno, l'assassino solitario, e la Numero Quattro, la donna più letale di Gakuen Toshi, che si tenevano a braccetto. Sembrava l'inizio di una barzelletta.
Last Order e Fremea osservarono il quadretto emettendo un sospiro beato. La bionda si rivolse alla sua amica, con gli occhi illuminati da una strana luce. Aveva appena avuto un'altra idea:
 
<< Quei due sono troppo belli. Per questo ho un nuovo piano per farli mettere insieme >>
 
<< E di cosa si tratta? Chiede Misaka come Misaka inclinando la testa >>
 
<< Fondamentalmente, mia sorella, mi disse che una coppia vera sboccia quando escono fuori a cena. Ecco cosa dobbiamo fare! Combinare una cena romantica per loro! >>
 
<< Fantastico! Ma come facciamo? Chiede Misaka come Misaka priva di suggerimenti >>
 
<< Semplice. Casa nostra è molto spaziosa e lussuosa, dunque convincerò Shizuri ad invitare Accelerator a casa nostra, ed è lì che si consumerà la cena. Ovviamente, utilizzeremo la nostra amicizia come pretesto. Fondamentalmente mi sembra un piano geniale >>
 
La piccola clone annuì, seguita da Fremea. Quando la giornata sembrò volgere al termine, le due bambine proposero l'iniziativa ai loro pseudo-genitori, i quali non poterono fare altro che accettare la proposta.
 
 
Quella stessa sera
 
 
Last Order era intenta, insieme alle due donne, a vestire il povero Accelerator. Yomikawa gli aveva fornito un completo elegante, bianco come i suoi capelli, con sotto una camicia nera e scarpe del medesimo colore. Lo fecero specchiare per poter mirare il risultato finale: la giacca bianca si intonava perfettamente ai suoi capelli e alla sua carnagione, mettendo in risalto le spalle facendole sembrare più larghe di quello che normalmente erano. La camicia nera creava contrasto, in modo da risaltare la sua figura slanciata. I capelli erano stati ordinati, in modo che adesso si potessero vedere meglio i suoi occhi rossi.
 
<< Accelerator, stai benissimo! Dice Misaka come Misaka commentando il tuo look >>
 
<< Dovresti curarti di più. Sei proprio un bel ragazzo >> disse Yoshikawa ammirando il risultato finale del loro lavoro. Vestire l'albino non era stato per niente facile.
 
<< Tch... spiegatemi ancora perché lo sto facendo... >>
 
<< Perché stai andando ad un appuntamento con una ragazza, non in giro. Vai a cena con una bella ragazza la sera di San Valentino, devi vestirti bene se non vuoi fare una brutta figura >> rispose Yomikawa 
 
<< È solo una cena a casa sua. Scommetto che nemmeno lei si sarà vestita come una cretina >>
 
<< Non sei vestito come un cretino, non vedi che stai benissimo? Anche se lei non si fosse cambiata, tu faresti comunque una bella figura. Quindi non discutere e fa come ti diciamo >> lo riprese. Poi si asciugò una lacrima con un fazzoletto << Il nostro Accelerator ha un appuntamento, sono così fiera... e io no... >> e fu così che cadde di nuovo nelle sue tipiche depressioni.
 
Dopo aver consolato Yomikawa, l'altra donna accompagnò Accelerator e Last Order a casa di Mugino. 
Lui si diresse fino alla porta e suonò il campanello. Per qualche strana ragione si sentiva leggermente nervoso... era forse perché ci teneva a fare bella figura? Per cosa poi? Per far colpo su quella femmina? Come se lui potesse provare simili sentimenti per quella psicopatica. Era altamente probabile che lo avrebbe accolto con freddezza e preso a insulti.
 
Non appena la porta si aprì... lui rimase senza fiato. Davanti stava una ragazza dai lunghi capelli castani mossi e sciolti. I dolci occhi marroni messi in risalto da del mascara nero e le labbra tinte di rosso grazie a del rossetto. 
Un lungo abito nero con lo spacco che ne evidenziava le curve genuine, corredato con scarpe col tacco del medesimo colore.
Era Mugino, quella era Shizuri Mugino. Non poteva essere nessun'altra. L'albino rimase completamente incantato e con la bocca leggermente spalancata.
Anche la Meltdowner rimase colpita dal look del ragazzo, era decisamente più bello di come era abituata a vederlo, ma non si scompose. Gli lanciò un sorriso accomodante e, con un gesto della mano, gli chiuse delicatamente la mascella. 
Gli portò una mano sul petto, avvicinò il viso verso il suo e, con un tono di voce suadente, gli disse:
 
<< Ammettilo, Numero Uno, hai appena fatto jackpot >>
 



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Note Autore
Com'era questa One Shot? Spero che vi sia piaciuta. Mi sono piuttosto divertito a scriverla, alla fine è un progettino senza ambizione. Potrei portarvi dei sequel se la cosa vi farà piacere. Le fan art sono state realizzate da Evil 65, un caro fan che ha voluto rendermi omaggio così. Grazie mille, sono commosso. E' per fan così che vale la pena continuare a scrivere
   
 
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