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Autore: Ailee_Sanders    16/02/2019    0 recensioni
"Dicono che chi pianga alla fine di questo film, si commuove perché ha avuto una perdita in famiglia" lesse lei sulla copertina del DVD "Figurati se io piangerò" dichiarò ricura e con un sorriso strafottente sulle sue labbra.
Chanyeol fece partire il film.
Raccontava la storia di certe cameriere di colore che si ribellavano ai bianchi, aiutate da una bianca, Skeeter, scrivendo un libro sulle loro storie da cameriere per la gente bianca.
Alla fine entrambi stavano piangendo.
Audrey si ritroverà in una singolare avventura conil nostro caro Chanyeol.
Buona lettura!
Completa (ma non revisionata) su Wattpad sul profilo _Ajax11_.
Genere: Romantico, Slice of life, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Audrey era... era Audrey. Non la solita ragazza tutta risvoltini e sigarette. Lei viveva di felpe enormi e leggins, e se ne sbatteva il cazzo di mettersi in tiro. Era alta un metro e sessantadue per cinquantatre chili di arroganza. Non era la classica ragazza stecchino, ma si piaceva così. La cosa che attirava tutte le attenzioni che dedicava al suo corpo, erano i capelli. Castano chiaro, lunghi a metà schiena, boccolosi e lucenti. Curava molto anche il viso: ogni mattina si presentava a scuola perfettamente truccata e senza nemmeno un punto nero. Aveva diciassette anni e frequentava la terza in una scuola professionale di animazione. Lo incontrò un giorno nella città in cui studiava, mentre faceva un giro da sola, dopo essere stata con le sue due amiche a prendere un caffè. Lui era alto, asiatico, fisico asciutto e perfetto, denti perfetti e pelle perfetta. Tutta quella perfezione aveva ben due fecce: orecchie a sventola e gambe esageratamente a parentesi messe in risalto dai jeans strettissimi. Quel giorno indossava anche un berretto da baseball nero, una felpa senza cappuccio con le maniche a raglan di un bel bordeaux melangiato e delle Adidas nere alte slacciate. Era stato lui ad avvicinarla. "Ehi, scusa? Puoi venire con me un attimo?" si avvicinò a lei con un braccio alzato per richiamare la sua attenzione. "No, ho da fare" rispose lei senza guardarlo come se lo conoscesse da tempo. "Per favore" insistette il ragazzo. "Che vuoi da me?" sbottò lei guardandolo per la prima volta ed accorgendosi che eravvero un bel ragazzo "Non ti conosco neanche!". "Sono Park Chanyeol, piacere" le tese una mano per farsela strigere, ma vedendo che la ragazza non rispondeva, la ritrasse "Ora che sai chi sono, potresti venire con me? È urgentissimo!" si rese ridicolo iniziando a saltellare sul posto come un bambino. "Una delle tante cose che odio è fare la carità" Audrey sbuffò. "Dai vieni!" ritentò Chanyeol. "Non puoi prendere un'altra persona? Ce ne sono tante qui" disse infastidita Audrey guardandosi in torno. "Vedi altre ragazze carine qui in giro?" chiese esasperato lui battendo il piede ripetutamente a terra. Audrey fu colpita da quell'improvviso complimento e stette zitta. "Vedi quella signora là all'angolo?" chiese il ragazzo e lei annuì "Ecco, è mia madre e le ho detto che le avrei presentato la mia fidanzata visto che siamo passati di qui, il quartiere in cui abita" disse Chanyeol. "E la fidanzata non si è presentata o ti ha lasciato ieri?" chiese divertita Audrey. "Non esattamente. Vedi... questa fidanzata non è mai esistita e dovresti ricoprirne il ruolo tu" disse Chanyeol impaziente. "Ma sei fuori! Non farò una cosa così meschina" cercò di declinare lei. "Quanti anni hai?" proseguì lui come se non l'avesse sentita. "Diciassette, anche se non si chiede l'età ad una donna" rispose Audrey. Chanyeol rimase un po' stranito "Sei davvero così piccola?". "Ehi!" protestò Audrey. Il ragazzo le mise un braccio sulle spalle e la trascinò verso sua madre. Una donna molto posata che si guardava intorno affascinata dal quartiere. Quando inquadrò il figlio in compagnia di quella ragazza, le labbra le si incresparono in un sorriso da orecchio ad orecchio. "Sorridi!" le intimò Chanyeol a denti stretti. Audrey seguì gli ordini. "Tu ti chiami Isabel, okay?" chiarì Chanyeol. "Dopo mi aspetto qualcosa in cambio per questa pagliacciata" sbottò Audrey continuando a sorridere. "Credimi che ce l'avrai, sarò molto felice di ripagare il mio debito" disse Chanyeol guardandola maliziosamente. Audrey non poté ribattere che arrivarono di fronte alla madre di quello sconosciuto. "Tesoro" la signora le strinse la mano calorosamente e le baciò le guance "Ero così ansiosa di vederti! Chanyeol non mi parla quasi mai di te! Oh cara, sei così bella e giovane, che bei capelli e che fisico perfetto" poi guardò Chanyeol "Te la sei scelta proprio bene!". I due ragazzi erano molto imbarazzati e la tensione poteva tagliarsi con un coltello. "Non stiamo qui a parlare in piedi, andiamo a casa vostra, così me la fate vedere!" disse entusiasta la donna. Audrey guardò malissimo Chanyeol che sentì i brividi sulla schiena dalla paura. "Va bene! Andiamo!" acconsentì Chanyeol trascinando Audrey verso la strada che portava alla casa, lasciando che la madre li seguisse. "Casa nostra?!" quasi urlò Audrey appena si girarono. "Ho detto che conviviamo da un anno" rispose Chanyeol. "Un anno?! Com'è possibile che una ragazza di quindici anni vada a convivere con un... con uno della tua età?! Hai mentito alla donna che ti ha dato la vita" chiese Audrey sconvolta da tutto. "È perché le voglio un bene dell'anima che le ho mentito! Non ho mai avuto una ragazza fissa e lei vuole che, prima o poi, metta su famiglia" bisbigliò Chanyeol. Nel senso che vuole avere dei nipotini?". "Sì" rispose Chanyeol. "Questa cosa è del tutto incredibile! Ma fai così con tutte? Vedi una ragazza per strada, le dici che si chiama Isabel e che sarà la tua fidanzata, per ingannare una povera donna che continua a farsi dei film mentali su di lei che porta al parchetto i suoi nipotini? Ma sarai idiota?!" sbottò a bassa voce Audrey "Io non so niente di te e tu non sai niente di me, come puoi anche solo pensare di farla franca con tua madre! Se è vero che ora stiamo andando a casa tua, vedrà che non c'è la mia roba!" continuò lei. "Appiggia la testa sulla mia spalla" ordinò Chanyeol. "Eh?". "Fallo! Mia madre ci sta guardando" le rispose Chanyeol stringendola ancora di più. "Ad arrivarci alla tua spalla! Ti appendevano per i piedi da piccolo?" disse Audrey cercando di appoggiarsi al ragazzo "Ma almeno mi hai ascoltata?" chiese per il discorso prima. "Non ti spaventare ma devo farlo per rendere più credibile la storia" la avvertì Chanyeol. Audrey non poté neanche reagire che Chanyeol le stampò un bacio sulle labbra. Rimase stranita da quel gesto inaspettato ma le piacque parecchio. Sentì le farfalle nello stomaco e le mani le pulsavano. Questa volta fu lei a baciare le labbra a lui, alzandosi in punta dei piedi, in un gesto di necessità. Chanyeol si stupì del gesto "audace" della ragazza. L'aveva notata poco prima in lontananza e aveva capito che era quella giusta. Bassina, capelli mossi, sommersa nella sua felpa nera enorme, le gambe messe in risalto dai leggins neri e un paio di Nike nere e bianche. Non aveva un lembo di pelle scoperta e questo a sua madre era piaciuto, si vedeva. Ma, a colpirlo più di tutto il resto, era stato il suo rossetto rosso scuro che metteva in risalto le labbra che aveva appena baciato. Quand'era stato baciato, una scarica di brividi, gli aveva percorso tutta la spina dorsale. Era rimasto affascinato da quella ragazza, sembrava avere un bel caratterino
   
 
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