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Autore: 33NaLu33    17/02/2019    6 recensioni
Questo è in assoluto l'ultima occasione per Natsu, se verrà espulso anche questa volta saranno guai, dei guai veramente grossi, ma il problema è proprio questo per il ragazzo, lui e i guai sono letteralmente una cosa sola.
Suo fratello l'ha messo in guarda: non deve aiutare nessuno, eppure quando un improbabile bionda finirà sul suo cammino i disastri si susseguiranno uno dopo l'altro.
-*-
-No- sbotta esasperata. –Devi aiutarmi a trovargli una ragazza-
Sollevando le sopracciglia la guardo allibito: -Vuoi che faccia Cupido? – le chiedo scettico –dico, mi hai visto? –
[...]
-Come si chiama tuo fratello? – le domando alla fine.
–Si chiama Gray, Gray Fullbuster-
[AU] [scolastica con un pizzico di fantasy] [Nalu, Gale, Gerza, Gruvia e tante altre]
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gajeel/Levy, Gerard, Gerard/Erza, Gray/Juvia, Mavis, Natsu, Natsu/Lucy, Zeref, Zeref/Mavis
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Lo strano e la pazza
 
 




-Perché ci stai mettendo così tan…- chiede Lucy apparendo dal nulla accanto a me. Con le braccia incrociate davanti al petto molto probabilmente esasperata dal mio ritardo si blocca di scatto non appena mi vede. Mezzo nudo, davanti ai suoi occhi. –nto? – conclude la frase mettendosi di scatto le mani davanti alla faccia.
-Forse perché sto cercando di vestirmi? – chiedo ironico. Le lezioni sono finite da poco e per rimanere a ripetere il piano con Juvia sono arrivato in ritardo nello spogliatoio a cambiarmi, anche se, dal momento che i ragazzi venuti per il provino si sono vestiti alla velocità della luce, indipendentemente dal fatto che fossi arrivato puntuale oppure no sarei rimasto da solo comunque.
-Copriti- mi esorta con un urletto.
-Lo sto facendo- puntualizzo continuando a infilarmi i pantaloncini della tuta –e poi che ti aspettavi? – le chiedo notando con la coda dell’occhio che ha divaricato le dita e mi sta guardando di sottecchi -sei apparsa nello spogliatoio maschile, qui dentro non ci trovi mica tette-
-Beh non mi aspettavo nemmeno cazzi- urla.
-Indossavo i boxer- ribatto.
-Almeno quelli- esclama togliendo le mani una volta che ho legato il nodo del davanti del indumento –non sembri imbarazzato- costata.
-Ormai mi ha visto così tanta gente mezzo nudo che non ci faccio più tanto caso- dico togliendo dal mio zaino anche la t-shirt rossa.
-Sei un esibizionista per caso? – chiede sorpresa.
-Nope, ma di solito voi fantasmi siete impareggiabili quando si tratta di apparire nei momenti meno opportuni- affermo infilandomi la maglietta –e poi se vogliamo parlare di esibizionismo tuo fratello non lo batte nessuno-
-Ottima osservazione – commenta abbassando lo sguardo.
-A proposito- dico voltandomi –che fine hai fatto prima? –
-Dici a lezione? –
-Yup-
-Dovevo solo controllare l’esito di una piccola scommessa, niente di che- dice evasiva. Alzando un sopracciglio mi soffermo a guardarla. –Davvero- esclama –non è niente di cui preoccuparsi, ma nel caso, puoi togliere il nome di Erza dalla lista, sempre se c’è l’hai ancora-
-Non ci serve più la lista per ora- ribatto sedendomi sulla panca per cambiarmi le scarpe –per adesso in pole position c’è Juvia, ma se nel caso ritrovo il foglio nei meandri del mio zaino cancellerò il nome di Erza- concludo facendo spallucce.
-Grazie- afferma contenta –sei pronto? – chiede mentre ripongo il mio zaino nell’armadietto e le mie altre scarpe sotto la panca.
-Mai stato più pronto di così! –dico voltandomi e incamminandomi verso il corridoio con Lucy al seguito, che per la prima volta invece di svanire e riapparirmi di fronte all’improvviso attraversa semplicemente la porta.
 
Varcata la soglia dello spogliatoio vedo Puffetta in tuta ovviamente e rigorosamente blu che in silenzio se ne sta appoggiata contro la parete a fissarsi le scarpe. Se ci ripenso è assurdo che in tre giorni di scuola non avessi minimamente notato la sua presenza, voglio dire, non è una che passa inosservata tra il suo colore di capelli e il suo gusto nel vestire, la ragazza è appariscente come un semaforo, eppure, è talmente tanto sfuggente da non essere mai vista. 
-Sei pronta? – chiedo attirando la sua attenzione.
-Juvia è pronta-
-Andiamo? –
-Si- afferma scostandosi dal muro e avanzando accanto a me verso la palestra.
-Ti ricordi il piano? – domando di nuovo, in quest’occasione però Lucy è presente. 
-Si- dice solenne –Natsu deve entrare nella squadra di basket così da poter avvicinare Gray-sama mentre Juvia deve far parte delle cheerleader così da poter essere notata da Gray-sama-  
-Bene- concorda la bionda, e annuendo a mia volta, senza ulteriori indugi, io e Puffetta varchiamo le doppie porte, ritrovandoci in mezzo a tanta di quella gente che non mi sarei mai potuto aspettare nemmeno tra venti vite.
 
-Ah Juvia? - la richiamo per l’ennesima volta guardando tutti i ragazzi e le ragazze raggruppati in palestra.
-Si? –
-Come si gioca a basket? -
-Cosa? – urla Lucy voltandosi verso di me –non sai giocare a basket? – ripete sconvolta -E cosa aspettavi a dircelo? –
-Il rivale in amore sta scherzando? – domanda invece Juvia alzando le sopracciglia incerta sulla veridicità delle mie parole, e non so se sono più contrariato per il fatto che non sapere le regole di uno sport non sia poi un così grande dramma, oppure per il fatto che Puffetta non abbia ancora capito che io tra tutti non sono il suo rivale in amore.
Gray non mi piace nemmeno medito scuotendo la testa, più per togliermi il pensiero di torno che per dire a loro di no.
-Incredibile- afferma Lucy battendo i palmi contro le cosce esasperata nello stesso momento in cui qualcosa, o meglio qualcuno, picchietta contro la mia schiena. Voltandomi di scatto noto Lisa Qualcosa con la mano ancora alzata a mezz’aria alquanto sorpresa ed evidentemente non preparata alla mia reazione improvvisa.
 
-Scusa- esordisce ricomponendosi e sorprendendo me.
-Per che cosa? – domando invece guardandomi attorno in cerca del suo, poco educato e al quanto manesco, fratello. In meno di una settimana di scuola sono già finito ben due volte al cospetto del “grande capo”, e per quanto “non ci sia due senza tre” preferirei di gran lunga trascorrere almeno qualche giorno lontano dall’ufficio della preside.
-Per Elfman ma soprattutto per averti dato problemi-
-Non devi scusarti sono stato io a…-
-Anche se sono dovuta rimanere a casa negli ultimi giorni mi hanno raccontato cosa è successo- afferma interrompendomi –ero venuta a presentarmi e ti sono svenuta addosso, Elfman vedendo la scena ha frainteso tutto, mi dispiace per il suo comportamento- conclude.
-Non hai assolutamente niente da farti perdonare- la rassicuro posandole la mano sulla spalla -e fidati non dovresti essere tu a scusarti-
-Mio fratello non lo farebbe mai, è troppo uomo per scusarsi- dice facendo scoppiare a ridere Lucy. Se questa è una battuta tra le due, ammetto di non averla minimamente capita.
-In ogni caso sono io a chiederti scusa per averlo picchiato-
-Mi hanno anche detto che siete stati picchiati entrambi- sottolinea facendomi ricordare qualcosa che deve essere al più presto dimenticato. Brutti ricordi penso tra me e me. –comunque- prosegue –io e Mira abbiamo messo in riga Elfam, non ti devi più preoccupare di lui-
-Non ne avevo assolutamente intenzione- dico sorridendole ho già fin troppe cose a cui pensare concludo nella mia mente.
-Meglio così- esclama sorridendomi a sua volta –io sono Lisanna comunque, piacere di conoscerti- afferma porgendomi la mano.
-Natsu- rispondo salutandola di rimando –il piacere è tutto mio-
-Ben venuto a Fairy Tail-
-Grazie-
 
-Che scena romantica- ci interrompe Juvia facendomi rendere conto che nel frattempo lei è sempre stata qui. Se fosse un qualche personaggio di un qualche gioco online sarebbe sicuramente un assassin penso, ti rendi conto della sua presenza solo quando è troppo tardi ed hai già un piede nella fossa perché ti ha quasi ammazzato nel frattempo.
-Mi stavo solo presentando- afferma Lisanna arrossendo.
-Ho visto- ribatte Juvia sorridendo e sinceramente non so se prenderlo come un segno positivo o inquietante.
 
-Ragazzi e Ragazze- afferma un uomo sui cinquant’anni attirando la nostra attenzione, ha i capelli blu scuro tendenti al nero pettinati all’indietro e i baffi folti del medesimo colore sotto al naso. Vestito di tutto punto ci scruta con i penetranti occhi marroni dal centro della palestra. Accanto a lui c’è Cana con indosso la sua divisa formale da cheerleader. –Come sapete- continua –oggi ci saranno i provini. Per la squadra di basket il supervisore sono io- dice indicandosi -per chi è al primo anno o non mi conosce io sono l’allenatore Macao, mentre per le ragazze i provini saranno fatti da Cana, capo delle cheerleader- conclude.
 
-Tu parteciperai? – chiedo a Lisanna mentre tutti i presenti si stanno iniziando a radunare autonomamente in due gruppi in base a quale dei due provini sono venuti a fare evidentemente la maggior parte sa già cosa aspettarsi e come muoversi.
-Si- annuisce -insieme a Mira- dice iniziando già ad allontanarsi chiamata a gran voce dalle altre ragazze in piedi accanto agli spalti.
-Buona fortuna- la saluto.
-Anche a te- dice per poi correre via vicino alla sorella maggiore.
-Vai anche tu Juv…- affermo voltandomi e trovando in vuoto. Dove accidenti è? penso girandomi e cercandola con lo sguardo.
-È già lì- mi informa Lucy indicandola accanto a Lisanna –certo che si muove più silenziosa di un fantasma- costata.
-Puoi dirlo forte- sussurro iniziando ad avvicinarmi al gruppo di ragazzi. Tra tutti un tizio biondo con una cicatrice a forma mi fulmine sull’occhio svetta tra tutti attirando su di se l’attenzione. –che devo fare? –
-Mantieni la calma- esclama.
-Sono calmo- bisbiglio in risposta –ma quali sono le regole di questo gioco? -
-È facile- esclama –per prima cosa il prof. Macao vi dividerà in squadre da tre così da potervi valutare tutti, l’unica cosa che devi fare è aspettare che ti passino la palla per poi lanciarla a canestro- 
-Tutto qui? – chiedo.
-Tutto qui cosa? – domanda Gajeel avvertendomi che da qui in poi non potrò più parlare con Lucy.
-Niente, stavo solo pensando ad alta voce- dico sviando il discorso.
 
-Bene- urla Macao impedendo a Signor Capelli Fluenti di pormi altri quesiti. –per iniziare le prime due squadre saranno: Gray, Natsu e Laxus, contro Elfman, Gajeel e Freed, tutti gli altri potete aspettare oltre le linee di campo- dice prendendo un pallone mentre i presenti fanno quello da lui richiesto.
Sembra un buon inizio penso avvicinandomi al fratello di Lucy che è già al centro del campo a fissare con aria di sfida Gajeel, apertamente ricambiato da quest’ultimo.
 
Mettendosi tra i due, Macao lancia una brave occhiata a tutti e sei, e dopo aver dato il segnale d’inizio col fischietto lancia in alto il pallone. All’unisono Gray e Gajeel saltano, ma il più veloce ed il primo a raggiungere la palla è Gray che riceve delle grida di approvazione da parte di Juvia. Lanciandole un’occhiata noto che per acclamare il suo futuro ragazzo sta completamente andando fuori tempo rispetto alle altre ragazze presenti al provino.
Laxus che è il biondo con la cicatrice nel frattempo è scattato verso la metà campo avversaria venendo però bloccato da Elfman e Freed, che a quanto pare è un ragazzo coi lunghi capelli verde. Ma che problemi di colore di capelli ha la gente che frequenta questa scuola? penso distraendomi, non che io sia in condizione di giudicare visto che i miei sono rosa, ma almeno sono naturali.  
 
Vengo bruscamente risvegliato dai miei pensieri quando Gray mi lancia la palla. Afferrandola in automatico me ne sto lì impalato a fissarla per tre secondi buoni incerto sul da farsi. Alzando lo sguardo vedo Gajeel che sta per avventarsi su di me e so di non avere più tempo, di scatto porto indietro il braccio, e con tutta la forza che ho in corpo lancio il pallone centrando perfettamente il tabellone della squadra avversaria che rimbalzando violentemente produce un frastuono assordante finendo sparata a razzo dall’altra parte della palestra.
 
Sto per mettermi a esultare quando noto la faccia allibita di Gray.
-Che stai facendo? – urla Lucy che senza parole quanto il fratello mi guarda stranita –ti ho detto di lanciare “a” canestro, non “contro” il canestro- ripete –devi far passare la palla nel cerchio-
-Ah- costato lanciandole un’occhiata a mia volta.
-Palla agli avversari- decreta semplicemente Macao passando un nuovo pallone a Gajeel.
-Cos’è stato quello? – chiede Laxus tornando verso di noi.
-Un increscioso incidente? – domando cercando di essere il più disinvolto possibile.
-Vedi di stare attento e di giocare bene o ti ci faccio diventare io un increscioso incidente, capito? – afferma puntandomi un dito contro e facendo in modo che solo io possa sentire. Non picchiarlo penso, non tirargli un pugno su quella mascella squadrata che si ritrova medito mantenendo la calma.
-Ricevuto- dico a denti stretti.  
-Eccellente- esclama lanciandomi il sorriso più finto della storia.
 
Fischiando di nuovo, Macao da il via a una nuova azione.
Un minuto e un paio di passaggi dopo ho di nuovo la palla in mano.
-Palleggia- mi urla a pieni polmoni Lucy mimandomi che cosa devo fare, mentre dall’altra parte, vicino alle gradinate, Juvia grida e invoca il nome del suo Gray-sama. 
-Corri- mi incita la bionda, e mentre l’unica cosa che voglio fare è urlarle di rimando “dove?” mi sposto per la prima volta dal mio punto iniziale mai lasciato fino ad ora.
Palleggiando e correndo non ho la più pallida idea di cosa devo fare.
-Stai andando dalla parte sbagliata- grida Lucy facendomi cambiare subito direzione.
-Ma come stai correndo? – chiede ancora a gran voce -Sembra che devi andare di corpo e non c’è un singolo bagno nel raggio di chilometri-
-Così non mi aiuti- urlo a mia volta.
-Altro che chilometri per il bagno- aggiunge a pieni polmoni -sembri uno che sta avendo una qualche reazione allergica a un funghetto allucinogeno-
-Infatti non devo aiutarti, siamo avversari- dice Elfman parandosi davanti a me.
-Passa la palla- urla nello stesso momento Lucy. Di scatto e nel bel mezzo della mia totale confusione la lancio in mano ad Elfman che sorpreso quanto me ci rimane di stucco.
-No- grida di nuovo la bionda –che stai facendo? Prendi quella palla-
Strappandogliela di mano me la stringo al petto: -non così- mi urla.
 
-Dammi quel maledetto pallone- afferma Gray apparso accanto a me del nulla e strappandomi la palla a sua volta via di mano.
-Vai così Gray-sa…- grida invece energicamente Juvia in piedi sulle spalle di un tizio coi capelli quasi arancioni. Troppo energicamente perché non ha il tempo di finire la frase che un attimo dopo e faccia a terra contro il pavimento.
-Oh cazzo- impreco facendo un passo verso di lei.
 
-Ora basta- urla a pieni polmoni Macao facendo zittire tutti che se la stanno animatamente ridendo–questa non è una giungla- afferma adirato –tu- grida indicandomi –e tu- continua spostando il dito su Juvia ancora riversa per terra –fuori dalla mia palestra. Immediatamente- conclude lanciando fiamme con gli occhi.
 
Avvicinandomi a Puffetta la afferro per la vita e senza tanti complimenti la rimetto in piedi. In un attimo è già sparita nel corridoio. Sospirando sto per seguirla sotto lo sguardo divertito di tutti i presenti.
Sono quasi arrivato alla porta quando mi sento afferrato per il braccio. Voltandomi vedo Gray.
-Senti- inizia –non ho la più pallida idea a che gioco stai giocando, ma se mi pedinerai di nuovo o tenterai di approcciarmi ancora in qualche altro modo strano sappi che ti riempirò di botte-
-Non sembri sorpreso che qualcuno ti pedini- costato –non sei curioso di sapere il perché? – chiedo ignorando apertamente la sua minaccia.
-Dopo più di un anno in cui quella pazza mi segue ovunque non ho la minima voglio di sapere perché anche tu ti sei unito al circo-
-Non è pazza- ribatto scostando bruscamente il suo braccio da me –e se sai della sua esistenza perché non ci hai mai parlato? –
-Parlare con lei? Non so che tipo di cazzate di abbia rifilato ma non parlerei con lei neanche se mi costringessero-
Lanciando un’occhiata a Lucy noto che lei a eccezione di tutti gli altri ha sentito la conversazione tra me e suo fratello.
-Non so veramente che idea tu ti sia fatto di lei ma ti sbagli, Juvia è una bravissima ragazza-
-E io non so veramente tu da quanto tempo è che non esci da Fantasylandia ma ti informo che nella vita reale non basta mezza giornata per fidarsi di una persona-
-No- esclama Lucy sorprendendomi –si sbaglia, lui di me si è fidato in mezza giornata- afferma sconvolta e sinceramente non ho la più pallida idea di che cosa stia parlando ma a giudicare dalle occhiatacce che mi stanno iniziando a lanciare i presenti è meglio rimandare le domande a dopo e togliere le tende il più in fretta possibile. Guardando Lucy le faccio segno di seguirmi. In un attimo però è totalmente sparita.
Fantastico.
 
Mezz’ora dopo aver controllato nello spogliatoio femminile nella vana speranza di trovarci Juvia, ovviamente fallendo miseramente, essermi fatto una doccia e rimesso i miei vestiti, sono nel cortile davanti alla scuola pronto a ritornare a casa.
Incamminandomi verso l’uscita a testa bassa rimuginando sul da farsi, noto una macchia di blu in mezzo al verde con la coda dell’occhio. Voltandomi scorgo finalmente Puffetta, che se ne sta seduta a gambe incrociate in mezzo all’erba del prato, accanto a lei con aria sconsolata c’è anche Lucy.
Due al prezzo di una e questa volta non ho dovuto pedinare nessuno per trovarle penso incamminandomi spedito verso di loro.
 
-Cos’è quella faccia scura? –chiedo sedendomi davanti a loro, di scatto entrambe alzano lo sguardo evidentemente sorprese di trovarmi lì.
-Juvia è triste- afferma la ragazza –ha fatto una brutta figura davanti al suo Gray-sama- conclude sconsolata passandosi le mani davanti alla faccia.
-Non è vero invece- provo a rassicurarla –ti sei fatta notare ed è una buona cosa! anche se in effetti non capisco una cosa-
-Cosa? – chiedono all’unisono.
-Se Gray ti ha salvato perché non si è mai fatto avanti? – chiedo evitando di menzionare totalmente l’accaduto e la conversazione avuta con quest’ultimo poco prima. Juvia non è cattiva, lo percepisco, eppure mister Occhi di Ghiaccio non sembra uno che dice cavolate.  
-Juvia non si è mai fatta notare dopo che lui l’ha salvata-
-Ma se ti ha salvato da dei bulli- insisto –è impossibile che si sia dimenticato di te-
-Juvia non è stata salvata da dei bulli- dice stupendo sia me che Lucy.
-Allora se non l’ha aiutata contro dei teppisti che ha fatto mio fratello? – domanda la bionda esponendo il mio stesso pensiero.
-Non lo so- dico beccandomi un’occhiata interrogativa da parte di Juvia.
-Forse l’ha salvata da un’auto in corsa- tenta Lucy –forse da una moto o un camion-
-Perché non da un aereo a questo punto? – chiedo ironico.
-Juvia non sta capendo- si intromette la ragazza evidentemente confusa. Dal momento che può sentire solo metà della mia conversazione con Lucy per lei non sta avendo molto senso l’ultima parte di questo discorso.
 
-Stavo pensando- riformulo –ti ha salvato per caso, non so: da una macchina in corsa? Una moto o un camion? -
-No…- risponde incerta.
-Eri malata e Gray era l’unico compatibile con te? – chiede di scatto Lucy, lanciandole un’occhiata al quanto eloquente ripeto comunque la domanda.
-No- ripete di nuovo Juvia. –Ma ora sa cosa piace a Natsu- afferma convinta.
-Cioè? –
-I shoujo- esclama intrecciando le dita delle mani sognante.
-Oddio- dico con faccia schifata facendo scoppiare a ridere la bionda –No, non sono per niente il mio genere, fidati-
-Niente hentai, niente yaoi, niente shoujo, che cosa fai il pomeriggio? –
-La persona normale- rispondo facendo unire anche lei alle risate.
 
-Ti ha salvata da una bicicletta? – chiede d’un tratto Lucy.
-Una bicicletta? - ripeto a mia volta.
-Si, sai no? Come in: cinquanta sfumature di grigio - annuisce convinta.
-Hai visto il film? – domando invece sorpreso.
-Se ho visto un film su una bicicletta? – chiede Juvia nello stesso momento in cui Lucy dice: - no, ma ho letto solo il libro-
-Anch’io- esclamo.
-Anche tu cosa? – domanda Puffetta
-Ho letto cinquanta sfumature di grigio- ripeto capendo solo troppo tardi che cosa ho detto ad alta voce. Corrucciando la fronte so di essermi fregato con le mie stesse mani.
-A Natsu piace il BDSM- afferma indicandomi. Esattamente penso.
-Per prima cosa non urlare e seconda cosa non mi piace-
-Ma l’hai appena ammesso- puntualizza.
-Ho solo detto di averlo letto- dico sulla difensiva –scommetto che anche tu due pagine te le sei lette. Molto probabilmente immaginandoci Gray al posto di beh… Christian Grey-
Non ho nemmeno bisogno di una sua conferma perché il rossore sulla sua faccia è già di per se una risposta affermativa.
-E comunque non cercare di sviare il discorso- affermo tornando al punto di partenza –se non ti ha salvato dall’essere investita, da una malattia rara e quasi incurabile, da dei bulli, da cosa accidenti ti ha salvato? –
Abbassando lo sguardo inizia a giocherellare con un ciuffo d’erba: -Juvia non è stata vittima di bullismo perché era lei la bulla- dice facendomi scoppiare a ridere insieme a Lucy.
-Tu? - chiedo –una bulla? -
-Si- annuisce sulla difensiva –è stato un periodo trasgressivo per Juvia. Stava picchiando una ragazza davanti alla vecchia scuola quando per caso Gray-sama è passato di lì-
Quando si dice rivelazione penso pronto per farle altre domande. In quel momento però inizia a risuonare per tutto il cortile la canzone più brutta mai ascoltata dalle mie orecchie e un attimo dopo aver guardato il display del cellulare Juvia si alza in piedi di scatto.
-Juvia deve andare- afferma afferrando velocemente la sua borsa dal prato –ciao – saluta prima di scappare letteralmente a gambe levato.
 
-Sai a cosa penso? – chiedo voltandomi verso di Lucy dopo che Puffetta è sparita dietro la ringhiera che circonda il perimetro della scuola.
-Che non te lo saresti mai potuto immaginare? –
-Anche- dico passandomi una mano tra i capelli –ma no, stavo pensando di chiederti se ti andasse di vederlo quel sacrosanto film una volta per tutte, ne hanno parlato praticamente tutti-
-Intendi cinquanta sfumature di grigio? –
-Quale altro sennò? -
-Certo- concorda -Dopo una giornata così c’è solo da dimenticare-
-Già- annuisco alzandomi a mia volta e pulendomi i vestiti –è andata decisamente storta-
-Vero-
-Allora ti va bene sta sera a casa mia? anche perché non posso presentarmi da te chiedendo se per favore posso vedere un film con un fantasma-
Scoppiando a ridere scuote la testa facendo ricadere i lunghi capelli biondi da tutte le parti: -dove abiti? - domanda.
-Via Sakura, non so se hai presente-
-Scherzi? - chiede alzando un sopracciglio –ovvio che lo so, è nella parte ricca della città-
-Così dicono- sorrido a mia volta. –casa mia è quella con la recinzione rossa-
-Chissà perché ma non avevo dubbi sul fatto che la tua era la casa del quartiere di colori peggio assortita-  
-Spiritosa- affermo prendendo il mio zaino –allora ci vediamo stasera- dico salutandola.
-A sta sera- concorda – e non ti scordare che una volta finito il film abbiamo tutto un piano da sistemare e organizzare-
-Mi farò trovare pronto con carta e penna- le assicuro salutandola, un secondo dopo anche lei è sparita.  
 
 


 



 
Nel prossimo capitolo:
-E la tua amica poco viva qui presente chi è? –
-Zeref- affermo mettendo le mani avanti –non è come sembra-
 
 
 


 
Angolo autrice!
Ciauuu! Dopo una settimana di assenza eccomi tornata con “un increscioso incidente” e che dire: in questo capitolo succedono un bel po’ di cose! Tra cui non mi aspettavo nemmeno io un finale simile!
Grazie mille per essere arrivati fino a qui!
Alla prossima! 33NaLu33
   
 
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