Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Yellow Daffodil    17/02/2019    2 recensioni
Hera ed Hestia. Con la H.
Due gemelle così diverse da poter essere paragonate al diavolo e l'acqua santa.
Diverse, sì, ma le differenze possono essere facilmente superate quando nel quadro generale entra anche lui. Lui... che è innamorato perso di Hera. Lui... per cui Hestia ha una cotta secolare. Lui... Tommaso D'Angelo.
Quale occasione per sfruttare al meglio la gemellanza, se non questa? E quali altri guai combineranno Hera ed Hestia, assieme a un amico dalla sessualità ambigua, un'improvvisata psicologa e un compagno di ricerche punk?
Storia a 4 mani di Yellow Daffodil e cioccolatomalik
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
URCT 6

Image and
video hosting by TinyPic

5. Zero dignità

Hestia

È possibile che mi sia appena uscito uno spaghetto dal naso?

Vedete, stavo ingoiando placidamente la mia ultima forchettata di pasta, quando gli zaffiri di Tommy mi hanno sfanalato addosso accompagnando un casuale e immotivato: "Sei davvero bellissima."

Io, che sono ancora convinta che Tommy sia a cena con me e non con la copia di Hera, mi sono soffocata credendo che ritenesse davvero bellissima Hestia Felici e di conseguenza, ho preso a tossire, ritrovandomi l'ottimo spaghetto alla carbonara in posti della trachea dove non dovrebbe stare. Ho bevuto, ma la bocchetta dello stomaco si era chiusa per procedure d'emergenza da morte imminente e allora l'acqua e lo spaghetto sono stati sparati insù uscendo dal naso come un geyser.

Ma questo Tommy non l'ha visto, perché si è alzato dicendo: "Hai bisogno della manovra di Heimlich?" Proprio mentre io prendevo sapientemente un fazzolettino dalla borsa Furla di Hera e ci cacciavo dentro tutto il mio disagio.

"No, figurati." Gorgoglio, ancora coperta dalla carta balsamica. "È che starnutisco in modo strano."

Hera mi scuoierà viva.

Tommy si riaccomoda poco convinto di fronte a me, e termina il suo risotto rimanendo in allerta, stranito. Io mi riassesto, scopro tristemente di aver tirato via cinque strati di fondotinta assieme a quel fazzolettino, poi torno ad attendere silenziosamente la seconda portata.

Ecco, è così che sta procedendo l'appuntamento del secolo: silenziosamente.

All'inizio ero così agitata che mi confrontavo con casa-base che neanche la Russia con le potenze limitrofe durante la Guerra Fredda, poi ho iniziato a notare che anche in paradiso sembrava esserci della confusione, così ho lasciato perdere.

L'ultimo consiglio da me richiesto era stato: Sta arrivando la cameriera, che diavolo ordino?

So che Hera ha tutte le sue paranoie alimentari, che ingoia solo certi tipi di pesce, che si ferma a ventotto pennette - e il resto le finisco io dal suo piatto -, che mangia solo un determinato numero di uova a settimana per non farsi venire i capelli grassi e altre mille stronzate del genere. Io sono come lei, quindi so per certo che ogni giorno si alza dal tavolo con un'implacata voragine nello stomaco, ma lei deve farsi vedere più ferrea di un'atleta e, soprattutto, migliore, quindi non mangia che pietanze sapientemente selezionate.

Avevo scritto ai miei amici solo per cercare di rimanere nel personaggio, ma poi avevano cominciato inviarmi una serie di istruzioni contrastanti, che mi hanno solamente confuso di più.

Evita il primo, un petto di pollo con limone e poco radicchio andrà benissimo.

No, no ascoltare Giulia! Prendi la pasta! La pasta col tonno!

Pasta col tonno a un appuntamento? Lo vuoi far morire? Non è che fanno la pizza, per caso?

Quelli erano, in ordine, Doppia G, Hera e Ste e i tre messaggi solo l'inizio della conversazione che non hanno ancora finito di intasare. Così mi ero detta: ok, senti, ordina quello che ti piace e ciao.

Siamo finiti a mangiare un raffinato risottino di zucca lui e spaghetti alla carbonara di primo e costata con patate al forno di secondo io. Più una fetta di tiramisù. Mai mi sono vergognata così tanto nella vita e, soprattutto, anziché battibeccare tra di loro, non potevano avvisarmi che gli spaghetti erano l'anticristo degli appuntamenti, quei tre?

"Hera con la H, ti vedo pensierosa." Osserva il mio ignaro accompagnatore, bloccandomi il tiramisù nell'intestino crasso. "Pago e poi usciamo per una passeggiata, ti va?"

Annuisco e, come ho fatto per le scorse due ore, taccio.

*

"Allora, ehm, mi avevano detto che eri un tipetto molto più loquace, a scuola." 

Tommy e io stiamo camminando lungo l'argine del Tevere. La serata è favorevole, la strada illuminata e il parcheggio dove abbiamo lasciato la moto non molto distante. È bello qui, direi rasserenante con un che di poetico, ma il mio stomaco non si è ancora ripreso e le labbra si sono incollate nella terribile e indomita paura delle relazioni sociali.

Per non dire di quello che mi farà Hera se le rovino la reputazione con qualche uscita infelice.

"Sai, ti metto like da un bel po', ormai, e ho visto che fai un sacco di cose, che hai molti interessi. Tipo... ti piace ballare, no? Hai proprio talento nel girare i video di Musical.ly, devo dirtelo."

Non ce l'ho fatta: mi sono lasciata scappare una risata rombante e l'ho trattenuta troppo tardi perché non mi uscisse dal naso un rumore molesto. Tommy crederà che io abbia seri problemi di sinusite, stasera.

"Ho detto qualcosa di sbagliato?"

Beh, Hera avrebbe riso allo stesso modo ricordandogli che non si chiama più Musical.ly, ora è Tik Tok, e comunque grazie, è tutto merito del filtro unicorno arcobaleno! Ma io? Io sono lontana anni luce da quella roba da spastici e l'unica app che conservo nel telefono è quella di Death Note dove annoto tutti coloro che vorrei che morissero (è troppo figo, perché puoi anche indicare quando e come... sto solo aspettando l'upgrade che faccia sì che si avveri).

"No, no, è solo che..." Mi ricompongo, sbatacchiando le ciglia come farebbe la mia simile. "Non si chiama più Musical.ly."

"Aaaah." A Tommy non frega nulla. "Ho visto pure le foto con il tuo ex."

Aaaah, il mio ex. Cioè, l'ex di Hera. Tasto dolente.

"Parlami di lui, così capisco con chi devo stare al passo." Butta lì Tommy, non rendendosi conto di risultare delicato come una palla da demolizione sull'impalcatura di una palafitta.

"Beh, ehm..." Mi faccio coraggio, ché tanto questa serata non potrebbe andare peggio e almeno Jacopo lo stronzo è un argomento di cui mi viene bene parlare. "Era più grande di me, facevamo un casino di cose divertenti, perché mi portava ovunque. Però, sai, non hai nulla da imparare da lui; diceva di amarmi ma l'unica cosa che gli interessava era avere al suo fianco la perfetta fidanzatina di cui vantarsi con amici e genitori. Nel frattempo mi cornificava ai festini universitari e mia sorella Hera- ehm, Hestia lo odiava. Sì, vedi, lei me l'aveva detto che era un poco di buono, ma io non la volevo stare a sentire, perché sono un po' oca e non la sto mai a sentire, però, ecco... lei è saggia, sai, lei sembra così sulle sue e oscura, ma in realtà ha una sensibilità particolare nei confronti del mondo e... e..." Alzo gli occhi su di lui. "Sto divagando."

"No, anzi..." Se la ride in un modo che mi fa salire la pelle d'oca anche dove non dovrebbe esserci. "Mi fa piacere starti ad ascoltare. Lo sapevo che sotto sotto avevi una parlantina killer."

"Parlantina killer a chi?" fingo di offendermi incrociando le braccia in questo goffo cardigan. "Ti faccio vedere io cosa è davvero killer!"

Ops, forse un po' troppo fuori dal personaggio.

Ma Tommy si è fermato, ha preso a guardarmi con quella faccia da pesce lesso super carino e ha piantato i diamanti sul mio viso: "Sei davvero bellissima..."

La sua mano è volata, leggiadra, a spostare una ciocca dei miei capelli e mi sono appena resa conto che si è avvicinato troppo, troppo pericolosamente alle mie labbra.

Io non ho il coraggio di baciare Tommy D'Angelo.

Hera l'avrebbe, ma io, purtroppo, non sono Hera.

"Torniamo a casa, ok?" Lo smonto, sgusciando via da sotto i suoi due metri di meravigliosità con il cuore a galoppo.

Lui rimane così imbalsamato per un po', poi si schioda da quella posa ad Arco di Trionfo e decide finalmente di riaccompagnarmi alla sicura, accogliente casa-base. Dovremo concordare sul fatto che se vuole continuare ad uscire con me-ehm con Hera, deve adottare un mezzo di trasporto che non mi costringa a stargli appiccicata come un koala.

*

"Non mi hai più scritto niente!" Urla quell'isterica da una camera all'altra, mentre si fionda per corridoi come una scheggia.

"Scusa, ero leggermente presa a cercare di rimanere in vita per tornare a raccontartelo di persona." 

Getto la sua raccapricciante borsetta di Furla sul mio copri-materasso a teschi e poi mi racchiudo all'interno del mio familiare, adorato, guardaroba nero.

Ah, pace per gli occhi.

"Tu non preferisci mai la vita alla morte, quindi dev'essere successo qualcosa di sconvolgente!" Dichiara Hera, palesandosi davanti a me con una maschera al guacamole che mi fa trasalire.

Guardo dietro di lei, a destra e sinistra: "Dove sono Ste e Doppia G? Ti hanno condito ai cetrioli per poi mangiarti per cena?"

"Abbiamo litigato perché avevamo pareri discordanti sul tuo-mio appuntamento."

"Ma non mi dire."

"Li ho cacciati e poi ho dovuto spalmarmi questa roba per evitare che mi uscisse uno sfogo da stress. Allora, dimmi che domani posso tornare a scuola senza che la gente mi crocifigga per aver traumatizzato Tommy D'Angelo."

"Puoi stare tranquilla." Le mostro il pollice insù e poi le scarico davanti al letto un plico di panni, tra cui la mia salopette preferita abbinata al dolcevita a strisce che fa molto carcerato stiloso.

"E questa roba cos'è?" Pronuncia con pause di schifo tra una parola e l'altra.

"Ti preparo i vestiti per domani." Le rispondo, pensando che, comunque, al di là dello spauracchio dello spaghetto e in seguito quello del bacio, ho amato ogni singolo secondo passato in compagnia di Tommy. "I tuoi lasciameli pure sul letto."

Esco dalla stanza per buttarmi sotto la doccia, mentre Hera rimane, attonita, a fissare il mostro che ha creato grazie al suo stesso, malatissimo piano.


***

ANGOLO AUTRICI

Ok, se non avete capito... il piano ha funzionato!

Hestia vuole vestire di nuovo gli abiti di Hera! Siete contenti? Hera sicuramente no; penso che stia davvero avendo seri ripensamenti circa il suo piano XD

La cosa positiva è che finalmente iniziamo ad entrare nel vivo della storia; adesso i capitoli si faranno via via più lunghi e i nostri beniamini interagiranno più spesso. Non solo, a partire dal capitolo 8, potreste conoscere qualcuno di nuovo o addirittura... riconoscere qualcuno di vecchio?

Chi di voi è stato più a contatto con me e C. in questi ultimi mesi forse si ricorderà di qualche strana richiesta fatta apparentemente a caso, oppure ricorderete uno degli spoiler rilasciati la settimana prima della pubblicazione, circa un eventuale ritorno al passato?

Vi lasciamo alla vostra memoria e, nel frattempo, alleghiamo qui il calendario dei prossimi 4 capitoli. I primi di marzo avrete anche il calendario dei successivi, ma è meglio che andiamo per gradi XD

19/02 - cap 7

23/02 - cap 8

27/02 - cap 9

01/03 - cap 10

Grazie mille per la lettura fino a qui e fateci sapere: voi siete più #teamhera o #teamhestia? Tranquilli, io e C. non ci offenderemo... al massimo una di noi ucciderà l'altra.

Alla prossima!

Daffy e C.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Yellow Daffodil