“Questa storia partecipa a
“Garden in love (attività miste)”
indetta dal gruppo facebook Il Giardino di Efp.
Songfic sul testo:
https://www.angolotesti.it/traduzioni/C/traduzione_testo_canzone_tradotto_dreams_cranberries_464.html;
https://www.youtube.com/watch?v=Yam5uK6e-bQ&feature=youtu.be&fbclid=IwAR0vWl0qHFMqDlId3l1UXbpL_v6kV8HcOOKCN9Q6c4xowZ5LU6wztaOcKFw.
Prompt: The Cranberries - Dreams.
Convivendo
“Sei sicuro di voler andare
all’università? Quando è finito
quello schifo di liceo ti sei commosso” disse Diciotto,
premendo un cerotto
alla nicotina sulla spalla liscia.
Trunks si legò i capelli
color glicine in un codino e le
sorrise, raddrizzandosi gli occhi.
< Da quando
c’è lei, la mia musa, la mia vita cambia ogni
giorno. Nonostante inseguire i miei sogni mi porti a non avere mai un
soldo,
non è certo piatta o triste come sembra.
Tutto questo grazie a lei >
pensò, intingendo il pennello
nel color oro.
“Di solito non parli quando
lavoro” disse.
Lapislazzuli si mise seduta su un
letto disfatto, dalle
coperte rosso fuoco e le accarezzò, con le unghie laccate di
nero, con dipinti
dei piccoli teschi.
“Scusami, lo so che ti da
fastidio, ma… Di solito quando sei
concentrato neanche tu mi racconti le cose. Ho supposto fosse come il
via
libera” disse, accavallando le gambe.
“Beh, non mi hai dato del
perfettino, quindi potrei anche
continuare il discorso, per premiarti” rispose. Entrambi
ridacchiarono.
La luce del sole filtrava dalle ampie
finestre della
stanzetta che formava l’appartamento nel sottotetto.
< Lo so che mi sono sempre
sentito soddisfatto della mia
vita, ma con te lo sento che è tutto molto di
più, meraviglioso e speciale >
pensò.
Diciotto lo guardò
dipingere i capelli del suo alter-ego
sulla tela e socchiuse gli occhi, facendo ondeggiare le lunghe ciglia.
“Sai, i miei non si
curerebbero se andassi o no all’università.
Lo sai come sono, probabilmente non si accorgerebbero neanche se me ne
andassi
all’altro mondo” disse, sfilandosi le scarpe.
Trunks corrugò la fronte.
“Tu minimizzi. Sono felice
tu sia venuta a vivere con me,
quei due… Chiamiamoli disgraziati…”
sibilò.
Diciotto schioccò la
lingua sul palato.
“Alcolizzati e anche
drogati, chiamiamoli così. Non possono
essere tutti come i tuoi genitori…” disse secca.
< I suoi fanno finta di non
sapere che il loro perfetto
figlio frequenta con una come me, probabilmente pensano che io sia una
poco di
buono, ma mi accettano.
Soltanto che, da quando sono con te,
ho visto un altro
mondo. Come se fossi stata cieca e tu mi avessi aperto gli occhi per la
prima
volta a un modo completamente differente di essere >
rifletté.
Osservò le pareti dipinte
di blu scuro, negli angoli si era
creata della condensa che aveva fatto tutt’uno con la nera
fuliggine.
“… Anche se
c’è qualcosa che mi piace dei tuoi genitori,
nonostante apparentemente litighino, sono molto affiatati.
Forse… Sai, ci
frequentiamo da parecchio, viviamo persino
insieme…”. < Non posso più
ignorarlo, ora voglio qualcosa di più, mio artista in erba.
Ti sto parlando
apertamente, possiedi il mio cuore, perciò vedi di non
ferirmi >.
Trunks pulì il pennello e
passò a dipingere gli occhi del
suo dipinto.
“Non sto per niente male al
tuo fianco, sei più gentile di
quanto sembri ad una prima occhiata… Ospitarti era il
minimo” disse.
< Soprattutto quando ho visto
tuo padre alzarti le mani.
Quella volta ho rischiato seriamente di fare qualche sciocchezza, lo
avrei
fatto a pezzi. Non sopporto che nessuno ti tratti male >
pensò.
“Tu, invece, sei gentile e
comprensivo esattamente come
sembri. All’inizio pensavo mi saresti venuto a noia,
invece…”.
Diciotto si alzò in piedi
e lo raggiunse, gli si affiancò
guardandolo negli occhi.
“Sei tutto per me. Meglio
di quanto avrei mai pensato di
trovare” disse secca.
Trunks arrossì,
distogliendo lo sguardo.
“Diciotto, io ti
amo…” ammise.
“Hai capito al volo,
anch’io” disse. Gli posò un bacio sulla
guancia e lo vide arrossire. “Ora torno al mio posto, o non
riuscirai più a
finire”.
Sentì il giovane deglutire
e ridacchiò, con gli occhi
luminosi.