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Autore: Sarah Shirabuki    18/02/2019    1 recensioni
Salve! Eccomi con una fanfiction stavolta riguardante l'universo di Saint Seiya. La mia storia è un sequel di " il figlio di Hades - una nuova Guerra Sacra ", e non tiene conto delle altre saghe, come Omega e compagnia, ma solo delle classiche. Ho voluto cambiare un pò di dettagli rispetto alla saga canonica, e forse alcuno personaggi saranno OOC.
Sono passati sette anni da quando Shura ha sconfitto il padre ai Campi Elisi, e la pace pare regnare sovrana sulla terra. Il giovane è rimasto al gran tempio ed è ormai diventato cavaliere d'oro dei Gemelli. Tutto scorre tranquillo fino a quando una giovane non bussa alla porta di Crystal e Tea, ora sposati e genitori di due bimbi, e rivelerà di essere la figlia della fanciulla e dell'ex cavaliere di Gemini, Saga. Un misterioso nemico intanto sta aspettando di potersi risvegliare dal suo lungo sonno, mentre un giovane pare dare la caccia alla bella Iris. Il corpo di un cavaliere d'oro verrà trafugato dal Gran Tempio, come mai? Chi sarà il nuovo e temibile nemico che, secondo il Gran Sacerdote, supererebbe Hades in crudeltà? Vi invito a leggere anche la prima storia per conoscere meglio i personaggi OC.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Gemini Saga, Nuovo Personaggio, Pegasus Seiya, Saori Kido
Note: OOC | Avvertimenti: Incest, Triangolo
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- Questa storia fa parte della serie 'Il risveglio del male - trilogia '
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La ragazza riapre gli occhi dopo diverso tempo di incoscienza: non sa esattamente quanto sia passato da quando, nel giardino di casa sua, un uomo incappucciato l'ha rapita e non solo, ha anche sigillato il suo potere divino. Un'impresa non da poco, indubbiamente se non è un Dio gli si avvicina molto. " Cos'è successo... ? ". Si chiede alquanto intontita: porta una mano sulla fronte, la testa le duole e sul suo polso è comparso una sorta di sigillo a forma di clessidra. " Cos'è questo? ". Si chiede strofinando su quel punto, cercando vanamente di togliere quella sorta di disegno che, come previsto, non scompare affatto ed anzi: più si agita più le provoca un intenso dolore che la costringe a chiudere gli occhi per un istante per poi stringersi il polso dolorante. " Che sta succedendo? ". Fa poi, credendo di essere sola. Ma ben presto si accorge che non è così.

" Vi siete svegliata dunque, divina Tea ". Una voce: è una voce maschile, la stessa di colui che l'ha rapita e di questo ne è certa. Lei per istinto porta le coperte a coprirla meglio, e solo ora si accorge di essere stata sdraiata su un letto. 

" Tu sei colui che mi ha rapita ". Sussurra solamente la fanciulla divina mentre si accorge che anche i suoi vestiti sono cambiati: ne indossa uno meraviglioso e dello stesso colore della notte più profonda. " Chi sei tu? Dov'è la mia falce? E dove mi hai portata? ". Chiede un pò agitata. Lui mantiene il volto celato con il cappuccio per poi ridere appena. 

" Sei molto agitata, meglio se prima ti calmi. Poi risponderò alle tue domande ". Sentenzia per poi alzarsi dal letto sul quale si era seduto, dando le spalle alla ragazza pronto ad andarsene. La ragazza si alza per raggiungerlo poco prima che lui se ne vada, afferrandolo per il mantello. 

" Aspetta! ". Lo chiama e lui, sentendosi afferrare si ferma per poi voltare leggermente lo sguardo verso la fanciulla che con la mano libera sta tenendo leggermente alzata la vaporosa gonna del vestito per non inciampare. " Chi sei? Credo di avere il diritto di saperlo, in fondo poco prima che svenissi...". Arrossisce al ricordo: quell'uomo, chiunque egli sia, l'ha baciata. E lei ne vuole sapere la ragione: è sposata ed ama suo marito eppure è rimasta alquanto turbata, era come se stesse rivivendo una cosa già vissuta. Ma vedendo che lui non accenna a darle una risposta la ragazza fa per sorpassarlo. " Bene, se non mi vuoi dare una risposta non importa: scoprirò da me chi sei e che cosa vuoi, ed il motivo per cui stai facendo tutto questo ". Sentenzia risoluta. Lui si lascia sfuggire un leggero sorriso: è proprio come la ricordava, non è affatto cambiata, se possibile è solo diventata più bella con il risveglio del suo lato divino. Non appena la ragazza arriva davanti a lui e fa per aprire la porta lui è più rapido e la afferra da dietro, stringendola in un abbraccio che ha il potere di risvegliare di nuovo in lei quella strana sensazione di dejavù: impossibile, pensa poi. Deve essere ammattita, perchè altrimenti continuerebbe a sentirsi come se fosse di fianco a qualcuno che già conosce? Come se colui che la sta cingendo in quell'abbraccio non fosse un nemico ma una persona a lei conosciuta? Da parte sua il misterioso rapitore non fa altro per alcuni istanti, per poi scostarle i capelli di lato e scoprendo il lato sinistro del suo collo.

" Come? Dopo tanto tempo non riesci proprio a capire chi io sia? ". Le sussurra solamente all'orecchio. Lei scuote il capo. 

" Un... un nemico, se mi tieni qui contro la mia volontà e mi hai sottratto il mio potere per impedirmi la fuga ". Prova la giovane Dea, ma lui scuote il capo. 

" No, risposta sbagliata. O meglio, non sono tuo nemico: se ti ho rapita è solo perchè voglio che rimanga al mio fianco, come non è stato possibile in tutti questi anni. Te l'ho detto: la divinità che servo mi ha giurato che, in cambio del mio aiuto, non ti torcerà un capello. E comunque per essere definitivamente libero, lo dovrò aiutare nella sua resurrezione. In seguito non ci saranno più ostacoli: basta battaglie, se Athena sarà sconfitta il mondo verrà governato dalla giusta legge delle tenebre ". Parole che la ragazza ha già sentito in passato: ma certo! Le sentì quando incontrò Arles, il lato malvagio di Saga! La bruna sbianca di colpo mentre il suo cuore pare impazzire.

" Dimmi chi sei, per l'amor degli Dei! Dimmi il tuo nome! ". Ordina. Lui la lascia finalmente libera per poi portare una mano al cappuccio che indossa. 

" Si, mi sembra giusto che tu lo sappia ". Sentenzia e, di fronte agli occhi sconvolti della ragazza, si presenta niente poco di meno che... 

" Saga!? ". Riesce solo a dire lei, portando entrambe le mani al petto come se sentisse di poter svenire da un momento all'altro. Lui annuisce con un mezzo sorriso. 

" Si, sono proprio io: Saga di Gemini ". Le conferma. La ragazza scuote il capo quasi incapace di parlare.

" Ma tu eri... eri morto! La battaglia alle dodici case, Hades... Hades ti ha tolto la tua seconda vita... e... ". Frasi sconnesse che non riesce a mettere insieme: è shoccata. L'ultima persona al mondo che avrebbe osato immaginare di vedere è il suo antico amore, Saga. Lui continua a guardarla stando attento che non esca da quella porta. 

" Si, è vero: ero morto. Mi suicidai davanti agli occhi di Athena, anche se la divinità che mi controllava se n'era andata dopo essere stato colpito dallo scudo della Dea. In seguito persi la vita che Hades mi donò, dopo averlo ingannato e facendogli credere che avrei preso la vita di Athena. Ed ora, dopo tanti anni dalla Guerra Santa, la stessa divinità che mi controllava mi ha riportato in vita in via definitiva ". Spiega brevemente. Lei non ci può credere e scuote il capo. 

" Il Saga che conoscevo, il Cavaliere che amavo, non sarebbe mai sceso a patti con chi ci fece tanto male e ci costrinse ad abbandonare nostra figlia! ". Grida alterata. " Come hai potuto accettare una cosa simile? ". Chiede. Lui la osserva un istante per poi percepire una fitta alla testa, alla quale porta una mano.

" Io... ". Mormora. Ma dura poco più che un istante: il Cavaliere dalla chioma blu scuote il capo per poi riprendersi. " Adesso non conta più nulla farsi domande: sono tornato, non sei felice? Potremo stare insieme ad Iris... ed a Defteros ". Sentenzia dopo una breve pausa. La ragazza lo guarda sorpresa. 

" Defteros? Ma mi diceste che era morto! Mi diceste che il bimbo... il gemello di Iris era morto! Cosa stai dicendo? ". Chiede la fanciulla divina. Lui scuote il capo.

" Quel giorno ti mentii: Defteros era vivo, ma aveva ereditato il mio stesso lato malvagio. Sapevo che, una volta finito con me, chi risvegliò Arles sarebbe andato anche da lui. E così lo allontanai per proteggere Iris, non potevo permettere che crescessero insieme. L'uno non doveva sapere dell'altra, ma ora tutto questo non conta più nulla...". Si ferma mentre lei non sa cosa dire: se si trovasse di fronte al vero Saga che le fa una confessione simile, pur essendo addolorata comprenderebbe il motivo del suo gesto, che fu solo per amore di Iris. Ma questo nuovo Saga, dovrà fidarsi davvero di lui?

" Adesso basta! Fammi tornare a casa, dalla mia famiglia! ". Protesta esasperata la ragazza e facendo per sorpassarlo, scordandosi che comunque si trova di fronte ad un Cavaliere d'Oro che a quanto pare, è nuovamente comandato da una potente divinità. 

" Ma quale famiglia? Quella che ti sei creata a discapito di quella vera? ". Chiede lui non perdendo la compostezza. lei non risponde e fa per sorpassarlo, ma in un momento si ritrova letteralmente inchiodata al letto: non sa dire come sia accaduto ma il suo antico amore l'ha afferrata bruscamente e spinta, facendola cadere sul materasso. Un suo braccio la tiene bloccata per la gola facendole quasi mancare l'aria, l'altro stringe i suoi polsi in una presa così forte che la bruna teme che da un momento all'altro possa spezzarglieli. " Ti conviene restare buona e tranquilla, non puoi fare nulla nel tuo stato attuale: hai meno potere di una Semi Dea ". La avverte. Lei non può fare a meno di spaventarsi mentre, nel momento in cui l'ex Cavaliere la libera dalla sua presa, con uno schiocco di dita fa materializzare delle catene divine che legano i polsi della fanciulla alla testata del letto. La osserva con un ghigno piuttosto maligno e che di certo lei non gli ha mai visto sfoggiare prima d'ora, almeno non quando era in sè. L'ex cavaliere la guarda ancora un momento per poi levarsi da sopra la fanciulla. " Resterai incatenata fino a quando non capirai quale sia il tuo posto. Non avrei voluto farlo, ma non posso permettere che scappi da qui ". La donna si agita e tenta vanamente di espandere il proprio cosmo, ma al contatto con quelle catene il sigillo si attiva con maggiore forza e le fa provare un forte dolore. " Te l'ho detto, non serve: ormai non hai più il potere di una Dea. Presto il mio signore si risveglierà e tutto sarà finito ". I due si scambiano uno sguardo, lui di vittoria e lei supplichevole. 

" Torna in te, ti prego. Tu non puoi essere il vero Saga. Non puoi essere l'uomo che ho amato, che mi ha salvata da Hades. Non puoi essere tu ". Sussurra la reincarnazione di Persefone mentre le lacrime iniziano a cadere dai suoi occhi quasi senza che se ne renda conto. Lui esita un istante per poi sospirare pesantemente.

" Sono un nuovo Saga, Tea. E sono tornato per riprendermi ciò che mi era stato rubato, non importa con che mezzi ". Parole che sicuramente non possono appartenergli: lei sa che a suo tempo, il suo spirito si presentò a lei e le chiese di vivere una vita felice, che pur amandola desiderava solo vederla felice. Il suo sguardo era sincero, e non aveva nulla a che vedere con quello famelico e malvagio che aveva poco prima, quando l'ha imprigionata. La ragazza vorrebbe rispondere, ma lui esce dalla stanza poco prima che lei possa aprire bocca. La donna tira vanamente quelle catene, per poi scoppiare a piangere. 

" Non è possibile... non è possibile, tutto questo è un brutto incubo ". Sussurra continuando a versare lacrime di disperazione.

Saga rimane qualche istante fuori dalla stanza e si tiene una mano sul viso, cercando di tranquillizzarsi. Colui che domina la sua volontà pensa che è difficile tenere a bada la vera personalità del Cavaliere: si, sta giocando con il suo amore per Tea e lo ha costretto ad azioni che normalmente sarebbero solo state tipiche di Arles. Eppure a volte, come in quel caso, la vera personalità del Cavaliere cerca di emergere a causa del forte amore che prova per quella ragazza. " Bastardo... non era così che volevo averla, incatenata ad un letto e priva di potere ". Commenta il giovane. 

" ma è così che l'avrai, ed alla fine è questo che conta. Non ti lamentare ". Lo spirito compare di fronte a lui e sogghigna, per poi posargli una mano sul viso. " La piegheremo, vedrai: presto si arrenderà ". Ghigna malefico lo spettro mentre l'altro lo guarda con ira ma incapace di reagire: anche se prova ad opporsi è schiavo di quella volontà divina che gioca con i suoi desideri ed il suo amore per Tea. 

Defteros osserva di nascosto la scena: non aveva previsto che accadesse, eppure un pò gli dispiace vedere suo padre soffrire in quella maniera. I suoi lunghi capelli bruni gli ricadono sul viso mentre dagli occhi dal giovane scende una singola lacrima. " Che mi prende...? Io dovrei odiare quell'uomo ". Comemnta solamente. Eppure non sa perchè, le lacrime non smettono di scendere. Un improvviso e forte dolore lo fa sedere a terra con la schiena contro il muro, la mano al petto a stringere forte la maglietta. " No! No, lasciami stare ". Sussurra. Ma la voce nella sua testa si fa di nuovo sentire. 

" Non ti sopporto quando fai il piagnone: provi davvero pietà per quell'uomo? Ricorda ciò che ha fatto! Ti ha abbandonato, non si è curato di te ed ha pensato solo ad Iris! Ti odiava! Ti odia ancora! ". Continua. Defteros porta le mani alle orecchie seppur consapevole dell'inutilità del gesto: la voce è nella sua mente, per tanto non c'è modo di farla tacere. 

" Basta! basta! ". Fa solamente, mentre il suo corpo si circonda di un cosmo dorato. Improvvisamente i suoi capelli diventano corvini, gli occhi scarlatti. Toglie la mano dal suo viso per poi posare lo sguardo su essa, come se vi fosse qualcosa che solo lui può vedere. Poi si lascia andare ad una sadica risata.

Saori ha riunito i Cavalieri e le rispettive famiglie, oltre ad Iris, Shura ed Alcmena. I presenti sono rimasti shoccati, Crystal è inconsolabile. Seiya gli è vicino. Il Cavaliere di Gemini è estremamente nervoso e d'altronde è comprensibile: sua madre è stata rapita da chissà chi. La fanciulla divina si alza per poi posargli una mano sulla spalla. " Shura, so che è difficile per te: però adesso devi cercare di calmarti, abbiamo bisogno di te per recuperare tua madre ". Fa la fanciulla. Alcmena ha in oltre sentito che colui che ha difeso il rapitore ha laniato un attacco uguale a quello di Saga. E così prende parola. 

" Divina Athena, io so chi potrebbe essere il ragazzo che ha lanciato lo stesso colpo dell'ex cavaliere di Gemini ". Sentenzia. Iris la guarda sconce3rtata: cosa c'entra sua madre con le faccende divine? Saori si fa avanti. 

" Allora coraggio, ditecelo ". La incoraggia. Alcmena esita un momnto guardando la figlia adottiva, per poi finalmente parlare. 

" Si tratta di Defteros. Il gemello di Iris ". Quelle parole gettano tutti nel profondo sconcerto. La ragazza ricorda all'istante di colui che l'aggredì nel cuore della notte ma ancora ora, non dice nulla a nessuno di quel singolare incontro. 

" Il mio che cosa...? ". Chiede sconvolta. Alcmena si siede accanto a lei. 

" Tua madre lo credeva morto: tuo padre e tuo zio le fecero credere questo, per non farla soffrire ". Ammette, per poi proseguire. " Saga e Shura capirono che quel bambino aveva qualcosa di malvagio in lui, lo stesso lato oscuro che aveva l'allora Cavaliere della Terza Casa. Saga pensò che fosse un pericolo per te, Iris: non voleva che cresceste insieme e così affidò il neonato a tuo zio Shura. Non so dove lo portò, so solamente che qualche anno dopo, a circa undici anni, quel ragazzo ci trovò e si presentò da me per minacciarmi: voleva che ti consegnassi a lui. Nonostante all'epoca fosse solo un bambino io percepii la sua malvagità, non chiedermi come ma lo sentii: non potevo fidarmi. Lo cacciai via, ma lui giuròche sarebbe tornato. A quanto pare, lo ha fatto ". Esita un istante per poi continuare. " Tu e tuo fratello rappresentate i due volti della costellazione dei Gemelli: tu quella buona, lui quella cattiva ed instabile ". Spiega poi l'anziana. Saori si siede sulla poltrona.

" Non avrei mai detto che Tea avesse avuto due gemelli, e che credesse che il maschio fosse morto ". Ammette. Istintivamente Shura si avvicina ad Iris per poi farla voltare verso di sè e stringendola in un abbraccio. Le accarezza dolcemente i capelli mentre lei scoppia a piangere.

" Quindi è stato mio fratello che ha rapito la mamma? ". Chiede. " Perdonatemi! Probabilmente cercava me, e se l'è presa con lei ". Continua a singhiozzare. Ma Saori la rassicura. 

" No, mia giovane Iris: tuo fratello ha agito su ordine di un Dio ". La fanciulla divina esita un istante, ma in seguito riprende parola dopo aver sospirato pesantemente. " Ai tempi del mito successe un fatto che ad oggi risulterebbe incredibile: io, mio padre il divino Zeus, Hades e Nettuno ci unimmo in battaglia per fermare ed annientare una divinità molto potente e pericolosa. Un Dio crudele, che a suo tempo non esitò a divorare i suoi stessi figli per timore che la maledizione di suo padre si compiesse ". Divinità che divorava i figli, si chiede Crystal? Sirio guarda la Dea della giustizia. 

" Divorava i suoi stessi figli? ". Chiede. Athena annuisce per poi proseguire. 

" Si. Ma non riuscì a divorare mio padre, Zeus. Questo perchè la sua sposa lo ingannò e gli fece mangiare una pietra. In seguito tramite una pozione, riuscirono a fargli sputare i figli che aveva precedentemente divorato. Gli stessi figli che lo uccisero, credendo di aver posto fine al suo regno. Ma molto tempo dopo e con l'aiuto dei fratelli, tale divinità rinacque a nuova vita. Con la Megas Drepanon seminò morte sull'Olimpo, diventato il dominio di mio padre. Fu così che egli riunì me ed i miei zii al suo cospetto, proponendoci un'alleanza: sia Hades che Nettuno accettarono, consapevoli che se quella divinità fosse rimasta in vita avrebbe attaccato sia il regno degli Inferi che quello dei Mari, dopo aver conquistato quello dei Cieli e la Terra. Tutti accettammo e si scatenò una violenta guerra tra i fratelli di questa divinità e noi, che ne uscimmo vincitori riuscendo a sigillarli sulla Terra. Rimaneva solo quel Dio da annientare. Ma non sarebbe bastato un semplice sigillo con lui, che come Hades può giocare con la vita e la morte a suo piacimento e non solo: può anche manipolare il tempo. Avevamo bisogno di qualcosa di più forte, un qualcosa come la falce della morte. Questa rimase impregnata del sangue di quel Dio, che pur disponendo di un'arma deicida a sua volta non riuscì a contrastare il potere unito di quattro divinità Olimpiche e di quell'arma, che sigillò il suo potere e fece a pezzi la sua anima. In seguito il suo corpo fu sigillato e portato nel Tartaro, da dove eravamo sicuri, non aveva possibilità di poter fuggire. Almeno, lo eravamo. Avevamo sottovalutato la sua promessa di tornare a farla pagare a tutti noi ". Sentenzia perentoria Athena. Seiya guarda la moglie per poi porle la domanda che presume, è nei cuori di tutti i presenti. 

" Saori ti prego, non indugiare e dicci: chi è quel Dio che addirittura tu sembri temere? ". Chiede. La fanciulla dalla chioma lilla si dirige verso la finestra dalla quale guarda fuori, mentre posa le mani sul davanzale. Chiude gli occhi come a cercare le giuste parole. 

" Il nemico Seiya, è Chrono: il signore dei Titani e padre di Zeus, Hades e Nettuno ". Chrono? Il sangue dei presenti sembra congelare nelle loro vene mentre la Dea della Giustizia prosegue. " Chrono, che riuscì a plagiare la mente di Saga ed introdursi al Gran Tempio usando il suo corpo, tentando di assassinarmi. Colui che ci diede battaglia alle dodici case, provocando dolore e sofferenza a tutti, nonchè la morte di diversi Cavalieri D'Oro. Erano sospetti che già nutrivo, ma non volevo espormi prima di esserne certa. Ma ieri sera ho visto chiaramente il suo spirito: è lui, ed è intenzionato più che mai a farla pagare anche a me  e probabilmente a Zeus, noi che siamo gli unici ancora rimasti: Hades è morto e Nettuno guace sigillato nella mia anfora ". Iris la guarda allarmata.

" Allora è stato Chrono a prendere il corpo di mio padre? Ma perchè? ". Chiede. Athena scuote il capo dispiaciuta.

" Purtroppo non so dirtelo: non so cosa voglia fare con un cadavere. A meno che... ". Si blocca di scatto, per poi scuotere il capo. "... no. Dimentica la mia ultima frase ". Fa la Dea della Guerra. Iris la guarda sospettosa mentre il marito la raggiunge.

" Dobbiamo agire, Saori: è prioritario salvare Tea e recuperare il corpo di Saga ". Sentenzia perentorio. Athena annuisce mentre posa una mano su quella del marito: con un nemico di quella portata, la battaglia sarà ben più difficile di quella contro Hades. 


Salve amici, ed eccomi qua con il nuovo capitolo! Che ne dite? Abbiamo visto Tea prigioniera proprio di colui che un tempo ha amato, Saga. Che ne pensate? In oltre abbiamo visto Defteros perennemente in bilico tra male e bene. Alcmena confessa ad Iris che aveva un gemello, mentre Saori rivela finalmente il nome del nemico: Chrono, re dei Titani e padre di Zeus, Hades e Nettuno. Cosa farà questo nuovo e spietato nemico? Vi aspetto al nuovo capitolo, baci.
  
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