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Autore: elerim    19/02/2019    3 recensioni
Era innegabile che sobbalzasse ad ogni sporadico trillìo di campanello, sperando che una voce dal Cielo lo chiamasse: «Mr. Jaken! Lui la vuole!»
«Eccomi!» avrebbe risposto – lacrime di giubilo – perché varrebbe la pena attendere anche una vita intera un simile accadimento!
***Flashfiction partecipante al contest “Gara di Flash San Valentino 2019” indetto dal gruppo Takahashi fanfiction Italia.***
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jaken, Kagura, Rin
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Così fan tutte

 

 

 

«Ok, non lo puoi nascondere, riconosco una cotta e tu hai una cotta.

È una cosa stupenda.

Non riesci a concentrarti, vero?

Salti ogni volta che squilla il telefono,

controlli le e-mail cento volte al giorno

e vorresti saper scrivere canzoni.

Senti il bisogno di nominarla in qualsiasi discorso che fai.

È uguale per tutti, ed è capitato proprio a te!»
 

 

 

Non poteva credere che una tale fortuna fosse toccata proprio a lui.
Gli anni di impeccabile servizio di magazzino, di integerrima puntualità e di dedizione alla compilazione di registri sempre degni di menzione, avevano portato un frutto che mai avrebbe osato sperare.
Sovente aveva sognato di essere promosso portiere, o ragazzo degli ascensori, solo per avere l'indicibile onore di calpestare la Sua ombra e magari, in qualche straordinario evento, di essere degno di un Suo cenno del capo o – lacrime di giubilo - di una parola!
Invece la Dea dell'Amore che tutto conosce, aveva riconosciuto la smisurata forza e nobiltà del suo sentimento e gli aveva permesso di diventare – magnanima Dea, non riusciva a pronunciarlo – un Assistente Personale.
Assistente alla Sua Divina Persona.

Era asceso al Piano Più Alto e gli era stato assegnato un ufficio a soli undici metri e ventitré centimetri dal Suo. Era certo che in brevissimo tempo sarebbe riuscito ad occupare l'ufficio a tre metri e diciotto centimetri, ora usurpato dalla femmina di nome Kagura. La sua fama l'aveva senz'altro preceduto e, anche in questa nuova mansione, svolgeva gli incarichi assegnati in tempo da record: sbirciando oltre la porta poteva sentire le unghie delle sue colleghe ticchettare ancora forsennate sulle tastiere.
Il fatto che fossero passati quattro giorni e Lui non l'avesse ancora convocato era da ascrivere ai Suoi numerosi e improcrastinabili impegni. Il suo eroico compito, terminate le consegne, era di Attendere.
Tuttavia, era innegabile che sobbalzasse ad ogni sporadico trillìo di campanello, sperando che una voce dal Cielo lo chiamasse: «Mr. Jaken! Lui la vuole!»
«Eccomi!» avrebbe risposto – lacrime di giubilo – perché varrebbe la pena attendere anche una vita intera un simile accadimento!

O forse... forse stava sbagliando. Forse la Dea l'aveva condotto lì per dargli una reale possibilità!
Ma certo! L'aveva condotto al Suo cospetto affinché Osasse, non perché si nascondesse vigliaccamente nell'ombra!
Si erse in tutta la sua mediocre altezza e a passo di carica si diresse alla macchinetta del caffè che troneggiava su un ripiano. Ne preparò quattro – non aveva idea di quale fosse di Suo gusto – e li dispose con maniacale cura su un vassoio.
Quando aprì la porta, percepì con stizza il dischiudersi di quella accanto. Ne fuoriuscì la scialba occupante di nome Rin, anch'ella recante in mano un vassoio con solo due – lei allora già conosceva i Suoi gusti– caffè.
Si fissarono con odio, pronti a scattare. Undici metri e ventitré centimetri, forse per lei qualche centimetro in più.
In quella, la porta del Suo ufficio si spalancò e ne uscì una trionfante Kagura, con un vassoio vuoto in mano. Rivolse loro un sorriso compiaciuto e attraversò ancheggiando i suoi tre metri e diciotto centimetri.
«Sono già due giorni che arriva per prima, quella zoccola» sibilò Rin, sbattendo il piede.
Jaken stava per ribattere, ma con orrore sentì aprirsi altre porte ed altri vassoietti spuntarono guardinghi degli uffici...

«Cazzo!»

«Benvenuto nel mio mondo, stronzo!»




 


 

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Bentrovati ancora!

Questo brano partecipa alla sfida finale del contest “Gara di Flash San Valentino 2019” indetto dal gruppo Takahashi fanfiction Italia.

Il promp assegnato è costituito dalle frasi in corsivo presenti nel testo, tratte dal film “La verità è che non gli piaci abbastanza”.

Spero di avervi strappato un sorriso. Io Jaken l'adoro, è la spalla perfetta, anche quando pare il protagonista.

Grazie per aver letto anche questa storiella! Alla prossima!

elerim

 

   
 
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