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Autore: MonicaX1974    19/02/2019    0 recensioni
Attenzione! SPOILER! Si consiglia la lettura solo dopo aver letto "The beginning".
Approfondimenti, momenti inediti, restroscena e spin-off, in questo libro troverete tutto quello che ancora non sapete su Harry, Chloe e tutti gli altri protagonisti dai quali proprio non riesco a separarmi.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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Chloe

«La camera della rabbia?» gli domando posando la mano sulla piccola lettera "G" che si è tatuato da poco sulla spalla.

«No», risponde lasciando andare una piccola risata, mentre la sua mano si posa sul mio fianco.

«E... Come si chiama quell'altra cosa?» gli chiedo, sforzandomi di ricordare il nome preciso.

«Intendi bubble soccer?» Harry continua a ridere delle mie proposte, ma non importa, il fatto che stia ridendo mi piace, perché non lo vedo così rilassato da giorni.

«Sì, quello!» La sua mano si sposta alla base della mia schiena e mi tira a sé.

«Non ne ho bisogno, Chloe». Posa l'altra mano sul mio viso, poi sfiora i miei capelli sulla fronte e infine fa scorrere le dita sulla tempia, per arrotolarle attorno ad una ciocca che mette dietro all'orecchio. «Ma grazie per il pensiero».

Siamo appena usciti dalla doccia, siamo avvolti nei nostri asciugamani, e gli stavo proponendo i suoi metodi per scaricare lo stress, dato che è evidentemente sotto pressione per qualcosa che ancora non ha voluto dirmi. Mi ha detto di avere pazienza, di lasciargli ancora un po' di tempo, e io voglio farlo, ma questo non mi impedisce di aiutarlo in qualche altro modo.

«Non apprezzi le mie idee», gli dico fingendomi offesa.

«Stewart non mi pare di non aver apprezzato la tua idea di infilarti dentro la doccia, poco fa...» Mi stringe a sé un po' di più e sulle sue labbra si apre un mezzo sorriso malizioso che mette in mostra la fossetta sulla guancia sinistra.

«E apprezzeresti anche l'idea di andare da mia sorella oggi?», gli domando cauta.

Rebekah mi ha chiesto di passare a casa sua per aiutarla a farsi un'idea sull'abito da sposa perché non sa da che parte cominciare e le faceva piacere dare un'occhiata a qualche rivista insieme a me.

«Ripensandoci, potrei accettare la tua proposta di una partita a bubble soccer...» Alzo gli occhi al cielo alla sua battuta. «Che c'è?», mi domanda dopo aver notato la mia reazione, «Non si può cambiare idea?»

L'argomento del matrimonio tra mia sorella e il suo migliore amico lo mette sempre un po' a disagio. Non me l'ha detto direttamente, ma ho imparato a conoscerlo e non mi è sfuggita quella strana variazione nel tono della voce quando tocchiamo quel tasto.

Scivolo via dalla sua presa e inizio a camminare all'indietro, tenendo gli occhi fermi nei suoi, mentre lui mi guarda con aria confusa. «Allora confermo a Rebekah che oggi pomeriggio saremo da loro...» La mia non è una vera domanda e glielo dico con un leggero tono provocatorio, tanto per stuzzicarlo un po'.

«Non è quello che ho detto, Stewart!» esclama lui, cercando di sfuggire al mio programma, quando ormai sono quasi fuori dal bagno.

«Ma io sono sicura di averlo sentito!» Gli sorrido, poi mi volto e cammino velocemente verso la camera da letto.

«Stewart!» mi richiama ancora, ma non torno sui miei passi, né sulla mia decisione: Zayn mi ha detto che lo vuole lì, oggi, e dopo aver deviato la sua attenzione con le finte proposte per passare il pomeriggio, sono arrivata dove volevo e non penso proprio che cambierò idea.

Cerco qualcosa di semplice con cui vestirmi, mentre lo sento continuare a borbottare dall'altra stanza, cosa che mi fa sorridere perché so che sta per piombare qui in camera con qualche stupida alternativa che non prenderò in considerazione.

Il suo umore è ancora altalenante: c'è stato un piccolo miglioramento, qualcosa che lo porta a sorridere con più facilità, ma c'è sempre quel velo di preoccupazione nei suoi occhi e spero che si decida a parlare con me prima possibile, perché sto iniziando ad essere davvero in ansia.

*********

«Andiamo, Harry, non stiamo mica andando al patibolo!» Lo rimprovero ancora una volta poco prima di bussare alla porta di casa di mia sorella.

Ha continuato a tenere il muso lungo da quando gli ho detto che saremmo venuti qui e vorrei vederlo tornare a sorridere.

«Tu credi davvero che non abbia capito il perché della tua insistenza?» Mi volto del tutto verso di lui e lo guardo cercando di scoprire se sappia il reale motivo per cui Zayn abbia insistito affinché mi accompagnasse. «Ho visto la sua macchina parcheggiata poco più avanti della nostra...» Dovevo immaginarlo...

«Siamo tutti d'accordo che questa cosa tra te e Niall finisca...», credo sia ormai superfluo fingere, «e deve finire oggi stesso...»

Mi guarda per un attimo, poi sorride divertito, mi si avvicina e posa entrambe le mani sui miei fianchi. «Non posso fidarmi di te, Stewart». Harry continua ad avanzare e le mie spalle finiscono contro il muro.

Continua a mantenere il sorriso sulle labbra e il suo tono di voce basso mi fa capire che non è davvero infastidito da questa situazione. «Devi parlare con lui, non ha senso continuare ad ignorarlo».

Le sue mani si posano alla base della mia schiena, le mie finiscono spontaneamente tra i suoi capelli e, subito dopo sento il suo corpo aderire al mio. Ogni parte di me impazzisce per questo contatto perché Harry continua a farmi sempre lo stesso straordinario effetto. Non importa quante volte mi abbia tenuta tra le braccia in questo modo così appassionato, perché ogni volta mi sembra sempre come la prima, e tutte le volte che mi guarda come sta facendo ora, io perdo quasi del tutto la ragione.

«È anche per questo che ti amo, piccola Stewart...», sorrido alle sue parole, perché tutte le volte che me lo dice il mio cuore diventa sempre più forte, «perché sei la parte migliore di noi...»

Non mi dà la possibilità di rispondere perché le sue labbra arrivano sulle mie con una tale forza da togliermi letteralmente il fiato. Avrei voluto dirgli che è lui la parte migliore di noi, perché è soltanto grazie a tutto quello che ha fatto per me se io sono tornata a vivere, ma non riesco a farlo perché in questo momento posso solo ricambiare questo bacio intenso da far girare la testa. Il corpo di Harry si appoggia contro il mio mentre le sue mani fanno ancora più pressione, come a volermi spingere ancora di più contro di lui, e io percepisco a malapena la mia schiena aderire completamente contro il muro mentre riesco a concentrarmi unicamente sulla sua bocca, sulla sua lingua che sembra non vogliano staccarsi più da me... Almeno fino a quando una voce non ci interrompe.

«Styles la stai soffocando!» Sorrido nel bacio quando sento la voce divertita di Zayn. Harry sposta leggermente il viso dal mio e sbuffa, poi si allontana del tutto da me e mi volto verso il suo amico che sembra si stia divertendo parecchio a causa della situazione. «Ciao Harry!» Lo dice con un tono canzonatorio ed un sorriso stupido.

«Anche il mio dito medio ti saluta, Malik». Non posso evitare di ridere nel vedere l'espressione contrariata di Harry.

«Se non vi foste attaccati al campanello potevate restare a fare le vostre cose qui fuori», dice Zayn, con uno strano gesto della mano.

Mi scosto dal muro e mi rendo conto che il pulsante del campanello si trova proprio dietro la mia schiena. Harry borbotta ancora qualcosa di incomprensibile, poi entra nell'appartamento sotto lo sguardo divertito di Zayn, il quale saluta anche me, per poi chiudere la porta dietro le mie spalle dopo che anch'io sono entrata. 
Una volta dentro l'appartamento, tutto sembra tranquillo, ma quel senso di pace dura poco, perché subito dopo sentiamo una forte risata provenire dalla cucina, una risata che conosciamo tutti molto bene e non è quella di mia sorella.

Harry volta leggermente il busto all'indietro, in direzione di Zayn. «Hai preso sul serio il tuo ruolo da psicologo del cazzo». Entrambi ridono per le parole del mio ragazzo, perché sono pronunciate con un evidente divertimento nella voce.

«Ciao». Veniamo interrotti dal saluto di Niall e uno strano silenzio cala nella stanza.

I due ragazzi si guardano come se ci fossero solo loro qui dentro, mentre io, Zayn e mia sorella, restiamo immobili, come se ogni nostro movimento potesse disturbarli.

«Ciao», risponde freddo Harry.

«Vedo che ancora mi detesti», dice il biondo senza essere realmente offeso dall'atteggiamento del suo amico.

«Non è che ti detesto, solo che non sono così eccitato dalla tua esistenza», ribatte ancora Harry, per poi lasciarsi andare all'indietro sedendosi sul divano.

«Non è che tu sia poi così simpatico, eh?» È incredibile come Niall riesca a prendere con filosofia il comportamento arrogante di Harry.

«Non ho abbastanza energie per pretendere di piacerti anche oggi, Horan». Alzo lo sguardo su Zayn che se la sta ridendo e mi fa cenno di allontanarci, poi osservo mia sorella che non sa più da che parte guardare per il disagio che Harry sta continuando a creare con le sue stupide battute; spero solo che vada tutto bene.

Chiudiamo la porta della cucina alle nostre spalle e lasciamo i due a chiarirsi, perché è vero che in questo modo non si può andare avanti.

«Vuoi qualcosa da bere, Chloe?», mi domanda Zayn mentre si prende una birra dal frigo.

«No, grazie. Secondo te posso sperare che restino vivi quei due?» gli domando sedendomi accanto a mia sorella, che è già intenta ad aprire una spessa rivista di abiti da sposa.

«Non possono stare l'uno senza l'altro, è solo che il tuo ragazzo è un gran testone, ma sono sicuro che non si ammazzeranno». Si siede poi con noi e mia sorella lo guarda male.

«Lo sai che non dovresti guardare», gli dice restando con il giornale mezzo chiuso.

«Oh, andiamo Reb, non crederai davvero alla stronzata che vedere il vestito della sposa porta male? E poi sono sicuro che non ti basterà un solo giornale per scegliere». Zayn le sorride, poi beve un sorso della sua birra, mentre lei, rassegnata al fatto che il suo ragazzo non ha la minima intenzione di allontanarsi, apre del tutto la rivista ed inizia a mostrarmi alcuni modelli a cui è interessata.

L'entusiasmo che mi trasmette mentre sfoglia le pagine e osserva ogni modello, è assolutamente incredibile: ho sempre immaginato che mia sorella si sarebbe sposata prima di me, ma immaginavo un ragazzo totalmente diverso al suo fianco. Rebekah è sempre stata così ricercata e distinta, che credevo si sarebbe trovata uno di quei tipi che non tolgono mai la cravatta, con la puzza sotto al naso, e invece ha al suo fianco un ragazzo totalmente diverso, come direbbe papà "uno dei più scarabocchiati che abbia mai visto", ma con un cuore talmente grande che è stato in grado di conquistare chiunque senza il minimo sforzo, mio padre compreso.

Zayn sembra parecchio interessato alle nostre chiacchiere su corpetti decorati, scolli a cuore, maniche di pizzo e quant'altro, non interviene mai, ma ascolta con grande attenzione mentre sorseggia la sua birra, quasi come se stesse assistendo ad uno spettacolo.

Non ho idea per quanto tempo andiamo avanti in questo modo, ma ad un certo punto mi torna in mente che nell'altra stanza ci sono Harry e Niall, e che i rumori sono praticamente inesistenti da un po': inizialmente li sentivamo parlare – anche se non era chiaro cosa stessero dicendo, ma il fatto che non si siano urlati contro sembrava un buon segno – ora, però, regna il silenzio e non posso non farlo notare.

«Secondo voi dobbiamo preoccuparci per questo silenzio?» domando indicando la porta chiusa. 

«Direi di no», afferma Zayn con sicurezza.

«Tu non fai testo, non sei mai preoccupato!» lo riprende mia sorella.

«Lo sai come dicono, Reb: se c'è soluzione perché preoccuparsi e se non c'è soluzione perché preoccuparsi?», pronuncia quelle parole con un tono di voce disarmante e il suo sorriso non fa che enfatizzare il concetto che ha appena espresso con tutta la tranquillità del mondo, quella che da sempre lo contraddistingue.

Rebekah sta per ribattere quando la porta della cucina si apre: per primo entra Niall, seguito da Harry, e io mi concentro sulla loro espressione che sembra totalmente rilassata.

«Non ne capisci un cazzo di calcio, Styles!» Il biondo prosegue la sua camminata fino al frigo, con Harry sempre alle sue spalle.

«Ma piantala!» risponde l'altro.

Mi volto con gli occhi spalancati verso Zayn, che già mi sta guardando con la sua espressione divertita, come a dirmi "visto?", poi mi volto verso mia sorella, anche lei con lo sguardo incredulo e per un attimo restiamo incerte sul da farsi, poi decidiamo di tornare a sfogliare il giornale, cercando di ignorare i due che parlottano di calcio, restando davanti al frigo dopo essersi serviti anche loro di una bottiglietta di birra.

Speravo in una risoluzione veloce tra loro due, vederli con quel muso lungo non era piacevole, ma non mi aspettavo di certo che avvenisse così in fretta. Sono felice di aver dato retta a Zayn e aver portato qui Harry, ma l'ho fatto senza quasi pensarci, perché mi fido di lui, esattamente come si fida di lui anche Harry.

«Oh mio Dio, Chloe!» La voce alta di mia sorella attira l'attenzione di tutti i presenti.

Mi volto nella sua direzione e noto il suo sguardo fisso sulla pagina sotto ai suoi occhi: al centro della pagina c'è un meraviglioso abito bianco in stile sirena, la coda è a strascico corto, con perline e lustrini a decorare il corpetto, senza maniche e senza spalline, il pizzo è magnifico e i bottoni sul fondo della schiena sono rivestiti, ma il dettaglio che mi ha colpito è la schiena lasciata completamente scoperta.

«Credo di non aver mai visto vestito più bello di questo, Reb!» Lo dico con quasi un filo di voce, perché, oltre che di Harry, credo di essermi appena innamorata di quest'abito.

«In effetti ti starebbe benissimo», afferma lei guardandomi con un gran sorriso.

«Ma... non... non per me...», rispondo in imbarazzo, perché siamo qui per lei, non per me. Ho monopolizzato la vita di tutti per troppo tempo e non voglio più farlo.

«Harry? Non credi anche tu che Chloe starebbe bene con quest'abito?» Do un calcio a mia sorella da sotto al tavolo quando sento che chiama il suo capo con una stupida voce da smorfiosa.

Lui si avvicina, anche Niall viene a curiosare, così come Zayn, e tutti restiamo a fissare quella foto da cui non riesco a staccare gli occhi, ma non voglio essere al centro dell'attenzione, quindi mi focalizzo sull'abito accanto e cerco di trovarne i pregi – cosa che non mi viene facile, dato che mi sono fissata con l'altro. Se mai dovessi sposarmi, prima o poi, vorrei un vestito uguale a quello, ma non credo che avverrà tanto presto, e forse non avverrà affatto; so bene come la pensa Harry riguardo al matrimonio e non importa, quello che mi interessa è restare con lui, sposata, fidanzata, convivente, non ha davvero importanza, perché saremmo sempre e comunque io e lui.

Restiamo a guardare quella rivista fino alla fine, mentre i ragazzi si spostano in salotto, poi mi rendo conto che si sta facendo tardi e che dovrei andare, ma mia sorella mi ferma ancora perché vuole che veda qualche abito da damigella, vuole che sia io a sceglierlo, così passiamo un'altra ora a sfogliare altre riviste mentre Harry mi ha già chiesto un paio di volte di andarcene – cercando di passare inosservato, sussurrando al mio orecchio "andiamocene" mentre mia sorella era distratta.

«Reb, ti va se continuiamo un altro giorno? Sono un po' stanca». Non è vero, ma la smorfia che mi ha fatto un paio di secondi fa Harry, passando davanti alla porta della cucina, era troppo irresistibile per restare ancora qui. Ho voglia di stare con lui e credo di aver dedicato abbastanza tempo a mia sorella per oggi.

«Va bene, tranquilla, credo che i tre di là si stiano annoiando». Mi sorride e io mi sento felice di essere rimasta con lei per tutto il pomeriggio e aver condiviso questo momento così importante.

Alla fine, io, Harry e Niall, salutiamo Rebekah e Zayn, poi scendiamo per raggiungere le nostre auto. Resto in disparte mentre i due ragazzi si salutano con affetto con la solita pacca sulla spalla e mantengo il sorriso quando salgo in macchina con Harry, convinta che saremmo andati a casa, ma guardandomi intorno, mi rendo conto che questa non è la strada del ritorno.

«Dove stiamo andando?» gli chiedo voltandomi verso di lui che vedo sorridere divertito.

«Dove mi sono innamorato di te...» La sensazione che provo in questo momento è uguale a quella di essere sott'acqua, senza ossigeno, perché non riesco nemmeno più a respirare dopo le sue parole. «Una delle tante volte in cui mi sono innamorato di te...»

«Harry...» Pronuncio solo il suo nome, restando con lo sguardo su di lui, che mi guarda di sfuggita mentre continua a guidare, ancora non so verso dove, ma non m'importa. 

Lui non dice nulla, continua a sorridere e a guidare, fino a destinazione. Quando mi rendo conto che la macchina è ferma rivolgo lo sguardo in avanti e sorrido nel vedere l'insegna del supermercato dove lavora Louis.

Siamo al buio, nel parcheggio di un supermarket, eppure mi sembra il luogo più romantico che possa esistere: qui ho capito di essermi innamorata di lui, qui mi ha dato il primo bacio e ha iniziato a distruggere ogni mia barriera, ci sono pochi posti come questo e stasera sembra avere un'importanza maggiore, almeno è quello che leggo nel suo sguardo non appena si toglie la cintura e si volta verso di me.

«Perché siamo qui?» gli chiedo sganciando anch'io la mia cintura per voltarmi del tutto verso di lui.

«Perché mi hai detto che il bacio che ti ho dato qui, quel giorno, è stato determinante per noi, e a volte mi ritrovo a pensare cosa sarebbe successo se non avessi dato retta al mio istinto, che mi ha spinto a rubarti quel bacio...» Non ho la capacità di dire nulla, perché lui riesce ad essere straordinario anche davanti ad un supermercato. «Poi mi dico che non avrebbe potuto andare diversamente, perché quel giorno avevo così tanta voglia di baciarti che non mi sarebbe importato di ricevere uno schiaffo, anche se ero piuttosto sicuro che non me l'avresti dato...» sorrido della sua constatazione, perché è vera. «Ed è così anche stasera, Chloe. Ho così voglia di baciarti che non m'importa di dove siamo, ho così voglia di dirti che ti amo che avevo bisogno di uscire da casa di tua sorella, e ho così voglia di te che non so se posso aspettare di arrivare fino a casa...» La sua mano arriva sul mio viso, poi le sue labbra si posano sulle mie, in un bacio dolce e passionale, in un bacio nel quale riesco a sentire tutta l'emozione che sta provando in questo momento, e poi, come se già tutto questo non bastasse, le sue parole mi hanno perdere del tutto la testa.

«Resta con me per sempre...»

 

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SPAZIO ME  

Buonsalve belle persone!

Il capitolo non avrebbe dovuto essere così lungo, ma scrivendolo è uscito questo, così sono costretta a rimandare il momento al prossimo. Sorry

Harry e Niall fanno pace, e si inizia a parlare sul serio di preparativi. Harry è ancora un po' fuori fase, almeno apparentemente, ma sembra riprendersi in fretta e torna nel luogo dove tutto è cominciato. Che sia un messaggio in codice per Chloe?

Lo sapremo al prossimo aggiornamento

Eeeee niente, buona lettura

   
 
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