Crossover
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Autore: PGV 2    19/02/2019    6 recensioni
ATTENZIONE: LEGGETE QUESTA FIC SOLO DOPO ESSERE ARRIVATI AL CAPITOLO 43 DI "THE COMMUNITY - TALES OF AN UNDERWORLD"!!!
Quarant'anni prima che Lorenzo e Danilo giungessero nella Comunità sotterranea sconvolgendo le vite di tutti i suoi abitanti, le cose erano molto diverse in questa società all'apparenza perfetta, ma in realtà contenitore delle ombre più oscure che si possano trovare...
Ripercorriamo insieme, passo dopo passo, le vicende principali che hanno coinvolto la Comunità ed i suoi abitanti partendo dal 1903 fino al 1943, anno in cui i due Grim della Superficie sono giunti sottoterra cambiando il destino dell'intero mondo per sempre!
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Anime/Manga, Film, Fumetti, Giochi di Ruolo, Videogiochi
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Community!'
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Ecco a voi come promesso il nuovo Capitolo della Fan Fiction prequel!!!
Con questo terzo Capitolo della fic prequel si arriverà al punto di non ritorno sia della Comunità che del Concilio, e considerando l’anno su cui sarà interamente incentrato credo abbiate già capito di che cosa parlerà…
Potremmo quasi dire che questo Capitolo dimostrerà ulteriormente come il prequel, a differenza della fic principale, è partita immediatamente in quarta e proseguirà in questa direzione, e c’è ancora molto da mostrare, ve lo anticipo subito u.u XD ;).
Prima del chap però passo all’Angolo dei Commenti:

Sayman: Ciao Sayman :). Sì, mi sembrava doveroso cominciare il chap con la nomina di Ansem a nuovo Presidente della Comunità, sia per la novità che ha portato e sia per le reazioni contrastanti di tutti i presenti nessuno escluso ;). Comunque si chiama Charlez l’ex Presidente, ma dato che l’ho nominato poco è normale che non ti ricordi il nome, non preoccuparti XD ;) e sì, la gente è stata a dir poco senza parole davanti a quell’evento perché Charlez è stato il primo che ha deciso di abdicare anziché rimanere in carica fino alla morte, cosa mai vista e forse anche controproducente sotto un certo punto di vista considerando che la nomina di Presidente non è democratica come spiegato all’inizio della fic principale :). Diciamo che sì, sotto sotto Charlez approva le idee liberali di Ansem ed ha abdicato sia per permettergli di mettere in pratica ciò che intende fare e sia per poter stare con la sua famiglia… però potremmo quasi dire che anche questa è solo una facciata, visto che il suo unico interesse era allontanarsi il più possibile dallo stress che quella carica gli stava portando, in pratica voleva scaricare il barile su qualcun altro e “andare in pensione”, ed ha visto questa opportunità in Ansem XD ;). Il Concilio dei Sette di allora era letteralmente furioso soprattutto perché si ricordavano del discorso che aveva fatto Ansem sette anni prima, e sono di conseguenza consapevoli che toglierà loro tutti i poteri molto lentamente, ed alcuni come Stan ed Irina temono davvero di perdere le loro posizioni privilegiate, ed un po’ anche Madame Boss… in pratica non sono preoccupati per il destino della Comunità o anche solo degli Illuminati, semplicemente non vogliono perdere la loro posizione di prestigio XD ;). Beh direi che hai usato il termine esatto XD sì, Xehanort fin da otto anni era già parecchio fuori di testa, anche a causa dell’ambiente in cui è cresciuto e delle idee che gli sono state messe in testa, e ciò nonostante Ansem abbia fatto di tutto proprio per evitare che diventasse così… diciamo estremista, ma poco ha potuto davanti al rancore accumulato degli Illuminati che rappresenta Xehanort T_T. Al momento Xehanort ha ancora dei dubbi perché crede che il Concilio e lui stesso abbiano frainteso le intenzioni di Ansem, diciamo che nonostante tutto vuole continuare a dare fiducia a suo padre credendo che farà la cosa giusta per gli Illuminati, anche se va detto che “la cosa giusta” a cui si riferisce lui non è proprio bella come abbiamo visto recentemente nella fic principale XD ;). E non ce l’ha solo con il padre, ma anche con il resto del Concilio che ritiene dei deboli attaccati solo alle loro poltrone che hanno perso i veri valori trasmessigli dai loro antenati… una situazione che ricorda un po’ l’Italia di adesso, ma dettagli XD ;). Alla fine poi ho mostrato il momento in cui Ansem ha conosciuto Goku e quest’ultimo è diventato il suo apprendista… ed in effetti hai ragione, il vero Goku non si sarebbe mai comportato così, anzi a quell’età probabilmente sarebbe stato talmente ingenuo da essere irrispettoso nei confronti suoi e degli altri come ben sappiamo XD però in questo caso Goku è diverso da quello di Dragon Ball, e grazie a ciò è anche abbastanza… non intelligente, ma diciamo di intelligenza media XD ;) (Ben detto mia controparte, anche io avrei voluto tanto combattere… N.d. Goku) (Meglio di no, papà. Avresti come minimo distrutto tutto quanto… N.d. Gohan) (Che esagerato! N.d. Goku) (Mica tanto… N.d. Riku) (Chissà perché non mi stupisco che litigo con Bulma… N.d. Vegeta) (Cosa hai detto? N.d. Bulma) (Niente niente! N.d. Vegeta) (-_-‘ Non credo che litighiate anche nella realtà… N.d. Ran) (EHI!!! N.d. Vegeta e Bulma) (Però ha ragione, alla fine morite entrambi… N.d. Anna) (Grazie per la sensibilità -_-‘! N.d. Bulma) (… Ehm in effetti potrei dire la stessa cosa anche per i miei pg, che diavolo ci fanno qui?! N.d. PGV 2) (Abbiamo visto i pg di Sayman e ne abbiamo approfittato! N.d. Tivan) (Avete fatto lo sfruttamento in pratica! N.d. PGV 2) (Precisamente! N.d. Madara) (-_-‘! N.d. PGV 2) (E riguardo la faccenda di Storybrooke? N.d. Luffy) (Giusto. Confermo che effettivamente il nome della Biblioteca è un tributo a Once Upon A Time, dato che nessun pg di quella serie TV sarà presente nella storia l’ho voluta omaggiare dandogli il nome ad un edificio :)! N.d. PGV 2) (Bella pensata tutto sommato! N.d. Medaka) (Vero… N.d. Kenshiro) (Ora però devo chiudere il siparietto con i miei pg, quindi sparite!! N.d. PGV 2) (Ehi!! N.d. Quasi tutti i Personaggi) (Mi spiace ma è così u.u. Ciao ed alla prossima!! :) N.d. PGV 2). Beh, in effetti hai ragione, facciamo avanti ed indietro tra passato e presente continuamente, una sorta di viaggio nel tempo veramente XD comunque sono felicissimo che lo scorso chap ti sia piaciuto molto, ed a questo punto spero che anche questo Capitolo e tutti quelli che verranno da questo momento in poi ti piacciano alla fine ;). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

Ash Visconti: Ciao Ash Visconti, e sì!! Finalmente dopo tanto tempo Kingdom Hearts III è uscito!! *_* Inutile dire che l’ho giocato immediatamente, e per quanto mi riguarda è un gioco spettacolare, proprio quello che aspettavo fortunatamente *_*. Mi fa piacere comunque che lo scorso Capitolo della fic prequel ti sia piaciuto molto, e soprattutto che hai trovato Ansem il Saggio un bel personaggio :) sfortunatamente per lui, a differenza della maggior parte degli altri pg della fic, ho avuto pochissimo tempo per analizzarlo dato che tra poco succederà quel che succederà, e di conseguenza ho cercato di farlo risaltare meglio che potevo, contento di esserci riuscito alla fine *_*. Ansem ha deciso di cambiare il Concilio e di conseguenza anche la Comunità in quanto si è accorto che, continuando a vivere nel passato, si stavano avviando lentamente verso la loro inevitabile fine, e di conseguenza avevano bisogno di un cambio drastico di marcia, e difatti i cittadini normali e quelli che hanno abbandonato il Concilio si sono resi conto che sta facendo la cosa giusta per tutti loro :). L’amicizia di Raichi con Ansem sarà molto importante ai fini della trama principale sia per la fic prequel che per quella ambientata nel presente, per evitare di spoilerare troppo sugli eventi futuri mi limiterò a dire questo ed a avvertirvi di fare molta attenzione al dottore ;). Praticamente hai colto nel segno, qualunque cosa farà Ansem finirà per inimicarsi il Concilio dei Sette, proprio per questo ha deciso volutamente di non consultarlo per sapere i loro pareri sulle riforme che stava attuando ed ha deciso di metterle in pratica immediatamente senza aspettare, ha scelto la via più facile “imponendo” il cambiamento. Vero che così ha finito per inimicarsi anche chi come Ichigo era dubbioso, però ha ritenuto che sfortunatamente fosse una scelta necessaria, quantomeno per far capire ai cittadini ed agli agenti normali che se non agiva in quella maniera rischiavano di perdersi… e poi va detto che, a conti fatti, ai membri principali del Concilio spaventa più il perdere i loro poteri che il resto XD ;). Beh, Irina al momento è la semplice sostituta di Ansem nel Concilio e la novellina, un po’ come lo era Al Mualim nel primo Capitolo della fic prequel in pratica, e proprio per questo momentaneamente non si sta sbilanciando più di tanto, però pure lei avrà il suo momento, così come Stan, ad un certo punto mostrerò meglio entrambi i membri “inediti” del Concilio :). Su un suo possibile collegamento con Marluxia è molto probabile, considerando che tutto il Concilio è connesso, mentre per Assassination Classroom mi sento di consigliartelo come anime perché è davvero bello, sono due stagioni da 25 episodi ciascuna ed è una serie finita e conclusa, e nonostante possa sembrare semplice all’apparenza in verità è molto sorprendente ed anche commuovente, per cui quando avrai un attimo di tempo il mio consiglio è di vederlo, perché ne vale davvero la pena ;). Riguardo Charlez è normale fare un po’ di confusione dato che di lui ho parlato solo tre volte nella fic principale e tutte le volte dicendo cose diverse, in pratica è andata così nella fic principale: nel Capitolo 9 Bulma e gli altri sembravano contenti di dire che Lelouch era nipote di Charlez, ma è stato quest’ultimo a dire che essere suo nonno non era una cosa di cui andare fieri e che, per arrivare ad essere Presidente e segretamente anche Gran Maestro, ha fatto parecchi colpi bassi, anche se è contento della sua buona reputazione perché così molti cercano di sfidarlo a scacchi XD. Tra l’altro, ora che ho ripreso quel dialogo, vi consiglio di fare molta attenzione a quello che Lelouch ha detto in quella circostanza: potreste anticipare qualcosa che verrà rivelato più avanti ;). Lo scandalo, o per meglio dire incidente, che ha coinvolto Charlez è stato citato da Xigbar ed Hans nel Capitolo 39 o giù di lì, quando Xigbar ha detto che Hans è stato coinvolto in qualcosa che aveva a che fare con Charlez dieci anni fa, e pare che Hans non sia neppure tanto contento di quello che accadde allora… naturalmente in questo caso non posso dire altro, però anche se Charlez è uscito di scena momentaneamente questo indizio dovrebbe aiutarvi a comprendere che lo rivedremo quando sarà il momento… e li capirete tante cose, credetemi u.u XD ;). Ti ringrazio ancora tantissimo per tutto il tuo sostegno, in questo periodo impegnativo per me è davvero molto importante, e spero che anche il Capitolo qui sotto ed il resto della fic prequel ti piaccia alla fine, dato che stiamo per entrare già nel vivo di questo spin off ;). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

Son Goku97: Ciao Son Goku97 :) spero che questa fic sul passato della Comunità per ora ti stia piacendo, anche considerando che proprio da questo Capitolo comincerà la parte succosa dello spin off, di conseguenza ne stiamo per vedere delle belle u.u XD ;). La nomina di Ansem a nuovo Presidente della Comunità stavo pensando ad un certo punto addirittura di saltarla, dato che a conti fatti poteva non essere molto importante e togliere spazio a qualcosa di più succoso, ma alla fine mi sono detto che era importante mostrare le reazioni del Concilio dei Sette di allora alla nomina dell’uomo a loro nuovo leader, e così ho deciso di mostrarla, anche perché fortunatamente sono riuscito a mostrare tutto quello che volevo nello scorso chap :). Ufficialmente parlando sì, Charlez ha deciso di ritirarsi per stare con la sua famiglia e perché appoggiava le idee liberali e rivoluzionarie di Ansem il Saggio… tuttavia va detto che, anche in questo caso, era quasi una facciata, dato che il vero motivo per cui ha deciso di ritirarsi a vita privata è perché era stufo delle pressioni che quella carica esercitava su di lui e voleva rilassarsi e, soprattutto, scaricare la responsabilità su qualcun altro, così quando ha visto Ansem annettere qualcuno di nuovo agli Illuminati ne ha approfittato… in pratica, Charlez è un approfittatore XD ma con lui non ho ancora finito, aspettate e vedrete ;). Praticamente era questo il motivo principale per cui nessuno o quasi ha approvato la decisione di Ansem nuovo Gran Maestro, sono tutti troppo attaccati ai loro poteri come membri principali del Concilio e non li vogliono perdere, e se questo comporta meno libertà ai cittadini ben venga per loro… detto in parole semplici sono molto ipocriti XD ad eccezione di Raichi, lui crede davvero nei valori di Ansem e vuole supportarlo come meglio può, tuttavia da solo può fare poco o nulla come vediamo T_T e tenete d’occhio il dottore, mi raccomando u.u XD ;). Ho mostrato il primo incontro tra Ansem e Goku in quanto è l’inizio del fuoco che accenderà la miccia che porterà a… questo Capitolo diciamo XD comunque Ansem ha preso Goku come suo allievo perché è rimasto colpito positivamente dai suoi ideali e dal suo desiderio di aiutare le persone, anche se Son ha preferito specificare che prima vuole godersi la sua età e, se dovesse diventare politico già da ragazzo, potrebbe perdere interesse nella politica… e come abbiamo visto nella fic principale è proprio ciò che accadrà XD ;). Beh, in effetti non hai tutti i torti a dire che Xehanort è psicopatico già ad otto anni XD sfortunatamente però in questo caso è stato influenzato negativamente dal Concilio e dai loro ideali passati, e questo nonostante i tentativi di Ansem per evitare che ciò accadesse come ha spiegato nello scorso chap… potremmo quasi dire che Xehanort rappresenta l’odio accumulato dagli Illuminati per 150 anni incarnato a persona, come spiegherà qualcuno nella fic principale ad un certo punto ;). Xehanort ha iniziato a dubitare del padre nel momento in cui si è accorto che anziché rafforzare il Concilio lo sta indebolendo, mentre lui era convinto che le sue prime riforme servivano a tutt’altro, diciamo che è rimasto fregato nel vero senso della parola XD però al momento vuole ancora avere fiducia in suo padre e credere che il Concilio si sta sbagliando… ma come sappiamo dalla fic principale non andrà a finire bene purtroppo T_T. Beh, in effetti è vero, il Goku originale è molto più ingenuo e stupido di quello che c’è in questa fic, e difatti potremmo dire che è uno dei più OOC all’interno di questa fic XD cioé, il solo pensare che il Goku originale possa dedicarsi alla politica è qualcosa di assurdo, manderebbe in bancarotta il mondo intero in un secondo se diventasse il Re della Terra XD ;). Volevo un personaggio di Assassination Classroom all’interno della fic a tutti i costi, e dato che all’epoca avevo un posto vacante nel Concilio e mi serviva qualcuno che fosse legato al Crown Brothel… beh ho pensato subito a lei come prima scelta, ed i motivi sono abbastanza lampanti per chi ha visto la serie XD quando sarà il momento anche lei avrà il suo attimo, ma al momento è quello che era Al Mualim nel primo chap: la nuova arrivata XD ;). Ti ringrazio sempre tantissimo per tutto il tuo supporto a queste mie due ultime fic, sto attraversando un periodo abbastanza incasinato e il supporto tuo e di tutti gli altri è più prezioso di quello che pensate credetemi T_T spero davvero che il resto di questa fic prequel ed anche della fic principale alla fine ti piacciano come i Capitoli che li hanno preceduti, anche considerando che sta per iniziare la parte succosa in entrambe!! ;) Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

Nick Nibbio: Ciao Nick!! Mi fa davvero molto piacere sapere che anche l’ultimo chap della fic prequel ed in generale tutta questa fic ti stia piacendo finora *_*. So che al momento sono solo a due chap con i flashback, ma questa prima parte è a dir poco essenziale per il proseguimento della fic principale dato che tratta un argomento davvero molto delicato, l’ascesa al potere di Xehanort e i moti di cambiamento di Ansem, e se la stai apprezzando non posso che essere felicissimo del mio operato *_*. L’elezione di Ansem è stata in effetti un grosso cambiamento sia per la Comunità che per il Concilio, dato che è stata la prima volta in assoluto che un Presidente ha abdicato in favore del suo successore, dato che di solito dopo averlo nominato si aspettava la morte dell’attuale Presidente… ma diciamo che Charlez voleva liberarsi al più presto di quella carica che lo stava stressando troppo e ritirarsi a vita privata, ed ha approfittato dei progetti di Ansem e del fatto che avesse portato qualcuno dalla parte degli Illuminati per cedergli il posto, ha approfittato della situazione in pratica XD ;). Il vecchio Concilio non accettava i nuovi cambiamenti di Ansem per svariati motivi, primo fra tutti il fatto che stesse togliendo sempre più poteri loro per “regalarli” al popolo, e dato che loro erano troppo attaccati alle cosiddette “poltrone” non volevano perdere i loro privilegi, i classici politici italiani in pratica XD ;). Però in questo caso c’entra anche il fatto che Ansem stesse facendo tutto senza neanche interpellarli, e si sentono sminuiti per questo, ma Ansem era consapevole che parlando con loro avrebbero rifiutato categoricamente e non avrebbe potuto fare nulla, di conseguenza ha agito soprattutto per evitare problemi tra “vecchio” e “nuovo” :). Nella maggior parte dei casi i figli sono influenzati dai genitori, verissimo, ma come abbiamo visto Xehanort è stato cresciuto soprattutto dal Concilio e da Sebastian, dato che i genitori erano troppo impegnati, e questo l’ha influenzato negativamente facendogli credere che la via scelta dagli antenati fosse l’unica e giusta, ed a causa di ciò ha totalmente travisato quello che sta facendo Ansem, senza capire che sta agendo per il futuro dei bambini ed evitare che crescano nella vendetta come accaduto a tutti loro, ed anche a Xehanort purtroppo T_T. Tra l’altro anche Bra e Trunks sono stati cresciuti da Agatha a causa degli impegni dei genitori, ma non sono stati traviati come Xehanort perché Agatha li ha cresciuti con sani principi… Xehanort però aveva il Concilio, ed alcuni pure estremisti, anche se non peggio dello Xehanort attuale, e quindi abbiamo visto come è andata a finire T_T. Possiamo dire che Ichigo ed Al Mualim la pensavano così la prima volta, quando Ansem presentò il suo progetto per la prima volta, ora Ichigo ha cambiato idea opponendosi a lui perché non ha digerito che Ansem abbia agito senza neanche interpellarli, mentre Al Mualim ha abbandonato la neutralità opponendosi anche lui, anche se si può dire che i maggiori critici delle azioni di Ansem nel Concilio al momento sono Stan e Madame Boss :). In pratica potremmo dire che Raichi è l’unico del Concilio che è favorevole ai cambiamento di Ansem, e lui da solo purtroppo può fare poco o niente per cambiare le cose T_T tra l’altro tenete molto d’occhio l’amicizia tra Ansem e Raichi e soprattutto questo personaggio, non dico altro per evitare spoiler ;). In effetti non hai tutti i torti, Ansem avrebbe dovuto insegnare a Goku a rimanere al Palazzo Presidenziale a lavorare XD tuttavia Goku l’ha specificato quasi subito al loro primo incontro che è interessato molto alla politica, ma vuole anche godersi la sua età e, se dovesse diventare politico in piena adolescenza, rischierebbe di perdere interesse verso la politica… cosa che è effettivamente accaduto, dato che continuava a scappare dai suoi impegni per settimane se non addirittura mesi XD ;). Lo scegliere Goku come suo successore doveva essere il primo passo verso una nuova era della Comunità secondo Ansem, un modo per staccare il governo della società da quello del Concilio in maniera definitiva, ma come abbiamo visto nella fic principale c’è riuscito solo a metà, perché sì il nuovo Presidente, ossia Goku, non è affiliato agli Illuminati, ma questo non ha placato la loro brama di potere, o per meglio dire quella di Xehanort, spingendo così la situazione là dove la stiamo vedendo nella fic principale T_T. Ti ringrazio ancora tantissimo per tutto il tuo supporto a queste mie due ultime fic, non sapete quanto te e tutti gli altri siete importantissimi in questo periodo non solo impegnato ma anche sottotono per me, e non vi ringrazierò mai abbastanza per tutto quello che fate per me :). Spero davvero di ricompensarvi con una parte finale della fic principale ed una fic prequel che sia all’altezza delle vostre aspettative, per cui ti lascio alla lettura del chap qui sotto e grazie ancora di tutto!! ;) Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

AlanKall: Confermo, anche lo scorso Capitolo è stato parecchio pieno di rivelazioni importanti, ma possiamo dire che a livello di trama principale il grosso arriverà proprio in questo… e credo abbiate già capito di cosa parlerà questo chap vedendo l’anno in cui inizia u.u XD ;). La maggior parte delle persone apprezza le nuove leggi emanate da Ansem perché hanno visto che si sta davvero occupando del popolo e, soprattutto, sta dando loro più potere decisionale rispetto al passato, cosa molto apprezzata dai civili, anche se i potenti non stanno apprezzando molto la cosa soprattutto perché molto “attaccati alle loro poltrone” potremmo dire XD ;). E sì, Goku sta apprezzando molto quanto fatto da Ansem perché è in un periodo in cui adora la politica ed aiutare il prossimo :) e proprio in questo chap si scoprirà come mai ha finito per scappare continuamente dai propri impegni di Presidente, oltre che per le ricerche naturalmente T_T ;). Il vecchio Concilio dei Sette era fortemente contrario alle leggi emanate da Ansem perché temevano che avrebbe finito per togliere loro tutti i poteri di cui dispongono, e questo non l’apprezzano affatto… almeno alcuni di loro, dato che altri invece non sono d’accordo solo perché Ansem non ha chiesto loro se erano d’accordo o meno prima di emanare le suddette leggi, ma se Ansem non l’ha fatto è perché sapeva che avrebbero detto di no, e di conseguenza il progresso si sarebbe arenato, per questo è stato obbligato ad agire alle loro spalle :). Sfortunatamente Xehanort ha visto le azioni del padre come un tradimento a tutti gli effetti verso gli Illuminati, ma in questo momento vuole ancora dare fiducia al genitore e dimostrare sia ai suoi compagni che a sé stesso che in realtà si è sbagliato e vuole far tornare il Concilio quello di un tempo… purtroppo però sappiamo come andrà a finire T_T. Infatti l’aver preso come proprio apprendista Goku e, soprattutto, il sceglierlo come suo successore saranno le cosiddette gocce che faranno traboccare il vaso, come si vedrà tra l’altro proprio all’interno di questa fic prequel, forse addirittura già in questo chap T_T. In effetti vedere Vegeta e Bulma che non si sopportano da bambini, ben sapendo che poi quando cresceranno diventeranno marito e moglie, è quasi ironico se ci si pensa XD e non ti preoccupare per la loro storia, si vedrà l’evoluzione del loro rapporto e come hanno finito poi per sposarsi ed avere due figli ;). Invece, per quanto riguarda il membro sostituto di Charlez, si tratta di Irina, l’ex proprietaria del Crown Brothel prima di Marluxia, che è stata scelta soprattutto per avere il controllo di quel luogo dove confluiscono molti di coloro che non fanno più parte del Concilio, potremmo dire che è stata una scelta strategica alla fine :). Riguardo il Dr. Raichi sfortunatamente non posso dire niente perché si tratta di un argomento molto spoiler e importantissimo ai fini della trama, di conseguenza non posso dire nulla T_T se non rimarcare il dover tenere molto d’occhio il Dr. Raichi e la sua grande amicizia con Ansem, non aggiungerò altro per questione di spoiler ;) (Tanto per cambiare! N.d. Cell) (Cell, per favore non ti ci mettere anche tu -_-‘! N.d. PGV 2) (Cosa ho trovato di interessante in Vegeta?… Uhm in effetti all’epoca era ancora stronzo, me lo chiedo anche io… N.d. Bulma) (Linguaggio! N.d. Capitan America) (Pure mia moglie ha una grande considerazione di me, vedo -_-‘! N.d. Vegeta) (E comunque non ti preoccupare, sei perdonata! N.d. Bulma) (Solo perché ha detto che sono un cesso! N.d. Vegeta) (… In parte… N.d. Bulma) (… Questa situazione sta davvero cominciando a darmi sui nervi, non la sopporto più… N.d. Vegeta) (Stai calmo Vegeta! N.d. Franky) (Esatto, l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno è che ti scaldi troppo! N.d. Sanji) (Mai quanto te, credimi… N.d. Cell) (Sinceramente siete tutti e quattro noiosi! N.d. Ino) (E qui mi sa che ha ragione. Dobbiamo fare qualcosa AlanKall, o quei quattro continueranno così… N.d. PGV 2) (Come se poteste effettivamente fare qualcosa… N.d. Madara) (Mai dire mai. Noi due siamo pur sempre gli autori u.u! N.d. PGV 2) (Ti ringrazio Teresa, apprezzo molto il tuo complimento! N.d. Sebastian) (In effetti, se nella fic principale ha fatto solo piccoli cammei, qua abbiamo potuto vedere la sua personalità emergere! N.d. Gohan) (Grazie anche a te Miria per i complimenti a me! N.d. Ansem) (Tsk sei servito solo per plasmare la mia controparte giovane, niente di più e niente di meno! N.d. Maestro Xehanort) (Diciamo pure la versione di te che ha il cuore in me! N.d. Terra) (Dettagli u.u! N.d. Maestro Xehanort) (Ma speriamo che il Concilio non cambi mai!! N.d. Irina) (Lo dici solo perché sei entrata a fare parte da poco del gruppo! N.d. Sora) (A proposito: lei è Irina e da adesso farà parte anche lei dell’Angolo dei Commenti! N.d. PGV 2) (Salve a tutti! N.d. Irina) (Ciao Irina! N.d. Misty) (Benvenuta nell’Angolo dei Commenti dell’autore! N.d. Robin) (Ti troverai benissimo qui con noi! N.d. Ran) (Grazie, siete davvero gentilissime! N.d. Irina) (Woooowww!!!! *ç* N.d. Brook, Gold, Brock, Kogoro, Trunks, Issei e Kaiohshin il Sommo) (A cuccia voi! N.d. Sakura) (Guarda chi si rivede… N.d. Korosensei) (Ma dai, anche tu qui?! -_-‘ N.d. Irina) (Ma non è vero, io non esagero mai!! N.d. Trunks) (Ma se hai appena sbavato per una ragazza?! N.d. Goten) (… Cavolo! N.d. Trunks) (Imbarazzante -_-‘! N.d. Goten) (… In effetti… forse è meglio interrompere qui il siparietto con i miei pg. Ciao ed alla prossima!! :) N.d. PGV 2). Sul figlio di Ansem non temere, perché se tutto va bene si potrebbe vedere addirittura qui sotto come è avvenuta la sua ascesa a Gran Maestro del Concilio, ma per evitare spoiler non aggiungo altro e lascio che tu scopra tutto qui sotto u.u ;). Comunque sono davvero felicissimo di sapere che ti domandi come possa andare avanti la fic, significa che sto riuscendo a mantenere la tensione all’interno della storia, e questo è davvero molto importante per me, ti ringrazio tantissimo per tutto quanto e spero davvero che questo chap davvero importantissimo per la trama principale possa piacerti come tutti quelli che l’hanno preceduto fic principale compresa ;). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

Ed ora ecco a voi il terzo Capitolo della fic prequel. Buona lettura a tutti quanti!! :)


CAPITOLO 03 – LA SPERANZA DEGLI ILLUMINATI!



Villa di Ansem, Comunità, 11 Maggio 1912:
Due anni erano passati da quando Ansem era stato eletto come nuovo Presidente della Comunità.
In quel breve lasso di tempo il padre di Xehanort aveva mantenuto tutte le promesse che aveva fatto alla Comunità e, a partire dalle prime due leggi emanate, aveva ridotto l’influenza dei cosiddetti potenti, concedendo ai comuni cittadini più diritto decisionale.
Era stato infatti deciso che, nelle aziende, il successore del direttore sarebbe stato deciso in maniera unanime da tutti i dipendenti, che fossero dirigenti o semplici impiegati, e solo in assenza di una maggioranza sarebbe intervenuto il direttore per scegliere personalmente il vincitore tra coloro che erano in ballottaggio.
Ansem aveva anche fatto sì che gli stanziamenti verso le ricerche che venivano compiute al Palazzo Presidenziale diminuissero, in modo che quei soldi potessero alimentare centri culturali per poter accrescere la conoscenza dei cittadini, che lui riteneva “troppo indietro” a causa dell’influenza del Concilio.
Aveva pure permesso agli studenti che compiuti i quindici anni desideravano entrare nel mondo del lavoro di cominciare una sorta di apprendistato anziché continuare negli studi. Questo l’aveva fatto perché riteneva che avrebbe permesso la creazione di più posti di lavoro, permettendo a chi era troppo anziano di ritirarsi prima di finire i propri giorni davanti ad una scrivania.
Ma queste erano soltanto alcune delle leggi che aveva emanato l’uomo, ed essendo oltre che il Presidente anche il Gran Maestro del Concilio era nei suoi poteri fare tutto senza dover prima consultare i suoi sei colleghi.
Stava spezzando praticamente la tradizione di oltre un secolo perché aveva capito che, se avesse dovuto attendere l’approvazione dell’organizzazione, non avrebbe mai potuto cambiare dall’interno la Comunità come desiderava.
Nel corso degli anni gli Illuminati più importanti avevano iniziato a preoccuparsi, specie dopo che dal nulla aveva deciso di prendere come suo apprendista uno sconosciuto di nome Goku, la cui famiglia era stata una delle prime ad abbandonare l’organizzazione.
Purtroppo per loro non potevano fare niente davanti alle iniziative di Ansem perché avrebbero finito per distruggere la loro immagine agli occhi dei cittadini che avevano finito per dimenticare le loro origini in un modo o nell’altro.
Questo avrebbe anche comportato una diminuzione della loro influenza verso le masse, visto che erano dalla parte del Gran Maestro, e non potevano assolutamente permetterselo. E di sicuro Charles non aiutava, dato che da quando si era ritirato aveva adottato la politica del “non vedo, non sento, non parlo” per qualsiasi cosa.
Potevano solo aspettare… e sperare che tutto si risolvesse per il meglio per loro.

Quel giorno, Ansem aveva invitato Son a prendere lezioni a casa sua.
Erano dieci giorni che lavorava ininterrottamente per preparare tutto il necessario, aveva organizzato una conferenza che si sarebbe svolta due giorni dopo, e voleva che fosse tutto pronto nei minimi dettagli.
Si era dato molto da fare affinché fosse tutto perfetto, e dato che i preparativi erano ultimati aveva deciso di rimanere un giorno intero a casa sua, e di continuare l’apprendistato del suo allievo direttamente nella sua villa.
Fortunatamente aveva nominato Vice Presidente sua moglie, e in sua assenza si stava occupando lei di tutto, di conseguenza era certo di avere lasciato tutto in ottime mani, mentre lì a badare a loro c’era il fidato Sebastian.
In quel momento i due si trovavano all’interno della sala da pranzo e si trovavano seduti dove paradossalmente due anni prima si trovavano il maggiordomo ed il figlio del suo superiore a studiare la storia degli Illuminati.
Naturalmente il Gran Maestro sedeva là dove si trovava all’epoca Michaelis, mentre Goku là dove c’era Xehanort, ma quella era stata una coincidenza e null’altro a cui nessuno badò, anche se aveva un che di ironico.
Stavano studiando la metodologia in cui il Presidente emanava decreti che sarebbero poi divenute leggi, e il nero poteva dirsi davvero molto affascinato da quello che il suo insegnante gli stava mostrando quel giorno.
“Wow. Tutto ciò è davvero affascinante!” disse Goku, che all’epoca aveva quattordici anni e non era cambiato rispetto a due prima, si era giusto alzato grazie all’età.
Il padre di Xehanort invece aveva ormai cinquant’anni tondi, e non era cambiato di una virgola nel corso del tempo dato che ormai aveva raggiunto quell’età in cui anziché cambiare si incominciava ad invecchiare, difatti l’unica cosa in più che presentava era una barba leggermente più folta.
Naturalmente l’uomo non poté fare a meno di sorridere davanti all’entusiasmo dell’allievo, vederlo sempre così contento di apprendere qualcosa di nuovo del ramo politico lo rendeva particolarmente contento, dato che era raro trovare qualcuno come lui.
Son però a quel punto avanzò un piccolo dubbio, domandando al maestro “Signor Ansem, però non capisco una cosa...”
Quest’ultimo ribatté subito esclamando “Certo, domanda pure!”
Così il quattordicenne non perse tempo e disse con un’aria quasi confusa “Come mai mi sta facendo studiare queste cose? Sono materie avanzate per qualcuno della mia età, ed è qualcosa che interessa quasi esclusivamente il Presidente!”
In effetti la sua era una buona domanda e non poteva negarlo… però al tempo stesso non poteva rispondergli, dato che altrimenti avrebbe dovuto rivelargli quello che aveva in mente per lui da qualche mese a quella parte!
Proprio per questo si limitò a rispondere con il sorriso sulle labbra “È giusto che un piccolo genio della politica come te impari come funzionano certi meccanismi. In fondo è la cultura che ci permette di allargare la nostra mente, più cose si conoscono e meno possibilità ci sono di essere influenzati dalle opinioni altrui!”
La spiegazione del Presidente aveva un senso in effetti, però nonostante questo Son doveva ammettere che tutto quello studiare stava iniziando leggermente a stufarlo. Gli piaceva la politica e continuava a piacergli…
Però sperava che le lezioni non fossero così impegnative, e soprattutto così regolari. Praticamente quattro giorni alla settimana li spendeva a studiare insieme all’uomo, che mentre insegnava a lui amministrava l’intera società.
Apprezzava gli sforzi dell’attuale leader e gli sarebbe stato eternamente riconoscente di questo… però non negava che avrebbe voluto anche divertirsi, qualcosa che per qualcuno della sua età doveva essere la normalità.
Proprio per questo, tornando a guardare davanti a sé, esclamò quasi sbuffando “Però è faticoso. Non mi dispiacerebbe andare a giocare con Bulma e tutti gli altri miei amici ogni tanto, ormai ci vediamo sempre più raramente...”
Ansem comprese la sua frustrazione, e per un quattordicenne come lui era anche normale… ma non doveva temere, perché presto le sue lezioni sarebbero terminate e la vita del ragazzo sarebbe cambiata per sempre!!
Fin dal primo momento in cui l’aveva visto era riuscito ad intravedere il talento in quel ragazzo, un forte desiderio di mettersi in gioco e di rendere la vita delle persone migliore, e questo l’aveva colpito particolarmente.
Nel corso dei due anni poi era riuscito a vederlo migliorarsi, aprirsi ed imparare sempre più cose legate alla politica ed alla gestione di una società, tutti fattori che qualche mese prima l’avevano spinto a pensare a qualcosa…
E se non fosse stato un caso che le loro strade si fossero incrociate?
Lui riteneva di no, e proprio per questo aveva preso una decisione che lo riguardava… e due giorni dopo, durante la conferenza che aveva organizzato, l’avrebbe anche annunciato all’intera Comunità senza alcun rimorso!!
Non era stata una decisione facile, anzi si poteva dire che ci aveva dovuto riflettere su parecchio… ma vedendo come era migliorato, vedendo come ormai conoscesse quasi tutti i meccanismi della politica ed anche il suo entusiasmo nell’aiutare il prossimo, non aveva alcun dubbio.
Era lui il ragazzo giusto che stava cercando!
Naturalmente avrebbe avuto tutto il tempo prima di passare all’incarico che gli avrebbe assegnato, in fondo fino a quando sarebbe stato in vita o non avesse abdicato non c’era nessun timore per lui e poteva continuare a godersi la sua gioventù…
Per poi assumere il ruolo che aveva deciso per lui quando avrebbe raggiunto l’età giusta. Quando sarebbe stato il momento, Ansem era già consapevole che avrebbe mollato il suo incarico, ed era quella l’occasione migliore per lui.
L’unica cosa era che non si era accorto che, mentre pensava tutte queste cose, aveva finito per sorridere compiaciuto, attirando in questo modo l’attenzione di Goku che aveva finito per guardarlo con aria stranita.
“Ehm… è tutto a posto, Signor Ansem?” domandò difatti.
Non lo chiamava Presidente perché ormai il rapporto che era nato tra loro due andava ben oltre il semplice maestro ed allievo, si poteva dire che erano diventati quasi grandi amici, e per questo il padre di Xehanort gli aveva detto di chiamarlo per nome senza problemi.
Visto che aveva finito per attirare la sua attenzione, il diretto interessato si limitò a rispondere continuando a sorridere “Oh sì, è tutto a posto tranquillo. Stavo solo pensando alla conferenza che ci sarà tra due giorni… mi piacerebbe averti sul palco con me quando sarà il mio momento di parlare!”
“EH?!”
Naturalmente il ragazzo c’era rimasto perché non si aspettava quell’uscita da parte sua. Per lui era un onore poter apparire in pubblico insieme al suo mentore davanti all’intera Comunità… ma sarebbe stato il caso? Non c’era il rischio che qualcuno pensasse… diciamo male?
“Ma ne è certo, Signor Ansem?” ribadì il giovane quasi confuso.
Lui però, senza pentirsi della decisione presa, si limitò a rispondere “Non temere. Quando la conferenza sarà conclusa, la tua presenza sul palco acquisterà un senso, è una promessa!”
Parole piuttosto ambigue le sue, che lasciarono anche abbastanza perplesso Son. Ma in fondo non gli stava chiedendo il mondo, e per lui sarebbe stata una grande occasione per vedere il proprio insegnante all’opera da vicino.
Durante quei due anni non aveva mai avuto l’occasione perché era sempre troppo intento a studiare, ed ora che gliene stava dando l’opportunità non voleva di certo farsela scappare. Proprio per questo accettò con grande piacere.
“Sicuramente. Sarà un grande onore per me, Signor Ansem!” disse difatti sorridendo a trentadue denti.
Per l’uomo quella fu una buona notizia ovviamente. Quella richiesta si poteva dire che fosse stata soprattutto una scusa per non attirare troppo l’attenzione del giovane prima del tempo, nel caso glielo avrebbe proposto prima della conferenza, ma così si era anche tolto un pensiero, quindi meglio così.
Appena terminata quella discussione, il padre di Xehanort invitò Son a tornare ai propri studi “Ora però continua a leggere quel paragrafo. Conoscere queste dinamiche potrebbe essere utile a chiunque in futuro!”
“Certo!” limitandosi a rispondere così, il nero tornò a guardare il libro che aveva davanti a sé con rinnovata felicità, il tutto sotto lo sguardo contento del Gran Maestro.
Ogni minuto che passava finiva per non pentirsi affatto di quello che aveva deciso. Era sempre più convinto di aver preso la decisione giusta, e anche che tra due giorni sicuramente tutti l’avrebbero attaccato per l’azzardo che stava compiendo…
Ma lui era sicuro della decisione, ed il tempo gli avrebbe dato sicuramente ragione!!
Ad osservarli, vicino allo stipite della porta che collegava la sala da pranzo alla hall della villa, c’era Sebastian, il quale ormai aveva venticinque anni e, oltre ad indossare i soliti abiti da maggiordomo, non era cambiato quasi per niente d’aspetto.
Stava osservando tutti e due con un’aria sorridente. Vedere il suo superiore così contento di poter trasmettere i propri insegnamenti ad un allievo lo faceva stare bene, perché gli faceva capire quanto fosse davvero speciale colui che l’aveva aiutato.
Si ricordava quando odiava il mondo intero per quello che gli era successo, credeva che fossero tutti corrotti e meritassero tutti di marcire all’Inferno, ma Ansem gli aveva mostrato che non era affatto così.
Gli aveva aperto gli occhi e gli aveva mostrato che la società poteva essere cambiata in meglio, e quando poi era salito al potere non si era fatto logorare da esso ma aveva proseguito nella sua strada facendo solo il bene comune.
Uomini come lui erano rari, e proprio per questo Goku non sapeva quanto fosse fortunato a poter essere l’apprendista di un individuo così straordinario.
Fino a quando avesse avuto vita, avrebbe servito la famiglia di Ansem. Solo se fossero stati loro stessi a cacciarlo avrebbe smesso, fino ad allora… avrebbero potuto contare su di lui per qualsiasi cosa!
Solo che, se da un lato il maggiordomo era contento, qualcun altro non sembrava affatto esserlo, ma anzi era seduto in cima alle scale con entrambe le mani poggiate sulle ginocchia che guardava verso la porta d’ingresso con visibile rabbia negli occhi…
Si trattava di Xehanort, il figlio di Ansem!!
Era visibilmente cresciuto rispetto a due anni prima ed ora che aveva dieci anni difatti si era fatto più alto, anche se la capigliatura non era cambiata e gli abiti, seppur più grandi, erano comunque abbastanza simili a quelli che aveva indosso quando aveva incontrato Bulma alla Biblioteca Storybrooke.
Ma tutto ciò non aveva molta importanza in quel momento, dato che il ragazzino era parecchio furibondo… e questo a causa di tutto ciò che aveva combinato proprio il genitore nei due anni in cui era stato al potere!!
Lui era convinto che il padre fosse l’uomo giusto che serviva al Concilio per ritornare ai fasti di una volta, per rendere onore agli antenati ed ai loro ideali, colui che avrebbe riportato la gloria degli Illuminati…
Ma in tutti quei mesi non aveva fatto altro che smentire le sue credenze!!
Aveva difatti indebolito i poteri del Concilio per donarlo non solo ai comuni agenti, ma anche ai traditori che avevano abbandonato i loro ideali, che avevano rifiutato di perseguire una campagna che lui riteneva più che giusta.
Anziché aiutare gli Illuminati, stava mettendo loro i bastoni tra le ruote, e lentamente li stava distruggendo dall’esterno!!
Ma che cosa gli stava saltando in mente? Come poteva sputare in quella maniera sul lascito dei loro predecessori? Come poteva rinnegare anche lui indirettamente le sue origini e distruggere il lavoro di un’intera vita?!
Erano queste le domande che si stava ponendo e che lo stavano facendo alterare ancora di più. Stava tradendo gli Illuminati, non c’erano dubbi al riguardo. Quel maledetto sembrava quasi che stesse sfruttando la sua carica per un colpo di stato interno...
E quel che era peggio era ciò che lo faceva stare più male interiormente, ma era troppo cocciuto per poterlo anche solo vagamente ammettere… suo padre stava dedicando troppe attenzioni a quel ragazzo!!
Nonostante non lo volesse ammettere per dura testardaggine, vedere il suo genitore dedicare così tanto tempo ad un giovane apprendista piuttosto che al figlio non gli piaceva affatto. E non che negli anni precedenti fosse stato meglio…
In fondo aveva lasciato che Michaelis si occupasse della sua istruzione, ed a lui non dedicava quasi mai tempo da ormai diversi anni. Sembrava quasi che lo desse per scontato, e questo lo faceva soffrire parecchio anche se non voleva ammetterlo.
Pure con la madre il discorso non cambiava, dato che essendo la Vice Presidente della Comunità era sempre troppo impegnata per potergli dedicare tempo, giusto quando tornava a casa riusciva a riservargli qualche attenzione, e poi basta.
Quella situazione lo struggeva dall’interno, anche perché avrebbe accettato senza problemi di essere ignorato se fosse stato per il bene del Concilio… invece entrambi non facevano altro che dargli la zappa sui piedi continuamente.
Oltre al danno, anche la beffa!!
Tutto ciò lo rendeva veramente furioso ed avrebbe voluto fare qualcosa… tuttavia preferì non fare nulla ed aspettare. Magari quella che stava adottando suo padre era solo una strategia, un puro atto di studio prima di agire.
Forse intendeva far abbassare la guardia a coloro che avevano abbandonato il Concilio facendo credere loro che il tempo della vendetta fosse finito, per poi pugnalarli alle spalle ed iniziare una crociata contro la Superficie.
Se quello fosse stato il suo piano avrebbe avuto tutta la sua stima ed il suo riconoscimento, e dedicarsi così tanto a quel giovane serviva proprio a far abbassare la guardia a tutti, visto che la sua famiglia aveva abbandonato gli Illuminati da tempo.
Naturalmente niente di quello che aveva appena pensato trovava un riscontro positivo, ma neanche negativo. Doveva solamente attendere e vedere l’evolversi degli eventi, forse avrebbe saputo stupirlo in positivo.
Bastava solamente aspettare e controllare le sue prossime mosse…

Palazzo Presidenziale, Comunità, 13 Maggio 1912:
Il giorno della conferenza fissata da Ansem era arrivato.
Una folta schiera di persone si erano radunate nella piazza del Palazzo Presidenziale, che per l’occasione era stato allestito proprio come due anni prima, quando Charles aveva nominato l’uomo suo successore.
Da allora il padre di Xehanort era riuscito a guadagnarsi la stima e la fiducia di tutti i suoi concittadini, e grazie a tutto quello che aveva fatto aveva finito per accaparrarsi l’appellativo di “Ansem il Saggio”.
Gli era stato dato questo soprannome perché secondo tutti aveva capito qual era il bene della Comunità, ed aveva agito nel nome degli interessi di tutti e senza privilegiare nessuno. Un gesto molto nobile da parte sua secondo molti.
Proprio per questo la maggior parte dei presenti si stava domandando come mai aveva deciso di indire una conferenza a quasi un anno e mezzo dall’inizio della sua presidenza. Molti temevano addirittura che volesse ritirarsi…
In quel momento, davanti ad una folla gremita, il Gran Maestro si trovava sul palco che era stato allestito in piedi e di fronte a tutti gli altri, con entrambe le mani dietro la schiena ed un sorriso felice sul volto.
Dietro di lui, a pochi metri di distanza, si trovava Goku, il quale era parecchio curioso del motivo per cui gli aveva chiesto di essere lì sul palco con lui quel giorno. In verità se lo stavano chiedendo tutti, pur sapendo ormai che era l’apprendista del loro capo.
Dato che voleva fare le cose per bene ed anche molto velocemente, il Saggio decise di passare subito al sodo e, continuando ad osservare la folla piena di curiosi e di giornalisti che aveva davanti, cominciò a parlare.
“Innanzitutto vi ringrazio per essere intervenuti così numerosi nonostante abbia dato poco preavviso per questa conferenza… che no, non serve per annunciare le mie dimissioni, preferisco smentire subito queste voci!”
Subito delle lievi risate si fecero largo tra i presenti, aveva fatto una battuta derivata dal fatto che aveva ricevuto l’incarico di amministrare quella Comunità in una modalità molto simile, e per questo trovavano ironiche le sue parole.
Solamente che a quel punto tutti si stavano domandando come mai aveva deciso di fare qualcosa del genere così presto, e proprio per questo uno dei giornalisti presenti prese la parola e domandò al leader “E allora cosa intende fare oggi?”
Bene, sembrava che anche loro come lui volessero arrivare subito al soldo e finire così la conferenza, in fondo non si trattava di niente di che secondo lui, e per questo riteneva che finito l’annuncio potevano anche tornare ognuno al proprio lavoro.
In verità, stando alla storia recente, sarebbe stato qualcosa di davvero epocale e che avrebbe cambiato la politica della società per sempre… però a lui queste cose non interessavano, perché non riteneva di star facendo la storia, ma solo quello che andava fatto.
Son lo aveva colpito fin dall’inizio, e per oltre un anno e mezzo oltre ad avergli insegnato quello che sapeva l’aveva anche analizzato, per capire se fosse l’uomo giusto per la sua causa… e dato che non aveva più dubbi era giusto renderlo ufficiale!
Forse era troppo presto vero, dato che il ragazzo a soli quattordici anni si sarebbe ritrovato addosso una pressione enorme da parte sia della gente che dei mass media… ma era convinto che questo gli avrebbe fatto bene, per questo voleva procedere.
Così, in risposta alla domanda del giornalista, esordì sostenendo “Sono qui perché voglio fare qualcosa che nessuno dei predecessori ha mai fatto durante la sua carriera… nominare il suo successore anni prima della fine del suo mandato!!”
… COME? IL SUCCESSORE?!
Inutile dire che quella sua uscita aveva lasciato letteralmente attoniti tutti i presenti, al punto che per un paio di secondi non si sentì quasi volare una mosca… fino a quando le persone iniziarono a quasi urlare chiedendo spiegazioni al leader.
“Come sarebbe a dire?” “Vuole nominare il suo erede così presto?!” “Ma non è contro la legge?” erano queste le frasi tipiche che saltavano fuori dai cittadini e dai giornalisti che erano a dir poco esterrefatti.
E naturalmente anche Goku era rimasto attonito, al punto da spalancare gli occhi ed aprire la bocca dallo stupore. Davvero intendeva subito nominare il suo successore senza tanti giri di parole?!
*Veramente? E di chi sta parlando?!* si chiese mentalmente, senza evidentemente arrivare ad una ovvietà che per lui poteva essere evidente a quel punto.
Nel frattempo, Ansem, rispondendo all’ultima domanda che era stata posta, dichiarò subito “A voler essere precisi non sto infrangendo nessuna legge, dato che nulla vieta che un Presidente nomini il suo successore prima della fine del suo mandato. Ho preso questa decisione perché, qualora dovesse succedere qualsiasi cosa, saprete subito chi dovrà prendere il mio posto!”
Era stato abbastanza chiaro, ed in effetti non potevano neppure replicare considerando che nessuna divulgazione gli impediva di agire come stava facendo. Tra l’altro avere subito un “erede” poteva rendere la vita politica addirittura più accattivante.
Forse proprio per questo la gente iniziò a porre la fatidica domanda “E di chi si tratta?” “È qualcuno a lei molto vicino?” “Ce lo dica, Signor Presidente!”
Wow, sembravano davvero essersi scaldati parecchio. Di questo il padre di Xehanort non poteva che essere contento, e proprio per questo finì addirittura per sorridere contento, sperava solo che avrebbero reagito altrettanto bene all’annuncio che stava per fare…
Così, senza ulteriori indugi, ecco che l’uomo rivelò finalmente la sua decisione all’intera Comunità!!
“Si tratta di un uomo che ho valutato molto attentamente nel corso di questi anni. È intelligente, preparato, ha una spiccata passione per la politica ed un forte desiderio di aiutare il prossimo. Proprio per questo sono lieto di annunciare che il Presidente che prenderà il mio posto quando avrò finito il mio lavoro nella Comunità sarà… il mio attuale allievo, Son Goku!!”
… COSA?! SON GOKU?!
Stava dicendo davvero? Quel ragazzo… sarebbe stato il Presidente subito dopo di lui?!
Questa notizia era ancora più scioccante rispetto a quella precedente, al punto che per un attimo calò addirittura un silenzio lungo quasi cinque secondi, in cui tutti o quasi avevano spalancato la bocca ed allargato gli occhi per lo stupore…
Dopodiché però, passato lo shock iniziale, la gente ricominciò ad urlare come prima, solo che stavolta a squarciagola e nel tentativo di chiedere spiegazioni ad Ansem circa l’annuncio che aveva appena fatto.
Quelli che si levavano in aria non sembravano essere lamenti oppure indignazione, sembravano quasi perplessità per la scelta di quello che era ancora un ragazzino come suo successore, quando poteva succedere qualcosa all’attuale Presidente in qualsiasi momento.
“Davvero? Son Goku?” “Ma ne è sicuro?” “Non è troppo giovane?” furono le domande che posero praticamente tutti i presenti mentre si ammassavano quasi tra di loro.
L’uomo si aspettava reazioni del genere da parte dei presenti, anzi a voler essere precisi temeva sarebbero stati molto più cattivi, sembrava quasi che l’unica cosa che avesse preso il sopravvento su di loro fosse una leggera perplessità.
Probabilmente avevano talmente tanta fiducia in lui che ritenevano che se l’aveva nominato c’era un motivo, anche se desideravano conoscerlo… in verità l’aveva già spiegato, quindi non c’era molto altro da dire…
Proprio per questo, ponendo entrambe le mani avanti, egli si limitò a rispondere “Non temete, quando sarà il momento il mio apprendista vi dimostrerà che la mia scelta è stata fatta con cognizione di causa!”
In teoria questo non spiegava quasi nulla, proprio per questo stavano continuando a tartassarlo di domande, però per quanto gli riguardava non c’era molto altro da dire, e proprio per questo il padre di Xehanort decise di continuare a farli parlare, dato che a conti fatti non sarebbe cambiato poi molto…
Che dire di Goku… lui sì che c’era rimasto davvero di sasso!!
Da quando il maestro aveva fatto l’annuncio, egli era rimasto con gli occhi sbarrati e la bocca spalancata senza più distaccarsi da quella posizione… perché naturalmente non poteva credere a quello che era accaduto!!
Praticamente era stato nominato come futuro Presidente successore di Ansem!! Qualcosa che fino a pochi secondi prima non credeva fosse possibile!!
Era una responsabilità enorme, e per di più lui era ancora molto giovane. Sapeva che l’aveva fatto in pronostico di un momento del futuro in cui non ci sarebbe più stato… ma se lui fosse finito Presidente prima del tempo? Addirittura, da minorenne?!
Ancora parecchio perplesso, il ragazzo decise di avvicinarsi al suo mentore, che era ancora rivolto verso i giornalisti, e, parlando a bassa voce per non farsi sentire, provò a domandargli “Ma che cosa ha appena fatto?!”
Ansem sentì quello che aveva appena detto, e proprio per questo si voltò verso il suo apprendista dicendogli con un dolce sorriso sulle labbra “Beh mi sembra abbastanza evidente, non credo ci sia bisogno che mi spieghi ulteriormente!”
Sì beh quello si era anche capito, ma la vera domanda era perché? Perché l’aveva fatto così presto ed aveva nominato suo successore un minorenne?!
Son non riusciva a capacitarsi della cosa, e proprio per questo incalzò domandando ulteriormente “Questo l’avevo capito, ma perché l’ha fatto? Sono ancora un apprendista, ho molta esperienza che devo ancora fare. Non sono pronto, e se le succedesse qualcosa domani stesso?!”
Tutti i problemi che si stava ponendo in quell’attimo erano anche giusti, e proprio per questo l’uomo non se la sentiva di criticarlo, in fondo gli aveva già esternato le sue preoccupazioni nel dedicarsi alla politica così presto senza divertimento…
Ma non doveva temere nulla, era certo di aver compiuto la scelta giusta. Far sapere alla Comunità intera che lui sarebbe stato il suo successore l’avrebbe aiutato a relazionarsi con gli altri in vista del momento in cui avrebbe preso in carico quel posto.
Senza contare che avrebbe avuto tutto il tempo per approcciarsi nel modo migliore alla politica ed avrebbe potuto riflettere fin da subito su ciò che avrebbe voluto fare nel momento in cui sarebbe divenuto a tutti gli effetti Presidente.
Proprio per questo, continuando a sorridere contento, il padre di Xehanort gli spiegò “Perché io ho immensa fiducia in te. Ti ho visto crescere in questi due anni, trasformarti in un vero politico nonostante la tua giovane età, e sono sicuro che sei il candidato migliore per succedermi alla guida della Comunità. Grazie a questo annuncio, avrai modo di fare l’esperienza sufficiente che ti permetterà di essere un capo buono e giusto, e non devi temere nulla per me. Ho la pellaccia dura, e vivrò ancora per molto!”
Dopo queste ultime parole, all’uomo scappò una risatina per la battuta finale che aveva fatto, forse anche per smorzare un po’ la tensione dato che i due dovevano parlare a bassa voce per non farsi sentire dalla folla che continuava a tempestare tutti di domande.
Goku a quel punto non sapeva cosa dire, aveva un’espressione parecchio perplessa e stava continuando a domandarsi se il suo mentore avesse preso la decisione giusta a nominarlo come suo successore così presto…
Al tempo stesso però non poteva che sentirsi lusingato dall’immensa fiducia che stava dimostrando nei suoi confronti. Gli aveva donato tutto quello che conosceva, ed ora gli stava caricando un peso enorme sulle spalle perché era certo che potesse reggerlo…
La cosiddetta “mazzata finale” arrivò solo a quel punto, quando, poggiando la mano destra sulla spalla sinistra del ragazzo, il Gran Maestro esclamò sempre col sorriso “Abbi fiducia nella decisione del tuo maestro, hai la stoffa per essere il miglior Presidente della Comunità. Devi solo avere fiducia in te stesso… e potrai fare tutto quello che vorrai!!”
A quel punto il nero non riuscì più a trattenersi e, quasi bloccato dallo stupore, delle piccole lacrime iniziarono a sgorgare dai suoi occhi. Nessuno aveva mai avuto così tanta fiducia in lui, neppure i suoi genitori, era qualcosa di completamente nuovo per lui.
Nonostante lui volesse sfruttare la sua età per cercare di divertirsi prima dei suoi impegni, non riusciva a rifiutare una così palese dimostrazione di fede nei suoi confronti, lo lusingava e commuoveva al tempo stesso.
Forse proprio per questo, dopo aver tirato su il naso che aveva iniziato a gocciolare leggermente a causa delle lacrime, Goku affermò con vigore ritrovato “Maestro, non la deluderò!! Ha la mia parola!!”
Sembrava che avesse accettato l’annuncio appena fatto ed avesse deciso di perseguire la strada che il mentore aveva scelto per lui. Non voleva deluderlo e glielo si leggeva in faccia, avrebbe dato tutto sé stesso per essere all’altezza delle aspettative di tutti.
Una tale determinazione non poté che fare piacere all’uomo, che continuando a sorridere contento dichiarò “Ne sono sicuro!”
Ormai era tutto ufficiale, Goku era il candidato alla presidenza della Comunità subito dopo la fine del mandato di Ansem o la sua morte!!
A quel punto entrambi si voltarono sorridenti verso la folla, che non la smetteva di tempestarli di domande e chiarimenti che non avrebbero mai trovato risposta, dato che in teoria avevano già detto tutto quello che potevano dire.
I due finirono per continuare a guardare le persone che avevano davanti. Uno li stava guidando in quel momento, e l’altro li avrebbe guidati quando sarebbe stato il momento, e questo non poteva che renderli contenti entrambi.
In tutto questo però tutti e due stavano escludendo un dettaglio… come avrebbe preso quella situazione chi-di-dovere?!

“È SCANDALOSO!!”
Inutile dire che la notizia comunicata dal Presidente all’intera Comunità quel pomeriggio non era passata in sordina alle orecchie del Concilio, anzi si poteva dire che ad eccezione dei presenti furono i primi a sapere della cosiddetta “uscita” del loro capo.
A quel punto organizzarono molto rapidamente una riunione d’emergenza per quella sera stessa, l’appuntamento sarebbe stato alla Vecchia Villa per le 21:00 precise. Anche se Charles l’aveva resa un luogo abbandonato, era il posto migliore in cui potevano stare senza destare nell’occhio.
Tutto fu fatto e come programmato i sei membri principali degli Illuminati ad eccezione del Gran Maestro si radunarono quella sera nella sala dove in futuro l’organizzazione, o meglio la sua nuova gestione, si sarebbe radunata costantemente.
E naturalmente, appena la riunione fu cominciata, Stan, ormai sessantunenne, scoppiò letteralmente di rabbia, gridando quello che pensava di tutta quella storia che stava facendo male non solo a lui, ma anche ai suoi loschi affari.
Tuttavia, c’era chi non apprezzava i suoi modi, difatti una trentatreenne Madame Boss lo rimproverò asserendo “Vedi di darci un taglio, impara ad urlare meno!”
Non era la prima volta che lo redarguiva, dato che continuamente Pines urlava durante le riunioni quando era contrario a qualcosa, e quel suo modo non gli piaceva per nulla. Anche se in teoria sapeva che sgridarlo non serviva a nulla.
Il diretto interessato però, rivolgendosi alla donna, si limitò a rispondere “Piantala. Sai benissimo che ho ragione, e non puoi negarlo!”
In effetti lì erano quasi tutti preoccupati per la piega che stava prendendo la situazione, quindi almeno sotto questo punto di vista la madre di Giovanni non se la sentì di criticarlo, anche se continuava ad osservarlo malamente.
A quel punto però Al Mualim, che aveva trentadue anni ed aveva ormai guadagnato la sua esperienza all’interno del gruppo, intervenne sostenendo “Non si può negare che abbia ragione. Questa uscita da parte di Ansem potrebbe rovinarci tutti...”
“Lo sappiamo perfettamente...” si limitò a rispondere un Ichigo trentasettenne che stava mantenendo la calma, difatti aveva entrambe le mani unite davanti alla bocca mentre sembrava star riflettendo.
L’ultima arrivata Irina, che ormai aveva ventidue anni, assunse un’aria di disapprovazione ed esclamò immediatamente “Ma che cosa sta combinando quell’incapace del Gran Maestro?! Sta distruggendo tutto!!”
In teoria parlare in quella maniera del leader poteva essere considerato oltraggioso, ma in questo caso nessuno se la sentì di contraddirla perché sfortunatamente aveva ragione, e chiunque lì avrebbe ripetuto le sue stesse parole.
Beh, non proprio tutti in verità…
Difatti un unico membro del Concilio che appoggiava le decisioni di Ansem c’era, ed era il Dr. Raichi. Egli riteneva che il suo migliore amico avesse preso la decisione giusta, era ora che la presidenza della Comunità si distaccasse dal Concilio una volta per tutte…
Anche se sembrava l’unico a pensarla in quella maniera “Cosa diavolo gli è saltato in mente?! Nominare un ragazzo sconosciuto, per di più estraneo alla nostra organizzazione, come futuro Presidente della Comunità...”
A parlare era stata Madame Boss, la quale con una smorfia aveva mostrato tutta la sua disapprovazione. Sembrava sul punto di esplodere, ma essendo abituata all’educazione si stava trattenendo con fatica.
Kurosaki fece anche notare un dettaglio grazie al quale il padre di Xehanort li aveva praticamente inchiodati “E purtroppo avendolo annunciato ufficialmente non possiamo fare nulla...”
“Già!” disse Raichi, iniziando finalmente a parlare “Avendolo detto all’intera Comunità, un eventuale retromarcia potrebbe allarmare troppo chi non fa più parte della nostra organizzazione, e ancora di più coloro che non sanno niente...”
“Ci ha messo in un bel casino!” dovette ammettere a quel punto l’Assassino con un’aria visibilmente preoccupata.
“Non ditelo a me!” dichiarò di nuovo Stan, anche se stavolta si spaparanzò sulla sedia su cui si trovava a dimostrare la stanchezza del momento “A causa di tutte quelle leggi che ha emanato, i miei uomini fanno ancora più fatica a lavorare!”
“Sempre che di lavoro si tratti...”
Il dottore sembrava quasi star rimarcando il fatto che il suo non fosse un vero e proprio lavoro, dato che si trattava di attività criminali che lui riteneva aberranti, ma che doveva accettare in quanto entrambi membri del Concilio.
Tuttavia, Pines sottolineò immediatamente “Non ricominciare con questa storia, grazie!”
Con quella discussione pareva che stessero deviando dall’argomento principe della riunione, motivo per cui avevano deciso di radunarsi per la prima volta nella casa abbandonata del primo Presidente della Comunità.
E così ci pensò Ichigo a farli tornare partecipi del dialogo principale asserendo “Ragazzi, non dimenticate qual è il vero motivo per cui siamo qui...”
“Esatto… l’elezione di quel ragazzino come nuovo Presidente della Comunità alla morte del Gran Maestro!!”
Appena la donna dai capelli neri ebbe terminato la frase, nella stanza calò immediatamente un silenzio quasi glaciale, pareva che nessuno avesse il coraggio di dire qualcosa su quell’argomento, forse perché cinque di loro erano ancora scottati...
Ed anche per un buon motivo “Ma vi rendete minimamente conto di cosa significa questo? La nostra organizzazione sarà distrutta per sempre nel momento in cui quel ragazzo diventerà il Presidente della Comunità!!”
Jelavic sembrava aver detto qualcosa di sensato, dato che anche Al Mualim confermò le sue parole “Ha ragione. Non avremo più il potere assoluto su questa Comunità, ed i nostri privilegi che stanno già diminuendo verranno letteralmente polverizzati!”
Poteva parlare anche per sé in quanto anche gli Assassini avrebbero subito una battuta d’arresto, dato che i bersagli da eliminare sarebbero calati drasticamente a causa della nuova politica e la loro gilda rischiava di diventare quasi inutile.
“Quell’idiota del Gran Maestro...” Stan, stringendo i pugni e digrignando i denti dalla rabbia, cominciò a dire “Non si rende conto che, così facendo, sta sputando contro oltre un secolo di tradizione della nostra gente!”
“Sta vanificando tutti gli sforzi dei nostri antenati di dare un futuro alla nostra gente al di fuori di questa ridicola Comunità!” aggiunse anche Irina, battendo fortemente il pugno destro contro il tavolo, anche se non fece sobbalzare nessuno.
Kurosaki a quel punto ci tenne a sottolineare “Anche io, che prima condividevo leggermente i suoi ideali, devo ammettere che ora che li sta attuando sono totalmente fuori di testa. Temo di non esagerare se dico che, se non verrà fermata, questa…”
Pareva che tutti avessero intuito quello che stesse per dire, ma nessuno aveva il coraggio di concludere la frase per lui, forse perché la sola idea che questo potesse accadere faceva accapponare la pelle alla maggior parte di loro.
Ciononostante, l’arancione decise comunque di concluderla “… Questa… potrebbe essere la fine degli Illuminati!!”
Già, era un’eventualità che ormai non andava più scartata, e il solo pensiero terrorizzava quasi tutti i presenti. Coloro che erano venuti prima di loro avevano lottato per costruire un luogo dove la loro gente potesse riposarsi in attesa di prendersi la rivincita contro la Superficie…
Ed ora c’era il rischio che tutto andasse a rotoli per colpa delle “idee innovative” di un solo uomo!!
Tutti avrebbero voluto fare qualcosa, ma avevano le mani legate e lo sapevano fin troppo bene. In fondo era stato il primo Concilio a stilare le regole che l’organizzazione doveva rispettare per sopravvivere, e non potevano di certo andare contro il loro volere…
Lo stesso Raichi decise di interrompere quel silenzio quasi glaciale per ribadire questo concetto “… Tuttavia noi non possiamo fare nulla, di conseguenza potremmo quasi dire che questa riunione è stata inutile...”
“Cosa vorresti insinuare?!” pareva che Pines non avesse gradito l’intervento dell’uomo, al punto da voltarsi a guardarlo con occhi in collera.
Non era tuttavia il solo, dato che anche Madame Boss lo guardò con un’aria parecchio infuriata ed esclamò “Stai per caso dicendo che questa riunione d’emergenza non dovevamo farla? Dopo tutto quello che il Gran Maestro sta facendo?!”
“Non travisate quello che sto cercando di dire!” li corresse tuttavia il dottore, senza mai perdere la calma fortunatamente “Quello che cerco di dire è che tutti noi sappiamo che una delle leggi più importanti del Concilio è che il Gran Maestro ha potere assoluto e si riserva il diritto di ignorare il Concilio se quella è la sua volontà!”
“Quella legge andava bene quando i Gran Maestri facevano gli interessi del Concilio!” intervenne Al Mualim, che volle dire la sua in merito “Ma a partire da Charles pare che tutti stiano avendo qualche problema con la gestione del potere del Gran Maestro. A cominciare dalla nomina di uno come Ansem a Gran Maestro!”
Era la prima volta che qualcuno di loro si riferiva al padre di Xehanort senza l’appellativo con cui era conosciuto all’interno dell’organizzazione, ma nessuno ci badò in quanto pareva che per tutti egli stesse perdendo il suo prestigio in quanto tale.
Raichi allora, osservando quasi freddamente l’Assassino, si limitò a rispondere “Comunque stiano le cose, è innegabile che stiamo parlando di una delle leggi su cui si basa la nostra intera organizzazione. Non possiamo andarci contro, altrimenti il Gran Maestro avrebbe tutto il diritto per considerarci dei traditori e...”
“Non farmici pensare!!” Irina sembrava quasi essere esplosa alla sola idea che il loro superiore decidesse di condannarli alla pena capitale, al punto che toccandosi il collo con entrambe le mani dichiarò con fare quasi isterico “La sola idea che la mia testa rotei per terra mi fa venire i brividi lungo la schiena!”
Proprio per questo, il dottore decise di chiudere subito la sua parte del discorso affermando senza mezzi termini “Proprio per questo possiamo riunirci qua in segreto tutte le volte che vogliamo, ma fino a quando il Gran Maestro avrà tutto quel potere, noi non potremo fare nulla!”
“Tsk tanto sappiamo che a te sta bene così. Sappiamo tutti quanto sei amico del Gran Maestro, e che sotto sotto appoggi le sue ultime scelte!”
Quella di Madame Boss aveva tutta l’aria di essere una provocazione, ma lo scienziato era uno che riusciva a mantenere la calma anche nelle situazioni peggiori, proprio per questo non si scompose continuando a guardarla freddamente.
“Pensala pure come vuoi, ma i fatti sono questi e tu lo sai meglio di me!” si limitò difatti a rispondere.
“Ha ragione!” Ichigo, sfortunatamente per lui, dovette dare ragione all’uomo, dato che aveva riportato dati oggettivi senza mai mostrare il suo parere personale “Purtroppo non possiamo fare niente per il momento. Fino a quando il Gran Maestro avrà tutti questi privilegi l’unica cosa che possiamo fare è stare qui… e sperare che non distrugga gli Illuminati dall’interno come temiamo tutti qui dentro!”
Per quanto Kurosaki fosse stato parecchio tragico, tutti sapevano che quella che stava dichiarando non era altri che la verità. Avevano le mani legate ed il Presidente poteva fare quello che voleva grazie alle leggi sia degli Illuminati che del Concilio che lo tutelavano.
Per Raichi questa era una cosa positiva, dato che secondo lui stava portando il cambiamento di cui aveva bisogno l’organizzazione, e se i suoi colleghi erano troppo attaccati alle tradizioni non era di certo colpa di Ansem alla fin fine.
Gli altri invece non erano della sua stessa opinione, per loro il Gran Maestro stava praticamente distruggendo il loro gruppo, e loro non potevano fare nulla per impedirglielo pur volendolo con tutto loro stessi.
Si sentivano impotenti, soprattutto perché stavano perdendo tutti i privilegi che avevano avuto fino a quel momento. La sola idea che il Concilio non esistesse più terrorizzava quasi tutti i presenti, che non sapevano come agire a quel punto…
Eppure qualcuno lì lo sapeva bene!!
Però non si trattava di nessuno di loro, bensì di qualcun altro. Un ospite che, dopo l’annuncio del padre quel pomeriggio stesso, aveva deciso di tallonare Irina, la più ingenua del gruppo, e di vedere se l’organizzazione si sarebbe riunita.
Il suo sospetto si era rivelato fondato e, grazie anche al fatto che sapeva muoversi furtivamente, era riuscito a muoversi senza destare nell’occhio ed a seguire la bionda fino alla Vecchia Villa, dove aveva ascoltato ogni singola parola di quegli uomini…
Ed a conti fatti si poteva dire a dir poco furibondo!!
Proprio due giorni prima aveva espresso i suoi dubbi sull’operato del padre come nuovo Presidente della Comunità, e aveva deciso di lasciare il beneficio del dubbio al genitore credendo che fosse tutta una tattica…
Dopo quanto accaduto però, ormai era evidente che non si trattava di nessuna tattica. Suo padre stava davvero distruggendo gli Illuminati dall’interno, il lavoro di una vita buttato nel cosiddetto cesso per via di un uomo troppo stolto per pensare alle conseguenze.
Naturalmente si trattava di Xehanort, il quale in quel momento si trovava nello stesso punto dove, due anni prima, aveva udito un'altra riunione del Concilio nella villa in cui abitava, ed anche in questa occasione era a dir poco imbufalito nero!!
Era cresciuto con tutti i racconti dei suoi antenati, dei loro sforzi per portare l’uguaglianza nel mondo prima che il Principe di Baviera e la Chiesa si coalizzassero con la complicità di Knigge per stanarli tutti ed eliminarli ad uno ad uno.
Nonostante la situazione difficile, gli Illuminati erano riusciti ad andare avanti, ed a trovare un rifugio temporaneo in vista della rivincita che si sarebbero presi contro la Superficie che aveva respinto i loro ideali di cambiamento.
Già, perché erano loro quelli che davvero volevano cambiare le cose, non certo il padre con tutte quelle stupide leggi per dare più potere al popolo, di cui la maggior parte aveva ormai abbandonato l’organizzazione e di conseguenza il loro passato, e per questo non meritava nessun rispetto.
Vedere come il genitore stava sputando sulle loro origini e su quello che gli avevano lasciato il primo Presidente ed il primo Concilio lo stava facendo adirare a dire poco. Lui era convinto che egli avrebbe cambiato le cose all’inizio… ma non avrebbe mai immaginato così in peggio.
Adesso aveva addirittura nominato come futuro Presidente qualcuno che non c’entrava nulla con gli Illuminati, il discendente di una delle prime famiglie che li avevano abbandonati. Ma che cosa gli diceva la testa?!
La sua stupida fissa li stava portando alla distruzione, e così tutti i sacrifici di coloro che erano venuti prima di loro sarebbero stati vani. Come poteva vivere con la coscienza pulita dopo quelle che lui riteneva atrocità?!
Ed il Concilio non era da meno. Li aveva appena sentiti ed aveva udito quanto si erano rammolliti, il potere ormai li aveva resi pigri e non avevano neppure la forza di ribellarsi al loro capo, sapevano solamente riunirsi in segreto per sparlargli alle spalle, come facevano i codardi.
Cosa stava succedendo agli Illuminati? Un tempo la loro influenza era enorme, adesso erano in quattro gatti che si crogiolavano nel lusso e nella comodità fregandosene delle sofferenze dei loro antenati.
Dov’era finito lo spirito che li aveva guidati? Dov’era il desiderio di cambiare il mondo? Dov’era la voglia di vendetta verso i Grim che li avevano schifati e cacciati?!
Tutta quella situazione stava sfuggendo di mano a tutti nessuno escluso, e se nessuno ne prendeva le redini gli Illuminati rischiavano davvero di scomparire come dichiarato poco prima da Ichigo. Qualcuno doveva fare qualcosa…
E se quegli sciocchi del Concilio volevano starsene con le mani in mano potevano fare come volevano. Fortuna voleva che proprio lì ci fosse qualcuno che desiderava davvero cambiare le cose, che voleva ridare all’organizzazione il suo lustro originale, qualcuno che voleva onorare gli antenati come veramente meritavano…
Qualcuno come lui!!
Sì, perché arrivati a quel punto non poteva più stare fermo a non fare niente mentre gli sforzi di oltre un secolo andavano a poco a poco distruggendosi per la cocciutaggine del Gran Maestro e la pigrizia dei membri del Concilio.
Serviva qualcuno che non guardasse in faccia nessuno per far tornare il Concilio quello di un tempo, e lui era la persona adatta allo scopo. Perché se c’era da sporcarsi le mani lui non si sarebbe mai tirato indietro…
Anche a costo di fare del male al suo stesso padre!!

Villa di Ansem, Comunità, 15 Maggio 1912:
“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHH!!!!”
“FERMATI, XEHANORT!!!”
Il fatidico giorno in cui il ragazzino si era prefissato di cambiare le cose era arrivato.
Aveva atteso due giornate prima di agire perché prima doveva equipaggiarsi a dovere, difatti la mattina successiva alla riunione segreta organizzata dai membri del Concilio aveva contattato alcuni esponenti della malavita di Stan.
Aveva chiesto loro di procurargli una pistola, di quelle che adoperava la polizia, con tre caricatori pieni. Gli uomini inizialmente avevano trovato strano che un bambino facesse una richiesta del genere, per di più il figlio del Presidente…
Ma gli affari erano affari, ed il loro superiore gli aveva insegnato che se si fiutava una grossa vendita bisognava raccoglierla, in fondo loro ci guadagnavano e di conseguenza non avevano di che preoccuparsi.
Tuttavia, gli dissero che avrebbe dovuto aspettare almeno una giornata prima di poter avere tutto il necessario, ed al bianco stette bene, in quanto avrebbe approfittato degli attimi di attesa per organizzare tutto nel migliore dei modi.
Quella mattina finalmente i criminali contattarono il ragazzino dicendogli che avevano la sua merce, così il figlio di Ansem si era recato all’appuntamento fissato per le 12:00 ed aveva così recuperato pistola e caricatori pieni, dando alla malavita la somma che gli aveva promesso.
In quanto figlio del Presidente, poteva permettersi di pagare tutto quello che chiedevano.
Subito dopo gli era stato molto semplice organizzare tutto.
Aveva chiesto ai suoi genitori di potergli parlare in privato più o meno per le 17:00 ed aveva persino recapitato un messaggio privato ai membri del Concilio avvertendoli che quel giorno alle 20:00 ci sarebbe stata una riunione speciale in quanto avrebbe fatto un comunicato a tutti loro.
Si era firmato come il Gran Maestro, in questo modo i sei membri si sarebbero auto convinti che era stato il Presidente a contattarli e si sarebbero recati all’appuntamento senza fare alcuna domanda… proprio quello che voleva…
Per l’ora in cui aveva fissato l’appuntamento con i suoi genitori, dato che ormai solo così riusciva a vederli entrambi, i due si erano presentati, e c’era anche Sebastian ad assistere a tutto quanto, però al ragazzino poco importava questo.
Senza neanche perdere tempo aveva deciso di agire… e nella hall della villa, tirata fuori la sua pistola, aveva subito sparato un colpo dritto contro la gamba del genitore piegandolo in questo modo in due e costringendolo a cadere in ginocchio!!
Inutile dire che quella visione aveva terrorizzato la madre, una donna dell’età del marito che indossava un abito lungo a maniche corte color azzurro, delle scarpe con tacco nere ed aveva dei lunghi capelli neri scuri oltre che degli occhi azzurri.
Lei, dal terrore, finì per crollare a terra di sedere all’indietro, il tutto mentre Michaelis, che si trovava a metà delle scale che portavano al piano di sopra parallelamente a dove si trovava Xehanort, era letteralmente pietrificato.
Cosa diavolo stava succedendo?!
“Non ti vergogni neanche un po’ di quello che hai fatto?!” incalzò subito Xehanort con rabbia visibile, ma mantenendo un’aria fredda che gli dava un che di inquietante.
Con la mano destra reggeva ancora la pistola con cui aveva appena fatto fuoco e dalla cui canna usciva del fumo, mentre legati alla cintura sul lato sinistro aveva gli altri due caricatori pieni. Prima dell’appuntamento si era addestrato a ricaricare in meno di un secondo, di conseguenza anche con la pistola scarica avrebbe potuto riavere l’arma pronta prima ancora che chiunque potesse avvicinarsi a lui.
Ma non aveva di certo finito il ragazzino, dato che ancora con la stessa aria proseguì sostenendo “In questi due anni hai distrutto tutto quello per cui noi abbiamo così disperatamente lottato. Con quale diritto ti erigi al di sopra dei nostri antenati?!”
Dopo aver pronunciato queste parole, il ragazzo puntò ancora una volta l’arma contro il genitore, il quale era a circa sei metri di distanza piegato in ginocchio dal dolore con il volto basso e rivolto proprio verso il figlio.
La madre, che era ancora presa dalla paura per quello che stava accadendo, cercò di farsi coraggio ed intimò il figlio di smetterla “Xehanort!! Posa subito quell’arm...”
Non terminò mai la frase in quanto un proiettile in quell’attimo le sfiorò la guancia destra, provocandole anche una leggera ferita, ed andando ad impattare contro il muro a pochi centimetri dalla finestra della sala da pranzo, che si trovava proprio dietro la donna.
“Tu non intrometterti, madre. È una faccenda tra me e questo sporco traditore!!”
Il modo in cui aveva pronunciato quelle parole aveva un che di rabbia mista a consapevolezza di quello che andava fatto, e fu proprio questo a terrorizzare ancora di più la moglie del Presidente che iniziò seriamente a tremare.
Ancora poco e sarebbe stata uccisa dal suo stesso figlio…
In tutto questo Ansem, che stava cercando di trattenere il dolore digrignando i denti, aveva il volto riverso verso il suolo con i pugni poggiati a pochi centimetri da esso, e non riusciva a capacitarsi di quanto stesse accadendo.
Xehanort, suo figlio, il suo unico figlio… gli aveva appena sparato alla gamba!! Ma perché? Che cosa gli aveva fatto di così grave da provocare un tale odio?!
Dato che lo desiderava sapere ardentemente, l’uomo decise di porgli proprio quel quesito, il tutto però continuando a tenere il volto basso a causa del male che stava provando e che cercava di non far trasparire in nessun modo.
“P-Perché...” biascicò egli quasi con le lacrime agli occhi “… P-Perché stai facendo t-tutto questo, Xehanort?!”
“Non ti pare lampante?!” dopo aver fatto quest’esclamazione, il bianco cambiò mira e punto la pistola dritta contro la testa del genitore, anche se non intendeva ancora fare fuoco.
Subito dopo proseguì spiegandogli “Le tue azioni in questi ultimi due anni hanno finito per ridurre il potere del Concilio dei Sette e degli Illuminati in generale. I sette fondatori della nostra società hanno lottato aspramente per riuscire a ritornare in Superficie, il luogo che ci spetta di diritto, e con tutte le tue azioni non hai fatto altro che condannarci tutti a vivere in questo tugurio da quattro soldi!!”
Dopodiché, facendo un passo in avanti verso il genitore, il bianco concluse la sua spiegazione affermando “Noi siamo venuti qui per tramare la nostra vendetta, non per rassegnarci a vivere nella discarica della Terra mentre i Grim se la spassano in Superficie!!”
Quindi era questo che premeva così tanto il figlio. Temeva che con tutte le leggi che aveva emanato gli Illuminati finissero per dimenticare per sempre la vendetta decidendo di stabilirsi definitivamente nella Comunità… ma era proprio quello che intendeva fare!!
La rabbia verso i Grim aveva accecato la loro gente, era stata un veleno che li aveva invasi tutti e non gli aveva permesso di godersi quanto avevano, bramando una terra che forse non avrebbero mai potuto vedere.
Se stava facendo tutto quello, era proprio affinché i bambini come lui che conoscevano le vere origini potessero dimenticarsi del furore per la Superficie e vivere una vita felice nella società, per poi tramandare questa gioia ai suoi discendenti.
Nel giro di tre generazioni in questo modo l’odio si sarebbe cancellato, e la Comunità sarebbe divenuta un posto allegro, e non una prigione dove poter alimentare la propria collera come il Concilio desiderava così aspramente senza però fare nulla perché troppo pigro e preso dai suoi privilegi.
Proprio per questo, quasi in un disperato tentativo di farglielo capire, Ansem tentò di sollevare la testa per guardare in faccia il figlio, il tutto digrignando i denti dalla disperazione e con delle lacrime che gli scendevano quasi copiosamente dal volto.
Appena ci riuscì, dichiarò “I-Io ho fatto tutto questo per te, per i tuoi coetanei affinché non pensassero più alla vendetta ed accettassero la loro nuova vita. Ho sempre anteposto il benessere delle nuove generazioni a quello dei vecchi come me che non hanno più nulla da dire… e l’unico modo per riuscirci era cambiare le cose dall’int AAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHH!!!!”
Non aveva neanche finito la frase in quanto il figlio, stanco di quelle scuse da quattro soldi come le riteneva lui, gli sparò al braccio destro, facendolo così cadere rovinosamente a terra di faccia a causa sia del dolore che della presa con il suolo mancante.
“TESORO!!!”
Immediatamente la moglie si avvicinò al marito e cercò di sollevarlo da terra, senza però voltarsi a guardare il figlio che in quel momento quasi considerava un mostro per il modo in cui stava agendo. Come poteva sparare in quel modo a suo padre?!
Lei conosceva tutto perché era un agente del Concilio, ed appoggiava l’idea del marito perché sapeva che gli estremisti degli Illuminati dovevano essere ammansiti per permettere alle future generazioni di dimenticare la rabbia ed il dolore dei loro antenati…
Non avrebbe mai potuto immaginare che il più grande estremista tra tutti fosse proprio la sua prole!!
“La loro nuova vita? Parli di questi quattro metri quadri di terra che tu chiami casa? Questa è una prigione, non una dimora. Potremo pensare alla bella vita e dimenticarci della vendetta solo quando ogni singolo Grim della Superficie avrà patito la metà del dolore che noi proviamo da oltre un secolo, ed i traditori che hanno voltato le spalle al Concilio proprio come te non saranno da meno!!”
Mentre Xehanort pronunciava queste parole con rabbia stavolta ben visibile in volto, Ansem cercava di alzarsi debolmente con l’unico braccio buono che gli era rimasto, ed appena si fu messo in ginocchio si girò verso la moglie per abbracciarla.
Sfortunatamente poté farlo unicamente con il braccio sinistro, dato che il destro era fuori gioco a causa dello sparo e sia da quella ferita che da quella sulla gamba fuoriusciva copiosamente del sangue, ma quel contatto a lui fu più che sufficiente.
La donna, di tutta risposta, poggiò entrambe le mani sul petto del marito e nascose quasi il suo volto colmo di lacrime contro il corpo dell’uomo, quasi a non voler vedere la barbarie che stava compiendo il suo unico figlio.
“Basta Xehanort. Basta, ti prego...” biascicò la nera quasi singhiozzando mentre continuava a lacrimare.
Ansem invece, in tutto quel trambusto, sembrava addirittura aver smesso di piangere, le sue lacrime si erano fermate all’improvviso nell’esatto momento in cui aveva sentito il ragazzo pronunciare quelle ultime parole.
Si era reso conto che il figlio era diventato proprio quello che aveva temuto per tutto questo tempo. L’incarnazione dell’odio accumulato nel corso dell’oltre secolo che gli Illuminati avevano passato pensando solamente al furore verso la Superficie.
Prima o poi qualcuno con queste idee sarebbe nato, era solo questione di tempo e lui voleva impedirlo… purtroppo però aveva sbagliato tutto, e di questo ne era consapevole. Se si era arrivati a quel punto era solo colpa sua, e lui lo sapeva bene…
Per questo aveva smesso di piangere, pareva che si fosse imposto l’obbligo di non piangere. Non ne aveva il diritto dopo quello che aveva fatto al suo stesso discendente, aveva rovinato tutto, e non se lo sarebbe mai potuto perdonare.
A quel punto però Sebastian non ce la fece più a stare a guardare. Era rimasto pietrificato completamente ad assistere a quell’orrore, ma non poteva più rimanere con le mani in mano mentre il suo superiore veniva barbaramente torturato dal figlio.
Doveva a quell’uomo la vita, e considerava le sue azioni davvero nobili, per questo non poteva lasciare che proprio il suo discendente travisasse le sue scelte trasformandosi in un mostro assetato di rivincita e basta.
“Signorino Xehanort!!!” intervenne difatti rimanendo fermo dov’era con rabbia.
Il ragazzo voltò i suoi occhi colmi di rabbia verso il maggiordomo mentre manteneva un volto parecchio freddo, e così Michaelis decise di approfittarne per cercare di dire la sua su quella questione, sperando di risolverla.
“Lei non ha compreso cosa il Signor Ansem sta cercando di fare. Tutto quello che ha fatto, tutte le azioni che ha compiuto, servivano a creare un posto migliore per lei. Non ha fatto altro che pensare al bene dei concittadini della Comunità, ma soprattutto non ha mai smesso di volerle bene!!”
Voleva mettere in chiaro le cose prima che travisasse del tutto. Nonostante il poco tempo che gli dedicava, il Presidente voleva un bene dell’anima al figlio ed avrebbe fatto di tutto per proteggerlo, e voleva che questo lo capisse…
Tuttavia la risposta che arrivò da parte di Xehanort raggelò letteralmente il maggiordomo “… Se mi avesse davvero voluto bene, avrebbe dovuto riportare gli Illuminati allo splendore di un tempo. Oltre ad essere un traditore è anche un insensibile, e per questo devo essere io a fare ciò che va fatto...”
Come mai era raggelato? Perché dalle sue parole si evinceva che aveva intenzione di fare fuoco di nuovo, e stavolta per ucciderlo!! L’uomo iniziò a tremare seriamente, come poteva un ragazzino di dieci anni pensare ad una cosa del genere?!
Quasi in un disperato tentativo di fermarlo, Michaelis iniziò a dire “M-Ma Sign...”
“Non un altra parola, Sebastian!!” ma venne interrotto bruscamente dal bianco, che continuava a tenere voltati verso di lui solamente gli occhi “Questa non è una faccenda che ti riguarda, di conseguenza non impicciarti!!”
Come poteva stare fermo a guardare? Quella era l’occasione che aveva per ripagare l’enorme debito di vita che aveva con Ansem, e non intendeva di certo lasciarselo scappare, specie considerato che doveva proteggerlo dal suo stesso figlio.
Proprio per questo, sempre spaventato, cercò di affermare “… M-Mi spiace, m-ma non p-poss AAAAAAAHHHHHHHHHHH!!!!”
Un altro colpo fu sparato, questa volta mirato verso il maggiordomo, che fu colpito alla gamba sinistra e finì così per crollare sulle scale. Avendo perso l’equilibrio, il nero inciampò e finì per ruzzolare giù, fino ad arrivare a circa quattro gradini dal suolo.
Non potendo reggersi in piedi, finì per rimanere a terra a pancia in giù con la metà inferiore del corpo in alto e l’altra metà in basso trovandosi sdraiato in verticale sulle scale, con il volto tra l’altro rivolto proprio verso il figlio del suo superiore, che aveva ancora l’arma puntata verso di lui.
“Ti ho detto di non impicciarti. Non ho niente contro di te, ma se interverrai ancora non esiterò a spararti di nuovo… e stavolta mirerò più in alto!”
Sebastian a quel punto digrignò i denti dalla rabbia, stava perdendo parecchio sangue dal punto in cui era stato colpito, sembrava quasi che Xehanort sapesse esattamente dove doveva colpirlo per essere certo di avere il massimo effetto e per immobilizzarlo quasi completamente.
A quel punto era ormai impotente e non poteva più fare nulla, proprio per questo il maggiordomo si morse il labbro inferiore talmente forte da farci uscire un pochino di sangue. Cosa poteva fare a quel punto? Quasi nulla!!
Con la strada spianata, il bianco affermò “Ed ora...” prima di ripuntare la pistola di nuovo verso il genitore, che erano ancora disposti come prima.
Ansem stava ancora stringendo a sé la moglie con il braccio destro, e la donna aveva tutta la parte superiore del corpo poggiata contro il petto del marito. In quella posizione era il Presidente a dare le spalle al giovane, per questo finì per puntargli l’arma contro la parte superiore della nuca, mirando alla testa.
Poco dopo, assumendo uno strano sorrisetto quasi ambiguo, il bianco annunciò le sue intenzioni senza tanti giri di parole “Le tue azioni stanno distruggendo gli Illuminati, quindi se vogliamo tornare quelli di un tempo dobbiamo prendere le dovute misure. Sfortunatamente il Concilio si è impigrito e non posso contare su nessuno di loro, e se c’è qualcuno che può guidare gli Illuminati di nuovo verso la luce… quello sono io!!”
Sentendogli dire quelle parole, l’uomo finì per strabuzzare gli occhi quasi del terrore. Aveva recitato le parole della Profezia quasi come se fosse uno scherzo, a voler sottolineare che lui si stava sentendo come il salvatore della loro gente.
Quel comportamento era da folle puro, per quanto le sue intenzioni fossero lucidi mentalmente vedeva solamente una cosa… ed il solo pensiero di quello che sarebbe successo nella Comunità a causa sua lo faceva stare male.
Se era riuscito a recuperare una pistola a quell’età ed a scoprire i segreti del Concilio che non gli aveva mai comunicato, significava che aveva i mezzi per ottenere quello che voleva… e poteva fare del male a chi non la pensasse come lui e decideva di abbandonare l’odio per la Superficie…
Aveva cercato di non rendere il suo mandato un fallimento… ma lui, suo figlio, era il suo più grande fallimento!!
Un fardello che gli altri avrebbero affrontato per causa sua…
In tutto questo, Xehanort avvicinò ancora di più la pistola contro la testa del genitore e, allargando il suo sorriso, si tenne pronto a fare fuoco mentre pronunciava delle semplici parole “Ma prima di agire, vanno potati i rami secchi… caro padre!”
Era fin troppo evidente quello che stava per fare, e dall’atteggiamento pareva che l’uomo avesse ormai accettato il suo destino. Aveva sbagliato tutto, aveva fatto male i conti ed era stato cieco, e presto tutti ne avrebbero pagato le spese.
Proprio per questo, prima di morire, desiderava dire un’ultima cosa…
“… Scusatemi!”
Naturalmente quella sua uscita finì per attirare l’attenzione di tutti i presenti, dato che la moglie strabuzzò gli occhi, Sebastian iniziò a guardarlo preoccupato e Xehanort sollevò il sopracciglio destro leggermente perplesso.
“… Scusatemi tutti quanti. Sono stato un pessimo capo, un pessimo marito, ma soprattutto...” prima di concludere la frase, ad Ansem scapparono di nuovo le lacrime. Nonostante si fosse imposto di non piangere, non era riuscito a trattenersi…
“… Sono stato un pessimo padre!”
Queste furono le ultime parole del Gran Maestro, e fu inutile dire che la donna e il maggiordomo ne uscirono letteralmente devastati, al punto che scoppiarono sonoramente a piangere ben sapendo cosa sarebbe accaduto.
Per il bianco quella fu una cosa positiva, se non altro sul letto di morte era stato capace di ammettere i propri errori, e per questo la sua morte sarebbe stata ancora più appagante… eppure sembrava che le sue parole avessero sortito effetto…
Nonostante dentro di sé il ragazzino non provava altro che rabbia, la sua mano sinistra iniziò improvvisamente a tremare ed un paio di lacrime cominciarono a scendere dagli occhi. Sembrava quasi che l’ammissione del padre di essere stato pessimo con lui avesse riacceso in lui il dolore di non essere stato considerato dai suoi genitori…
Però quello era ormai il passato, a quel punto non aveva più nessuna importanza. Era arrivato il momento di pensare al bene del SUO popolo anziché anteporre gli interessi personali… e per questo avrebbe fatto ciò che andava fatto!!
Difatti, digrignando i denti ed ancora con qualche lacrima sulla guancia, il bianco annunciò “Taci e muori con dignità!!”
Ed a quel punto, senza alcuna esitazione, premette il grilletto...

“Ma dove accidenti è finito?!”
Alle 20:00, come prestabilito, i membri principali del Concilio si erano radunati alla Villa residenza di Ansem per la riunione speciale che aveva indetto quello stesso giorno… solo che ormai erano le 20:15 e nessuno si era ancora fatto vedere.
Erano arrivati tutti nello stesso momento alla residenza in quanto avevano preferito aspettarsi all’esterno della struttura prima di entrarvi, ed appena avevano varcato la soglia si erano resi conto che qualcosa non andava.
Nessuno era venuto ad accoglierli quando negli ultimi anni era stato Sebastian ad andare a “prenderli” per accompagnarli alla stanza dove si svolgevano le riunioni, e per di più non era presente nessuno all’interno della villa.
Il pavimento della hall come se non bastasse sembrava bagnato, come se qualcuno avesse pulito molto rapidamente e con imprecisione da poco, e tutto ciò era strano data la cura dei dettagli che il Gran Maestro riservava sempre alla sua casa.
Nonostante tutte queste particolarità avevano deciso di rimanere, anche a causa della discussione avuta proprio due giorni prima in privato ed in cui avevano stabilito che l’unica cosa che potevano fare era aspettare l’evolversi dei prossimi eventi.
Dopo tutta quella attesa però c’era chi stava iniziando a perdere la pazienza, e proprio per questo Irina se ne era uscita fuori con quella frase quasi in collera per come era stata trattata insieme agli altri dal padrone di casa.
La stanza era come sempre buia ad eccezione della candela al centro del tavolo, e tutti i sei membri del Concilio presenti erano abbastanza vicini alla luce per poter essere visti… e proprio per questo si poteva notare che sembravano quasi spazientiti.
“Si può sapere cosa sta succedendo?!” dichiarò pure Madame Boss, che condivideva l’ira della sua collega.
“Non è da Ansem farci aspettare così tanto...” fece notare pure Ichigo, che stava iniziando anche ad insospettirsi…
Stan sembrava convinto che l’uomo li avesse presi per i fondelli, al punto che sbraitò urlando “OLTRE AL DANNO, ANCHE LA BEFFA ORA?!”
Raichi a quel punto cercò di far tornare la calma all’interno della stanza avvertendoli “Non temete, sicuramente c’è un motivo se ci sta facendo aspettare così tanto...”
“Me lo aug...”
Neanche il tempo che Al Mualim finisse la frase che, anche a causa dell’oscurità presente nella stanza, tutti e sei vennero sorpresi da uno strano sacco marrone che venne lanciato dritto contro il tavolo, atterrando proprio a pochi centimetri dalla candela!!
Inutile dire che a tutti venne quasi un colpo, dato che nessuno si aspettava qualcosa del genere, e finirono così per sobbalzare quasi di getto alla vista di quello che inizialmente avevano definito come “strano oggetto”.
“Ma che...” affermò la madre di Giovanni quasi di getto.
Osservandolo, l’Assassino finì per sollevare un sopracciglio domandandosi “E questo da dove salta fuori?!”
Anche altri avrebbero voluto domandarlo a voce alta… però la loro attenzione fu subito catturata verso il fondo del sacco, là dove potevano vedere delle strane macchie rosse che sembravano provenire dall’interno, come se qualcosa stesse “gocciolando”…
Il primo a far notare questo dettaglio fu Kurosaki, che domandò “Che cosa significa questo? Cosa dovrebbe rappresentare?”
“Il cambiamento!”
A parlare non fu nessuno dei presenti, ma qualcuno proveniente dalla direzione dove si trovava l’ingresso, e di conseguenza dall’altra parte rispetto a dove c’era il capotavola su cui sedeva costantemente il Gran Maestro.
In teoria tutti coloro che si trovavano lì avevano riconosciuto a chi apparteneva quella voce… e proprio per questo appena la ebbero udito rimasero tutti parecchio perplessi, alcuni mostrandolo visibilmente ed altri mascherandolo dietro l’aria seria.
Appena tutta l’attenzione fu concentrata lì dove si trovava lui, ecco che dall’oscurità sbucò fuori Xehanort, il quale aveva entrambe le mani dietro la schiena ed un sorrisino perfido sul volto mentre si posizionava a capotavola dall’altra parte rispetto alla postazione del leader.
La sua presenza fu parecchio scioccante per i sei membri del Concilio, al punto che Pines disse praticamente subito “Xehanort?!”
“Cosa ci fai tu qui?!” domandò a quel punto Jelavic, che non conosceva molto bene il bianco come tutti gli altri.
Invece a Raichi scappò una domanda più mirata in quel frangente “Dov’è tuo padre? Ci ha radunati tutti qui e non si è fatto vedere...”
In verità in quel momento gli stavano balenando altri quesiti, soprattutto il motivo principale per cui si trovava lì con loro… ma il fatto che il ragazzino fosse presente mentre l’amico non si vedeva da nessuna parte lo stava facendo preoccupare…
Il figlio di Ansem a quel punto, ponendo la mano sinistra in alto quasi a volerli calmare, si limitò ad esclamare “Per prima cosa tranquillizzatevi, non sono di certo qui per farvi del male. E, secondo… perché non date un’occhiata al contenuto di quel sacco?”
Che razza di risposta era quella? Ora cosa diavolo c’entrava il sacco quando gli avevano semplicemente chiesto che cosa ci facesse lì?!
In teoria nessuno si era sorpreso che sapeva tutto perché, come figlio di Ansem, era uno dei pochissimi a poter sapere la sua vera identità, praticamente solo loro sette più la famiglia del Presidente ed il suo maggiordomo conoscevano l’identità del Gran Maestro…
Questo però non spiegava quello che sembrava star combinando quel ragazzino!! Cosa voleva dire con quella frase?!
Istintivamente tutti e sei finirono per voltare lo sguardo verso il sacco, la curiosità c’era ma nessuno sembrava volerlo aprire, forse perché temevano che potesse trattarsi di una trappola e che il bianco stesse solo mentendo…
Poi però notarono qualcosa, un dettaglio che li incuriosì ed al tempo stesso inquietò… la macchia rossa che si trovava in fondo al sacco sembrava quasi star gocciolando, ed aveva finito anche per attraversarlo e finire sul tavolo!!
Ma che cosa diavolo era? Inizialmente non lo capirono… fino a quando un’intuizione si fece largo nella loro testa!!
Come risposta alla domanda dello scienziato su dove si trovasse il loro capo, il ragazzo aveva semplicemente detto di guardare nel sacco, e questo unito a quelle strane macchie che gocciolavano fecero avere un timore a tutti quanti…
A quel punto Ichigo decise di prendersi la briga di verificare che le loro paure fossero vere e, preso il sacco, decise di aprirlo con entrambe le mani… e quello che videro a quel punto lasciò scioccati ed al tempo stesso spaventati a morte i presenti!!
Dentro c’era… c’era la testa di Ansem il Saggio staccata dal corpo con il collo che sanguinava ed una ferita da arma da fuoco sulla parte superiore della nuca!!
“Ansem...” disse debolmente lo scienziato alla vista del suo migliore amico in quelle condizioni.
A quella vista alcuni non resistettero, Madame Boss e Raichi dovettero distaccare lo sguardo per evitare di inorridire più del dovuto, ad Irina venne quasi da vomitare e gli altri tre non staccarono gli occhi rimanendo con un’espressione a dir poco senza parole.
“Cos… Gran Maestro...” biascicò quasi Al Mualim con la poca voce che aveva in corpo. Dopo un iniziale stupore da parte di tutti, i sei membri del Concilio finirono per voltare il loro sguardo verso il ragazzino, che non aveva mai perso quel sorriso diabolico da quando l’aveva puntato verso di loro.
Non avevano alcun dubbio al riguardo, doveva essere stato lui ad ammazzare il suo stesso padre… ma come aveva potuto?! A soli dieci anni si era macchiato di un crimine a dir poco disdicevole!! Con quale coraggio aveva compiuto un’azione del genere?!
“C-Cosa… cosa hai fatto...” dichiarò debolmente lo stesso Kurosaki, che una malignità tale non l’aveva mai vista da parte di nessun membro degli Illuminati a quell’età.
Di tutta risposta, il bianco si limitò a rispondere “Ho semplicemente eradicato il problema alla radice, e fatto quello che voi vigliacchi non avreste mai avuto il fegato di compiere!” “ORA NON ESAGERARE!!”
Pareva che quel suo intervento non fosse stato gradito da Pines, il quale era ancora parecchio senza parole da quanto aveva appena visto. Per quanto odiasse il Saggio per quello che aveva fatto, non lo avrebbe mai ucciso in qualsiasi circostanza.
“Ti presenti qui con la testa di tuo padre, e pretendi addirittura di darci dei codardi?!” continuò il criminale sempre più irritato.
“Se preferite posso dire che siete senza spina dorsale, ciò non cambia il fatto che vi siete dimostrati deboli ed inermi fino a questo momento...” incalzò tuttavia il bianco continuando ad avere un sorrisetto maligno.
A quel punto però Madame Boss non lo sopportò più, come si permetteva di trattarli in quella maniera?! Non erano di certo venuti fin lì per farsi sbeffeggiare dal primo ragazzino che passava di lì quasi per caso!!
“QUESTA È L’ULTIMA GOCCIA, MODERA I TERMINI O SAREMO OBBL...”
Blam. La donna non riuscì mai a terminare la sua frase in quanto un colpo di pistola fu sparato ad esattamente un centimetro dal suo naso, sfiorandola quasi, andando a conficcarsi dritto contro il muro che si trovava parallelamente alla porta d’ingresso.
Il ragazzino teneva nascosta con la mano destra dietro la schiena una pistola, la stessa con cui aveva ucciso il padre, e l’aveva mostrata proprio in quel momento per zittire quella tipa che lo stava irritando.
Alla vista dell’arma da fuoco, tutti rimasero impietriti sia perché li aveva sotto tiro… e sia perché era ancora macchiata di rosso sulla punta!! Non l’aveva neppure pulita dopo aver sparato a bruciapelo al suo stesso genitore!!
Quello stava ad indicare parecchio, ecco perché nessuno era venuto ad accoglierli, nessuno si era presentato ed il pavimento della hall era bagnato. Prima del loro arrivo, il bianco aveva fatto in modo di cancellare il più possibile la scena del delitto…
Senza mai perdere il sorrisino maligno, Xehanort controbatté alle parole della madre di Giovanni dicendo semplicemente “Un'altra parola alta, e la prossima volta mirerò alla fronte!”
Dopodiché però si rivolse a tutti i presenti, quasi puntando la pistola verso ognuno di loro, esclamando “E la stessa cosa vale anche per tutti voi. Non vi ho fatto venire fin qui solo per vedervi sputare sul lavoro di una vita!”
“Farci venire qui? Sei stato tu a mandare quel messaggio?!” domandò allora l’Assassino cominciando a capire parecchio.
Il figlio di Ansem, tornando ad avere un sorrisetto maligno, affermò “Naturalmente. Avrei potuto uccidervi ad uno ad uno mentre ero nascosto nell’ombra, se non l’ho fatto è perché mi servite vivi e voglio che ascoltiate quello che ho da dire… in caso contrario posso sempre lasciarvi ricongiungere al vostro amato leader seduta stante!”
“Le tue minacce non mi spaventano!” specificò tuttavia Kurosaki, che attirò l’attenzione su di sé mentre manteneva un’aria fredda “Sono un esperto dello Stile di Hokuto, te lo sei dimenticato? Potrei disarmarti senza che tu te ne renda conto!”
“Avresti potuto farlo fin dall’inizio, ma non l’hai fatto. Quindi è inutile che fai lo sbruffoncello, perché questo significa che sei interessato a quello che ho da dirvi!”
L’arancione dovette ammettere che non aveva tutti i torti. Nonostante lo spavento di ritrovarsi la testa del suo capo lì a pochi centimetri di distanza, il fatto che quel giovane avesse fatto tutto quello significava che aveva uno scopo ben preciso in mente…
Tutti gli altri sembravano pensarla allo stesso modo, anche perché Ichigo era l’unico lì in mezzo che avrebbe potuto disarmarlo in tempo, loro altri sarebbero morti prima ancora di potersi alzare dalla sedia, quindi non era che avevano molte alternative…
Proprio per questo, Jelavic disse a nome di tutti affermando “Allora parla, ti ascolteremo...” non avevano molte alternative a quel punto…
Fosse stato per Raichi non avrebbe mai udito quello che aveva da dire loro quel mostro. Aveva ucciso suo padre e non sembrava neanche mostrare il minimo pentimento dell’azione, quale ragazzino di dieci anni poteva comportarsi in quella maniera?!
Il suo primo istinto era quello di farlo arrestare seduta stante… ma sfortunatamente se i suoi colleghi volevano udire le sue parole lui, essendo in minoranza, non poteva opporsi, anche per paura di fare la stessa fine del suo migliore amico.
Avendo avuto il via libera, Xehanort sorridette malignamente e, tenendo sempre con la mano destra la pistola in modo da evitare che coloro che aveva davanti potessero giocare brutti scherzi, iniziò ad illustrare loro perché aveva agito così.
“Guardate, è proprio questo il punto. Sono bastati un ragazzino omicida e la sua pistola per inchiodarvi tutti e farvi tremare di paura, non vi è sembrato troppo… semplice? Un tempo i membri del Concilio avrebbero ammazzato seduta stante chiunque osasse minacciarlo, ora invece vi comportate come se foste dei bambini che hanno appena scoperto che un giorno moriranno, il che è veramente patetico. Vi siete impigriti e adagiati sugli allori, avete fatto cadere la reputazione del Concilio dei Sette e macchiato la discendenza dei nostri antenati. Non vi vergognate neanche un po’?!”
“Queste sono questioni di noi adulti. Tu sei un ragazzino e non puoi capire!” replicò tuttavia Stan, che manteneva sempre l’aria irritata.
Tuttavia, il figlio di Ansem replicò subito a voce alta dichiarando “NE SO ABBASTANZA PER CAPIRE CHE TUTTO CIÒ È DEPLOREVOLE DA PARTE DEI DISCENDENTI DEI FONDATORI DI QUESTA COMUNITÀ!!”
Quell’urlo aveva fatto tacere sia il criminale che tutti gli altri, e questo perché avevano percepito la rabbia che voleva trasmettere il ragazzo con quelle parole. Una rabbia che li aveva parecchio scossi, soprattutto perché sembrava che gli stesse davvero a cuore la loro reputazione…
Nel frattempo, Xehanort andò avanti “Mio padre per due anni non ha fatto altro che distruggere lo scopo per cui questa Comunità è stata creata, come rifugio temporaneo in attesa della rivincita contro la Superficie, e voi glielo avete permesso perché non avete avuto il fegato di intervenire. Eravate legati alla legge che regola il Concilio dei Sette? Posso capirlo, ma allora non avreste dovuto arrabbiarvi così tanto quando io, che non ero neppure un agente degli Illuminati e quindi non regolato dalle leggi, vi ho portato la sua testa su un piatto d’argento...”
“Quello che ci ha lasciato di stucco è che hai avuto il coraggio di uccidere tuo padre. Credi davvero che lui fosse contento di essere ucciso dal proprio figlio un attimo prima di morire?!”
Con quelle parole lo scienziato sperava di smuovere mentalmente quello che ormai riteneva a tutti gli effetti un mostro. Non stava mostrando la minima sensibilità su quell’argomento, era mosso solo dalla rabbia e dal furore, e questo a lungo termine avrebbe potuto influenzarlo perennemente.
Ma sfortunatamente il bianco era sempre più convinto di come stava agendo, e proprio per questo sorridendo mostrando i denti affermò “Detto sinceramente non mi importa nulla di quello che ha pensato mio padre quando è morto. Ha distrutto gli Illuminati dall’interno rendendo vano oltre un secolo di storia, e per questo l’ho punito severamente!”
Il tutto l’aveva pronunciato mostrando anche la pistola che reggeva con la mano destra, a sottolineare di come per lui il dovere veniva prima dei legami familiari, e questo non poté fare altro che spaventarli visibilmente quasi tutti.
Però, se da un lato le accuse erano finite, dall’altra doveva iniziare a dire loro quello che intendeva fare per il futuro, e proprio per questo, abbassando la sua arma in modo da mostrare il suo fare ormai amichevole, iniziò a parlare.
“Ma tutto questo cambierà da oggi. Se volete che gli Illuminati tornino quelli di un tempo e che la nostra gente riveda finalmente la Superficie avete bisogno di qualcuno che non si faccia scrupoli, qualcuno che sia pronto a fare il lavoro sporco, qualcuno che non esiti davanti a nulla per il bene del suo popolo. Qualcuno...”
“Qualcuno come te?”
Intuendo quello che stava cercando di dire, Al Mualim concluse la frase per il ragazzino. Era evidentemente quello che stava facendo… si stava auto candidando come nuovo leader del Concilio dei Sette al posto di suo padre!!
Di tutta risposta, il ragazzino continuando a sorridere dichiarò “Bene, vedo che ci siamo capiti subito!”
Quella sua uscita non fu apprezzata da quasi nessuno, anzi ci fu addirittura chi scoppiò a ridere come ad esempio le due donne del gruppo ed il capo della criminalità della società, che trovavano il tutto davvero divertente.
“Certo che hai davvero il senso dell’umorismo!” disse Jelavic continuando a ridere.
Madame Boss, nelle sue stesse condizioni, affermò “Un moccioso il nostro leader. Questa è bella!!”
Nonostante lo stessero praticamente prendendo in giro, il bianco non si scompose e non perse neppure il suo sorrisetto, al punto tale che affermò senza mezzi termini “Beh nessuno in mezzo a voi ha le credenziali per poter essere eletto a Gran Maestro. Avete ridicolizzato la nostra organizzazione spingendo molti ad abbandonarla, ed avete permesso a mio padre di distruggerla dall’interno senza fare nulla. C’è altro da dire?”
Nonostante in parte avesse ragione, i presenti non sembravano comunque volergliela dare vinta, dato che Ichigo affermò “Anche se fosse, noi non possiamo far diventare il Gran Maestro un ragazzino, ne andrebbe della nostra reputazione...”
“Fidatevi, con me al comando la vostra reputazione non farebbe che migliorare!” e per essere certo che avessero recepito il messaggio, Xehanort decise di spiegare loro perché sarebbe stato un capo migliore di quanto lo stavano dipingendo in quel momento.
“In una situazione di crisi come quella che stavate attraversando da due anni, io sono stato l’unico capace di mettervi un freno eliminando il problema alla radice. Inoltre, qui dentro sono l’unico che intende perseguire gli ideali dei nostri fondatori e del primo Presidente della Comunità, che sognava che un giorno saremmo tutti tornati in Superficie per farla pagare a coloro che ci hanno respinto per così tanto tempo. Se uno solo di voi avesse voluto tutto questo, lo avrebbe già fatto!”
Con quelle parole, il figlio di Ansem era riuscito a zittire tutti i presenti. In fondo si erano resi conto che non aveva neppure torto, chiunque lì avrebbe potuto imporsi più e più volte senza fare del male al Gran Maestro come imponeva la legge, ed invece non avevano fatto nulla di nulla.
Si erano adagiati sugli allori ed avevano continuato la loro vita, “aspettando” che le cose si sistemassero da sole. Forse aveva ragione sotto questo punto di vista, nessuno aveva mai preso l’iniziativa, e l’unico che l’aveva fatto era un ragazzino di dieci anni…
Il giovane si era reso conto che a poco a poco li stava convincendo, e per questo proseguì il discorso continuando a fare il sorriso maligno ed esclamando “Fidatevi amici miei, io sono l’unico che può aiutarvi a riprendervi ciò che è vostro. Non perderete i vostri poteri attuali, ma avrete una spinta in più che vi consentirà di adempiere ai vostri doveri proprio come volevano gli antenati. Se poi alla fine della fiera fallirò vi do l’autorizzazione ad uccidermi, perché avrò deluso i nostri antenati e non meriterò di vivere, se invece il tutto si concluderà con un trionfo ringrazierete che abbia deciso di assumere il comando degli Illuminati!!”
Uhm quell’alternativa li allettava parecchio. Effettivamente avere l’autorizzazione di eliminarlo se fosse diventato una spina nel fianco era davvero accattivante, anche perché ucciderlo in quel momento avrebbe potuto farli sembrare dei mostri, questo era quello che pensavano tutti…
L’unico che non ebbe il coraggio di pensare a queste cose fu Raichi, che ad ogni parola pronunciata da Xehanort moriva dentro sempre di più. Quello non era il bambino che aveva conosciuto quando era insieme ad Ansem, come aveva fatto a diventare così estremista?!
Il bianco concluse solo allora il suo discorso, annunciando a gran voce “Eleggetemi Gran Maestro del Concilio dei Sette e ve lo giuro amici miei, entro i prossimi trent’anni gli Illuminati torneranno in Superficie… ed avranno la loro vendetta sul mondo intero e su coloro che ci hanno voltato le spalle qui nella Comunità!! E questo perché io… sono la speranza degli Illuminati!!”
Ormai il suo discorso l’aveva concluso, l’unica cosa che gli rimaneva da fare era di attendere il responso dei sei uomini che aveva davanti, per capire se avrebbero accettato con le buone… o doveva imporsi con le cattive!!
Dall’altra parte Raichi era intenzionato più che mai a rifiutare categoricamente la sua leadership per quello che aveva fatto al suo migliore amico… gli altri cinque però non erano della sua stessa opinione, anzi tutt’altro!
Tutti loro volevano la loro rivincita per il modo in cui li stava trattando, li stava facendo passare per degli idioti e volevano solo fargliela pagare… però eleggerlo Gran Maestro del Concilio avrebbe dato loro la possibilità di tenerselo vicino, ingraziarselo…
E poi pugnalarlo alle spalle proprio come stava facendo lui in quel momento con loro!!
Per quanto avrebbe scocciato a tutti quanti prendere ordini da un ragazzino di dieci anni, la cosa che importava loro era di mantenere la loro immagine ed i loro poteri, ed al momento l’unico modo per riuscirci salvando la faccia era assecondarlo…
Proprio per questo, a nome di tutti i presenti, Kurosaki domandò con fare molto serio al giovane “… E se accettassimo di averti come leader, quando entreresti in carica?”
Una domanda legittima vista anche la sua giovane età… ma la fortuna voleva che la legge del Concilio non imponeva un limite di età per essere eletti a Gran Maestro, e questo poteva significare solamente una cosa…
Che annunciò immediatamente con il diabolico sorriso sulle labbra!!
“Immediatamente!!”

“Giuri di prestare sempre attenzione ai precetti dei nostri predecessori?”
“Lo giuro!”
“Giuri di guidare il gruppo con saggezza, lealtà e dedizione alla causa?”
“Lo giuro!”
“E giuri di anteporre sempre noi ai tuoi affetti?”
“Lo giuro!”
“… E giuri… di perseguire gli ideali che sosteniamo da molto tempo fino alla fine del tuo mandato?”
“Lo giuro!!”

La cerimonia fu molto veloce ed indolore.
Si svolse in un luogo ancora sconosciuto di quella villa, probabilmente la stessa in cui si svolgevano le riunioni del Concilio, ma sfortunatamente è qualcosa che non sapremo mai a conti fatti.
Durò davvero molto poco, dato che alla fine tutti avevano acconsentito a nominarlo come loro nuovo leader per tenerselo vicino ed eliminarlo quando si sarebbe presentata loro l’occasione migliore.
Un moccioso non avrebbe fatto altro che rovinarli, ed eliminarlo direttamente avrebbe potuto distruggere la loro reputazione per sempre agli occhi dei pochi fedeli rimasti agli Illuminati, che era già vacillante dopo le ultime decisioni di Ansem.
Circa alle 21:30 tutti e sette erano tornati nella sala delle riunioni e Xehanort, essendo ormai divenuto il nuovo capo dell’organizzazione, aveva ricevuto il suo soprabito marrone, che aveva indossato durante la cerimonia di “incoronazione” e che era della sua taglia fortunatamente, dato che ne tenevano di scorta di qualsiasi stazza per ogni evenienza.
Egli sedeva al posto del capotavola, e stava osservando gli altri sei con un sorrisino furbetto sul volto. Di rimando però gli altri non sembravano particolarmente contenti, dato che lo guardavano a loro volta con un’aria molto severa.
Ma il figlio di Ansem non badò a quelli che lui definiva piccoli dettagli e decise di prendere subito la parola “Da adesso le cose cambieranno. Questa organizzazione ha toccato il fondo del barile e non le permetterò di raschiarlo ora che sono io ad avere in mano la pala. A partire da stasera stessa, la Comunità non sarà più la stessa!!”
Parole molto grosse da parte sua, questa fu l’opinione generale di coloro che erano presenti all’interno della stanza, ed avrebbero voluto replicare che non aveva la forza necessaria per riuscirci essendo solamente un ragazzino…
Però stranamente nessuno ebbe il coraggio di dirlo, anzi Ichigo decise di porre un quesito abbastanza importante, dato che si trattava della prima cosa di cui la loro riunione avrebbe dovuto discutere viste le “ultime novità”.
“Che cosa facciamo adesso con la carica del Presidente? Morto Ansem, in teoria toccherebbe a Goku governare, ma non fa parte del Concilio...” fu quello che dichiarò.
Stan non aveva alcun dubbio al riguardo “Ci basterà eliminarlo. Faremo ricadere la colpa sullo stesso assassino di Ansem, facendo sì che la colpa se la prenda un esterno naturalmente...”
Sembrava che l’idea del criminale stesse stuzzicando tutti i presenti, dato che anche Madame Boss, sorridendo soddisfatta, affermò “Ma certo, la soluzione più ovvia è anche la più semplice...”
Insomma, sembrava che fosse stato deciso all’unanime… o forse no? “No!”
Il bianco difatti, con un’espressione seria, si oppose alla decisione che avevano già preso due dei membri del Concilio dei Sette, attirandosi in questo modo gli sguardi esterrefatti di quasi tutti i presenti addosso.
“Goku prenderà il potere stasera stessa. E su questo non accetterò obiezioni!”
Ma era impazzito?! Cosa diavolo stava farneticando? Stava consegnando il controllo della Comunità ad un individuo che non faceva parte degli Illuminati, e questo significava che rischiavano di perdere il potere che avevano sulla società!!
“Ma sei uscito di senno?!” gli fece notare difatti Irina “Se Goku diventerà il Presidente, sarà il primo della storia a non essere stato anche Gran Maestro!! Ed in più finirà per toglierci i privilegi, non dimenticarti che è l’apprendista di tuo padre!!”
“Ragazzo, devo ricordarti che ci avevi promesso che non avremmo perso la nostra posizione nella Comunità?” Raichi approfittò di quella polemica per criticare immediatamente il suo nuovo capo, dato che non lo vedeva di buon occhio fin dall’inizio.
In teoria tutti si erano irritati parecchio all’uscita del ragazzo… tuttavia lui sapeva perfettamente cosa stesse facendo, e proprio per questo davanti alle loro lamentele finì solamente per farsi scappare un diabolico sorrisetto.
“Pensateci bene. Goku non ha mai nascosto di essere interessato alla politica, ma al tempo stesso di volersene occupare solo quando si sarebbe goduto la sua gioventù. Quell’idiota di mio padre l’ha nominato suo successore fin troppo presto, di conseguenza con la sua morte toccherà a lui prendere il controllo della Comunità. Come pensate che reagirà a questa notizia?”
… Diavolo, stava dicendo la verità!!
Lì nessuno ci aveva pensato, ma in effetti il suo ragionamento tornava eccome. Son non voleva salire al potere in giovane età, ma ora ci era obbligato a causa delle leggi che vigevano nella Comunità, e questo poteva fargli perdere interesse nella politica…
Lo stesso Al Mualim, toccandosi il mento con la mano destra, lo fece notare “È vero. Se diventasse ora il Presidente, nel giro di pochi mesi si stuferebbe della carica e, non potendola abbandonare fino ad almeno il raggiungimento del decimo mese del cinquantacinquesimo anno di età, finirà per trascurare i suoi impegni costantemente, rendendo la sua presidenza un vero inferno anche per chi ci ha abbandonati...”
“Vedo che hai capito perfettamente cosa volessi dire!” aggiunse a quel punto il figlio di Ansem “Grazie a questo espediente, coloro che non sono affiliati a noi Illuminati inizieranno a capire che basta una piccola persona fuori posto per distruggere questa stupida società che ritengono perfetta, ed il fatto che Goku non sia nemmeno uno dei nostri non attirerà troppo l’attenzione su di noi, capendo che noi non c’entriamo niente!”
Dannazione, per quanto dolesse ammetterlo, cinque dei presenti dovettero riconoscere che il piano era tanto astuto quanto geniale. Forse non aveva del tutto torto quando diceva di sapere esattamente cosa andasse fatto.
Di tutt’altro avviso era lo scienziato lì in mezzo, che si terrorizzava sempre di più ad ogni parola nuova pronunciata da quel bambino. Possedeva una perfidia innata e sapeva ideare strategie tanto subdole quanto geniali…
A quel punto, decidendo di prendere la palla al balzo, la madre di Giovanni ne approfittò per porgergli un’altra domanda, questa volta inerente ad uno dei motivi per cui sosteneva che doveva essere eletto loro capo a tutti i costi.
“E per quanto riguarda la Superficie? Come intendi agire?” chiese la donna.
Pines si aggiunse al coro asserendo “Esatto. Non possiamo mica tornare lassù e dire “Salve, siamo gli Illuminati. Vogliamo vendicarci di come ci avete trattato!” e sparare alla cieca. Metà di noi morirebbe nei primi minuti!”
Le loro contestazioni erano giuste, e Xehanort sapeva perfettamente che sarebbe andata così se avessero agito di fretta… ma lui fortunatamente la fretta non ce l’aveva. Si era fatto nominare Gran Maestro così presto proprio per avere il tempo sufficiente per ideare il suo piano.
Proprio per questo, continuando a sorridere malignamente, spiegò loro “Oh non temete. La vendetta è un piatto che va servito freddo, la nostra rivincita sarà tanto lenta quanto geniale ed efficace. Non possiamo tornare in Superficie adesso, la calma che stanno attraversando i Paesi lassù finirà unicamente per distruggerci. Prima di prenderci la nostra vendetta dobbiamo smuovere le acque là in alto...”
Tutti si stupirono leggermente del fatto che sapesse come stava procedendo la situazione in Superficie, ma solo inizialmente dato che poi gli venne in mente che probabilmente lo sapeva grazie alle informazioni recuperate come figlio del precedente Gran Maestro.
Tuttavia, le sue parole erano ciò che di più enigmatico stava trasmettendo, cosa stava cercando di dire loro in quella maniera? Sembrava quasi che volesse agire direttamente sugli eventi dei Grim, cosa che nessun altro aveva mai fatto prima di lui…
La cosa li spaventava leggermente… però dovevano ammettere che al tempo stesso erano incuriositi da ciò che intendeva fare. Forse avrebbe potuto “smuovere le acque” proprio come sosteneva di fare.
Xehanort intanto andò avanti spiegando “In questo momento i Paesi, anche se sono calmi, sono tutt’altro che in pace. Le rivalità si sentono nell’aria, basterebbe una piccola scintilla per provocare un incidente di proporzioni catastrofiche, che potrebbe mietere svariate vittime...”
A quel punto, Ichigo finì per domandargli “… E che cosa intenderesti fare?”
Ci vollero alcuni secondi prima che il ragazzino rispondesse, ma quei pochi attimi di silenzio erano stati più che sufficienti ai presenti per capire qual era il suo piano… che rivelò a quel punto allargando il suo sorriso diabolico!!
“Saremo noi a provocare quella scintilla!!”

Fantacity, Comunità, 16 Maggio 1912:
Meno di una giornata era passata da quando Xehanort aveva convinto gli altri membri del Concilio a nominarlo come nuovo Gran Maestro degli Illuminati, e sembrava già avere grandi progetti non solo per l’organizzazione, ma per l’intera Comunità…
Ignari di quello che era accaduto poche ore prima, alle 15:30 Goku e Bulma si erano incontrati vicino ad una panchina della città e da circa mezz’ora stavano parlando allegramente delle loro ultime esperienze.
La ragazza aveva ormai quattordici anni, esattamente come l’amico, e di aspetto non era molto diversa da come si presentava due anni prima, l’unica differenza era che si era alzata di più anche a causa dell’aumento di età.
I due si erano incontrati proprio dove trentuno anni dopo Naruto e Winry si sarebbero fermati a gustare il gelato che avevano deciso di prendere insieme, e la zona non era molto diversa a come si sarebbe presentata successivamente.
Entrambi erano seduti sulla panchina e sembravano starsi divertendo, dato che continuavano a ridere ed a scherzare spensieratamente, forse anche perché Goku ormai riusciva a farlo difficilmente visti i suoi impegni.
In quel momento la ragazza domandò all’amico “Ma è davvero così pesante come si dice essere l’apprendista del Presidente?”
Non aveva mai avuto occasione di chiederlo perché da un anno e mezzo le sue preoccupazioni si erano fatte maggiori e, a causa di ciò, stava relativamente poco insieme ai suoi amici, compresa Brief che era la sua più cara amica.
Il nero, facendo spallucce, rispose “In verità non è così pesante come si pensa. È un uomo impegnato e questo è vero, ma sa quando un ragazzo come me ha bisogno di un attimo di pausa, e per questo non mi sovraccarica mai di lavoro!”
“Certo che sei stato veramente fortunato!” ammise a quel punto l’azzurra “Hai ricevuto un grande onore venendo nominato allievo proprio dall’attuale Presidente!”
In verità non era la sola a pensarla. Tutti i loro amici erano convinti che Son fosse stato parecchio fortunato ad essere insignito di questo onore, anche se ciò gli aveva impedito di potersi incontrare con loro in svariate occasioni.
Proprio il diretto interessato non sembrava della stessa opinione, dato che replicò con aria quasi malinconica “Ma se non mi vedete quasi più come puoi dire una cosa del genere?”
“Beh, perché l’attuale Presidente è forse il più amato della nostra storia dopo il primo Presidente, è normale che chiunque vorrebbe essere al tuo posto!”
“Dipende dalle situazioni!” dovette ammettere Goku, forse anche rimarcando il dialogo che aveva avuto con il suo mentore pochi giorni prima.
Bulma però non sembrò badarci più di tanto, dato che continuando a sorridere andò avanti sostenendo “Inoltre è normale anche che su chiunque designi come suo apprendista ed addirittura suo successore si nutrano grandi aspettative, quindi se sentirai pressione non ti stupire, perché sarà una cosa normale!”
Ecco, forse aveva toccato il punto là dove voleva arrivare, difatti l’allievo di Ansem iniziò subito a dire “È proprio questo il punto. Non dimenticarti che ho pur sempre quattordici anni, ed anche se sono onorato di essere stato scelto come futuro Presidente non bisogna dimenticarsi che devo godermi quest’età, che non tornerà mai più...”
Era evidente quello che stava cercando di dire. Per quanto ritenesse tutto questo un onore e fosse pronto a farsi carico del peso che gli aveva consegnato il Saggio, desiderava farlo solo quando sarebbe stato il momento e non adesso, rischiando così di perdersi i migliori anni della sua vita e rimpiangerli poi in futuro.
Comprendeva questo suo punto di vista la ragazza, al punto tale che, senza mai perdere il sorriso, cercò di rassicurarlo sostenendo “Non temere, sono certa che il Presidente durerà ancora parecchi anni, e quando lascerà l’incarico o passerà a miglior vita sarai pronto a prendere in carico il compito che ti ha assegnato!”
Era quello che Son sperava con tutto sé stesso, proprio per questo, cercando comunque di sorridere, si limitò a rispondere “Ci spero davvero Bulma. Lo spero dav...”
“Finalmente l’abbiamo trovata, Signorino Goku!!”
Improvvisamente la loro discussione venne interrotta da un’ombra che ricoprì entrambi i loro corpi e che proveniva da una figura che si era posizionata esattamente davanti a loro. Naturalmente i due si girarono per vedere di chi si trattasse…
E scoprirono che a parlare era stato un poliziotto, che aveva al suo seguito altri due agenti!!
Indossavano delle divise simili a quelle che avrebbero portato Mustang, Hawkeye e Hughes, e mentre colui che era davanti era un uomo, dietro si potevano riconoscere due giovani, un maschio ed una femmina, e tutti e tre indossavano un cappello sulla testa.
Tutti loro avevano entrambe le mani dietro la schiena, e stavano osservando i due che avevano davanti con uno sguardo molto severo, quasi inquietante sotto un certo punto di vista, che fece sorgere qualche domanda ai due ragazzi…
A cominciare dal motivo per cui si trovavano lì!!
“… Ehm, buon pomeriggio agenti...” disse Bulma quasi intimorita dalla loro presenza.
Anche Son doveva ammettere di esserlo, però cercò comunque di farsi forza e, con uno sguardo abbastanza serio, domandò loro “C’è per caso qualcosa che non va?”
“In effetti sì...” fu quello che rispose inizialmente colui che sembrava essere il leader tra i tre poliziotti lì davanti a loro.
Seguirono circa due secondi di pausa in cui i due ragazzi si domandarono cosa potesse esserci di storto, ma fu l’unica domanda che riuscirono a porsi dato che egli andò avanti subito dopo “È da stamattina che la stavamo cercando, abbiamo provato prima al Palazzo Presidenziale e poi a casa sua. Immagino che sia stato fuori tutto il giorno...”
“Beh, effettivamente sì...” ammise Son abbastanza stranito “Non essendosi fatto sentire il Presidente, ho deciso di prendermi la giornata libera e di incontrare i miei amici. Spero di non aver commesso nulla di male e che il Presidente non si sia arrabbiato...”
Stava iniziando a sospettare che fosse stato il suo mentore a mandare i tre agenti da lui, questo avrebbe spiegato come mai lo stavano cercando da tutto il giorno, ed anche perché sembravano abbastanza seri in volto…
Ma la realtà purtroppo era un altra, ed i due giovani deglutirono al solo pensiero di dovergli dare quella notizia… fortunatamente il loro capo era abituato a situazioni del genere, e proprio per questo si era preso in carico quell’ingrato compito.
Così, dopo qualche altro secondo di pausa, cercò di fargli ingoiare la pillola nel modo più indolore che poteva “… Purtroppo non sapremo mai se il Presidente l’avrebbe presa bene o male questa sua iniziativa… perché è stato assassinato ieri sera!!”
… Assassinato… COSA?! ASSASSINATO?!
Inizialmente sembrava che nessuno dei due avesse ben compreso l’ultima parte della frase… ma poi il tutto gli arrivò addosso come un fulmine a ciel sereno che li colpì dritti in faccia, lasciandoli a dir poco scioccati e perplessi!!
La povera Bulma strabuzzò gli occhi e spalancò la bocca a dir poco scioccata, il loro Presidente, il più amato dopo il primo… era stato assassinato ad un anno e mezzo dall’inizio del suo mandato?! Ma non era possibile, non… non poteva essere…
“… C-Cos...” cercò di biascicare inutilmente la ragazza.
Per Son il colpo fu ancora più devastante, sbiancò all’improvviso mentre le pupille quasi sparivano ed iniziava a grondare di sudore tremando come una foglia. Il suo mentore… era… era stato ucciso… n-non c’era più…
Si sentiva quasi svenire e dovette resistere parecchio per evitare di collassare sulla panchina, anche se il suo primo istinto era proprio di lasciarsi andare, non riusciva a credere a quello che aveva appena sentito, e non ce la faceva neppure a formulare neanche la più piccola parola.
Vedendo come avevano reagito tutti e due, l’uomo andò avanti spiegando “So che è stato quasi crudele dirvelo in questa maniera, ma la notizia non è ancora stata divulgata e ci sembrava giusto che fosse lei il primo ad esserne informato, Signorino Goku...”
Come se questo potesse rasserenarlo, il nero era ancora sconvolto e, nel tentativo di capacitarsi di quanto aveva sentito, piegò in avanti il busto poggiando entrambe le braccia sulle ginocchia ed abbassando il volto, con un colorito ancora bianco cadaverico.
Brief si era resa conto dello stato mentale in cui riversava uno dei suoi migliori amici, e proprio per questo cercò di prendere l’iniziativa domandando ai poliziotti “S-Sapete per caso chi è stato?” ci sperava, lo ammetteva…
Ma sfortunatamente non le arrivò neppure quella gioia “Purtroppo no!” spiegò difatti la ragazza “Abbiamo solamente ritrovato il suo cadavere nei pressi della stazione di Fantacity questa mattina alle 11:00!”
L’altro ragazzo aggiunse “Gli hanno sparato a bruciapelo sopra la nuca e poi gli hanno reciso la testa, per fortuna era già morto quando gliel’hanno tagliata di netto...”
Se quella si poteva chiamare fortuna ovviamente, l’azzurra non osava pensare quanto potesse aver sofferto quel pover’uomo l’attimo prima di morire. Se gli avevano sparato a bruciapelo significava che almeno per un secondo si era reso conto che sarebbe morto…
Immediatamente la ragazza abbassò il volto sconsolata e si limitò a dire “Pover’uomo...” non aveva altre parole da dire, e non sapeva neppure lei cos’altro poteva affermare in quella situazione.
In tutto quello, Goku non sembrava neppure essersi ripreso, era ancora nella stessa posizione di prima e continuava ad essere bianco cadaverico, a sudare pesantemente ed a tremare, forse perché era disperato per la morte del mentore ed anche per un’altra cosa che sarebbe arrivata di conseguenza…
Il poliziotto davanti, a quel punto, proseguì il discorso esclamando “Stiamo ancora indagando sul possibile colpevole. Purtroppo, non abbiamo trovato nessun indizio finora, ma faremo il possibile per catturare il criminale che l’ha ucciso, avete la mia parola!”
“La ringrazio, agente...” si limitò allora a rispondere Brief, ancora con il volto abbassato.
Entrambi erano ancora sconvolti per quanto avevano appena scoperto, però non era ancora finita perché gli agenti dovevano comunicare all’allievo del vecchio Presidente una notizia, una constatazione che probabilmente già conosceva…
Però era loro dovere avvertirlo, in fondo la sua vita sarebbe cambiata per sempre da quell’attimo in poi…
Proprio per questo sempre il capo decise di prendere la parola e di spiegare “Comunque sia, la legge è molto chiara in queste situazioni. Se il Presidente è morto senza designare nessun erede, il Vice Presidente prenderà l’incarico per tre giorni, il tempo sufficiente per scegliere personalmente il suo successore e poi tornare ai suoi incarichi precedenti. Se invece il Presidente è deceduto scegliendo il suo successore...”
Tutti e due quelli seduti sulla panchina sembravano temere quello che stesse per dire, ma sfortunatamente era il suo lavoro comunicarlo, e di conseguenza decise di passargli la patata bollente immediatamente in modo da essere il meno doloroso possibile.
“… Egli entra in carica dieci ore dopo che è stato appurato il suo decesso!! Signorino Goku, come stabilito dalla legge dalle 21:00 di oggi… sarà il nuovo Presidente della Comunità!!”
Appena terminata quella frase, tutti e tre gli agenti si misero sull’attenti di fronte al ragazzo, a sottolineare come ormai lui sarebbe stato il loro leader a tutti gli effetti e dovevano portargli rispetto da quel momento in poi…
Come se la cosa gli potesse importare in quell’istante!!
Bulma, anche alla luce di quanto gli aveva comunicato proprio pochi minuti prima, si voltò ad osservare l’amico molto preoccupata, temeva che potesse aver preso malissimo quell’ultima dolorosa notizia che era arrivata…
Ed effettivamente Son non si spostò di un centimetro dalla posizione in cui si trovava, segno che era ancora molto scosso a voler essere riduttivi dell’ennesima brutta notizia che gli era appena arrivata addosso nel giro di pochi secondi!!
Il suo peggiore incubo si era appena realizzato, il suo mentore era morto troppo presto… e lui gli sarebbe succeduto nel giro della giornata stessa, dicendo definitivamente addio non solo alla sua vita di prima, ma anche alla sua giovinezza!!
La sua paura di non godersi l’età che aveva si era concretizzata, a causa delle leggi che governavano quella Comunità avrebbe dovuto comandarla fino ai quarantasei anni di età, praticamente minimo trentadue anni di governo.
Come poteva sopportarli?!
Era ancora troppo giovane, non era pronto per un incarico simile, ma parlare non sarebbe servito a nulla, e neppure cambiare quella legge in quanto, essendo una decisione presa dal primo Presidente in persona, era una delle poche che non poteva essere modificata.
Era in catene e non poteva più fuggire. La sua vita era rovinata per sempre… e non ci poteva fare proprio nulla!!


A seguito della nomina di Goku a suo successore, Ansem si è convinto di poter cambiare le cose nella Comunità in positivo… ma sfortunatamente questo non ha fatto altro che alterare suo figlio, il quale lo ha ucciso a sangue freddo e si è fatto nominare nuovo Gran Maestro del Concilio dei Sette! Con questo nuovo incarico, Xehanort intende riportare gli Illuminati alla gloria di un tempo e di vendicarsi della Superficie, accendendo la miccia che avrebbe scatenato il caos tra i Grim… ma cosa ha intenzione di fare nel breve tempo?


Vi è piaciuto questo terzo Capitolo della fic prequel?
Questo chap era interamente dedicato all’ascesa al potere di Xehanort all’interno del Concilio ed al modo in cui ha deciso di cambiare gli Illuminati dall’interno… dopo aver “potato i rami secchi” però, come già sapevamo T_T.
Essendosi concentrato soprattutto sui pg che già conoscevamo, in questo caso non c’è stata nessuna nuova introduzione e, a causa di ciò, la lista dei pg apparsi finora in entrambe le fic è rimasta invariata:

1) Mondo Reale:
- Lorenzo Ferraro (21 Anni);
- Danilo Ferraro (16 Anni);
- Jaqueline Fontaine (19 Anni, Deceduta);
- Boyce Lee (21 Anni, Deceduto);
- Leopold Jackson (47 Anni, Deceduto).

2) Dragon Ball:
- Bulma Brief (46 Anni, Deceduta);
- Dr. Raichi (70 Anni);
- Bra (6 Anni);
- Trunks (19 Anni);
- Vegeta (42 Anni, Deceduto);
- Freezer (?? Anni);
- Son Goku (45 Anni).

3) Fullmetal Alchemist:
- Winry Rockbell (16 Anni);
- Maes Hughes (39 Anni);
- Envy (30 Anni);
- Alex Louise Armstrong (40 Anni);
- Roy Mustang (35 Anni);
- Riza Hawkeye (33 Anni).

4) Naruto:
- Naruto Uzumaki (20 Anni);
- Kushina Uzumaki (44 Anni, Deceduta);
- Maito Gai (50 Anni);
- Rock Lee (22 Anni);
- Hinata Hyuga (20 Anni);
- Madara Uchiha (40 Anni);
- Itachi Uchiha (24 Anni).

5) Kingdom Hearts:
- Xigbar (47 Anni);
- Xehanort (41 Anni);
- Marluxia (40 Anni);
- Ansem (50 Anni, Deceduto).

6) One Piece:
- Nami (21 Anni);
- Franky (48 Anni);
- Roronoa Zoro (39 Anni);
- Donquijote Doflamingo (49 Anni).

7) Frozen – il Regno di Ghiaccio:
- Hans (29 Anni);
- Anna (17 Anni);
- Elsa (19 Anni).

8) Code Geass:
- Kallen Kozuki (19 Anni);
- Lelouch Lamperouge (19 Anni);
- Charlez Lamperouge (68 Anni, Deceduto);
- Nunnally Lamperouge (16 Anni),

9) Pokémon:
- Agatha (68 Anni);
- Giovanni (45 Anni);
- Madame Boss (50 Anni, Deceduta).

10) Universo Marvel:
- Steve Rogers / Capitan America (25 Anni);
- Johan Schmidt / Teschio Rosso (32 Anni).

11) Saint Seiya – I Cavalieri dello Zodiaco:
- Shun di Andromeda (26 Anni)-;
- Seiya di Pegasus (26 Anni);
- Shiryu il Dragone (26 Anni);
- Saori Kido (28 Anni).

12) Fairy Tail:
- Lucy Heartfilia (17 Anni);
- Natsu Dragneel (17 Anni);
- Mirajane Strauss (30 Anni);
- Cana Alberona (24 Anni);
- Elfman Strauss (?? Anni, Solo Nominato, Deceduto);
- Erza Scarlett (21 Anni).

13) Beyblade:
- Takao Kinomiya (13 Anni);
- Kai Hiwatari (13 Anni);
- Rei Kon (13 Anni);
- Max Mizuhara (13 Anni);
- Professor Kappa (13 Anni);
- Hilary Tachibana (13 Anni).

14) Medaka Box:
- Medaka Kurokami (18 Anni).

15) Highschool DxD:
- Issei Hyoudou (16 Anni).

16) Assassin’s Creed:
- Al Mualim (63 Anni);
- Altaïr Ibn-La'Ahad (32 Anni);
- Ezio Auditore (42 Anni).

17) Yu-Gi-Oh:
- Marik Ishtar (34 Anni);
- Yugi Muto (17 Anni);
- Ryou Bakura (36 Anni).

18) Claymore:
- Teresa (38 Anni);
- Claire (31 Anni).

19) Attacco dei Giganti:
- Eren Jaeger (14 Anni);
- Mikasa Ackermann (15 Anni).

20) Hokuto no Ken:
- Kenshiro (40 Anni);
- Raoul (41 Anni).

21) Kodocha:
- Rossana Smith (14 Anni);
- Heric Akito (15 Anni).

22) Black Butler:
- Sebastian Michaelis (56 Anni).

23) Shingeki no Bahamut:
- Favaro Leone (45 Anni);
- Nina Drango (16 Anni).

24) Detective Conan:
- Shinichi Kudo (20 Anni);
- Heiji Hattori (20 Anni);
- Ran Mouri (20 Anni);
- Kazuha Toyama (20 Anni).

25) Pandora Hearts:
- Alice (15 Anni).

26) Le Cinque Leggende:
- Jack Frost (22 Anni).

27) Bleach:
- Ichigo Kurosaki (45 Anni, Deceduto).

28) Gravity Falls:
- Stan Pines (80 Anni, Deceduto).

29) Assassination Classroom:
- Irina Jelavic (46 Anni, Deceduta).

Tra non molto saranno introdotti nuovi pg sia vecchi che nuovi in questo prequel, ed alcuni vi sorprenderanno eheheheheheheh…
Parlando però prima di questo Capitolo, spero che vi sia piaciuto il modo in cui Xehanort ha preso consapevolezza di sé ed ha deciso di agire uccidendo suo padre e facendosi nominare nuovo Gran Maestro del Concilio.
Va detto che il Concilio l’ha accettato soprattutto per poterlo pugnalare alle spalle al momento più opportuno, di conseguenza non sono ancora completamente fedeli a lui, anche se va detto che di quelli “attuali” in quello del passato c’era solo Al Mualim…
Comunque sia, penso abbiate capito perché Xehanort ha voluto lasciare Goku alla presidenza della Comunità. Avendo studiato a casa sua, sapeva benissimo che si sarebbe disinteressato alla politica se fosse diventato Presidente in giovane età, ed ha lasciato che ciò accadesse come abbiamo visto nella fic principale :).
L’importante in tutto questo però è la speranza di essere riuscito a rendere il tutto credibile, dato che stiamo comunque parlando di un bambino di dieci anni per quanto intelligente ed estremista. Spero di esserci riuscito alla fine ;).
Nel prossimo Capitolo cominceremo a vedere la nuova politica del Concilio a causa dell’avvento di Xehanort… e ci sarà anche una sorpresa che sicuramente nessuno di voi si aspetta eheheheheheh… ma preferisco non anticipare altro, aspettate e vedrete u.u XD ;).
Vi ringrazio ancora per tutto il vostro supporto a tutte e due le mie ultime fic, spero che il Capitolo qui sopra vi sia piaciuto e ci risentiamo Martedì 19 Marzo per il Nuovo Capitolo della Fan Fiction Prequel dove vedremo la Comunità post morte di Ansem!! :)
   
 
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