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Autore: TeamFreeWill    20/02/2019    6 recensioni
Missing moment tra la 6*10 e la 6*11.
Sam sanza anima è disposto a tutto pur di ottenere una vittoria in una caccia, lasciando Dean sconvolto e deciso a trovare una soluzione al problema :)
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sesta stagione
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“Cazzo Sam, ma ti rendi conto che era solo un bambino?? Lo hai usato come una fottuta esca‼!” gridò Dean all'indirizzo di un Sam al quanto annoiato.

“Si! Me ne rendo conto. Ma almeno quel fottutissimo Yarkan è morto” disse alzando gli occhi al cielo, prima di salire su Baby e ripartire per Siux Falls.

I fratelli avevano da poco concluso una caccia, ma il modo con cui avevano ottenuto quell'ennesima vittoria sul male non piaceva al biondo. Il modo con cui l’avevano ottenuta era decisamente troppo per lui, ma il fratello non pareva comprendere la gravità della sua scelta. Anzi, andava avanti per la sua strada, impavido, sostenendo le sue ragioni. Era odioso!
Ma come erano finiti in quella situazione?

****

Erano andati a Chautauqua perché un mostro aveva lasciato una scia di piccole vittime comprese tra gli 8 e i 10 anni nelle campagne limitrofe della città.

Il bastardo, una volta individuata la sua gustosa vittima nel parco, carpiva la sua fiducia.

Gli diventava amico fingendosi a sua volta un bambino, dopo di che, con l’inganno, lo portava in quello che era il suo rifugio con la scusa di mostragli i suoi giocattoli.

Una volta in casa, la strage, mostrandosi nel suo vero aspetto: un orco ricoperto di squame, con tanto di unghie adunche e piccole ali.

I fratelli avevano capito di che mostro si trattasse grazie ai libri che nonno Samuel teneva nel suo rifugio e sempre grazie a quei tomi, scoprirono che il suo vero aspetto si sarebbe palesato alla vista solo grazie all'uso di occhiali, le cui lenti erano state sporcate con un intruglio magico alquanto schifoso e così fecero.

Andarono al parco cittadino e, nonostante le proteste di Dean, Sam andò avanti per la sua strada ignorandolo bellamente.

Il moro, esasperato delle lamentele continue del maggiore, iniziò a ripetergli il piano per zittirlo.

“Il primo bambino che arriva al parco sarà l’esca. Tutto deve essere perfetto o lo Yarkan non si farà vedere” diceva. “Noi stiamo qui e guardiamo ogni persona attraverso questi occhiali…quando lo individuiamo lo blocchiamo e io lo uccido”

“E’ una follia Sammy” rispose per l’ennesima volta il biondo, ma la replica di Sam lo ferì.

“Il mio nome è Sam, ok?! Io non ti chiamo Deano, quindi tu non chiamarmi Sammy…In ogni caso, se non vuoi…puoi anche restare qui a guardare…non sarò certo io a dirti di buttarti in questa caccia, fratello” replicò per l’ennesima volta il moro.

“Non è questo il punto Samuel!”, fece , richiamandolo sarcasticamente con il suo vero nome di battesimo. “Quel bambino è una nostra responsabilità, brutto figlio di puttana! Anzi! E’ una mia responsabilità, a questo punto, visto che a te non te ne frega niente!” gridò guardandolo malissimo.

Sam lo guardò solo un attimo, lo sguardo di ghiaccio.
Nella sua espressione niente di “umano”…Niente del suo Sammy!

“Ok. Responsabilità. Ho capito…ora però sta’ zitto! Inizia lo spettacolo” disse, vedendo arrivare un bambino che si mise a giocare sullo scivolo.

Il biondo posò lo sguardo apprensivo sul piccolo di fronte a lui. Il piede tamburellava nervoso, la mano stretta a pugno nell'elsa del pugnale all'interno della giacca.

“Ti prego, fa che vada tutto bene!” pensò fra sé e sé.

Aspettarono per circa 15 minuti e alla fine il mostro arrivò, proprio come aveva preventivato Sam.

Sembrava un bambino innocente quando si avvicinò al piccolo, intento ora ad andare sull'altalena, ma gli occhiali che i fratelli stavano usando mostrarono che era lui.

Però qualcosa andò storto, ovviamente!

Non sia mai che la fortuna giri per il verso giusto!

All'improvviso lo Yarkan si voltò verso di loro sorridendo maligno.

Non ci volle molto perché il tutto degenerasse. Il mostro evidentemente aveva avvertito la presenza dei cacciatori e così, con scatto fulmineo, afferrò per un braccio il bambino, che spaventato si mise a urlare.
Lo trascinò verso il bosco limitrofo dove, nascosto alla vista, c’era il suo rifugio. Un vecchio casolare abbandonato.

I fratelli vedendo la scena, iniziarono a seguirlo attraverso la fitta boscaglia.

Dean pregava che non succedesse niente al piccolo, non avrebbe retto al senso di colpa.

L’ennesimo urlo gli fece capire che direzione prendere per raggiungere il rifugio del mostro.

Grazie a Dio arrivarono appena in tempo!

Ci fu una dura lotta, ma alla fine il mostro fu ucciso proprio da Sam che lo pugnalò dritto al cuore con un coltello d'argento.

Lo pugnalò con estrema freddezza, infierendo, poi, anche sul corpo oramai senza vita dell’essere sovrannaturale.

Durante la lotta, il piccolo si era rannicchiato in un angolo a piangere nascosto dietro un vecchio mobile, tappandosi anche le orecchie per non sentire niente. Povero piccolo! Tremava ed era molto pallido.

Quando Dean gli fu vicino vide che era sotto choc.

Decise di chiamare il suo migliore amico e quando pochi secondi dopo, si materializzò l’angelo dietro di lui ci fu la solita discussione simpatica sullo spazio personale.

Il piccolo, vedendoli, si calmò e si mise pure a ridere!

I due lo guardarono sorridendo, ma poi convennero che era meglio che non ricordasse il trauma subito. Anzi fecero di meglio! Decisero che fosse opportuno creargli un ricordo piacevole. In questo modo sarebbe rimasto innocente, ignorando il male che c’era nel mondo, nell'oscurità.

Così l’angelo, dopo essersi fatto dire dove abitava, lo trasportò nel vialetto di casa.

Delicatamente gli toccò la fronte con due dita da dove una luce, bianca e tenue, fruì leggera.

Un secondo dopo, come se niente fosse, il piccolo Matthew si voltò dirigendosi verso la porta d’entrata con un gran sorriso stampato sul viso paffuto.

Cass, invisibile ora, lo osservò un’ultima volta, mentre con entusiasmo il piccolo raccontava alla sua mamma che aveva conosciuto un nuovo amichetto e aveva giocato con lui al parco.
Stava bene. Stava decisamente bene!

Con questi pensieri ritornò in Paradiso dove, purtroppo, la situazione era decisamente agguerrita con Raffaele e le varie fazioni angeliche. Uno sfacelo.

Negli stessi istanti, Sam stava esponendo il suo pensiero su quello che aveva fatto il maggiore nei confronti del piccolo Matthew: era decisamente contrario della scelta presa perché, sosteneva, l’esperienza lo avrebbe reso più forte.

Dean rimase per l’ennesima volta sconvolto da quello che sentiva!

Ora, ritornati in auto, stavano ancora discutendo su questo.

“Sam, ma ti senti? Sei un mostro!” gli uscì senza pensarci. Se ne pentì subito dopo, ma poi ricordò amaramente che quello non era davvero il suo fratellino.

“Amico ,sarò anche un mostro...” sorrise gelido “ ...ma ora lo Yarkan è morto, il bambino è salvo, i buoni hanno vinto…Quindi rilassati” Lo sguardo era gelido e freddo, oltre che spento.

Dean non disse più niente. Strinse solo le mani sul volante di Baby, sbiancando le nocche.

Non ce la faceva più! Fin dove era disposto ad arrivare quell'essere senza anima pur di ottenere una vittoria?

Non poteva rischiare di mettere in pericolo altri innocenti. Se quel bambino fosse morto…non voleva nemmeno pensarci.
Doveva capire solo come riottenere l’anima di Sammy, del suo fratellino.

Se nemmeno Crowley o Cass erano riusciti a riprenderla dalla gabbia ….era fottuto!

Accese la radio per calmarsi.

Appena sentì la canzone che passava ebbe un‘illuminazione.

Dio! Ecco la risposta al suo problema.

Oh si! Perché quel “Oh Death” ripetuto nel ritornello gli fece capire a chi rivolgersi.

Forse Lui poteva farlo…Forse? Ma che stava pensando! Era certo che Morte ci sarebbe riuscito.

Doveva solo evocarlo e sapeva come fare.

Avrebbe chiesto al dottor Robert…un dottore radiato dall'Albo che usava metodi poco ortodossi per curare i cacciatori e che aveva ricucito anche John molte volte.

Sospirò. Era la sua ultima chance per salvare Sam.

Il giorno dopo, di nascosto dal fratello, rintracciò lo studio medico di quel dottore.

Quel robot, dalle sembianze di Sam, che era seduto di fianco a lui poteva dire quello che voleva , ma gli avrebbe ridato l’anima.
Sam sarebbe ritornato la sua spina nel fianco. Sarebbe ritornato il suo fratellino.
Il suo Sammy.




Note autrice
Nostalgia delle 6 serie!! Ho rivisto la 6*11 e beh! Sam senza anima era un sadico bastardo!!!!
Lilyy grazie per avermi corretto gli errori (tantini, ma proprio non li vedo. Sono un caso perso). Hai un infinita pazienza ha scovarli tutti ^^ troppo gentile.
Grazie Cin75 per avermi betato la storia.
Grazie a chiunque ha avuto la pazienza di leggerla. Ciao a tutti.

  
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