"Riesce davvero a respirare in questo modo?" si domandava Kei ogni volta che vedeva la figura addormentata del suo fidanzato.
Kuroo aveva un modo molto peculiare di dormire; Kei non aveva mai visto nessuno dormire così e...beh, svegliarsi vivo il giorno dopo.
La sua faccia era posizionata quasi completamente sul cuscino, a malapena si riusciva a vedere l'occhio sinistro, le braccia abbronzate erano incrociate sotto al cuscino per riuscire a tenerlo in posizione mentre le dita erano leggermente arricciate all'estremità. Kei non potè trattenere un sorriso nel vedere il suo ragazzo dormire pacificamente.
Poteva sembrare inquietante guardare Kuroo dormire, ma non riusciva a prendere sonno. Non era la prima volta che andava a Tokyo da solo e che dormiva a casa di Kuroo, ma quella volta si sentiva un po' irrequieto.
Con movimenti lenti sollevò il braccio e con l'indice iniziò a tracciare linee lungo l'ampia schiena del ragazzo. Passarono secondi, poi minuti e inconsapevolmente cominciò a scrivere parole invisibili come: "ciao", "gatto", "corvo", "pallavolo", "fragole" e "dinosauri".
Kei espirò, trovando divertente quel suo passatempo. Dalle parole passò poi a disegnare dinosauri, poi cerchi e...cuori.
Nella sua mente Kei immaginava la schiena di Kuroo nel complesso. Le spalle piene di cuori, mentre verso le scapole dei disegni di quelli che sarebbero dovuti essere dinosauri, per finire delle parole casuali nel mezzo.
Improvvisamente un'idea si fece strada  nella sua mente. Mordendosi il labbro inferiore, titubante, si sporse rapidamente per controllare che il più grande stesse effettivamente dormendo. A giudicare dal respiro pesante si, Kuroo fortunatamente respirava ancora e dormiva profondamente.
Con una leggera incertezza iniziò a tracciare una serie di linee che, ancora una volta, andavano a formare delle parole.
Si fermò con la mano mezz'aria mentre i suoi occhi erano fissi sulla figura di Kuroo.
Quante volte aveva scritto quella frase? Kei non lo sapeva ma era certo che fossero parecchie. Improvvisamente sentì le palpebre appesantirsi, gli occhi che lentamente si chiudevano.
Sbadigliò mettendosi a pancia in giù e abbracciando il cuscino, sentiva finalmente il sonno arrivare.
Poco prima di abbandonarsi completamente a Morfeo, sentì delle lunghe braccia avvolgersi intorno alla sua vita, tirando a sè il corpo, accostando la sua schiena a quella di un petto muscoloso.
Sentiva il suo respiro profondo sulla nuca, prima che una scia di baci si facesse largo sul collo e sulla sua pelle nuda.
Uno, due...tre baci. Le labbra si posarono verso il suo orecchio, sentì la voce di Kuroo, ruvida e gracchiata a causa del sonno.
"Ti amo anch'io, Kei."