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Autore: DezoPenguin    21/02/2019    1 recensioni
Elementary My Dear Natsuki parte quinta. Natsuki si avvicina alla verità sulla morte di sua madre, ma lo sguardo della Corte d'Ossidiana è caduto anche su di lei. Mentre Shizuru accetta di investigare sulla morte di un nobile straniero, ha il suo inizio un gioco di inganni con in palio il destino di entrambe.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Natsuki Kuga, Reito Kanzaki, Shizuru Fujino
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Elementary My Dear Natsuki'
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Decisi che il sonno non serviva a molto quando si trattava di ammorbidire le posizioni di due donne di forte volontà. Shizuru non aveva intenzione di cambiare idea riguardo la sua decisione di seguire il caso, e io non volevo esporla al mio passato e dirle il motivo per cui davo la caccia alla Corte d'Ossidiana.

Quella situazione non mi piaceva per nulla.

Era la prima volta, nell'intera durata della nostra amicizia, che mi trovavo in serio disaccordo con Shizuru. Oh, avevamo già litigato altre volte. Le sue prese in giro mi portavano da 'frustrata' a 'irritata' almeno una vota al giorno. E avevamo anche avuto dei battibecchi: la sua abitudine di tenere le informazioni per sé, la mia mancanza di tatto e discrezione, il suo rifiuto di mangiare come si deve, il mio disordine, la sua pigrizia, il mio tabagismo… le solite discussioni che non si possono evitare quando due persone di spirito dividono un piccolo spazio per un certo periodo di tempo. Ma questa discussione era diversa.

L'una voleva proteggere l'altra dal pericolo. Entrambe avevamo ottimi motivi per affrontare quel pericolo. Eravamo entrambe due persone che, come lei mi aveva ricordato, erano abituate ad a avere regolarmente a che fare con il rischio, quindi non eravamo cento dei fragili fiorellini che non dovevano essere messi in pericolo.

Non c'era molto spazio per i compromessi.

Il mio tentativo di riaddormentarmi non era andato bene, grazie a tutto quel tumulto emotivo (essere minacciata da una pistola e quasi arrestata era di certo un'esperienza che era fonte di turbamento), quindi non fu sorprendente che Shizuru e io partissimo per la tenuta di Merridew alle sette del mattino, senza fermarci per fare colazione o per bere un caffè. Nessuna di noi a quando sembrava, voleva disturbare la signora Hudson dopo che Kanzaki l'aveva tirata giù dal letto la notte precedente. Naturalmente, a una certa persona saltare i pasti riusciva più facile, pensavo egoisticamente ogni volta che la nostra carrozza passava davanti a un ristorante.

La verità era che queste distrazioni personali erano l'ultima cosa di cui avevo bisogno. Concentrare le mie emozioni e la mia attenzione su faccende poco importanti era un buon modo di finire uccisa. Avevo passato tutta la vita senza avere stretti legami personali, e ora dovevo affrontare i contro della mia decisione di aver permesso a Shizuru si essere l'eccesione alla mia regola.

A dimostrare quanto fosse complicata la nostra situazione, non scambiammo una parola finchè non arrivammo alla casa di Merridew, un edificio alto e solido fatto di pietra grigia, che mi fece ricordare certe descrizioni di Edimburgo che avevo letto, anche se non avevo mai visitato la città in questione e non potevo sincerarmi di quanto fossero accurate. Un uomo alto coi capelli bianchi ci aprì la porta; la sua lunga giacca scura e la sua età suggerivano che fosse il maggiordomo.

"Mi dispiace, signorina, ma oggi non riceviamo nessuno a causa di un lutto," disse in tono solenne, cercando di mandarci via.

"Siamo venute per questo," disse Shizuru. "Mi chiamo Shizuru Viola, e sono una consulente investigativa assunta da Sua Grazie la baronessa di Maupertuis."

Gli mostrò il suo biglietto da visita.

Il maggiordomo inarcò le sopracciglia, forse quando vide la parola 'investigatrice', o forse alla menzione della Baronessa.

"Sua Signoria è interessata alla morte del signor Merridew?"

"Sua Signoria è interessata alla morte del proprio marito, che mi ha chiesto di investigare. Di certo potete capire come la morte del socio del barone, avvenuta la notte seguente, potrebbe avere una qualche attinenza con delitto. In realtà l'altra sera avevo scritto al signor Merridew per chiedere un appuntamento per poter discutere oggi di quell'incidente."

Non avevo idea del perché stesse cercando di persuadere il maggiordomo. No, forse lo sapevo. Avere la servitù ad aiutarci di sua spontanea volontà avrebbe reso più facile la raccolta di informazioni, e forse avrebbe reso i domestici più disponibili a cercare di ricordare dettagli quasi dimenticati, o ad ammettere dei fatti che avrebbero potuto metterli in imbarazzo. Il fatto che Shizuru stesse procedendo con cautela aveva senso. Me ne stavo in piedi all'aperto, con la schiena rivolta alla strada, ed era una situazione che non mi piaceva. Pensare a quato fossi esposta mi faceva prudere la base del collo, così feci saettare il mio sguardo a destra e a sinistra, cercando di vedere quanto più possibile, poi mi girai parzialmente verso il maggiordomo e Shizuru come se stessi facendo attenzione alla loro discussione, ma così facendo riuscii ad aprirmi una visuale più ampia in direzione della strada.

Quello che vidi non mi tranquillizzò affatto.

Devo ammettere che dopo quanto successo a Whitechapel due notti prima e a Claremont Court la mattina precedente, le carrozze mi erano rimaste in testa. Kensington non era affatto malfamato; c'erano case rispettabili e negozi, carrozze a pagamento e simili vetture non erano fuori posto qui. Il vetturino, però, era ciò che rendeva sospetto quel veicolo. L'aria d'aprile era po' fredda, dovevo ammetterlo, un ultimo strascico d'inverno che si aggrappava disperatamente alla città, ma quel cocchiere aveva un cappello floscio tirato giù fino agli occhi, un cappotto con mantellina che nascondeva la sua corporatura minuta e che aveva addirittura il colletto alzato, e una sciarpa di lana color verde oliva avvolta attorno alla metà inferiore della faccia. Gli mancavano solo gli occhiali scuri.

Eravamo state seguite da Baker Street? O la Corte di Ossidiana in qualche modo era stata informata che sarei venuta qui e aveva messo quel tizio a sentinella? E se era così, come avevano fatto? Ci erano arrivati grazie al coinvolgimento di Shizuru nel caso Maupertuis o in un altro modo? O forse quella carrozza non era lì per me, ma a causa dell'omicidio—due membri del Primo Distretto erano stati uccisi, dopotutto, e in ciascun caso, la mattina seguente, c'era stata una carrozza sospetta nei dintorni della scena del crimine, quindi forse quello spiegava la sua presenza, non il mio ruolo nel caso.

O forse stavo diventando paranoica?

"Mi dispiace, signorina, sappiamo tutti che sua Signoria era un caro amico del signor Merridew, e sono certo che il padrone avrebbe voluto aiutare la Baronessa in qualsiasi modo. Comunque, tutta la servitù è sconvolta e senza istruzioni, almeno finchè il nipote del signor Merridew non arriverà, e non credo saremmo in grado di assistervi."

"Ara, capisco, è semplicemente una questione di autorità. In tal caso, credo di potervi soddisfare in questo senso."

Tirò fuori la lettera di Kanzaki dalla sua borsetta e la porse all'uomo. Il maggiordomo lesse il testo e annuì, per poi restituirla.

"Questo mette le cose in una luce diversa, naturalmente. Il signor Hartwell pensava che avremmo dovuto rifiutare tutti i visitatori, per non assumerci la responsabilità di qualche danno alla scena del crimine, ma visto che siete qui per un motivo ufficiale, saremo grati per il vostro aiuto."

Si fece da parte, permettendoci di entrare.

"Chi è il signor Hartwell, se posso chiedere?" disse Shizuru. "Di certo l'avvocato del signor Merridew non sarebbe stato già chiamato a quest'ora per dare consigli sulla gestione della proprietà."

I maggiordomo scosse la testa in un gesto lento e ponderato.

"No, signorina. Il signor Hartwell è il segretario del signor Merridew."

"Capisco, e dev'essere una persona decisa, se ha preso in mano la situazione con tanta fermezza."

"È stato lui a trovare il corpo, e ha mandato a chiamare la polizia e il signor Pennyworth, l'avvocato che, come voi avete osservato, non è ancora qui, e che probabilmente non arriverà fino a metà mattina."

"Il signor Hartwell ha trovato il corpo? Allora dobbiamo cominciare con lui. Vi prego di portarci da lui..."

"Culver, signorina."

"Culver."

"Molto bene. Da questa parte, è nello studio."

Lo studio di Robert Merridew, come la sua casa, era molto diverso da quello del barone Maupertuis. Niente decorazioni barocche, niente opulenza d'oro e di porpora: qui erano rimpiazzati da pannelli di legno e mobili solidi che guardavano alla funzionalità e alla comodità. Comunque era sempre un luogo di lavoro, con scaffali e schedari allineati lungo i muri e una grande scrivania vicina al muro in fondo. Invece che delle finestre, quella stanza aveva delle porte a vetri che davano su un giardino recintato. Molti degli cassetti degli schedari erano aperti, e un giovane biondo sui venticinque anni stava curiosando in uno di essi.

"È sicuro che il signor Merrydew apprezzerebbe quello che state facendo?" chiesi in tono leggero. Lui sussultò, spaventato; la porta era aperta e lui era stato così intento nel suo lavoro che non ci aveva sentite arrivare.

"Signorine, vi presento il segretario personale del signor Merridew, il signor Charles Hartwell. Signor Hartwell, loro sono la signorina Shizuru Viola, la consulente investigativa, e la sua socia," Culver fece le presetazioni.

"Natsuki Kuga," dissi, e vidi gli occhi di Hartwell spalancarsi quando sentì il mio nome. Merridew, in quanto membro del Primo Distretto, aveva forse fatto il mio nome a Hartwell—o forse Hartwell aveva detto a Kanzaki che Merridew mi considerava una minaccia alla sua vita? No, mi dissi, Kanzaki l'avrebbe menzionato, sia per presentare meglio la sua accusa sia come sprone per costringermi a parlare.

Hartwell avrebbe potuto sapere il mio nome per un altro motivo, però. Se Merridew era un membro del primo distretto, forse un Primogenito, allora avrebbe avuto probabilmente un altro membro della Corte come segretario, visto che la sua corrispondenza avrebbe spesso trattato degli affari della Corte d'Ossidiana. Guardai i suoi polsini, notando i triangoli di ossidiana, e mi chiesi—non per la prima volta—perché i membri della Corte sbandierassero la loro affiliazione in maniera così plateale. Forse davano solo per scontato che nessun altro conoscesse il significato dei simboli e che quindi potevano esibirli tranquillamente?

"Il nome della mia socia vi sorprende, Mr. Hartwell?" Shizuru aveva notato la sorpresa dell'uomo.

"Sono sorpreso che siate qui. Ho dato istruzioni ben precise di rifiutare tutti i visitatori." Lanciò un'occhiataccia a Culver.

"Una precauzione ragionevole," disse Shizuru, "ma abbiamo l'autorizzazione del capo Ispettore Kanzaki di continuare le nostre indagini qui su incarico della Baronessa Maupertuis."

"Capisco." Sembrò rifletterci sopra. "Molto bene, non ho certo il desiderio di interferire con il giudizio dell'ispettore su questa faccenda. Culver, potete andare."

"Molto bene."

L'uomo si allontanò, senza chiudersi la porta alle spalle il che, mi accorsi, era perché era stata forzata, il legno vicino alla serratura era rotto e scheggiato.

"Ora," disse Hartwell, "per quanto riguarda la presuntuosa domanda della signorina Kuga, sono stato il segretario personale del signor Merridew per più di due anni. Avevo la sua fiducia assoluta, altrimenti non mi avrebbe mai permesso di gestire la sua corrispondenza privata. Al momento sto cercando di assicurarmi che questa tragica e insensata morte non faccia inavvertitamente venire alla luce qualcosa che potrebbe tradire la sua fiducia e causare danno a delle persone innocenti."

"Cose che potrebbero riguardare l'Ordine della Corte d'Ossidiana?" chiese Shizuru. Entrambi la guardammo scioccati, era inaspettato che lei avesse pronunciato quel nome senza farsi problemi.

"Non so di cosa state parlando," protestò Hartwell con trasparente falsità.

Shizuru annuì.

"È naturale che diciate una cosa del genere; non è affatto inaspettato. Ma forse vi sentirete più a vostro agio a discuterne con me se io vi fornissi certe informazioni pertinenti. Il defunto Barone Maupertuis aveva l'abitudine di indossare un certo spillo da cravatta che, sua moglie mi assicurato, era un simbolo della sua appartenenza alla Corte d'Ossidiana. Il signor Merridew portava uno spillo identico a quello del Barone, cosa che lo identifica come membro della stessa loggia. Voi portate lo stesso simbolo, anche se a colori invertiti, sui gemelli della vistra camicia."

Avrei dovuto aspettarmi che anche lei avrebbe notato quel dettaglio.

"La cosa più logica è che il signor Merridew si sia rivolto a un altro membro, giù legato dai voti di segretezza che contraddistinguono questo genere di organizzazioni."

Avevo guardato Hartwell attentamente durante quello scambio, fin dalla sua reazione quando aveva sentito il mio nome. Le società segrete tendevano a inspirare il fanatismo, e sapevo che c'erano certi gruppi in cui un assassino avrebbe allegramente sacrificato la propria vita o la libertà pur di uccidere un bersaglio. In altre parole, anche se non associavo le attività criminali della Corte a quel genere di devozione, c'era sempre la possibilità che Hartwell potesse venire in mente di tentare di uccidermi con un attacco a sorpresa di fronte a dei testimoni.

"Signorina Viola, posso solo ammettere che non ho idea di che cosa stiate cercando di dirmi. Che il signor Merridew fosse un membro di una qualche fratellanza non mi sorprende, ma non so nulla al riguardo."

Shizuru scosse la testa.

"Allora è così? Sono sempre sorpresa dalla quantità di bugie sfacciate che le persone credono di poter dispensare impunemente. Senza dubbio il capo ispettore Kanzaki ha visto le vostre menzogne con altrettanta facilità. Ma non possiamo certo costringervi ad abbandonare la vostra strana insistenza a raccontare fatti che sono certamente falsi."

Lo disse sorridendo il suo solito sorriso, così sembrò che stesse rimproverando un bambino che la stava divertendo con i suoi capricci.

"Spero che almeno ammetterete che il signor Merridew di solito indossava uno spillo con lo stesso disegno dei vostri gemelli, solo a colori invertiti?"

"Sì, è così," ammise lui a malincuore, con uno sguardo cupo, come se sospettasse che lei stesse tentando di estorcergli una qualche confessione.

"Lo portava anche l'altra notte?"

"Questo non saprei dirlo."

"Non l'avete notato?"

"Non ero qui per notarlo," rispose lui. "Ieri era la mia mezza giornata libera, ho cenato fuori con la mia fidanzata poi siamo andati a un concerto. Sono tornato che mancava un quarto alle dieci, dopo ho scoperto il corpo."

"Forzando la porta dello studio?"

In risposta alla mia domanda Hartwell gonfiò il petto pomposamente, il ritratto della dignità offesa.

"La prima cosa che ho fatto una volta tornato è stata mettermi a disposizione del signor Merridew, quindi mi sono recato allo studio. Quando ho scoperto la porta chiusa, ho bussato e l'ho chiamato. Non ho ricevuto risposta, così ho chiamato i domestici e sono stato informato da Willis, il valletto, che il signor Merridew poco prima delle otto aveva detto che avrebbe passeggiato in giardino, dando ordine di non essere disturbato. Abbiamo guardato dalle finestre della biblioteca, ma non abbiamo visto alcun segno di lui, così abbiamo forzato la porta dello studio."

Sono felice di non averlo come segretario, visto che mi disturberebbe anche se gli chiedessi di non farlo, pensai stancamente, ma non dissi nulla – dopotutto, Hartvell era stato nel giusto. "Non c'era alcun segno di lui, quindi siamo usciti in giardino attraverso la portafinestra."

"Con 'siamo' intende lei e Willis?" chiese Shizuru.

"E anche Culver, il maggiordomo," si corresse lui. "Abbiamo trovato il signor Merridew accanto alla fontana, disteso sulla schiena. Naturamente abbiamo cercato di farlo rinvenire, ma siamo rimasti inorriditi quando ci siamo resi conto che era morto da tempo, c'era una ferita di pugnale che macchiava la sua camicia alla luce della luna."

"Avete un modo esprimervi molto evocativo."

Lui tremò.

"È stato mostruoso trovarlo così. Il signor Merrydew era più che un datore di lavoro, era un brav'uomo che mi ha aiutato quando ero in difficoltà, mi ha accolto, mi ha fatto da m-mentore…"

Mi chiesi cosa avrebbero pensato, gli investitori della compagnia di Olanda e Sumatra, della 'bontà' di Robert Merridew, mentre cercavano di sopravvivere dopo aver perso i risparmi di una vita. Hartwell probabilmente lo sapeva benissimo, perché sembrava sulla difensiva. "Penso che la signora protesti troppo", eccetera eccetera.

"Quindi, una volta che vi siete accertati che il signor Merridew a quanto pareva era stato assassinato, cosa avete fatto?" Shizuru lo rimise in carreggiata.

"Siamo ritornati in casa. Io…io avrei voluto portare dentro il corpo, ma Willis ha detto che un cadavere non dovrebbe essere mosso prima che la polizia lo esamini in situ, così com'era quando era stato trovato, e io fui d'accordo. Per quanto mi ripugnasse lasciarlo là, non volevo fare nulla che impedisse le indagini."

"Avete fatto bene. Però vorrei chiedervi come faceva il valletto a sapere queste cose."

Il fantasma di un sorriso apparve sulle labbra di Hartwell.

"A quanto pare è lettore appassionato di romanzi gialli e altri 'penny dreadfuls.'"

"Allora dovrei scusarmi per aver preso in giro i vostri gusti in fatto di letteratura, Natsuki," mi disse. "Sembra che questo genere di libri stiano dando un'educazione utile al pubblico." I suoi occhi scintillavano.

"...Idiota."

"Poi avete chiamato la polizia, signor Hartwell?"

"Sì. Il capo Ispettore Kanzaki e il suo assistente hanno passato buona parte della notte ad esaminare la scena del crimine e a interrogare la servitù, il c-corpo è stato portato all'obitorio." Facendosi forza, aggiunse, "L'ispettore ha annunciato il suo intento di fare una perquisizione approfondita del giardino una volta che ci fosse stata abbastanza luce, così ha lasciato due agenti perché si assicurassero che il luogo non venisse disturbato."

"Capisco. Ora, signor Hartwell, vi chiedo scusa se la mia domanda vi turberà, ma vi è capitato di notare se il signor Merridew, quando lo avete trovato, indossava il suo spillo da cravatta?"

"Perché continuate con questa storia dello spillo? Il signor Merridew è morto, è stato barbaramente ucciso, e tutto quello che fate è blaterare di gioielleria!"

Stavo cominciando a perdere la pazienza, visti i continui dinieghi di Hartwell riguardo Merrydew e il suo coinvolgimento con la Corte d'Ossidiana, lui non aveva alcun diritto di accusare chicchessia di non prendere il caso seriamente. Shizuru doveva aver notato o percepito la mia rabbia, perché sfiorò il dorso della mia mano, calmando la mia furia ancor prima che potessi esprimerla.

"Il mio 'blaterare' come lo chiamate voi, signor Hartwell, è semplicemente dovuto al fatto che che, nonostante ci provi, non riesco a convincervi a darci delle informazioni utili su quanto accaduto. Il problema dello spillo è significativo perché l'assassino del barone Maupertuis gliel'ha rubato. Se mancasse anche quello del signor Merridew, questo stabilirebbe una connessione tra i due delitti, e inoltre confermerebbe che gli omicidi sono in qualche modo legati alla Corte d'Ossidiana. Ora, io non sono un ufficiale di polizia e non posso convincervi a parlare, ma dovreste come minimo avere la cortesia di non accusarmi di non prendere il caso seriamente, quando sapete bene che avete già deciso che la vostra lealtà nei confronti della Corte viene prima del vostro desiderio di vedere l'assassino del signor Merridew in prigione."

Lui fissò Shizuru, tremando di una qualche emozione, come se volesse esplodere della stessa rabbia che aveva preso me, solo che lui non aveva una Shizuru a calmarlo. Ero rimasta sorpresa dal modo in cui lei era andata dritta al punto, ferendolo con le sue parole. Non era il suo solito stile di investigazione; l'avevo vista affrontare degli assassini presentandogli le prove dei loro crimini, spiegando la storia pezzo per pezzo, senza tuttavia perdere mai la calma.

Mi figurai che le emozioni scatenate dall'intrusione di Kanzaki stessero dietro a quel discorso; era stata più agitata di quanto l'avessi mai vista, e la cosa stava continuando. Sapevo fin troppo bene di come le minacce alle cose amate potessero disturbare o distruggere la routine di una persona. Stava cercando di risolvere il caso perché era diventata una faccenda personale, non era un lavoro o un esercizio intellettuale, ma una cosa che la preoccupava. Oltretutto il rifiuto di Hartwell di parlare della Corte d'Ossidiana, arrivato poco dopo il mio, non poteva aver fatto bene al suo umore.

"Adesso basta," sbottò. "Quella portafinestra è l'unico ingresso al giardino dalla casa?"

"Sì, ci sono diverse finestre che danno sul giardino, ma nessun'altra porta," balbettò il segretario, sembrava un po' turbato dal cambio di atteggiamento di Shizuru.

"Ci sono accessi esterni?"

"C'è un cancello…"

"Di solito è chiuso a chiave?"

"Sì." Sembrava confuso.

"Chi ha le chiavi?"

"Il giardiniere ne ha una; la usa per andare e venire dal giardino e l'entrata della servitù, visto che non possiamo permettergli di lasciare fango e portare verdure attraverso lo studio del signor Merridew. Anche il signor Merridew ne ha una, naturalmente, la tiene nel cassetto della scrivania—"

Si interruppe mentre apriva il cassetto e ne fissava, sorpreso, il contenuto.

"Non c'è più!"

"Sospetto che sia stata portata all'obitorio assieme a tutto quello che c'era nelle tasche del signor Merridew," disse Shizuru, "a meno che non abbia chiuso di nuovo il cancello dopo aver fatto entrare l'assassino, in tal caso l'assassino l'ha portata con sé, o l'ha lasciata cadere lì da qualche parte."

Hartwell la guardò con gli occhi spalancati. Confesso che ebbi quasi la stessa reazione, e io non ero stata disorientata dalla sua veemenza verbale.

"Chiuso di nuovo? Lasciato entrare l'assassino? Di che state parlando, signorina Viola?"

"Sono quasi certa che le cose siano andate così. Il signor Merridew aveva un appuntamento con qualcuno, una persona che la servitù non avrebbe dovuto incontrare, o che ha insistito per un colloquio da svolgersi in segretezza. Questa persona si è presentata al cancello del giardino all'ora concordata, il signor Merridew le ha aperto e l'ha fatta entrare, ed è stato ucciso. Forse subito, o forse dopo una discussione, ma sospetto che si tratti della prima eventualità. L'assassino è arrivato armato, innanzitutto, non è comune per la gente girare con un coltello o una daga quando non hanno intenzione di usarla."

Mi guardò e sorrise. A volte pensavo che quella donna potesse trasformare qualsiasi cosa in una presa in giro!

"La connessione all'omicidio del barone Maupertuis è un altro punto. Se lo spillo manca davvero, allora è chiaro che l'omicidio è stato premeditato. Naturalmente, il signor Merridew non aveva alcun sospetto, o non avrebbe mai acconsentito a incontrare questa persona in questo modo."

Tacque per un attimo, poi fissò Hartwell.

"In quanto segretario personale del signor Merridew, presumo che siate voi a gestire i suoi appuntamenti?"

"Certo! Ordinare i suoi impegni di lavoro era una parte importante dei miei doveri."

Shizuru attese per un paio di secondi, poi Hartwell fece la connessione.

"Ma non avevo idea che dovesse incontrare qualcuno l'altra sera! Deve aver preso quell'appuntamento dopo che me ne sono andato…ma l'unica lettera importante arrivata con la posta della sera era la vostra." Prese una lettera e una busta color crema con i bordi lavanda, la peculiare carta da lettere che usava Shizuru. "Che richiedeva un appuntamento, ma per oggi."

Lei annuì.

"Avevo sperato di potergli parlare dell'omicidio del barone Maupertuis. Sfortunatamente è troppo tardi."

Hartwell si pavoneggiò, facendo un sorriso presuntuoso.

"Allora non potete essere nel giusto per quanto riguarda l'appuntamento. Chiaramente la vostra teoria sul crimine è sbagliata."

"Al contrario, significa semplicemente che c'è una spiegazione diversa. Probabilmente è stato il signor Merridew a richiedere l'appuntamento, non conoscendo il vero intento dell'assassino. Possiamo facilmente verificare, interrogando la servitù, se abbia chiesto loro di spedire una lettera o un telegramma. In secondo luogo, l'incontro potrebbe essere stato personale invece di una discussione d'affari, e in tal caso non avrebbe avuto alcun motivo di avvertirvi. O, naturalmente, potrebbe avervi taciuto questo appuntamento per qualche altra ragione," concluse, con una frecciata alla vanità di Hartwell.

"O forse lui era con voi," feci notare. "Abbiamo solo la vostra parola come prova che eravate a un concerto. Avreste potuto prendere accordi per incontrarlo, tornare di nascosto e, quando siete rimasto da solo con lui, ucciderlo mentre tutti pensavano che foste fuori casa. La vostra fidanzata non è una buona scelta come alibi, visto che le persone innamorate spesso mentono per proteggere la persona che amano. Forse la Corte d'Ossidiana sta ripulendo le tracce di qualche imbarazzante transazione finanziaria; avere l'onorevole Robert Merridew esposto al pubblico ludibrio come un volgare speculatore non gioverebbe a nessuno."

Pensai che fosse una teoria molto buona, per essere stata elaborata da qualcuno che non era un detective. A quanto pareva lo pensava anche Hartwell.

"Puttana!" gridò. "Come osi—?"

Quasiasi altra cosa avesse da dire fu ingoiata da un ringhio di rabbia, e lui balzò su di me con le mani tese verso la mia gola.

  
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