Storie originali > Azione
Segui la storia  |       
Autore: pokepony10    21/02/2019    1 recensioni
ATTENZIONE! QUESTA STORIA È IL CONTINUO DI "AMORE DIVINO"!
Dopo aver superato rischi immensi, Alexey si trova di fronte la prova più grande: chiedere scusa.
Il perdono è un beneficio di cui non tutti possono godere, Alexey non è l'unico cambiato, Morte Bianca è andata oltre quella notte, oltre le ferite, oltre quel amore non corrisposto.
Sono bastati solo un paio di banconote, qualche lavoretto illegale e una volante della polizia per fare della maschera da dura di Morte Bianca la sua natura, ma lei non è il pericolo principale; un demone potente ed ambizioso è arrivato dall'Ade per strappare le anime di Alexey e Morte Bianca, come potranno difendersi dal volere degli dei? come potranno restare uniti se le loro vite oramai sono segnate per sempre da quel dannato incidente?
Genere: Azione, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Dei, demoni e amore '
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
POV Alexey
 
Uscito corsi vero la stazione di polizia più vicina, spalancai la porta e corsi dal primo agente che vidi -la prego, una mia amica è stata quasi violentata in un vicolo …- iniziai lui mi zittì -ragazzo, ho un altro stupro a cui pensare- disse passandomi oltre -Simon, sbrigati che altrimenti scappa- disse un suo collega -Simon..? No, non può essere lui… anche se… il suo partner, sbaglio o è lo stesso poliziotto che è venuto a bussare alla mia porta una settimana fa?- mi chiesi
-la prego mi porti con se, penso che dobbiamo andare nella stessa zona, la prego-
-va bene ragazzo, salta in macchina e andiamo- disse uscendo dalla stazione. Dopo 5 minuti si appostò in un vicolo e scese dall'auto -sarà più facile arrivarci- disse il poliziotto avviandosi. Io lo seguì fino a sentire in lontananza una musica da discoteca e all'improvviso degli spari -Bianca!- urlò il poliziotto, quella fu la mia conferma. Corsi dietro a lui, girò l'angolo e sparò contro una persona che fece cadere un coltello -Alex, va avanti e porta via Bianca-
-chi sei?-
-non e il caso di parlarne, valla a prendere, ora!-
 
Io eseguì, corsi verso gli spari ed in mezzo al fuoco incrociato vidi Morte Bianca guardarsi confusa attorno, vidi un uomo mirarle contro e senza pensarci mi lanciai verso di lei buttandola a terra. La strinsi preoccupato -Bianca….- dissi vedendo le mie mani dipingersi di rosso, era stata colpita, nonostante io abbia fatto di tutto per proteggerla, si è ferita. La presi in braccio e cercando di evitare i colpi mi nascosi dietro a dei palazzi mettendomi seduto con lei in braccio.
 
Ero disperato mentre guardavo i suoi occhi socchiusi -Alex, sei venuto per me?-
-ovviamente Morte Bianca, io… io ero cosi preoccupato per te… -
-se solo avessi accettato che tu mi seguissi forse non sarei ne stata aggredita ne avrei bevuto tanto, sei il buon senso che mi manca, sei come una parte di me, simpatico no?- disse stringendosi a me
-tu non mi vuoi davvero… -
-i sentimenti sono cose confuse, godersi gli istanti e lasciarsi agli istinti, solo questo rimane quando non basta piu la pazienza di attendere il momento giusto…- disse avvicinando il volto al mio
-cos'hai in mente…?- chiesi vedendola avvicinarsi a me
-lasciati andare… è raro che accada qualcosa di simile nella tua vita…- disse baciandomi dolcemente, sentivo il sapore dell'alcool invadermi la bocca mentre le sue mani mi accarezzavano il volto, mi sentivo bene, sentivo che era sbagliato approfittare della situazione, ma la volevo, la volevo da cosi tanto tempo che ricambiai il bacio e la strinsi a me mentre le mie mani le accarezzavano le calze oramai a pezzi. Non ne ho idea se fosse per l'alcool ma lei si lasciò andare, si sedette sulle mie ginocchia a gambe divaricate, sentì le sue labbra scendere dalla bocca fino al collo, la sua lingua mi disegnava vortici sulla pelle mentre io nel silenzio riusci solo a stringere tra le mani i suoi capelli e le calze. sentivo i suoi denti mordermi la pelle e stranamente non avevo paura, lo volevo, la volevo. non mi interessava piu se mi avesse picchiato, le presi il mento e la baciai con tutta la passione che mi tenevo dentro da troppo tempo e stessa cosa la fece anche lei, non mi pentì di nulla, io lo volevo, lei lo voleva.
 
Sarei rimasto li con lei tutto il tempo ma all'improvviso la vidi sorridere per poi crollare tra le mie braccia. Simon arrivò dopo poco e prendendo Morte Bianca la portò in ambulanza, io li seguì. Io e lui rimanemmo in sala d'attesa per molto tempo, era notte, ma il sonno non mi vinse, nella mia mente risuonava lo sparo che colpì Morte Bianca, mentre nel cuore conservavo le meravigliose sensazioni dei suoi baci e delle sue mani che mi stringevano a lei. Passai tra questi dolci ricordi l'intera nottata, poi l'infermiera disse che Morte Bianca si era svegliata -per fortuna stai bene- dissi entrando
-vattene- rispose lei con freddezza
-no… perché dovrei?- chiesi
-perché non ti voglio qui… ieri è stato un errore mio…-
-ah, quindi ogni volta che avviene qualcosa che evidenzia quanta attrazione ci sia tra di noi, tu inizi a negare?. Nega che ieri ci siamo baciati, dimmi guardandomi negli occhi che nemmeno un briciolo di te mi voleva dal profondo dei tuoi repressi desideri, abbi il coraggio di dirmi che non ti è piaciuto nulla di ciò che mi hai fatto-
-non lo farò, non negherò che l'alcool mi ha portata a dar retta a degli istinti che non sono riuscita a controllare… ti voglio fuori di qui perché hai disubbidito al mio ordine di rimanere a casa-
-tu non comandi sulla mia vita-
-invece si, io gestisco ogni istante della tua vita, ogni cosa- disse severa
-non tornerò senza di te-
-invece si… Simon…- disse, l'uomo entrò in stanza e la osservò
-cosa vuoi che faccia?- chiese
-lo riporti a casa-
-Alex, aspettami fuori- gli ordinò
-no… io non obbedisco a nessuno! Fottetevi tutti!- dissi, ma Simon mi diede uno schiaffo così forte da costringermi ad andare via.
 
Simon mi riportò a casa e rimase fuori ad osservarmi, non mi avrebbe permesso di uscire. Preso dallo sconforto iniziai a giocare col telefono, poi mi venne la brillante idea di chiamare Morte Bianca, mi mancava già la sua voce. Aspettai che rispondesse, ma una strana melodia iniziò a suonare dallo studio, per la prima volta la porta era aperta.
 
POV Morte Bianca
 
Non so cosa mi prese, ma quando vidi gli occhi di Alex qualcosa dentro di me si riaccese, una fiamma potente, che partiva dall'anima o forse era la gastrite. Tra le sue braccia mi sentì bene, e forse con la scusa della sbronza mi sono lasciata andare credendo che avrei potuto giustificare tutto. Lo baciai e presa dalla passione lo strinsi a me, in quei momenti lo amai con tutta me stessa, ogni carezza, bacio, tocco, volevo fargli provare il turbinio delle emozioni che mi tenevo dentro dal primo momento in cui lo vidi, lo volevo a tutti i costi. Ero pronta a rinunciare al mio orgoglio, volevo credere, credere che fosse cambiato, credere che potevamo ricominciare insieme, credere che un giorno sarei riuscita a dirgli che lo amavo per sentirlo rispondere lo stesso. Dopo quel bacio mi ricordo di essere finita in ospedale e poi in un lungo sonno.
 
Ero immersa nel mondo dei sogni, quando mi svegliai mi ritrovai in stanza Simon e Alex coi quali ebbi una discussione e all'improvviso uno schiaffo secco e violento mi fece chiudere gli occhi. Riaperti mi trovai davanti solo un uomo in divisa -cosa hai fatto a quel ragazzo?- chiesi vedendo Alex scappare con le mani al volto
-a volte le maniere forti servono ad educare i giovani. Non riesco a credere che abbia disubidito ad un tuo ordine- rispose fiero. Mi alzai dal letto e dolorante mi avvicinai all'uomo - chi ti ha chiesto di punirlo per me...? Ti ho per caso chiesto di schiaffeggiarlo per me?!- chiesi afferrandolo per la camicia
-dovresti trattenere la rabbia, non costringermi ad usare le mie armi visto che questa è aggressione a pubblico ufficiale-
-sta zitto... Sono capace di sbatterti a terra nonostante mi abbiano sparato al braccio... Hai fatto di me una macchina da guerra, non farmi innervosire- minacciai stringendo i pugni. Lui afferrò un taiser e mi colpí al collo, mollai la presa ma non caddi a terra -mi hai scaricato caricatori interi addosso... Pensi che questo giocattolino funzionerà contro di me? Ciò che mi da forza non è solo il tuo addestramento, ma è un motivo per non cadere e tu hai osato alzare le mani contro il mio motivo!- gli afferra il polso e feci cadere il taiser
-non sei l'unica che tiene a quel ragazzo-
-davvero? Io mi sono mostrata sempre per ciò che sono a lui, tu? Sono 20 anni che non hai le palle di parlare, hai dovuto ingaggiare qualcuno che facesse il tuo lavoro... e lo sto facendo meglio di come avresti fatto tu... - conclusi tornando a letto mentre lui in silenzio se ne uscì.
 
 
La mattinata in ospedale fu davvero difficile, vomitai così tanto da sentirmi lo stomaco rivoltarsi come un calzino, piangevo per il dolore e la paura di non riuscire nemmeno a prendere fiato per quanto avevo da buttare fuori, ma alla fine fu davvero liberatorio, come un percorso da penitente verso un momento di paradiso.
 
Quando mi ripresi del tutto riuscì a chiamare Simon -capo, ho l'impressione che dobbiamo parlare- dissi dandogli appuntamento in ospedale. Dopo 10 minuti era da me -dimmi Bianca- disse
-Alex… credo dobbiamo occuparci di lui, oramai è dentro la questione, ci rimane solo fare un contratto anche con lui-
-lo so… quando sei pronta andiamo a parlargli… mi dispiace per prima…-
-io non dovevo rinfacciare quella storia, mi dispiace. Mi preparo e andiamo- conclusi andando in bagno.
 
POV Alexey
 
Ero consapevole che non dovevo aprire quella porta, ma dopo la curiosità ebbe la meglio e spaventato dalle conseguenze entrai nella tana di Morte Bianca, la prima cosa che mi colpì fu la suoneria che ancora risuonava.
Chi si è pentito, chi mi ha baciato, buonanotte a te, buonanotte a te, che mi hai richiamato e maltrattato, buonanotte a te… (estratto da "chi non ha talento insegna" di Tiziano Ferro).
 
Esprimeva a pieno cosa pensasse di me. Le pareti nere erano ricoperte da mille fogli e poster, la libreria era piena di libri e videogiochi, stranamente ci piacevano gli stessi generi sia di lettura che di giochi, tra i tanti libri ne vidi uno che riconobbi, mi bastò toccarlo che venni accecato da una luce abbagliante. Nella mente mi sembrò di vedere la ragazza che al bar sedeva vicino a Morte Bianca, la vidi sorridere in modo inquietante, i suoi occhi divennero rossi e il corpo venne avvolto da un'armatura rossa e finalmente quella figura mi sembrò più familiare -il capo dell'esercito di Tanato…- pensai allontanandomi dal libro, se era arrivata così vicina a Morte Bianca significa che sapeva dove cercare -non è stato un incidente, voleva che la morte di Bianca fosse un incidente per fuoco incrociato… ora sa dove sono, ci ha trovati, siamo spacciati… dobbiamo andarcene lontano da qui…- pensai in preda al panico allontanandomi dalla libreria. Senza accorgermene finì nei fili del pc e ci inciampai facendo cadere il computer per terra -cazzo!- pensai prendendolo, lo aprì per assicurarmi di non averlo rotto, quando la schermata si accese rimasi colpito da vedere davanti ai miei occhi una schermata con il mio nome in cima -che diamine è?- mi chiesi iniziando a leggere, il documento era datato nello stesso periodo in cui ero fidanzato con Sasha.
 
Due profondi pozzi di lacrime
Scavati nei tuoi occhi,
Mia prigione dal primo istante
Da cui non volli fuggire.
 
Boom
Un colpo nel petto,

Leggero, quasi sordo.
 
Boom
Di nuovo,
Più forte,
Un calore lieve sentì nel mio cuore.
 
Boom
Ancora,
Forte,
Come scintilla che divenne fiamma.
 
Bruciavo,
Soffrivo nel silenzio,
Mentre tu permettevi ad un'altra
di placare le proprie passioni nei tuoi occhi,
Oramai accecati,
Da un amore fantasma.

 
Con uno strano senso di dispiacere e commozione chiusi la schermata ritrovandomi davanti alcuni filmati al quanto osè di un sito chiamato Black(Sex)House. Imbarazzato cercai di chiudere la pagina ma in quel momento entrò nella stanza Morte Bianca seguita da Simon.
 
 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Azione / Vai alla pagina dell'autore: pokepony10