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Autore: Ayer    23/02/2019    2 recensioni
"Sorridi, annuisci, una mano a scompigliarmi i capelli e siamo come prima.
Va tutto bene. (Sicuro?)"
Tutte le donne con un cuore urlante, prima o poi devono fare i conti con i propri turbamenti.
Ayer.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 7th January, 2012.
 




Lo senti?

No che non lo senti; mi basta guardarti seduto un poco più avanti con la schiena curva, una gamba piegata e l'altra a penzoloni giù dal letto, lo sguardo assorto in qualche pensiero lontano ( e non condiviso).

Mi senti?

Mi stai guardando, ma le tue pupille non le vedo; sprofondate nel nero dei tuoi occhi, perse nelle bianche sclere.

Parlo, parlo. Non taccio.

Le vedi?

Le mie labbra vibrano di suoni. Vibrano di parole non soffocate laddove sorgono; laggiù, a metà via tra il cuore e il cervello.

Le vuoi assaggiare?

Sanno di lucidalabbra, luccicano alla luce calda della lampada, ma tu non te ne accorgi.

Ma mi stai ascoltando?

Taccio. Non riempi il silenzio.

Te ne sei accorto?

Le mie dita sono piegate sul tuo avambraccio, i polpastrelli freddi premono sulla tua pelle a sussurrare sentimenti che i timpani non sono in grado di percepire. Aggrappata a te, una volta ancora, a prendermi (rubarti) quel poco che mi spetta.

Mi lascio scaldare dal tuo tepore e mi domando: "Ma è caldo il tuo Cuore?" [Arde? ]

Abbasso il capo, chiudo gli occhi, corrugo la fronte e acutizzo i sensi: cerco il tuo cuore, ma non lo sento.

Ci riprovo.

Silenzio.

[Sapessi quanto hanno da dire i miei silenzi urlanti.]

Riapro gli occhi, sospiro. Che sia diventata sorda? Non me ne preoccupo, d'altronde c'è chi non sente la mia voce, c'è chi non sente le carezze, c'è...

Mi muovo sul materasso e mi sistemo quel tanto che basta per lisciare la gonna sulle cosce e guardarti meglio negli occhi. Mi sono truccata di speranza e disillusioni stasera. La noti quella sfumatura insolita tra la cipria coprente e l'ombretto violaceo?

Ho domande, richieste, timori e bisogni scritti in viso. Si mescolano alla titubanza che mi sta avvolgendo e lo sconforto che mi sta invadendo.

Le leggi? Mi leggi?

Ti guardo. Ti sto parlando.

"Ma gli occhi si sanno ascoltare?"

Sorridi, annuisci, una mano a scompigliarmi i capelli e siamo come prima.

Va tutto bene. (Sicuro?)

Sorridi

Nella tua cameretta, chiuso nel terzo cassetto, sai di avere quel giocattolo a cui ricorri per uccidere la noia quando gli amici non ci sono. Lo tieni sempre lì a portata di mano, lo so.

Sei felice?

Sorridi.

Allora va tutto bene?

Non ti sei accorto di nulla, come potresti? Cieco, sordo, ...

Muto?

Questo no, mi hai appena detto che va tutto bene.

Mi vuoi bene?

Sorridi, annuisci, mi tiri la testa al tuo petto.

Eppure anche così vicini il tuo cuore non lo sento.

                                                                  

 

                                                                                                            S.

  
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