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Autore: Fandoms_Are_Life    23/02/2019    4 recensioni
Nonostante fossero passati ormai quattro anni, Billy non aveva cambiato idea: Hawkins era un posto di merda.
[Billy/Max] [aged-up characters] [22!Billy] [17!Max] [lievissimi accenni Lumax e Madwheeler]
Genere: Erotico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Billy Hargrove, Maxine Mayfield
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Like A Loud Explosion

 

Nonostante fossero passati ormai quattro anni, Billy non aveva cambiato idea: Hawkins era un posto di merda.
Si portò la sigaretta alle labbra, lasciando che il fumo gli uscisse dalle narici mentre tamburellava sul volante al ritmo di Rock You Like A Hurricane, diretto alla festa che Bradley Morgan aveva organizzato a casa sua.
Arricciò il naso di fronte al paesaggio monotono che lo circondava. Non passava giorno in cui non pensasse con nostalgia alle spiagge californiane e a tutto ciò che si era lasciato alle spalle per trasferirsi in un posto sperduto in mezzo al nulla. Aveva sperato, invano, di poterci tornare per frequentare il college, ma dopo due bocciature Neil l’aveva costretto a rimanere lì anche per l’università, intrappolandolo di nuovo.
Pensava spesso a come potersi liberare dal giogo di quell’uomo, ma aveva troppa paura per fare qualsiasi cosa che potesse contrariarlo, e per questo si odiava. Che razza di vita era la sua?
- Billy, mi stai ascoltando?
Quasi sobbalzò nel sentire la voce acuta di Katie Farmiga riportarlo alla realtà. Lanciò uno sguardo distratto alla ragazza seduta accanto a lui, che lo stava scrutando infastidita. Sollevò mentalmente gli occhi al cielo e le sorrise. - Scusa, ero distratto. Stavo già pensando al dopo-festa.
La mora cambiò subito atteggiamento nell’udire quelle parole. - Oh, a chi lo dici, sono giorni che aspetto questa serata! - Si sporse appena per lasciargli un bacio sul collo. Billy strinse le labbra, la sigaretta ancora in bocca, e fece finta di nulla, continuando a guidare fino a quando non giunse a destinazione.
C’era già un gruppo di ragazzi ubriachi marci intenti a vomitare in giardino, mentre dalla casa proveniva musica talmente forte da infastidirlo persino a quella distanza.
Katie si aggrappò al suo braccio e lo trascinò verso l’abitazione, borbottando qualcosa che lui non fu in grado di sentire a causa del volume. Tuttavia non era poi così male tutto quel rumore.
Non appena entrò, fu acclamato da almeno una ventina di ragazzi ammassati all’ingresso che sollevarono le birre nella sua direzione. Si beò di quell’accoglienza, ritrovando tutta la sicurezza in sé: fino a qualche minuto prima avrebbe voluto riportare Katie a casa e rientrare lui stesso, nonostante fossero appena le dieci, mentre adesso aveva l’intenzione di godersi la serata.
In quegli anni di permanenza, il nome di Billy Hargrove aveva cominciato a significare molte cose a Hawkins: pericolo, sesso, sangue. Era fiero della reputazione che si era costruito e, sebbene fosse cambiato almeno un po’, aveva tutta l’intenzione di mantenerla.
Prese una birra dal primo tavolo che vide e se la scolò tutta d’un fiato, cominciando a sbottonarsi la camicia. Katie gli si avvinghiò subito e lui premette le sue labbra su quelle di lei, infilandole la lingua in bocca. Rimasero in quella posizione finché Billy non ebbe bisogno di respirare e poi si gettarono in mezzo alle coppie danzanti.
La mora si strusciò su di lui nel lasso di tempo che andava dall’inizio della prima canzone alla fine della terza, eppure Billy non riusciva ad eccitarsi. Più la guardava e più si convinceva che non sarebbe stato in grado di fare nulla con lei quella notte. Contrariato dalla sua stessa constatazione, la strinse ancora di più a sé, coinvolgendola in un ballo erotico che gli fece guadagnare molti sguardi maliziosi da parte delle altre coppie lì presenti.
Dopo un altro paio di canzoni si allontanò per prendere una birra, ancora insoddisfatto dalle mancate reazioni del suo corpo di fronte a una ragazza con la quale pochi anni prima avrebbe fatto follie.
Afferrò una lattina e se la portò alle labbra, pronto a berne l’intero contenuto, quando qualcosa che vide lo bloccò. Aguzzò la vista e trovò una conferma ai suoi sospetti: a pochi metri da lui c’era Dustin Henderson, totalmente ignaro della sua presenza, intento a ridere e scherzare con Jane Hopper e Will Byers. Seduto sul divano accanto ai tre c’era Lucas Sinclair, l’ex fidanzato della sua sorellastra. Appoggiato al muro dietro di lui si trovava Mike Wheeler. Lo sguardo di Billy si oscurò nel ricordare il momento in cui, pochi mesi prima, aveva sorpreso lui e Max a baciarsi in camera della ragazza.
Max. Billy gettò un’occhiata in mezzo alla folla che circondava il gruppetto alla ricerca di una familiare testa rossa, e quando la trovò sentì il sangue ribollirgli nelle vene: Maxine stava ballando con un tizio dall’aspetto familiare che teneva le mani premute sui suoi fianchi e la fissava in un modo che al biondo non piaceva per niente.
Si avviò a grandi passi verso la coppia e strattonò il ragazzo, allontanandolo da Max. Dopodiché la afferrò con un braccio e cominciò ad allontanarsi dal soggiorno. Lo sconosciuto cercò di protestare, ma lo sguardo che gli lanciò Billy lo gelò sul posto.
Trascinò Max fuori casa, incapace di sentire le sue imprecazioni a causa della musica ma abbastanza sicuro di sapere cosa la ragazza stesse dicendo, a giudicare dalle occhiatacce che gli lanciava e dal modo in cui cercava di divincolarsi dalla sua presa.
Dopo che si furono allontanati a sufficienza, Billy si accertò che nessuno del suo gruppetto di amici li avesse seguiti, prima di girarsi verso di lei.
- Che cazzo ti è preso? - sbottò Max, fulminandolo. - Mi stavo divertendo!
- Sì, ho visto - ringhiò lui, avvicinandosi. - Chi cazzo era quel tizio?
- Evan Quinto. - La ragazza lo fronteggiò senza paura, le mani strette a pugno. - Che t’importa?
Billy la guardò a lungo prima di rispondere. - Non mi piace. - Incrociò le braccia al petto. - Il modo in cui ti guarda… Non mi piace.
Seppur leggermente, la tensione tra loro sembrò placarsi. - Gesù - sussurrò Max, passandosi una mano sul volto. - Eravamo d’accordo che scene del genere non si sarebbero più dovute ripetere dopo quella volta con Mike.
Billy aggrottò le sopracciglia. - Eravate sul letto, Max!
- E io ti ho detto che non è successo nulla! - esplose lei, alzando gli occhi al cielo. - È stata una cosa momentanea, è durata solo un paio di settimane.
Il biondo scrollò le spalle. - Be’, comunque sia non mi è piaciuto, così come non mi è piaciuto vederti avvinghiata a quello lì stasera. - Si sistemò nervosamente i capelli, evitando di guardarla.
- Neanche a me sono mai piaciute Sarah Sevigny, Leslie Lourd ed Emma Winnick, se è per questo - borbottò Max.
Di fronte a quell’affermazione, Billy ghignò. - Gelosa? - sussurrò al suo orecchio, avvicinandosi pericolosamente.
- Senti chi parla - rispose a tono, senza però allontanarsi, un mezzo sorriso che le aleggiava sulle labbra.
Senza alcun preavviso, Billy la afferrò per i fianchi e la spinse verso l’albero più vicino, avventandosi sulle sue labbra.
Le cose tra di loro erano cominciate un anno prima. Della ragazzina fastidiosa che era costretto a chiamare sorella era oramai rimasto molto poco: Max si era trasformata in una giovane donna, e Billy non ne era rimasto affatto indifferente. Si era sorpreso spesso ad ammirare le sue labbra piene e i capelli dello stesso colore del fuoco, e altrettanto frequentemente aveva cominciato a fare pensieri poco casti su di lei. Tuttavia non era mai successo nulla di concreto fino a quando, una mattina, era entrato in camera di Max mentre quest’ultima si stava cambiando ed era a petto nudo. Billy si era scusato ed era uscito immediatamente, precipitandosi nella sua Camaro in attesa che lei lo raggiungesse. Si era accorto troppo tardi dell’erezione che premeva contro i suoi pantaloni, e nel vederla aveva provato un senso di disperazione atroce: finalmente, dopo anni, lui e Max avevano cominciato ad avere una quasi normale relazione tra fratello e sorella e lui stava per rovinare tutto!
Quando l’aveva raggiunto, non avevano fatto parola di ciò che era successo per tutto il tragitto fino alla scuola. Nei giorni seguenti si erano parlati a malapena, ma Billy aveva sentito spesso lo sguardo di Max vagare su di lui, soprattutto quando si allenava. Tuttavia, aveva cercato di evitare qualsiasi tipo di contatto con lei per non incorrere in altri “incidenti”. Quando, però, qualche sera dopo, rientrando tardi a causa di una festa a cui aveva partecipato, aveva trovato Max ad aspettarlo in salotto, tutti i suoi buoni propositi erano andati in fumo. I loro genitori non c’erano e lei indossava semplicemente una delle sue maglie. Lo aveva inchiodato al suo posto con uno sguardo che prometteva i peggiori peccati che avrebbe mai potuto sperimentare, dopodiché si era alzata e lo aveva afferrato per il colletto della giacca, baciandolo con una foga che l’aveva lasciato senza fiato. Erano finiti sul divano poco dopo, e in breve tempo la casa si era riempita di gemiti, mentre le unghie di Max marchiavano la schiena di Billy e lui affondava in lei, il viso premuto contro il suo collo.
Da quel giorno avevano instaurato quella specie di relazione con un’unica regola: nessun coinvolgimento sentimentale. Avrebbero potuto uscire con chiunque volessero e interrompere la storia durante tutto il periodo della frequentazione.
Billy l’aveva trovato un compromesso più che accettabile, ma nei fatti si era rivelato il contrario: ogni volta che qualcuno si avvicinava a Max il suo istinto gli suggeriva di impartirgli una bella lezione.
E adesso eccoli lì, avvinghiati l’uno all’altra come se le loro vite dipendessero da quel contatto. La giacca di Billy era già finita per terra, così come la camicia che indossava, lasciandolo esposto dalla cintola in su.
- Vuoi farlo qui? - gli chiese Max, già intenta a slacciargli i pantaloni.
- Perché no? - domandò, ricominciando a baciarla. - Rendiamo questo posto di merda un po’ più eccitante - le disse, sogghignando. Infilò una mano sotto la maglia indossata dalla ragazza, slacciandole il reggiseno e cominciando a giocare con un capezzolo, strappandole gemiti di piacere.
Si avventò sul suo collo, succhiando, mordendo e leccando la pelle eburnea fino a lasciare un segno rosso quanto i capelli di lei. Tornò poi a dedicarsi alle sue labbra, mentre la mano di Max scivolava nei suoi boxer, sfiorandogli il pene e provocandogli ondate di piacere in tutto il corpo.
Le slacciò i pantaloni a sua volta e, proprio mentre stava per abbassarle l’elastico delle mutande, sentì una voce che lo chiamava. Era Katie.
Sospirò, frustrato. Si era completamente dimenticato di lei, e adesso non aveva la minima voglia di staccarsi da Max.
La guardò, le sopracciglia aggrottate. - Che facciamo? - mormorò, raccogliendo da terra i suoi vestiti.
Lei ci rifletté un attimo, poi esclamò: - Dille che mi sono sentita male e che devi riaccompagnarmi a casa.
Gli occhi del biondo si illuminarono. - Ottima idea. - Le strappò un altro bacio prima di rivestirsi in fretta e furia. - Aspettami in macchina. Sarò lì fra poco.
Max annuì e cominciò ad allontanarsi, mentre dall’altro lato arrivava Katie. - Billy! Ti ho cercato dappertutto! - si lamentò.
Il ragazzo si passò una mano tra i capelli. - Scusa, è per mia sorella. Non si sente molto bene, devo accompagnarla a casa. - Si finse dispiaciuto, quando in realtà tutto ciò che voleva era trovarsi tra le cosce di Max. - Sarà per un’altra volta. - Dopodiché, senza darle neanche il tempo di rispondere, si precipitò verso la Camaro, nascondendo a stento un sorriso.
Sarebbe stata una lunga notte.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo dell’autrice:
Salve a tutti! È la prima volta che scrivo qualcosa in questa sezione, e sinceramente non mi sarei mai aspettata questa OS xD Premetto che ho iniziato Stranger Things meno di un mese fa e me lo sono letteralmente divorato, scuola permettendo, in poco più di due settimane. Attendo impazientemente la terza stagione per scoprire l’evoluzione dei personaggi e soprattutto le nuove avventure che li attendono. *^*
So benissimo di aver scritto una storia improbabile su una coppia altrettanto improbabile: avevo bisogno di lasciarmi alle spalle il blocco dello scrittore ed è venuta fuori questa fanfiction, di cui sono anche abbastanza soddisfatta. Ovviamente ho modificato i caratteri di Max e Billy per adattarli alle esigenze della mia storia, in quanto qui non sono più la tredicenne e il diciottenne che vediamo nella seconda stagione. Ho deciso di scrivere su di loro sia per la mia malcelata ossessione per quel gran figo di Dacre Montgomery e quell’adorabile personcina che è Sadie Sink sia perché sono reduce di una maratona di lettura di tutte le storie su questa coppia presenti su ao3, perciò non potevo proprio farne a meno. So che molti di voi probabilmente storceranno il naso, ma io vivo di ship improbabili xD
Spero comunque che la OS vi sia piaciuta. Se avete qualche consiglio da darmi o correzione da farmi non esitate a dirmi tutto, che sia per mezzo di una recensione o di un messaggio privato. ;)
Baci da Fandoms_Are_Life.

   
 
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