- Titolo: Compiere un
gesto avventato certe volte porta buoni risultati
Fandom: Prince of tennis
Paring: Kaidou x Momoshiro
Pacchetto: Non ti scordar di me
Genere: Romantico, Sentimentale, Angst
Rating: Verde - Storia partecipante al contest ‘Di fiori, amori e passioni – 2° Edizione’ indetto da Emanuela.Emy sul forum di efp
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Compiere un gesto avventato certe volte porta buoni risultati
Epilogo
- Alla fine Kaidou aveva deciso di fidarsi delle parole di Momoshiro. Il fatto era che gli era sembrato così sincero da non aver avuto più la forza di contraddire le sue parole.
- Sapeva quanto fosse difficile accettare di essere gay e sapeva anche di ragazzi e uomini che capivano la loro natura in età piuttosto avanzata, mentre a Takeshi gli ci erano voluti solo quindici anni, un’età accettabile, no?
- Faticava però ad idealizzare il tutto: il ragazzo che amava gli si era dichiarato e aveva immaginato così tanto quel momento da non riuscir nemmeno a ricordare quante volte si fosse messo a fantasticare sulla cosa. Aveva però paura di aver passato l’intero pomeriggio a dormire e che in realtà tutto fosse solamente frutto di un sogno. Una volta risvegliato, magari si sarebbe reso conto di come Takeshi si fosse messo con Misawa e lui a quel punto avrebbe imprecato per l’ennesima volta contro il suo subconscio per averlo illuso con dolci scene irrealizzabili.
- Era però sicuro che quello non fosse un sogno, perché le emozioni provate erano terribilmente vivide e tutto grazie a quel bacio a dir poco passionale, che però aveva avuto piccole conseguenze che non sapeva dire se definire piacevoli o meno.
- Accidentalmente aveva finito con il calpestare l’ombrello di Momoshiro. Senza di esso non avrebbe potuto tornare a casa, visto che aveva da poco ricominciato a piovere.
- «Riesci ad aprirlo?».
- «No, credo che sia rotto».
- «Pensi che si possa aggiustare?».
- «Mamushi, è solo un ombrello».
- «Scusami, non avevo intenzione di calpestarlo».
- Alla fine era solamente colpa sua, se fosse stato più attento non l'avrebbe mai rotto e Momoshiro non sarebbe costretto a rimanere a casa sua, nonostante la serata incombesse sempre di più.
- «Non dovresti sentirti in colpa, potremmo approfittare la situazione per ricuperare il tempo che abbiamo perso».
- «Tre anni».
- «Già».
- Alla fine compiere quel gesto avventato, non era stata poi una cosa tanto malvagia, no?