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Autore: HikariRin    24/02/2019    1 recensioni
Il sipario del caduco teatro nel quale abbiamo combattuto una macchina innamorata rivela degli attori.
Nelle loro parole e nelle loro movenze c’è la nostalgia di un racconto del mondo antico.
Osserviamo ammirati la rappresentazione della mescolanza di amore e morte, e ci sentiamo impotenti.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una storia che parla d’amore

 

Il sipario del caduco teatro nel quale abbiamo combattuto una macchina innamorata rivela degli attori.
Nelle loro parole e nelle loro movenze c’è la nostalgia di un racconto del mondo antico.
Osserviamo ammirati la rappresentazione della mescolanza di amore e morte, e ci sentiamo impotenti.

“Oh Romeo, Romeo, perché sei tu, Romeo?”

Il titolo di questa rappresentazione è ‘Romeo e Giulietta’. Piaceva molto agli umani.
Era la storia di due famiglie, in lite fra loro. Nel finale, i due amanti morivano insieme.
Veniva considerata l’emblema della libertà dell’amore, un sentimento molto potente.

“Ah, Giulietta, Giulietta, perché sei tu, Giulietta?”

Anche noi androidi possediamo qualcosa di simile; siamo fatti a immagine e somiglianza dei nostri creatori.
Ci sono delle cose che possiamo amare. Coloro che ci hanno dato la vita, il campo di battaglia, l’onore.
Probabilmente nessuno di noi ha mai pensato di paragonare cose come queste all’amore tra due persone.


“Oh Romeo, Romeo, quale sei tu, Romeo?”

Storco il naso; c’è una Giulietta di troppo. Ma le sue parole mi fanno riflettere.
L’unica colpa dei due amanti era stata quella di portare il proprio nome.
Il nostro concetto di ‘amore’ sarebbe lo stesso, lo chiamassimo ardore, coraggio, traguardo. Limite.

“Ah Giulietta, Giulietta, non credo di saperlo!”

Se avessimo molteplici Romeo e Giulietta per cui combattere, quale effetto sortirebbero su di noi?
L’uno si sostituirebbe all’altro? Oppure arderemmo allo stesso modo per ciascuno di essi?
Dove starebbe il confine tra timore e coraggio? Fino a che punto dovremmo amare i nostri compagni?


“Oh Romeo, Romeo, allora eliminiamo qualche Romeo!”

Accanto a me c’è la persona con la quale vorrei morire. L’unica per mano della quale accetterei la morte.
Se ci pensiamo, la morte è il fine unico della nostra esistenza. Diversi di noi perdono la vita ogni giorno.
Ma ogni giorno hanno nuova vita. Siamo come intrappolati in una spirale di vita e morte. In eterno.

“Ah Giulietta, Giulietta,
  mi costringi a toglierti la vita!”

Se riuscissimo ad afferrare una vita soddisfacente, forse nessuno di noi vorrebbe più combattere.
Forse alcuni di noi desiderebbero morire, avendo ottenuto ciò che desideravano; altri seguitare a vivere.
Ma mostrare emozioni è proibito. Fin dal principio, qualcuno ha voluto per noi un amore tragico.

“Muori, Romeo! Bastardo senza cervello!”

Qualcuno ha voluto eliminare uno dei nostri Romeo.

“Ti farò pentire di essere nata!”

Non posso credere che le macchine si stiano attaccando a vicenda.

“Ti farò mangiare la polvere!”

E mi chiedo se anche in loro ci siano dei sentimenti che travalichino il desiderio di voler vivere.

“Muoooooriiiii!”

Se non siano tutte come l’attrice che per il suo Romeo ha sacrificato se stessa, fino a voler morire.

“Distruzione!”

Se non abbiano opposto la minima resistenza nel mettere in scena questo finale.

“Ahiii! Aaah!”

Hanno completamente travisato il significato ultimo di quest’opera.

“Libera il mondo dalla tua presenza, sgualdrina!”

Non era la morte, era l’amore.

“La morte ti attende, inutile rottame!”

2B osserva attonita l’ultima Giulietta rimasta, che contrita dal dolore si avvicina al centro del palco.
Uno degli angoli delle mie labbra si allarga in un leggero sorriso. Forse sono io a non aver capito.


“I miei Romeo sono defunti. Li ho uccisi uno dopo l’altro.”

Chissà se anche il suo ardore in battaglia è influenzato dai suoi Romeo.

“E ora mi unirò a loro nella morte!”

Giulietta non esiste più. Di fronte al suo pubblico sgomento, anche lei ha rinunciato a combattere.
Per un attimo mi è parso di vedere 2B voltarsi verso di me, mentre i rottami di lei invadevano il palco.
Se quella macchina avesse avuto un’espressione, avrei detto che fosse la stessa.

“Uhm... Beh, temo che dovremo interrompere la produzione di Romeo e Giulietta.”

Il sipario si chiude, lasciando dietro a sé il concetto della caducità della vita.
Anche lo sguardo di 2B è tornato ad essere lo stesso di sempre.
Però, finalmente credo di esserci arrivato.


“Fai attenzione a non inciampare, quando esci.”

L’amore porta alla morte. L’odio porta alla morte. Siamo programmati per offrire la nostra vita all’umanità.
Ma la morte che non reca gloria all’umanità è una morte perseguita per noi stessi. I sentimenti sono egoisti.
È futile ed è proibito avere legami, avere i nostri sogni, i nostri desideri; sperare di poter continuare a vivere.

“Se vuoi farti timbrare una scheda,
  vieni pure da questa parte.”

Romeo e Giulietta hanno cessato di esistere.


Note dell’autrice:

*L’intera rappresentazione teatrale non è mia, ma è copiata direttamente dall’opera originale.*

Come avete potuto notare, questa storia è stata ispirata dalla migliore interpretazione di Romeo e Giulietta alla quale io abbia mai avuto il piacere di assistere. Perché a mio parere le macchine non hanno travisato, hanno capito tutto. Nella loro breve rappresentazione c’erano la lotta, la sofferenza, l’indecisione, la tragedia, perfino un richiamo alla convenzione del nome della rosa. E quando l’ultima Giulietta si avvicinava al centro del palco, nei suoi occhi ho intravisto un sentimento reale di vuoto e dell’inutilità della vita.

Avevo già deciso di scrivere qualcosa che parlasse brevemente dei tre personaggi principali di NieR: Automata, quindi mi sono concentrata su 9S. Inutile dire che avevo un’idea completamente diversa all’inizio, ma tutte le mie storie si trasformano e divengono tutt’altro alfine, oramai è abitudine.

Non è detto che quella che avevo in mente inizialmente non la scriva comunque.
Ci saranno tante altre cose che mi ispireranno, presumo.

E dopo avervi regalato qualche altro piacevole momento di angst, temo che dovrò interrompere la produzione di Romeo e Giulietta. Fate attenzione a non inciampare, mentre uscite.

E prendete un timbro sulla nostra tessera fedeltà.

HikariRin

 

   
 
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