Film > Il gobbo di Notre Dame
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Autore: lmpaoli94    25/02/2019    1 recensioni
Un giovane forestiero giunge a Notre - Dame durante una notte di metà settembre.
Il primo ad accoglierlo, nel buio della notte, non fu altro che Quasimodo.
IL campanaro, preso dal senso di bontà, decise di aiutare l'uomo ferito misteriosamente.
Ma si potrà davvero fidare di lui?
Perchè è giunto fin lì percorrendo centinaia di chilometri?
Quale sarà il suo scopo?
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Era questione di momenti e sulla capitale francese sarebbe spuntata l’alba di un nuovo giorno.
Intanto, in una delle prigioni guardate serratamente dalle guardie reali, Quasimodo continuava sempre di più a ribollire di rabbia.
< Quasimodo, mi dispiace per tutto quello che stai passando > fece Febo con tono sincero cercando di consolarlo in qualche maniera.
< Davvero? Da come ti sei comportato nella cattedrale, mi fai pensare tutto il contrario. >
< Mi dispiace… I miei sentimenti più recogniti hanno preso il sopravvento e non ci ho visto più dalla rabbia. >
< Questa poi! Sei un capitano di grande importanza. Come puoi rinchiudere un povero Cristo come me solo per il fatto che ho aiutato la tua amata? >
Ma Febo non aveva nessuna risposta da dare al suo amico Quasimodo.
Si sentiva un verme per averlo rinchiuso impunemente dietro le sbarre per un furto che non lo colpevolizzava appieno.
< Quasimodo, devi aiutarmi… >
< E come credi che io possa fare rinchiuso qua dentro? >
< Se io ti faccio uscire, mi aiuterai a risolvere i problemi del mio rapporto con Esmeralda? >
< Non sono un giudice di pace, Febo… Ma ogni caso cercherò di aiutarti. Ma prima dobbiamo rintracciare quel dannato forestiero che mi sta rovinando l’esistenza. >
< Secondo te dove possiamo trovarlo? >
< Qualcosa mi dice che non ha ancora lasciato la città. >
< Credi che lo troveremo ancora a Notre – Dame? >
< Questo non ne sono pienamente sicuro… Ma non possiamo fare ipotesi rimanendo qua dentro senza fare nulla. >
< Sì, hai ragione. >
Dopo aver liberato il suo amico, Febo lo fece scortare fuori dalle prigioni della capitale senza che fosse visto da nessuno.
< E se si trovasse alla Corte dei Miracoli? >
< Essendo un forestiero, non credo che ne sia a conoscenza… Il primo posto da controllare è la cattedrale. Se davvero non ci fosse, allora dovremmo prendere altre strade. >
< Se solo ci fosse Esmeralda con noi… Ci avrebbe dato sicuramente una mano. >
< Adesso smettila di pensare a lei. Vuoi aiutarmi o noi? >
< Certo. Ma non riesco a concentrarmi come vorrei… >
< Febo, sei un ottimo capitano. Devi lasciare da parte i tuoi sentimenti finché non avremmo catturato quell’uomo… Ti prometto che risolveremo anche la tua questione. >
< Grazie mille, Quasimodo. Sei un vero amico. >
< Già, un vero amico… Peccato che tu non te lo meriteresti nemmeno. >
Nel sentire quelle parole, Febo si rattristò sempre di più.
< Stavo scherzando, sciocco. Andiamo. >
 
 
Nella cattedrale di Notre – Dame regnava il silenzio più assoluto.
Il buio contornava quell’edificio maestoso composto da oggetti antichi di ogni tipo.
< Mi domando se davvero quel forestiero sia ancora qui nella cattedrale come farebbe a vedere con questo buio. >
< Credo che potrebbe esserci abituato… Entriamo in questo sottoscala. >
Esmeralda e l’Arcivescovo proseguirono per uno dei tanti passaggi segreti che costituiva la cattedrale.
< Dove porta questo sentiero? > domandò la donna.
«Adesso lo vedrai…»
Il cuore di Esmeralda batteva all’impazzata.
«Siamo quasi arrivati, Esmeralda.»
Una volta percorso il sottoscala buio di Notre – Dame, l’Arcivescovo e la giovane donna si ritrovarono dinanzi al crocifisso di Gesù.
«Ma siamo arrivati dinanzi…»
Nel mentre Esmeralda si stava guardando intorno, vide il forestiero che stava tentando di appiccare il fuoco nella cattedrale.
«Finalmente. Vi stavo aspettando.»
«Tu… Che cosa hai intenzione di fare?»
«Adesso lo vedrete con i vostri occhi…»
«No! Fermati!»
«Questo edificio è stata la culla della morte dei miei genitori… Non posso permettere che Notre – Dame continui ad esistere. Brucerà sotto il mio volere.»
«Questa architettura è frutto della bellezza di tutta Parigi. Tu non puoi distruggerla!»
«Ah no? Però quando i miei genitori sono morti per colpa vostra…»
Ma il forestiero non riusciva a continuare a raccontare la sua storia.
«A cosa vi state riferendo?»
«Non vi ricordate di Adèle, Lambert e del piccolo Gerard, giusto?»
«La famiglia che è stata bruciata in un rogo circa dieci anni fa’…»
«Erano diventati molto scomodi a voi e a tutta la chiesa cristiana… Quindi non avete fatto altro che toglierli di mezzo per il semplice motivo che avrebbero spifferato il furto della reliquia d’oro.»
«No. Non è andata così…»
«Voi mentite!»
«Fermati, Gerard!» gridò Quasimodo irrompendo a Notre – Dame insieme a Febo.
«Vattene, Quasimodo. Questi non sono affari tuoi.»
«Spegni immediatamente quella torcia prima che tu dia fuoco a tutti.»
«Infatti sarà questo il mio compito…»
«Chiedo perdono!» gridò l’Arcivescovo tra le lacrime che stavano incominciando a cadere dai suoi occhi.
«Che cosa?»
«Chiedo perdono per non aver protetto i tuoi genitori, Gerard… Quel gruppo di malviventi ha pagato con la vita. Ma da quel giorno, la mia vita non è stata più la stessa.»
«Il perdono non serve più a niente dopo più di dieci anni… Ci dovevate pensare prima.»
Senza avere alcuna pietà, Gerard cominciò a dar fuoco al crocifisso di Gesù.
«Tu e tutto il popolo parigino pagherete con la distruzione della cattedrale.»
«Gerard, non capisci che i tuoi genitori così non torneranno mai più in vita?»
«Non m’interessa… Ma almeno avrò quello che ho sempre voluto in tutti questi anni: la vendetta.»
Mentre Gerard stava tentando la fuga, Esmeralda chiamò immediatamente l’aiuto di tutti i parigini per spegnere il fuoco nella cattedrale che si stava propagando a gran velocità.
«Dove credete di andare?» domandò Febo al forestiero.
«Lasciatemi andare, capitano. O non passerete la notte vivo.»
«Mi dispiace per te, ma sarai tu quello che soccomberà.»
Dopo aver sguainato le loro rispettive spade, Gerard cercò in tutti i modi di colpire mortalmente il suo avversario.
Ma Febo era un ottimo spadaccino.
Nel mentre Esmeralda, il popolo e l’Arcivescovo tentavano di spegnere le fiamme, Quasimodo scippò la reliquia d’oro a Gerard.
«No! Ridammela!»
Questo gesto fece abbassare la guardia al forestiero, venendo ferito gravemente dal suo sfidante ad una gamba.
«Che tutti voi siate dannati!»
«L’unico dannato qui siete solo voi, Gerard. Addio.»
«NO! Non fatelo!»
«Ma padre…»
«Troppi morti si sono consumati in questo luogo sacro nonché la casa del Signore… Il giovane uomo pagherà in un’altra maniera. Ma non con la vita.»
«Risparmiarlo non servirà a nulla» protestò Febo.
«Ragazzo, ti prego di perdonare i miei errori…»
Ma Grard evitò di rispondere, riprendendo la sua spada che gli era caduta per terra.
«IO non soffrirò più per colpa vostra… Ma se esiste davvero un Dio, anch’egli farà il suo corso.»
Detto questo, il povero ragazzo si suicidò infilzandosi lo stomaco morendo dissanguato.
Intanto, l’intera cattedrale fu salva dalle fiamme prima che potesse distruggerla completamente.
I danni era ingenti e seri.
Ma in quel momento non era la cosa più importante.
Il più grande rammarico dell’Arcivescovo di Notre – Dam era morto sotto i suoi occhi.
«Che tu possa riposare in pace, ragazzo mio.»
«Padre…»
Dopo quel fatto l’Arcivescovo volle essere lasciato in pace, per riflettere sul suo futuro e sulla sepoltura del povero ragazzo.
 
 
Un mese dopo
«Padre, siete sicuro che volete andarvene?»
«Sì, Quasimodo… Il mio viaggio verso un perdono pieno di insidie verso la Terra Santa comincerà proprio oggi.»
«E cosa ne sarà della Cattedrale?»
«Tu sei un ottimo campanaro nonché guardiano della Torre… E poi ho già scritto al mio amico di Nizza che mi sostituirà senza problemi.»
«Padre, senza di voi, non sarà più la stessa cosa…»
«Ti ringrazio, ragazzo mio… Ma purtroppo ho sbagliato molto nel corso della mia vita. E se dovrò morire, lo farò pregando il Signore di avere il rispetto della mia anima.»
«Perché non potete rimanere qui?»
«Questo è un viaggio che nel corso dei miei anni, mi sono ripromesso di fare… E dopo tutto quello che è successo, è venuto il momento di partire.»
Ormai Quasimodo non aveva nessuna possibilità di convincere l’anziano Arcivescovo.
«Va bene. Rispetterò la vostra scelta…»
«Addio, Quasimodo. Non ti dimenticherò mai.»
«Fate buon viaggio, padre. E state attento» disse infine Quasimodo baciando le mani di colui che era e rimarrà per sempre, il suo più grande protettore di Notre – Dame nonché suo grande amico.

 
   
 
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